emi

Paul Nizan nel suo libro "Aden Arabia" scrisse:
- Avevo vent'anni. Non permetterò a nessuno di dire che questa è la più bella età della vita -

Vorrei sapere da voi se condividete questa frase oppure no, la motivazione e, se avete voglia, anche sapere qualche vostra esperienza.

Un saluto a tutti

Emi

cancellato13248

Stavo bene a ventanni. I guai sono riiniziati a 21 Le persone sono tutte speciali e coi ritmi particolari e paragonare non ho molto senso.

Selenio

chi vivrà vedrà. il mio periodo più bello l'ho avuto a 19 anni per 5 mesi. ancora ho 25 anni

muttley

Quella citazione è nei titoli di testa di uno dei miei film preferiti, con Gloria Guida e Lilli Carati

Iacopo

Venti anni la peggiore età
Periodi migliori:
dai 5 ( i.e. dacché ricordo abbastanza bene ) agli 8 circa
dai 16,5 ai 18,6
dai 19,1 ai 19,7
dai 21,4 ad oggi


Vent'anni è stato il periodo più nero in assoluto, attacco violentissimo di disturbo ossessivo compulsivo.

Skyl

13 anni fa avevo 20 anni... Cos'è cambiato? Il fisico non è più lo stesso... Tanta spensieratezza se n'è andata per sempre... Le amicizie non sono più quelle che fai a quell'età... Insomma, più passa il tempo più il cinismo e il pessimismo della vita mi inquina...


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Blur

vabbe ma per 20 anni mica si intendono solo i mesi successivi al giorno del compleanno dei 20 anni...si intende il periodo dai 20 ai 29 anni...

Supermanes

A 20 anni pensavo ancora che avrei colmato le mie lacune e ci lavoravo sopra, non posso dire che stavo peggio di adesso perché ero più giovane e avevo più tempo davanti per risolvere i problemi. Ero credente, pensavo davvero che dio mi avrebbe aiutato a stare meglio (illuso!). Dopo 6 anni non ho risolto nessuno dei problemi però alcuni non sono neanche più problemi ormai. Rinunciare ad alcune cose porta a ridimensionarne l'importanza.

Iacopo

Credo proprio che nel suo libro lui parlasse proprio dei 20 anni precisi, visto che è qualcosa di autobiografico e l'ha pubblicato quando di anni ne aveva 26. Inoltre parla dei 20 anni come qualcosa che "furono", avvalorando la mia tesi.
Non credo poi che il periodo dai 20 ai 29 sia poi così tanto omogeneo, o almeno questo è tutto da provare.
Fosse stato inglese avrebbe potuto dire, il tipo, I was a twentysomething o I was in my twenties ma abbiamo avuto sfortuna

super unknown

E come paragonare una 16enne a una 40enne invecchiare non porta miglioramenti e alle volte neanche consiglio...

Dedalus

Su un solo punto diamo ragione a Sartre. È davvero strano che egli non abbia visto in Nizan ciò che balzava agli occhi: sotto la sobrietà, l’ironia e la padronanza, la meditazione della morte e la fragilità. Questo significa che ci sono due modi di essere giovani, due modi che non si comprendono facilmente tra loro: alcuni sono ammaliati dalla loro infanzia, che li possiede, li tiene affascinati in un ordine di possibili privilegiati; altri sono sospinti da essa verso la vita adulta, si credono senza passato, egualmente vicini a tutti i possibili. Sartre apparteneva alla seconda specie; non era dunque facile essere suo amico. La distanza che egli metteva tra sé e i suoi dati lo separava da ciò che gli altri debbono vivere. Egli non permetteva loro, come non permetteva a se stesso, di «prendere» — di essere sotto i suoi occhi il loro disagio o la loro angoscia, come lo erano segretamente, con vergogna, nel proprio intimo. In se stesso e negli altri, egli doveva imparare che nessuno è senza radici, e che la decisione di non averne è un altro modo di ammetterle.

Maurice Merleau-Ponty, Segni, ‘Prefazione’


Ma la via di Sartre è quella migliore. Non foss'altro perché rispetto a Nizan, Camus e Merleau-Ponty è morto più vecchio. La sua vita ha avuto minori possibilità di darsi in un blocco tragico (negativo) e coerente.
La questione è: quali sono le idee che già a vent'anni cominciano a tradirti?

IO&EVELYN

beh io da ieri ho 20 anni ma credo che sarà molto peggio di quando ero piu ''piccolo'', per tantissimi fattori, poi oltretutto la gente pretende di piu visto che sei diventato ''grande''.... e sopratutto i problemi al posto di andarsene si intensificano......

Ichnos

Io ho vent'anni e la probabilità che questa sia (per me) l'età più felice e socialmente (e sessualmente) attiva della mia vita è piuttosto bassa

Inosservato

concordo, secondo la mia esperienza le cose migliorano molto negli anni successivi

ovviamente poi la cosa è soggettiva, ma secondo me è comune a molti fobici un sensibile miglioramento con la maturità

Tribe

Salvo il periodo che va dal 1975 al 1984, a 20 anni per me era già quasi del tutto finita.

lauretum

Io invece ho iniziato ad avere una vita quasi ai limiti della normalità dopo i 30. Mi trovo meglio tra gli adulti che tra i giovani

hermit_nightman

Nel mio caso no.oggettivamente è stato il periodo più difficile della mia vita.ma avevo molte più forze di ora,energia,capacità fisiche,di reazione,e non ero così logorato e disilluso.dura la vecchiaia, in tutti i sensi purtroppo

hermit_nightman

Hehe,Lilli Carati,i bei tempi dei 14 anni...

Bluevelvet93

C' era anche in una traccia dell' esame di maturità di due anni fa

Novak

Le età più belle per me sono state infanzia e prima adolescenza (fino ai 14-15 anni per intenderci), perchè si vive in un mondo ovattato e senza responsabilità.
Certo ci sono dei limiti a quel che si può fare, ma mi sento di dire che la vastità di esperienze e continue scoperte che si vivono in quegli anni fa pesare i divieti molto poco.



Adesso sto vivendo i 20 anni (21/22, devo considerarmi già fuori scala e bollito? Ma anche no ) che per me hanno rappresentato un riscatto dopo il trauma dell'adolescenza, un mondo che non sentivo mio, con valori/obiettivi e mentalità troppo estranei al sottoscritto, e poi vogliamo mettere la pressione esercitata dalla pura appartenenza sociale che cè in quegli anni? Brrrr