A causa di problematiche che sono arrivate non ho potuto completare la mia registrazione, ma lo voglio fare ora aggiungendo informazioni alla mia storia, grazie
Riparto da zero
#edit: ho inviato erroneamente il messaggio, lo sto modificando aggiungendo la mia presentazione in pochi minuti
Ho 17 anni e sono frustrato. Sono gay e questa è la prima volta in assoluto che lo dico a qualcuno o lo scrivo da qualche parte. Nessuno sa di questa cosa ma penso che un po' di persone un'idea del genere se la siano fatta. Non ho amici, probabilmente perché l'idea di dover uscire con qualcuno mi fa stare troppo male. Se dovessi cercare di trovare un motivo per il quale sto così male penso lo attribuirei agli errori che i miei genitori hanno fatto con me. Una madre IPER-IPER-protettiva e un padre solito gridare come un pazzo e litigare con mia madre, questa è stata la mia infanzia. Non ho idea di cosa siano le uscite o le attività in famiglia, mi hanno fin da piccolo messo davanti un monitor e lasciato lì. Ho fobia sociale da sempre. Da piccolo non andavo a feste o cose del genere, addirittura andare a catechismo mi faceva stare male. Tutt'ora mi creo dei problemi assurdi. Tra 6 mesi divento maggiorenne e ho una paura incredibile. Non voglio nessuna festa ma sicuramente i miei genitori faranno qualcosa, perché è giusto così ma questo mi fa stare male. Io non riesco ad andare a scuola. Io fin dalle elementari ho avuto malesseri nell'andarci. Sono al 2° anno di superiore, gli ultimi due anni mi sono ritirato perché dopo un po' non ce la facevo ad andare avanti, non ce la facevo e non ce la faccio neanche ora. Andare a scuola, studiare per un'interrogazione o un compito in classe mi portano a non pensare ad altro che a questo. Non riuscire a dormire o a mangiare, pulsazioni a mille e neanche avere la facoltà di concentrarmi mentre studio. Paura e terrore che caratterizzano la mia vita. Mio padre non sa nulla perché mia madre per paura di una sua reazione gli sta tenendo nascosto la mia situazione scolastica. Passo tantissimo tempo davanti al computer e ho anche un gruppo di amici con i quali gioco e parliamo di qualunque cosa e mi sta bene. Non sento il bisogno di avere amici con i quali uscire o fare delle attività insieme, mi va bene così. L'unica cosa che però io non riesco ad accettare è la mia sofferenza a vivere la vita. Andare a fare la spesa, comprare il pane, fare una ricarica telefonica, vedere qualcuno, andare in un posto per la prima volta, parlare al telefono sono situazioni che per me sono estremamente pesanti. Per adesso la cosa che più viene intaccata è sicuramente la scuola ma un domani sarà il lavoro o qualunque cosa. Io vedo le persone "normali" fare cose che per me sono impossibili per quanto siano fondamentalmente facili da fare perché la mia mente si blocca, inizio a stare solamente male. Ho ansia soprattutto prima dell'azione da compiere. Nel momento in cui so di dover fare quella cosa inizia tutto. Poi questa cosa dell'omossesualità penso che incida parecchio, magari anche nel mio inconscio ma io non ho assolutamente intenzione di rivelare una cosa del genere. Capita spesso di sentire battutine sui gay da parte di persone a me molto vicine, come i miei genitori per esempio. Io ho la certezza che se dicessi tutto probabilmente saranno sempre gli stessi genitori ma so che dentro sarà terribile per loro. Non ce la faccio sotto questo aspetto ma per adesso mi va anche bene nasconderlo. Ogni tanto mi capita di volere dire tutto ma sapendo le possibili conseguenze mi tiro immediatamente indietro. Fortunatamente i miei genitori hanno capito la mia situazione fobica e sotto questo aspetto mi stanno vicino. Sono contrari a prendere farmaci SSRI o Benzodiazepine ma comunque al momento prendo Xanax che però non trovo i benefici che mi aspettavo. Ho provato per un po' il Daparox ma mi portava degli effetti collaterali strani, tremolio insistente e altri malesseri. Insomma più malesseri che benesseri. Vorrei tanto provare il Paxil o qualunque altro farmaco specializzato per questa fobia che mi uccide giorno dopo giorno. Ho 17 anni ma ho l'esperienza di un bambino di 8. O anche meno. Ho un senso dell'orientamento pari a zero, probabilmente perché il mio cervello invece di immagazzinare le informazioni di questo tipo è occupato a crearsi problemi di qualunque genere e quindi vado in tilt. Infatti probabilmente a causa di questo io non riesco a concentrarmi abbastanza per imparare degli esercizi di matematica o fisica, infatti sotto questo aspetto sono più portato per materie non scientifiche. Non ho mai potuto fare un corso, uno sport o qualunque attività sociale. L'idea mi ammazza. Vedo le persone andare in palestra liberamente, dire: "Uffa, le vacanze sono terminate ora si torna a scuola, che palle" quando per me è come andare in contro alla morte. Gli svaghi delle persone normali come andare in discoteca, uscire la sera, giocare a calcio per me sono situazioni critiche. Gli unici posti in cui sto "bene" sono con la mia famiglia a casa mia e davanti al computer. Non ho molti interessi a parte amare l'informatica. Nell'ultimo anno ho cambiato 3 psicologi ma io non riesco ad aprirmi totalmente con loro. Non ce la faccio, sto in ansia anche in quel momento e c'è pure un fattore economico che probabilmente mi blocca. Mi rendo conto della situazione economica della mia famiglia e per me è pesante fare sborsare loro 50€ a settimana senza risolvere nulla. E' come se il percorso che sto facendo sia sbagliato. Non so bene se lo psicoanalista che fa per me. Insomma, tutto ciò mi porta a presentarmi qui. Vorrei solamente togliermi questo cancro all'anima e potermente FOTTERE di tutto, fottermene completamente e stare bene. Vorrei tanto riuscire a diplomarmi ma in questo stato non ce la farò mai
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