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Vecchio 09-05-2020, 19:16   #21
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Originariamente inviata da varykino Visualizza il messaggio
tra i "terroristi" cmq preferisco quelli solitari ... tipo unabomber ... a me le robe organizzate da più di una persona non piacciono ..... certo le squadraccie fasciste sono il peggio del peggio , loro e l isis , ma nn vedo chi puo esaltarle , a parte i fanatici nazionalisti sparsi per il mondo e cioè quasi tutti lol
Unabomber e' veramente affascinante da studiare, stavo leggendo il manifesto e vedendo il documentario e la serie TV Netflix proprio in sti giorni.
Ringraziamenti da
varykino (09-05-2020)
Vecchio 09-05-2020, 19:21   #22
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Originariamente inviata da Dahmer Visualizza il messaggio
Unabomber e' veramente affascinante da studiare, stavo leggendo il manifesto e vedendo il documentario e la serie TV Netflix proprio in sti giorni.
tra l altro l han dipinto come un bastardo che mandava bombe a caso alla gente , quando nn è esattamente cosi , erano obbiettivi studiati .... ovvio che son robe sempre brutte però il mondo e i media l hanno dipinto come un pazzo e basta , ma nn era cosi pazzo anzi , so d'accordo con tutto il manifesto
Vecchio 09-05-2020, 23:08   #23
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Originariamente inviata da Gummo98 Visualizza il messaggio

https://www.lastampa.it/topnews/prim...nar-1.38825008

“L’appartamento di via Gradoli a Roma come punto d’incontro, attraverso le solite trame occulte, fra due gruppi terroristici di matrice ideologica opposta che hanno insanguinato l’Italia quarant’anni fa: le Brigate Rosse da una parte e i Nuclei armati rivoluzionari di Giusva Fioravanti e Francesca Mambro dall’altra. Sullo sfondo si intravvedono le manovre di oscuri burattinai che hanno avuto un ruolo negli eventi più tragici della nostra storia recente: il sequestro Moro nel 1978 e la strage di Bologna del 2 agosto 1980.

E’ il legale dei familiari delle vittime della bomba alla stazione, Andrea Speranzoni, a rivelare il collegamento, proprio nel giorno in cui ricorre l’anniversario dell’uccisione dell’allora presidente della Democrazia cristiana: “Il primo troncone di indagine sui mandanti della strage di Bologna ha verificato che nel covo di via Gradoli 96, a Roma, dove nel 1978, per il primo mese di detenzione, Aldo Moro era stato tenuto dai brigatisti, due anni e mezzo dopo, esattamente in quella palazzina e a quel numero civico, c’era un covo dei Nar”. Gli stessi Nar che sono stati individuati e condannati come esecutori della strage.

Secondo il legale, intervistato dal Tgr Emilia-Romagna, “questa è una novità giudiziaria con vari sviluppi”. Il legame fra via Gradoli, celebre per essere servita da base per le Br, e la formazione di estrema destra, era già stato evidenziato dal collegio di parte civile durante il processo conclusosi con la condanna all’ergastolo di Gilberto Cavallini. Nel corso dell’indagine sui mandanti della strage, poi, la procura generale di Bologna ha inserito fra gli indagati proprio l’amministratore di condominio di via Gradoli, Domenico Catracchia.

Secondo i magistrati, quest’ultimo avrebbe detto il falso negando di aver affittato, fra settembre e novembre 1981, un appartamento situato in quell’indirizzo. Gli appartamenti in uso ai terroristi dei Nar, così come quello utilizzato dalle Br, sarebbero riconducibili a società immobiliari e figure legati a spezzoni deviati dei servizi segreti facenti capo al Sisde.”
Vecchio 09-05-2020, 23:23   #24
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L'avatar di gaucho
 

