iturbe89

Credo sia sempre sbagliato pensare che tutti i sociofobici/timidi/introversi siano fatti tutti con lo "stampino"... altrimenti le scottature sono dietro l'angolo :/

Lo stesso vale per gli estro c'è quello che accetta tutti indistintamente e quello che seleziona accuratamente :/


Cmq, stavo per levare quel moscerino

alien boy

sono un tipo di poche parole, se trovassi uno come me all'interno di una compagnia (quindi da 3 persone in su) non me ne fregherebbe niente.
Se dovessimo essere in due e nessuno parla, effettivamente si creerebbe una situazione un po' imbarazzante, ma non penserei male della persona finchè non avessi prove o buoni indizi per pensare che ce l'abbia con me. Spesso mi è capitato di trovarmi con persone non sociofobiche/timide/introverse, che con altri parlavano molto, ma con me non c'era dialogo. Il mio pensiero era: 'ma cavolo, sei tu quello chiacchierone qui, se non c'è dissidio sei tu che dovresti avviare qualche conversazione, visto che io sono taciturno per natura, mentre tu non lo sei, per cui se scegli di non parlare è perchè ti dà fastidio qualcosa di me oppure temi che io sia infastidito da te'.
Se fosse invece uno che parla poco in genere o so che è sociofobico e che per tale problema in diversi contesti non parla molto, perlomeno lo capirei di più. Anche perchè mi ritroverei più o meno con il suo modo di essere.

cancellato15324

Sì, mi piace parlare con gli altri, non tutti ovviamente, c'è la selezione all'ingresso.
Con chi non mi piace particolarmente posso chiacchierare in modo superficiale, ma deve accadere solo una volta ogni tanto, sennò mi annoio.

cancellato16177

Mah dipende, io sono una persona molto poco loquace, sono molto "sintetica" e il dono della sintesi è abbastanza controproducente quando si tratta di intrattenere una conversazione con qualcuno, dunque direi che il chiacchierare non rientra tra le mie attività preferite ma ci sono casi e casi. Trovo estremamente noiose e pesanti le persone che parlano molto infarcendo il tutto di dettagli irrilevanti e dilungandosi su un'argomento (sbadiglio al solo pensiero) soprattutto se sono persone che tendono a parlare in modo "freddo e razionale" diciamo che sopporto meglio i logorroici se sono persone ironiche, fantasiose ed espressive, però in genere le persone che parlano tanto (soprattutto se di fatti loro) e ficcano troppi dettagli di mezzo mi annoiano. Le conversazioni che più mi stimolano invece sono ovviamente quelle che riguardano argomenti di mio interesse, potrei stare ore a parlare di un'argomento che mi interessa, quando incontro qualcuno che ha interessi simili ai miei mi attacco come un Koala ad un ramo, avviene una specie di reazione chimica, e poi mi stimolano le conversazioni "brainstorming", mi capitano con mia sorella e con quello che definirei il mio migliore amico (quando siamo di buon umore) possiamo parlare di tutto e di niente per ore (conversazione tipo con mia sorella : -sai ieri mi sono rivista Harry Potter -ti ricordi il primo film? Quanti anni avevamo?- Io 11 tu 9 Avevamo consumato il dvd, -Siiii, ti ricordi le caramelle tutti i gusti più uno? -Oddio si, al cerume...secondo te che gusto avrebbero? -Amaro.. -E come lo sai? -Il cerume è amaro, -Hai mai mangiato il cerume? -No! -Hai detto che è amaro... -Ma che ne so ipotizzo...-Sai cosa fa schifo? Quella tisana al carcadè che mi sono comprata -A che serve il carcadè poi? -Ma che ne so ormai provo tutte le tisane che vedo al supermercato, mi sono presa una al finocchio...-Quella è ottima per la flatulenza... -Se vuoi te la faccio provare -Cosa vorresti insinuare? Io non soffro di flatulenza... ecc ecc potrei continuare all'infinito )

.:innominato:.

Dipende dall'altro/a

Balto

Più o meno sono come Darkrose, essendo uno che taglia sempre corto nelle conversazioni, è difficile che io stia a parlare molto con altri, ma sopratutto è veramente difficile che ci tragga del piacere parlandoci, quello accade solamente con poche persone che già conosco bene, e come nel caso di darkrose, posso parlare di tutto, dalle cazzate inumani ai discorsi profondi divertendomi e sentendo quel senso di soddisfazione/piacere, per quelle nuove conoscenze invece tendo a essere indifferente in quanto non sono curioso, che se c'è in generale da un'introverso viene scambiata per invadenza , infatti ho questo problema che difficilmente stringo amicizie nuove in quanto all'inizio mi interesso poco dell'altra parte

The Cave

Parlo molto poco in generale, con le poche persone con cui me la faccio mi piace conversare, trovare l'argomento del giorno e cose simili, ma sono più ascoltatore. .se si parla al primo contatto é scattata la magia

hermit_nightman

Tendenzialmente no.Per niente.
Magari dopo un bell'aperitivone,le cose cambiano...

