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15-01-2020, 14:02
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#61
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Esperto
Qui dal: Nov 2008
Ubicazione: Jupiter and Beyond the Infinite
Messaggi: 19,199
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Quote:
Originariamente inviata da Hor
Avete mai avuto, quando eravate più giovani, il sospetto che la vostra vita, causa problemi mentali o simili, avrebbe fatto la fine che ha fatto? Intendo dire: che vi avrebbe condotto a una vita di solitudine, precaria, senza compagno/a, senza amici o con pochi amici, senza lavoro o con lavori precarî o malpagati, a lottare con la conseguente depressione. Insomma, che vi avrebbe portati in un pozzo di negatività da cui è difficile uscire.
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Avoja se ne avevo avuto il sospetto.
Se nell'infanzia al futuro probabilmente proprio non ci si pensa o cmq pensavo che vagamente in qualche modo prima o poi sarei diventato "normale" è nell'adolescenza che ho avvertito in modo chiaro ed ineludibile il distacco dagli altri. Pensavo certamente ad un futuro di solitudine e di non essere in grado di sostenermi da solo né economicamente né praticamente. Se la seconda parte non si è verificata ed oggi mi sento tutto sommato tranquillo, per il resto alcune cose sono andate meglio dei cattivi presagi ed ho avuto esperienze che non avrei immaginato di avere, alcune sono andate grosso modo uguale ed alcune forse persino peggio o cmq erano cose che non avrei mai previsto potessi vivere in un certo modo.
Tutto sommato oggi non ho idea di quali margini di miglioramento riesca ad avere e di che cosa combinerò, però oggi il futuro, di nuovo ignoto, scorre verso di noi, e io lo affronto per la prima volta con un senso di speranza, perché se un rob... ah no basta, chiudiamo la cit. che non c'entra più nulla.
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15-01-2020, 15:17
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#62
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Esperto
Qui dal: Jan 2013
Ubicazione: sono come una tigre in mezzo al mare ... cazzo ci fa una tigre in mezzo al mare ???????
Messaggi: 12,068
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Quote:
Originariamente inviata da Moonwatcher
Avoja se ne avevo avuto il sospetto.
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Cioè da piccolo pensavi che saresti diventato mod di fs e poi un giorno avresti rinunciato scatenando cosi le ire del sommo webby
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15-01-2020, 17:04
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#63
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Esperto
Qui dal: Nov 2008
Ubicazione: Jupiter and Beyond the Infinite
Messaggi: 19,199
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Quote:
Originariamente inviata da badwolf
Cioè da piccolo pensavi che saresti diventato mod di fs e poi un giorno avresti rinunciato scatenando cosi le ire del sommo webby
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No quello fa parte di "alcune forse persino peggio o cmq erano cose che non avrei mai previsto potessi vivere in un certo modo".
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15-01-2020, 20:37
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#64
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Intermedio
Qui dal: Jul 2019
Messaggi: 125
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L'evento che più mi risuonò come campanello d'allarme accadde in quarta superiore, quando tutta la mia classe fu convocata, insieme ai genitori, al cospetto di tutti i prof e del preside per discutere di una situazione che si era creata in classe e che vedeva me e un'altra ragazza come protagonista. Non riuscivo a integrarmi affatto in classe, e, anche a causa del fatto che fossi particolarmente studiosa fui accusata di "snobbismo" e di leccaculaggine. In quell'occasione la mamma di una mia compagna disse adirata e con cattiveria davanti a tutti che non era la classe a non volermi, ma che ero io a non voler integrarmi coi compagni, e che avrei dovuto rivolgermi a uno psicologo. La mattina precedente durante un'interrogazione, sua figlia aveva preso un bel voto grazie alla versione che aveva copiato da me (come succedeva da sempre con tutti i membri della classe, che mi cercavano sempre solo per avere i miei compiti fatti)...
Allora capii che c'era davvero un problema di fondo e che avrei fatto bene ad affrontarlo presto...infatti la mia scelta universitaria fu motivata dal mio desiderio di applicarmi in un contesto per me assai difficile come quello educativo come forma di terapia d'urto, con il preciso motivo di migliorare la mia persona e le mie capacità relazionali...
