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Originariamente inviata da captainmarvel
chi si proclama anti-fascista dovrebbe anche proclamarsi anti-globalista perché il globalismo è il dominio delle banche e della plutocrazia internazionale: la compenetrazione tra potere politico e grande capitale è la definizione stessa di fascismo. Ergo per essere anti-fascisti si deve anche essere anti-globalisti e per la sovranità nazionale.
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Intanto l'oppressione si esercita sia a livello nazionale che internazionale, non è che solo perché il padroncino sfruttatore è italiano da generazioni come me, allora diventa per questo mio compagno.
E la solidarietà va instaurata tra gli oppressi e gli sfruttati di uno stesso paese e degli altri paesi, è il gioco degli oppressori e degli sfruttatori quello di metterli gli uni contro gli altri.
Infine, se davvero la plutocrazia è internazionale e opera a livello globale, come si fa a contrastarla se non si ragiona (anche) a livello globale e si adotta uno sguardo esclusivamente limitato all'ambito nazionale?