Condivido, avranno aggiunto quell’aggettivo per evitare problemi.
Da Piazza Fontana alla strage di Bologna c’è un periodo di cui forse è meglio non sapere tutta la verità
Ringraziamenti da
cancellato14678 (09-05-2020)
Vecchio 10-05-2020, 09:59   #25
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Originariamente inviata da Gummo98 Visualizza il messaggio
L'Italia ha vissuto per decenni sul filo di un colpo di stato neofascista e c'é chi si indigna se dei compagni sono andati in clandestinità e hanno iniziato anche loro ad armarsi.
A giudicare dai bersagli e dalla strategia che hanno scelto, ci sarebbe da far dietrologia a iosa, altro che "compagni" (almeno alcuni di loro)...
A te basta cha uno si avvolga nella falce e martello rossi e lanci quattro proclami vagamente marxisti per abbuonargli tutto in nome della (presunta) "causa". A me no, actions speak louder than words (cit.)
Vecchio 10-05-2020, 10:23   #26
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Originariamente inviata da Gummo98 Visualizza il messaggio
Quindi anche da un punto di vista a-politico non vedo niente che possa essere salvato, tutta l'organizzazione del Movimento Sociale Italiano, e i movimenti alla sua destra, erano un grande progetto eversivo e golpista, soltanto che molti gonzi non se ne sono mai accorti e credevano (o continuano a credere) che Almirante o Rauti fossero dei patrioti. Sic!
hahah ma te sei di fuori proprio.
Il velo ideologico ti impedisce di vedere la realtà.
Ma per rispondere alla domanda nessuna delle due mi piace, le Brigate Rosse sono il male assoluto, non solo per la società comunista che volevano instaurare e già questo basterebbe, ma paradossalmente hanno favorito una reazione opposta nel Paese col rischio di una svolta autoritaria opposta a quella desiderata.
Le 'squadracce fasciste' in Italia non esistono dalla fine della guerra e la cosiddetta 'liberazione' esistono invece gruppi estremisti e violenti, anche quelli abbastanza pericolosi ma con scarso seguito per fortuna, penso a Fiore personaggio squallido con interessi e residenza a Londra e Casapound gruppuscolo parafascista con una certa patina intellettuale, abbastanza pericoloso anch'esso specie se la situazione italiana dovesse precipitare...
Vecchio 10-05-2020, 11:07   #27
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mi scuso con Gummo non era un attacco personale, in realtà ho quotato senza notare il nick
sul resto sono in profondo disaccordo, so che un certo mainstream di sinsitra vede nella destra italiana (MSI) tutto il male possibile, io quegli anni gli ho vissuti e credi no è così come la rappresentano.
Le foto postate non dimostrano nulla, la violenza c'era a sinistra e tanta, quella di destra era quasi sempre di reazione per difendere il diritto a parlare. ricordo solo un piccolo episodio:
A Livorno venne Giorgio Almirante a parlare elezioni regionali, tutta una piazza urlante con bandiere rosse, tanta polizia a fare da argine, uno sparuto gruppo di "neofascisti" davanti al palco avevano caschi e mazze pronte all'uso, ma erano una minaccia per migliaia di rossi? Certo che no! Ad Almirante fu impedito di parlare, questa era la democrazia dei compagni e non è stato un caso unico direi la norma in quegli anni. Per non parlare delle molte vittime di estrema destra da parte dei rossi...
Oggi le cose sono un po' diverse per fortuna e la violenza politica è molto in calo.
Miei beniamini ma anche no! solo che da liberale riconosco a tutti il diritto di parlare persino ai compagni
Vecchio 10-05-2020, 11:17   #28
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L'avatar di Teach83
 

Come chedermi se fosse meglio pestare una merda col piede sinistro o con il destro.
Non saprei, poi adesso giro con le infradito....serebbe un problema.
I fascisti li investirei a vista, invece parlare di dittatura del proletariato oggi equivale a discorrere di scie chimiche, o quasi.
Mi stanno più simpatici i filosofi anarchici (non i coglioni che spediscono le buste con l'esplosivo )
Vecchio 10-05-2020, 15:42   #29
Esperto
 

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Originariamente inviata da Gummo98 Visualizza il messaggio
Nope, fin'ora mi sono mosso su un terreno generale, é ovvio che ci sarebbe da fare una montagna di distinguo. Mica sono così "fuori" da difendere l'intera galassia di estrema sx dell'epoca e le loro azioni, robe tipo il Rogo di Primavalle fanno venire il mal di stomaco, ci mancherebbe. Ma direi che a fare i distinguo ci pensa già la cultura dominante, narrando i fatti dal punto di vista del "tritacarne" ("comunisti e fascisti erano uguali" punto e a capo), ciò che dico io é solo una goccia in un mare di propaganda che va in senso opposto.
Tengo solo a precisare che non ho scritto né portato avanti la tesi "comunisti = fascisti", anche e soprattutto perché per me BR =/= comunisti.