Poi, appena ho tastato le prime esperienze nel campo, sono entrata in crisi e ho capito di aver combinato una cazzata, ma questo è un altro discorso
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15-01-2020, 21:22
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#65
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Intermedio
Qui dal: Jul 2019
Messaggi: 125
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Quote:
Originariamente inviata da funambolic
Scusa ma da quello che scrivi non capisco perché ti sei messa in discussione solo tu, quando è evidente che gli altri fossero solo dei pezzetti di merda che ti tenevano ai margini e ti usavano solo per scopiazzare, facendoti però passare agli occhi dei genitori come una leccaculo coi prof. Dal tuo racconto traspare solo l'astio dei genitori per la brava della classe e il paraculismo dei tuoi compagni.
Addirittura la riunione con classe genitori prof e preside. Lo trovo veramente esagerato e ingiustificato. Immagino come ti sei sentita ad avere tutti contro e per cosa poi? Forse gli altri erano turbati dal tuo essere non integrata? Ma per favore. Era solo una scusa secondo me per riversare frustrazione.
Mi dispiace per quello che hai passato e per il condizionamento che ti hanno causato.
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Non mi sono messa in discussione solo io, sapevo di quanto loro fossero nel torto...però inevitabilmente pensavo al motivo per cui eravamo arrivati a quel punto e al fatto che qualcosa, comunque, doveva esserci di strano in me per non riuscire ad integrarmi praticamente con nessuno.
E mentre loro e i loro genitori riversavano su di me tutta l'invidia per i miei voti (che in realtà erano solo frutto di una mia estrema dedizione allo studio e non di chissà quale bravura eccelsa), io invidiavo la loro naturalezza nel vivere i rapporti sociali, le amicizie, i primi rapporti amorosi, i discorsi sul sesso ect...
Col senno del poi, ora dico che il mio odio nei loro confronti era spropositato e che anche loro avevano i tipici difetti del normale adolescente...
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15-01-2020, 21:27
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#66
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Esperto
Qui dal: Jan 2019
Messaggi: 2,249
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Sì, da adolescente.
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15-01-2020, 21:47
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#67
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Esperto
Qui dal: Dec 2017
Ubicazione: Nel mondo virtuale
Messaggi: 2,694
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Alle scuole medie mi mancava già qualcosa e le difficoltà sociali c'erano. Poi che cadessi in questo baratro era inaspettato
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15-01-2020, 21:52
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#68
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,954
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Quote:
Originariamente inviata da Maximilian74
... Io vie di uscita sinceramente non ne vedo.
Apatia è in costante aumento, un senso di non voglia di fare niente, di sentirsi stanchi e demotivati in tutto, è questo anche che ti devasta.
Anche voi vi sentite e la pensate così?
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Sostanzialmente penso cose molto simili e il vissuto è grossomodo quello anche per me. Non mi riescono nemmeno più gli hobby, niente. Tiro avanti con il tempo che mi resterà, non vedo altro.
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15-01-2020, 22:08
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#69
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Principiante
Qui dal: Aug 2018
Messaggi: 19
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In parte si, in parte no. Nel senso che nel campo relazionale sono rimasto sempre indietro e a parte la mini parentesi sentimentale di 10 anni fa sembra che la situazione sia destinata a restare immutata. Mi consolo con i miglioramenti in ambito lavorativo ma anche nel rapporto con colleghi e con i (pochi) ma buoni amici. Certo, la maggior parte del tempo la passo da solo con libri, videogiochi e qualche viaggetto qua e là. Devo dire che la passione nel lavoro è un buon antidoto alle problematiche anche perché continuo a studiare le materie che più amo per poter trasmettere agli studenti le mie passioni. Spero sempre che le cose possano cambiare in futuro, anche se onestamente il passato dovrebbe insegnarmi il contrario...ma continuo a sperare si possa mettere a posto anche il lato sentimentale.....
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15-01-2020, 22:12
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#70
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Esperto
Qui dal: Aug 2011
Ubicazione: Cintura di Castità
Messaggi: 8,085
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Onestamente no.. sono sempre stata estremamente fobica ed emarginata.. ma fino a tipo 25/26 anni pensavo che le cose si sarebbero risolte da sole.. son cresciuta con troppi film
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15-01-2020, 23:51
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#71
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 291
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Quote:
Originariamente inviata da Anonimo.
Avevate mai sospettato che sareste finiti così? Mah, io penso che sia normale che dopo la scuola ci si ritrovi soli, se non si va all'Uni, per cui, sì, me l'aspettavo, ma mi sembra anche una cosa logica, cosa avrei potuto fare di più?
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Lavorare.
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16-01-2020, 00:03
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#72
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Intermedio
Qui dal: Jul 2019
Messaggi: 125
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Quote:
Originariamente inviata da Kusari
Lavorare.
