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Vecchio 28-06-2013, 15:18   #1
Esperto
L'avatar di Kaname92
 

Qualcuno avrà già letto le mie discussioni su mia mamma e il nostro rapporto conflittuale ... Io non ne posso più di stare qui, mi sento mangiare dall'ansia ma non ho i mezzi per andarmene.

In questi giorni mio padre deve rimanere fuori per lavoro per un paio di giorni, e ha deciso di dormire nella nostra casa in campagna, più vicina al luogo dove deve lavorare rispetto a qui.
Mia madre decide di andare la domani, dalla mattina al pomeriggio. Ecco per arrivarci ci vuole un'ora , poi un'altra mezz'ora almeno per sistemare casa e renderla vivibile (sempre piena di polvere e roba che cade dal camino).
L'ultima volta che ci sono andata, avrò si e no studiato due ore in un intera giornata, ed ero pure a pochi giorni dall'esame.

Io molto pacatamente ho detto che sarei rimasta qui a casa a studiare, tanto non andavo a farci niente se non a perdere tempo e l'avrei aspettata per cena. Aprici cielo! Mi ha fatto passare come la figlia indegna, che non vuole mai andare con lei, che lei mi fa sempre perdere tempo però quando si tratta di andare due pomeriggi in città a giro (era tornato il mio fidanzato, che come qualcuno saprà non abita qui e lo vedo una volta a settimana adesso!) o di farmi 2 ore di treno per vederlo, il tempo non lo perdo.

Perchè capite, vedere il fidanzato lontano è paragonabile a stare chiusa in una pulciosa casa di campagna , con tanto di allergia a polvere e polline?

Non ci ho visto più e ed ho sbottato "Mi ci avete tenuta delle estati intere laggiù a non fare nulla, cosa ci devo venire a fare adesso per 5 ore ??"
Lei si è praticamente messa a piangere, dicendo che adesso le rinfaccio pure quello , oltre a tutte le cose che le vengono rinfacciate nella sua misera vita da tutto il mondo. Mi sono sentita in colpa a vederla piangere, a pensare che le faccio del male pure io dopo la vita infelice che ha passato, ma non ne posso più di essere trattata così.
Le ho detto che non sono una bambina , che non devo essere trascinata in ogni cavolo di luogo dove va lei (dato che non avendo nonni a cui lasciarmi, fino ai 16 anni mi trascinava ovunque...) , che so badare a me stessa e se un giorno decido di andare a giro, è perchè gli altri giorni mi sono organizzata per lavorare il doppio ...

Insomma quando se ne è andata da camera mia in lacrime, borbottava come fosse ingiusto sentirsi rinfacciare di avermi tenuta in campagna per estati intere e che preferissi la compagnia delle amiche a quella della famiglia, come volessi farmi una vita mia separata dalla loro , come loro fossero stati genitori sbagliati e gli altri fossero stati migliori perchè portavano i figli a giro, come preferissi stare giornate intere all'uni o col mio fidanzato invece che qui a casa. Ma cosa devo fare insomma?

Però a volte non credo che si renda conto di come mi hanno trattata, anche s lo facevano a fin di bene ... insomma, tenermi 3 mesi estivi dai 12 ai 17 anni sempre in quella maledetta campagna , senza mai vedere nessuno della mia età.. Io mi sentivo impazzire. E quando dicevo che volevo andare a giocare con le mie cuginette che stavano lì vicino, mi diceva che avremo dovuto chiederlo a papà il permesso e lui si sarebbe arrabbiato e io dovevo studiare ... Quelle estati sono state una prigione per me. uscita da lì mi son trovata a non saper interagire con i miei coetanei, a non aver nulla da raccontare, a non aver fatto esperienze

Ultima modifica di Kaname92; 28-06-2013 a 17:07.
Vecchio 28-06-2013, 15:27   #2
Banned
 

solo una cosa: le sottolineerei che per te l'esame è importante e che se studi lo fai anche per far contenta lei.... in quanto avere in famiglia persone intelligenti e preparate è una cosa positiva sotto tutti i punti di vista
Vecchio 28-06-2013, 15:34   #3
Esperto
L'avatar di Kaname92
 

No io non studio per far contenta lei.
E' una vita che mi dice "No non puoi vedere la tua amica perchè devi studiare". Mi ha fatto fare le peggio e figuracce della mia vita per questa scusa, non mi ha fatto uscire e non mi ha fatto avere un gruppo di amici. E quelle poche volte che riuscivo ad uscire attaccava un lavaggio del cervello, in cui mi convincevo che era giusto uscire pochissimo e dovevo stare a casa da sola, a pensare allo studio.

Non mi ha certo insegnato ad amarlo, ma ad odiare lei. Io amo studiare, mi piace leggere e imparare nuove cose, ma non passo le mie giornate a spaccarmi la schiena per fare piacere a lei, ma per uscire da questa maledetta casa e perchè so che avrò delle responsabilità in futuro.
Vecchio 28-06-2013, 15:58   #4
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da Kaname92 Visualizza il messaggio
No io non studio per far contenta lei.
E' una vita che mi dice "No non puoi vedere la tua amica perchè devi studiare". Mi ha fatto fare le peggio e figuracce della mia vita per questa scusa, non mi ha fatto uscire e non mi ha fatto avere un gruppo di amici. E quelle poche volte che riuscivo ad uscire attaccava un lavaggio del cervello, in cui mi convincevo che era giusto uscire pochissimo e dovevo stare a casa da sola, a pensare allo studio.