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Originariamente inviata da tersite Visualizza il messaggio
A Livorno venne Giorgio Almirante a parlare elezioni regionali, tutta una piazza urlante con bandiere rosse, tanta polizia a fare da argine, uno sparuto gruppo di "neofascisti" davanti al palco avevano caschi e mazze pronte all'uso, ma erano una minaccia per migliaia di rossi? Certo che no!
Quindi i fascisti erano armati e i rossi no, giusto?
Ah già siccome loro sono di più, giustamente noi veniamo con caschi e mazze "pronte all'uso", evviva la democrazia!

Quote:
Originariamente inviata da tersite Visualizza il messaggio
Ad Almirante fu impedito di parlare, questa era la democrazia dei compagni e non è stato un caso unico direi la norma in quegli anni. Per non parlare delle molte vittime di estrema destra da parte dei rossi...
E viceversa...
Comunque è sbagliato impedire a qualcuno di parlare (salvo che non commetta apologia di reato, e un comizio di (post)fascisti ci va già molto vicino).
Così come è sbagliato lasciare impunite alcune cosette, tipo questa o questa:

Vecchio 11-05-2020, 18:25   #30
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«Mentre i galantuomini sono nelle loro case a dormire, arrivano i camions di fascisti nei paeselli, nelle campagne, nelle frazioni composte di poche centinaia di abitanti; arrivano accompagnati naturalmente dai capi dell'agraria locale, sempre guidati da essi, perché altrimenti non sarebbe possibile conoscere nell'oscurità in mezzo alla campagna sperduta la casetta del capolega o il povero miserello ufficio di collocamento, si presentano davanti alla casetta e si sente l'ordine: "Circondate la casa!" Sono venti, sono cento persone armate di fucili e rivoltelle. Si chiama il capolega e gli si intima di scendere; se il capolega non discende, gli si dice: "Se non scendi ti bruciamo la casa, tua moglie, i tuoi figlioli". Il capolega discende: se apre la porta lo pigliano, lo legano, lo portano sul camion, gli fanno passare le torture più inenarrabili, fingendo di ammazzarlo, di annegarlo, poi lo abbandonano in mezzo alla campagna, nudo, legato ad un albero. Se il capolega è un uomo di fegato e non apre e adopera le armi per la sua difesa, allora è l'assassinio immeditato che si consuma nel cuore della notte. Cento contro uno. Questo è il sistema del Polesine.»
(Giacomo Matteotti)

«...Se nella prima metà del '21 i fascisti poterono spadroneggiare in vaste zone d'Italia, condurre quasi impunemente la loro offensiva contro le organizzazioni "rosse" e influenzare notevolmente i risultati della consultazione elettorale del 15 maggio ciò non fu dovuto a volontaria debolezza del governo, ma a cause oggettive e soprattutto alle simpatie e alle connivenze che essi godevano tra le forze che avrebbero dovuto assicurare l'ordine e il libero svolgimento della campagna elettorale e delle votazioni. Invece di agire imparzialmente contro tutti i perturbatori dell'ordine pubblico, in moltissimi casi queste forze favorivano infatti i fascisti a danno dei loro avversari.»
(Renzo De Felice)

«'Sti quattro delinquenti co' le facce come er sego
portavano la morte e il me ne frego
anche noi ce ne saressimo fregati
se il governo come a lor ci avesse armati...»

(Canto popolare degli antifascisti del quartiere romano di San Lorenzo)
Vecchio 11-05-2020, 18:47   #31
Esperto
 

https://rizzoli.rizzolilibri.it/libr...ione-fascista/

E a proposito di Matteotti...