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Come mai tutta questa acidità?
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16-01-2020, 00:20
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#73
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Esperto
Qui dal: Feb 2012
Messaggi: 1,719
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Quote:
Originariamente inviata da lisbeth_
Come mai tutta questa acidità?
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dire la verità è essere acidi?
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16-01-2020, 08:20
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#74
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 291
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Io nel lavoro trovo molta gratificazione. Non nel mio, ma nel lavoro in generale.
Ieri mattina ad esempio mi sentivo la febbre, ero tentato di stare a casa sotto le coperte, ma mi sono convinto ad uscire lo stesso. Gia quando ero alla fermata del treno, seppur stando male, ero contento di non essere stato a casa perché sapevo che mi sarei sentito una merda. Mi sarei detto che sarei potuto andare e comunque a casa non sarei stato tanto bene.
Questo ragionamento provate a moltiplicarlo per anni in cui molti ragazzi dopo la scuola, non hanno avuto la forza di uscire di casa per lavorare, e forse comprenderete il mio commento.
E magari potevate evitare quelle risposte del cazzo.
Si, adesso è acidità.
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16-01-2020, 10:40
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#75
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Esperto
Qui dal: Mar 2015
Messaggi: 908
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Quote:
Originariamente inviata da Hor
Thread rivolto soprattutto ai forumisti più "vecchî", ma anche i giovani possono dire la loro.
Avete mai avuto, quando eravate più giovani, il sospetto che la vostra vita, causa problemi mentali o simili, avrebbe fatto la fine che ha fatto? Intendo dire: che vi avrebbe condotto a una vita di solitudine, precaria, senza compagno/a, senza amici o con pochi amici, senza lavoro o con lavori precarî o malpagati, a lottare con la conseguente depressione. Insomma, che vi avrebbe portati in un pozzo di negatività da cui è difficile uscire.
Io, come ho scritto altrove, già alle elementari o alle medie avevo paura del futuro, percepivo inconsciamente che qualcosa non funzionava, ma è stato solo alle scuole superiori che questa paura si è trasformata in qualcosa di concreto, nella consapevolezza che avrei avuto grosse difficoltà ad arrangiarmi nel "Mondo là fuori". Questa consapevolezza s'è trasformata in certezza all'università, quando mi sono reso conto che ero solo "buono a studiare" (e anche questo con difficoltà), ma nella realtà vera, fatta di relazioni sociali e di capacità con le stesse, avrei rischiato di affondare. Ho contemplato più volte il suicidio come "soluzione" al problema, nel frattempo ho trascinato il più possibile la vita universitaria, finendo estremamente fuori corso e trovando lavoro (precario) diverso tempo dopo la laurea e quasi per caso. A tutto questo si sono aggiunti i problemi di salute, su cui non scrivo, altrimenti verrebbe fuori un papiro...
Tuttavia non avrei mai pensato di trovarmi quasi completamente solo, com'è adesso, di dissipare tutto quel patrimonio di relazioni che all'università mi ero costruito. Immaginavo che avrei avuto, in futuro, una vita dura, ma non così dura, e soprattutto non immaginavo che avrei faticato così tanto per ricostruirmene una decente, di vita, cosa che del resto ancora mi chiedo se riuscirò mai a fare, se non sia ormai troppo tardi.
Vabbe', ho scritto anche troppo.
Dite la vostra!
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Mio caro amico hai messo proprio il dito sulla piaga,mi hai sbattuto in faccia la realtà e non dico altro.Poi non so' tu quanti anni abbia suppongo sulla trentina.
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24-01-2020, 22:10
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#76
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Esperto
Qui dal: Mar 2018
Messaggi: 914
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Quote:
Originariamente inviata da Stasüdedòs
No anzi, a lavorare non ho problemi, è una delle poche cose che riesco a fare in ambito sociale, però indubbiamente mi toglie energie per tutto il resto.
Il lavoro più idoneo a me l'ho capito fin da subito finiti gli studi: operaio / addetto alla produzione, stop. Lavori da impiegato, commesso, o qualsiasi cosa che richieda contatto frequente / telefonate con i clienti, sono fuori dalla mia portata.
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Si ma è pur sempre un lavoro che si fa per forzatura, necessità e idoneo al tuo carattere solamente. Ma non vedo che piacere ci sia nel svolgere comunque un tale lavoro, si preferirebbe di più stare con sé stessi e i propri interessi o sbaglio?