Non mi ha certo insegnato ad amarlo, ma ad odiare lei. Io amo studiare, mi piace leggere e imparare nuove cose, ma non passo le mie giornate a spaccarmi la schiena per fare piacere a lei, ma per uscire da questa maledetta casa e perchè so che avrò delle responsabilità in futuro.
ok allora sottolinea solo che l'esame è importante....

lo sarà sicuramente anche per lei....
Vecchio 28-06-2013, 17:09   #5
Esperto
L'avatar di Kaname92
 

A ma non ti preoccupare, dato che mi rompe il 90% del tempo della mia vita sul fatto che debba studiare ... per lei è importante che studi.

Però a quanto pare non accetta che io non abbia voglia di stare insieme a lei.
Poi magari mi viene pure a dire "Dai si fa così per chiacchierare ... io sono tutto il giorno sola, non parlo con nessuno ..." e che c'entro io?? Invece di salutare a stento le vicine , parlaci.
Vecchio 28-06-2013, 17:46   #6
Banned
 

Dille che non è che non vuoi stare con lei, ti piacerebbe, ma devi concentrarti sui tuoi obiettivi, come lo studio o il rendere la tua vita piacevole quei pochi momenti che puoi passare col tuo ragazzo, e che se ti vuol bene* la tua felicità dovrebbe essere la cosa che la rende più felice, poi dille che le vuoi bene ma che hai deciso di rimanere a casa ed è una decisione irrevocabile.

*è un piccolo ricatto emotivo, ma è a fin di bene. D'altra parte non possiamo sobbarcarci tutti i problemi e le lacune emotive e psicologiche dei nostri genitori, devono essere capaci di vivere la loro vita anche senza di noi, visto che prima o poi dobbiamo conquistare la nostra indipendenza
Vecchio 28-06-2013, 18:13   #7
Esperto
L'avatar di Kaname92
 

Non so, il rapporto con lei sembra che debba essere sempre un compromesso.
O si litiga e mi godo finalmente la pace (eh si perchè dopo che litighiamo di brutto io sono tranquilla, mi sento rilassata , positiva e non penso alla mia vita) , oppure mantengo un atteggiamento tranquillo e allora è come avere una sanguisuga attaccata addosso in ogni ora della giornata, che finisce per diventare insoppotabile.
Vecchio 28-06-2013, 19:49   #8
Esperto
L'avatar di n. 8028
 

ti stanno rovinando in buona fede.
hai fatto benissimo a ribellarti, e poi sei maggiorenne, non ha alcun senso nemmeno la discussione.
Vecchio 28-06-2013, 22:16   #9
Intermedio
L'avatar di ASPIRANTErocker
 

le madri rovinano i figli...credo che il 90% delle persone iscritte qui siano frutto della manipolazione delle madri.,...
Vecchio 29-06-2013, 08:26   #10
Esperto
L'avatar di Xchénnpossoreg?
 

In questi casi è importante mantenere la propria posizione nonostante le lacrime materne.

Non stai facendo nulla di male e il tuo ragionamento è ampiamente sensato.

Semmai aspetta qualche giorno e torna sull'argomento in maniera molto pacata, spiegando nuovamente il motivo delle tue azioni alla mamma.
Non devi cercare uno scontro ma soltanto un chiarimento.

Vedi, per una madre è sempre difficile vedere una figlia crescere.. e tu ormai hai i tuoi spazi e le tue frequentazioni.
Deve farsene una ragione..
Vecchio 29-06-2013, 11:07   #11
Principiante
 

Mi spiace molto leggere della tua situazione e ti capisco benissimo. Il rapporto con i genitori,specialmente se così intenso, penso che sia la cosa che in assoluto condiziona maggiormente la nostra personalità e i nostri desideri.

Adesso che sei cresciuta devi fare un passo importantissimo per la tua vita, decidere quale "impronta" darle. Pensa a quali sono i tuoi desideri, i tuoi sogni e i tuoi valori, poi fai di tutto per seguirli. Se sono quelli giusti, non potrai che essere felice, ma le fatiche non mancano, anzi...

I genitori ci hanno cresciuti ed è giusto rispettarli. Rinfacciare loro qualcosa che ritieni ingiusto spesso serve solo a rovinare il rapporto, ma non dimentichiamo che sono più adulti di noi e hanno le loro responsabilità (i.e. non è certo colpa tua se tua madre non stringe amicizie o si sente sola, è suo dovere non fartelo pesare).

Infine, più importante, lo studio NON è la vita!!! Ci sono cose ben più importanti che vale la pena scoprire!! Questo, se tua madre non l'ha troppo chiaro, peggio per lei. Ti ha insegnato ad essere diligente, ma ora sei grande, non basta più!!!
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