È innegabile che Matteotti sia stato ucciso per le sue idee, ma soprattutto per le sue denunce. Comincia nel 1921 a raccogliere le informazioni sulle azioni delle squadracce; in una lettera di dicembre 1922 scrive a Filippo Turati che vuole metterle insieme per pubblicare un libretto. Meticolosamente annota tutto in un dossier che pubblica nel gennaio 1924 con il titolo Un anno di dominazione fascista, un’inchiesta che è anche il primo saggio militante sul fascismo per come lo intendiamo oggi. Nella parte iniziale ci sono le centinaia di citazioni dai comizi di Mussolini o dalla stampa fascista, Il Popolo d’Italia in primis, che incitano alla violenza squadrista; nella seconda quello che Matteotti stesso chiama “i fatti”.

Novembre 1922.
La Spezia. Achille Vallelunga e Arturo Micheli sono trovati uccisi nei giardini pubblici con arma da fuoco.
Spello. Il figlio del capolega, Bonci Guerrino, è pugnalato nel buio della notte.
Castelvisconti (Cremona). Due automobili di fascisti si presentano a una casa cercando di due fratelli socialisti. Presentandosi il padre lo uccidono con un colpo di fucile.

Così comincia, e va avanti per pagine e pagine: in un rosario del quale l’autore – in modo ancora più straziante – sarà nemmeno inconsapevolmente il grano che manca. Ne fanno parte gli assalti ai giornali, ai circoli, alle associazioni, alle case del popolo, alle scuole, alle parrocchie, ai consigli comunali, alle sedi sindacali, alle case private, a ogni luogo democratico o resistente. Omicidi, agguati, devastazioni, aggressioni, linciaggi, bombe, attentati. Sfregi, bastonate, esecuzioni di fronte agli occhi dei familiari, stupri collettivi di fronte al marito. L’uso dell’olio di ricino, che oggi consideriamo come solo una delle caratteristiche del fascismo, è invece sostanziale in ogni azione squadristica, come una firma, un atto che garantisce che alla violenza si accompagni sempre anche l’umiliazione.

Fa davvero impressione leggere Un anno di dominazione fascista e ascoltare chi oggi difende o discute del fascismo, ridimensionandone l’aspetto di pura, brutale e capillare violenza, o di tollerare l’ispirazione di formazioni neofasciste che a quello squadrismo si rifanno. “La violenza rigeneratrice”, “l’arditismo”, “il me ne frego” sono state e sono lo sporchissimo tentativo di dar lustro a una pratica di sistematico sopruso che non ha risparmiato nessuna città d’Italia: Imola, Bari, Alpignano, Afragola, Caluso in provincia di Torino, Galatina in provincia di Lecce, Pariana in provincia di Massa Carrara… L’elenco che Matteotti riesce a ricostruire è sterminato, centinaia di denunce al mese, e colpisce anche quando il fatto raccontato non è un omicidio.

Dicembre 1922. Avezzano. Il dottore Ettore Tramazza, svegliato nottetempo dai fascisti, è costretto a recarsi alla sede del Fascio. Sulla porta trova donne piangenti in attesa e alla ricerca dei loro mariti trasportati prima di lui nella stessa sede. Tutti sono costretti a ingoiare una forte dose di olio di ricino; ad alcuni vengono tagliati i capelli in segno di sfregio. Alcuni giorni dopo, alle 9 della sera, il dottore è di nuovo condotto al Fascio, e alla risposta che voleva querelarsi per le precedenti violenze subite, è di nuovo percosso violentemente. Recatosi alla caserma dei carabinieri per denunziare il fatto, all’uscita è nuovamente bastonato.