Xchénnpossoreg?

Mi piace comunicare con gli altri.
Certo non riesco a parlare quanto e come vorrei, la timidezza mi blocca abbastanza.
E' un vero peccato.

Generalmente non ho problemi al riguardo. Comprendo le difficoltà del caso .
Finora ho dimostrato poca pazienza soltanto nei confronti di un mio vecchio contatto.
Ci conosciamo dai tempi delle medie, ogni tanto mi cerca per scambiare due parole.
I nostri dialoghi assomigliano a delle interviste, io faccio le domande e lui risponde a monosillabi. Che fatica.
Insomma.. sei moooolto più estroverso di me, hai millemila amici e diamine, sforzati un attimo.
Dammi un appiglio, aggiungi un aneddoto, un aggettivo… aiutami!.

iturbe89

Vero!
Per me é vero anche il contrario... cioè se il silenzio è "condiviso" scatta un qualcosa di ancor più magico

Noriko

Il silenzio a me imbarazza..

Se è condiviso? rispondo che non ho mai provato questa magica empatia del silenzio, dev'essere davvero speciale ...

dentromeashita

no


...qualcuno si...

Demiurgo

non particolarmente

iturbe89

Si, dal momento che diventa un problema per uno dei due...

Ti imbarazza perchè ti preoccupi principalmente dell'eventuale imbarazzo dell'altro?


Il silenzio "condiviso" credo di averlo sperimentato più volte durante la vita universitaria con dei colleghi, e chiunque poteva interromperlo in qualsiasi momento senza difficoltà, anche per stupidate (che uscivano per lo più dalla mia bocca )... senza timore di nessun giudizio. Sono stati bei momenti... raramente stavo così bene

alien boy

quella domanda, almeno secondo la mia esperienza, la fanno quando si è più di due persone e non si interviene nelle discussioni. In due non mi è capitato quasi mai di riceverla.

Balto

Io spesso nei momenti di silenzio tendo a sparare qualche battuta proprio per scherzarci su Però pensandoci se qualcuno è imbarazzato dalla cosa non credo sia apprezzato sottolinearlo

Noriko

Ho paura di annoiare l'altro e che poi se ne vada oppure non mi cerchi più.

Ansiaboy

aaah non so come fate io me la sarei un pò presa.. per carità non arriverei mai a provocarlo se non ho elementi validi come certa gente fa e darei sempre mille possibilità... però penserei almeno un po di stargli antipatico e sta cosa me fa un po girare..

Suicitazzo

Dipende dall'interesse che mostrano nei miei confronti. E dall'argomento. Io di solito prediligo parlare d'arte o esperienze fuori dall'ordinario. Purtroppo non sono molte le persone interessate a questo genere di cose o comunque non sono molte quelle con un bagaglio abbastanza ricco da condividere con me. Per i miei gusti. Quindi sono molto selettivo, infatti non ho amici da secoli. Quelli che avevo sono morti. E quando parlo con gente che non soddisfa queste caratteristiche tendo a sminuire tutti i discorsi, per chiudere con una bella tirata sulla società e sulla merda che ci tira in faccia tutti i giorni. Leggero non sono.

Ah, quando incontro quello che ne sa un botto godo come un porco e pendo letteralmente dalle sue labbra.

Mi piacciono anche le persone che non sanno poi granchè ma mi fanno spaccare dal ridere con battute e cazzate varie.

Cordelia

Come idea mi da molto piacere, ma quando mi ritrovo a incrociare i miei coinquilini in cucina o i miei compagni di facoltà preferirei spararmi ad una gamba piuttosto che fare small talk
se sono a mio agio con l'altro adoro avere conversazioni lunghe e stimolanti, ma parlare del niente giusto per riempire il silenzio mi mette a disagio e finisco sempre per dire cose che agli altri risultano strane strane.
Tipo:
"Ciao C., come stai?"
"Mah malino, oggi quando mi sono svegliata ho scoperto che era finito il latte e il caffè senza latte mi fa schifo. Tu?"
"... bene, bene."

Nel senso che straparlo, ecco. "Come stai" esige solo una risposta: "Bene." Punto.
Queste convenzioni sociali proprio non le so seguire.