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25-01-2020, 01:35
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#77
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Principiante
Qui dal: Feb 2017
Messaggi: 14
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Quote:
Originariamente inviata da Hor
Thread rivolto soprattutto ai forumisti più "vecchî", ma anche i giovani possono dire la loro.
Avete mai avuto, quando eravate più giovani, il sospetto che la vostra vita, causa problemi mentali o simili, avrebbe fatto la fine che ha fatto? Intendo dire: che vi avrebbe condotto a una vita di solitudine, precaria, senza compagno/a, senza amici o con pochi amici, senza lavoro o con lavori precarî o malpagati, a lottare con la conseguente depressione. Insomma, che vi avrebbe portati in un pozzo di negatività da cui è difficile uscire.
Io, come ho scritto altrove, già alle elementari o alle medie avevo paura del futuro, percepivo inconsciamente che qualcosa non funzionava, ma è stato solo alle scuole superiori che questa paura si è trasformata in qualcosa di concreto, nella consapevolezza che avrei avuto grosse difficoltà ad arrangiarmi nel "Mondo là fuori". Questa consapevolezza s'è trasformata in certezza all'università, quando mi sono reso conto che ero solo "buono a studiare" (e anche questo con difficoltà), ma nella realtà vera, fatta di relazioni sociali e di capacità con le stesse, avrei rischiato di affondare. Ho contemplato più volte il suicidio come "soluzione" al problema, nel frattempo ho trascinato il più possibile la vita universitaria, finendo estremamente fuori corso e trovando lavoro (precario) diverso tempo dopo la laurea e quasi per caso. A tutto questo si sono aggiunti i problemi di salute, su cui non scrivo, altrimenti verrebbe fuori un papiro...
Tuttavia non avrei mai pensato di trovarmi quasi completamente solo, com'è adesso, di dissipare tutto quel patrimonio di relazioni che all'università mi ero costruito. Immaginavo che avrei avuto, in futuro, una vita dura, ma non così dura, e soprattutto non immaginavo che avrei faticato così tanto per ricostruirmene una decente, di vita, cosa che del resto ancora mi chiedo se riuscirò mai a fare, se non sia ormai troppo tardi.
Vabbe', ho scritto anche troppo.
Dite la vostra!
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La parte razionale di me non ha mai avuto dubbi che sarei arrivato a questo punto (ho superato i 40).
Il mio inconscio mi faceva vedere il me futuro più sereno, "sistemato", come se una bacchetta magica potesse sistemare o quantomeno migliorare quello che non ho mai avuto la forza e la capacità di fare.
Boh sarà che per tirare avanti a qualcosa dobbiamo pure appigliarci...
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25-01-2020, 02:14
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#78
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Esperto
Qui dal: May 2019
Messaggi: 622
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Anonimo esistono delle stanze dove paghi per spaccare oggetti messi lì appositamente. Si chiamano camere della rabbia o stanze della rabbia. Avevo aperto anche un topic tempo fa. Comunque ho detto così, uno può provare una tantum ma sicuramente ci sono modi più costruttivi.
No quote
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Ultima modifica di MrBean; 25-01-2020 a 02:20.
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25-01-2020, 11:48
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#79
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Esperto
Qui dal: Apr 2011
Messaggi: 1,770
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da bambino il mio desiderio era andare a fare l'eremita in montagna, quando avevo questa immagine in mente mi rasserenavo, non riuscivo ad immaginare altro per il mio futuro, forse perché già intuivo che la socialità non ero il mio forte, sentivo che non avrei avuto gli strumenti per affrontare il mondo esigente degli adulti
infatti la mia esistenza è andata degenerando, ma molto peggio di quanto avessi temuto
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25-01-2020, 11:52
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#80
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Banned
Qui dal: Oct 2015
Messaggi: 2,457
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Quote:
Originariamente inviata da Hor
Thread rivolto soprattutto ai forumisti più "vecchî", ma anche i giovani possono dire la loro.
Avete mai avuto, quando eravate più giovani, il sospetto che la vostra vita, causa problemi mentali o simili, avrebbe fatto la fine che ha fatto?
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Sì, ho sempre avuto il sospetto che potesse finire male. Mi sono reso conto subito della mia inadeguatezza, però era sempre accesa una piccola fiammella di speranza. Ora si è spento tutto. So benissimo che le cose possono solo peggiorare. Posso solo mantenere quello che ho e sarebbe già un ottimo risultato.
Ormai non ho più alcuna aspettativa, tutto quello che di positivo viene sarà in più.
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