Ma Un anno di dominazione fascista non si limita a censire l’azione delle squadracce; ricostruisce anche il moltiplicarsi delle connivenze negli apparati dello stato, il crescendo di impunità che permette ai fascisti non solo di non rispondere della violenza, ma di inorgoglirsi, di acquisire consenso, di creare emulazione, fino a poter sospendere le libertà democratiche, sciogliere le amministrazioni, prendersi lo stato de facto prima di ottenerlo de jure.
Vecchio 11-05-2020, 18:52   #32
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Assolutamente winston il razzismo è lontanissimo dal mio modo di pensare, ed è da condannare in ogni caso.
Sul resto non concordo, se sono aggredito giornalmente io mi difendo, si chiama legittima difesa oggi pure ammessa dal codice penale.
Vi scuso perchè probabilmente troppo giovani non avete vissuto quegli anni, io sì ma non sono stato proprio un 'militante' diciamo così, ho visto la violenza rossa. vigliacca di tanti contro uno. Un mio compagno di scuola del Fronte della Gioventù venne preso e picchiato da 15 di Lotta Continua, un caso estremo lo riconosco ma succedeva eccome, non escludo che in altre realtà ci fosse una violenza opposta di estrema destra, quasi mai di appartenenti al movimento sociale erano gruppi alla destra del MSI-DN che ripudiava la violenza come metodo di lotta politica (almeno ufficialmente)
Capisco che una certa narrazione sia differente, questa è la mia che quegli anni gli ho vissuti, veramente era un clima pesante.

cmq si trattava di ricordi del passato, non sono mai stato 'fascista' anche se sono stato simpatizzante di destra, oggi sono su ben altre posizioni politiche, però siccome non sono un infame, non mi vergogno del mio passato come tanti...
A proposito di antisemitismo:
Il giovane Giorgio Bocca discettava sui pericoli del piano ebraico di conquista del mondo rivelata dai (falsi) Protocolli dei savi Anziani di Sion. [Pierluigi Battista corriere.it]
Vecchio 11-05-2020, 18:58   #33
Esperto
 

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Originariamente inviata da gaucho Visualizza il messaggio
Chi vi sta più simpatico a pelle?
Ok sono tutte e due criminali e condannabili, ma i brigatisti seguivano un obiettivo più alto a mio parere
Se proprio vogliamo fare un confronto, la domanda più scottante è: come mai le BR (anche le Nuove, quelle che hanno ammazzato D'Antona) sono state giustamente perseguite fino allo sradicamento dell'organizzazione, mentre gli squadristi (eccetto la breve e salvifica parentesi della Resistenza) hanno avuto vita facile?

Squadrista degli anni '20 graziato. Per non parlare dell'antisemita e cacciatore di partigiani Almirante, addirittura in parlamento a capo di un partito, così come di tanti criminali graziati o non perseguiti a sufficienza a causa del mutare degli equilibri postbellici.

Squadristi del nuovo millennio a piede libero.
Vecchio 11-05-2020, 19:02   #34
Esperto
L'avatar di muttley
 

Sergio Ramelli, ucciso nel 1975 in via Paladini a Milano, la sua unica colpa fu quella di non essere schierato a favore del dilagante conformismo di sinistra di quegli anni. Scrisse pure un tema contro le br e fu costretto a cambiare scuola a causa delle continue minacce ricevute dai Kompagni Kattivi.
Alcuni dei suoi assassini occupano oggi posti di rilievo nella sanità milanese!!!!!!!

Ringraziamenti da
tersite (11-05-2020)
Vecchio 11-05-2020, 19:03   #35
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da tersite Visualizza il messaggio
Assolutamente winston il razzismo è lontanissimo dal mio modo di pensare, ed è da condannare in ogni caso.
Sul resto non concordo, se sono aggredito giornalmente io mi difendo, si chiama legittima difesa oggi pure ammessa dal codice penale.
Vi scuso perchè probabilmente troppo giovani non avete vissuto quegli anni, io sì ma non sono stato proprio un 'militante' diciamo così, ho visto la violenza rossa. vigliacca di tanti contro uno. Un mio compagno di scuola del Fronte della Gioventù venne preso e picchiato da 15 di Lotta Continua, un caso estremo lo riconosco ma succedeva eccome, non escludo che in altre realtà ci fosse una violenza opposta di estrema destra, quasi mai di appartenenti al movimento sociale erano gruppi alla destra del MSI-DN che ripudiava la violenza come metodo di lotta politica (almeno ufficialmente)
Capisco che una certa narrazione sia differente, questa è la mia che quegli anni gli ho vissuti, veramente era un clima pesante.

