Una impenetrabile realtā abitudinaria lacerata da ripetute sensazioni di inquietudine che cercano di privarti della tua anima dannata destinata a marcire in un limbo di tristezza e desolazione. Non ci riusciranno mai, sento di poterli contrastare nella loro impresa impossibile. Mi voglio togliere le viscere strapparle dal mio corpo urlargli contro finche non si distruggono le corde vocali e schiacciale fino a farle diventare poltiglia. Solo allora posso pensare di riprendere coscenza di me stesso. Voglio piangere, vomitare la mia anima, morire. Sto male, sento che sta crescendo dentro di me, sta prendendo parte di me, voglio estirpalo, ti prego lasciami andare. Non so cosa vuol dire amare, ho sofferto troppo per la cattiveria umana, spero sia reversibile. Vorrei rimanere abbracciato a qualcuno, sentire il suo respiro che si fonde con il mio, unirmi al suo battito del cuore. Uccidimi, come vuoi, mi affido a te, non mi importa come lo farai basta che mi fai stare bene. Le unghie conficcate nei miei occhi pieni di lacrime, mi scorrono in bocca, posso sentire il loro sapore amaro, mi fanno vomitare, non le voglio, andate via da me. Sto male....ma sto bene....mi sento vivo.....forse questa č la vita.....non esiste la felicitā.....sofferenza č vita.