cmq si trattava di ricordi del passato, non sono mai stato 'fascista' anche se sono stato simpatizzante di destra, oggi sono su ben altre posizioni politiche, però siccome non sono un infame, non mi vergogno del mio passato come tanti...
A proposito di antisemitismo:
Il giovane Giorgio Bocca discettava sui pericoli del piano ebraico di conquista del mondo rivelata dai (falsi) Protocolli dei savi Anziani di Sion. [Pierluigi Battista corriere.it]
Se è per questo Bocca era anche antimeridionale, ma direi che Almirante fece anche di peggio.

Quanto al MSI, di "duri e puri" ce ne erano pochi, direi (a parte i picchiatori che c'erano comunque).
Vecchio 11-05-2020, 19:09   #36
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grande Muttley! Onestamente ci furono vittime anche a sinistra ora non ricordo i nomi ma , Giusva Fioravanti e la sua compagnuccia, giravano armati tipo gangsters. Vero che partiti dal MSI se ne erano distaccati fondando i NAR e questi gruppuscoli, insieme a avanguardia nazionale, Ordine Nuovo erano più propriamente fascisti e violenti...
Per me merda quella come le BR
Vecchio 11-05-2020, 19:12   #37
Esperto
L'avatar di muttley
 

Però c'é una cosa che mi perplime sul caso Ramelli: a destra dicono che fu ucciso in maniera singolarmente barbara. Furono molte le vittime dell'estremismo politico in quegli anni, da ambo le parti, ma di solito si moriva in scontri di piazza, in situazioni non generalmente premeditate. Ramelli fu invece l'unico (forse) ad essere ucciso in un agguato studiato a tavolino, quindi una cosa particolarmente efferata.
Però non è forse quello che hanno fatto gli squadristi ai tempi che furono? I neofascisti criticano una violenza che i loro avi perpetrarono molti anni prima? Quindi vuol dire che certi metodi li hanno proprio sconfessati, o no?
Vecchio 11-05-2020, 19:21   #38
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Quote:
Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Però c'é una cosa che mi perplime sul caso Ramelli: a destra dicono che fu ucciso in maniera singolarmente barbara. Furono molte le vittime dell'estremismo politico in quegli anni, da ambo le parti, ma di solito si moriva in scontri di piazza, in situazioni non generalmente premeditate. Ramelli fu invece l'unico (forse) ad essere ucciso in un agguato studiato a tavolino, quindi una cosa particolarmente efferata.
Però non è forse quello che hanno fatto gli squadristi ai tempi che furono? I neofascisti criticano una violenza che i loro avi perpetrarono molti anni prima? Quindi vuol dire che certi metodi li hanno proprio sconfessati, o no?
Guarda ti dico solo che non fu un caso isolato, di appartenenti alla estrema destra presi a sprangate ce ne furono diversi e data anche la superiorità numerica della sinistra ad avere la peggio erano sempre quelli di 'destra'.
sul discorso della violenza squadristica hai pienamente ragione, un vero democratico non massacra di botte un avversario politico e per giunta in 10 contro uno...
Era il 'clima' di quegli anni potevi avere paura ad attraversare certe zone, cmq a Milano c'era San Babila dove dettavano legge gli estremisti di destra, se gli capitavano a tiro uno di sinistra era lo stesso... Gran brutto periodo
Vecchio 11-05-2020, 20:32   #39
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da tersite Visualizza il messaggio
grande Muttley!
Mi sa che trollava
Vecchio 11-05-2020, 20:34   #40
Esperto
L'avatar di muttley
 

Si e no. Cioè è vero che l'omicidio Ramelli fu più significativo di tanti altri per efferatezza ed esecuzione, e qui la gente di sinistra dovrebbe riconoscerlo. Ma bisognerebbe anche riconoscere che erano metodi usati dagli squadristi, quindi condannare quell'omicidio significa condannare certi metodi del ventennio, cosa che non tutti i neri fanno.

Ultima modifica di muttley; 11-05-2020 a 20:36.
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