Visualizza i risultati del sondaggio: Hai paura della morte?
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Sì
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16 |
44.44% |
No
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17 |
47.22% |
Indifferente
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3 |
8.33% |
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07-04-2020, 01:12
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#1
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Esperto
Qui dal: Mar 2014
Ubicazione: Emilia
Messaggi: 14,022
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Quando la paura della morte assume forma patologica si parla di Tanatofobia, dalla divinità greca Thanatos.
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07-04-2020, 01:19
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#2
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 11,690
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Ne penso quello che pensava il caro Epicuro, recentemente citato qui nel forum.
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07-04-2020, 01:39
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#3
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Esperto
Qui dal: Mar 2014
Ubicazione: Emilia
Messaggi: 14,022
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La razionalizzazione di Epicuro (in soldoni: inutile aver paura della morte perché se c'è la morte non ci siamo più noi, una specie di sillogismo) è acuta, però non intacca minimamente le mie emozioni. È un po' come quando si cerca di ribaltare, con elaborazioni teoriche, preconcetti che abbiamo tutti dentro. "Eh no, ma quel senzatetto non è povero, c'é la ricchezza interiore..." bene, ma questo qui stasera dorme al gelo oppure no? In che modo la ricchezza interiore risolve il suo avere uno stomaco vuoto, senza i soldi per comprare qualcosa da mangiare?(Esempio banale).
Mi resta la paura del nulla - sapere che un giorno non avrò più i miei pensieri, i miei cinque sensi, né avrò vicino a me l'anima di chi mi sta caro, che finirà dispersa nel nulla, un altro nulla irraggiungibile. Mi crea angoscia. Per fortuna ho superato i periodi in cui questo pensiero della morte era fisso, ora è intermittente, però quando si presenta è davvero difficile da scavalcare. Trovo odioso che questi pensieri mi vengano specialmente di notte, suggeriti dalla mancanza di luce.
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07-04-2020, 01:49
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#4
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Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 11,690
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Hai detto bene, è una razionalizzazione. Il carico emotivo che si dà al tema della morte è tutt'altra cosa, non lo sminuisco.
Come tutti i temi emotivi, vanno e vengono, magari ricorrendo, anche attraverso gli anni della vita, e sono più o meno forti a seconda delle tensioni (e ossessioni se vogliamo) che ognuno vive. Ci sono stati periodi in cui ero impermeabile dalla paura della morte. Ora non posso dire che sia così, allo stesso modo in cui ho iniziato a vivere anche altre dinamiche emotive che un tempo mi toccavano meno.
In generale diventando adulto ho perso alcune paure ma ne ho scoperte tante altre, e quella della morte sicuramente è tra queste.
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07-04-2020, 01:54
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#5
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Messaggi: 4,388
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Sinceramente non lo so, ho più paura per come accadrà forse dato che non ho il coraggio di farla dipendere da me. Ma so che mi fa rabbia andarmene avendo buttato via una vita.
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07-04-2020, 07:51
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#6
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,956
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No.
La morte non è nulla.
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07-04-2020, 09:10
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#7
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 3,346
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Della morte in sè assolutamente no, dell'entità e durata della fase di sofferenza precedente alla morte, un po' sì... penso che, quando sarà il momento, una morte rapida sia l'auspicio di tutti.
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07-04-2020, 09:43
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#8
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Esperto
Qui dal: Mar 2011
Ubicazione: bardo
Messaggi: 4,403
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Una volta mi faceva paura per quello che potevo perdere e quello che non avrei mai potuto ottenere, ora non più.
Mi spaventa l'ignoto e mi fa pensare, vorrei saperne di più e le religioni e la scienza non fugano questi dubbi, non mi è molto chiaro il concetto di non vita. C'è sempre un po' di istinto di autoconservazione.
Mi spaventa anche una morte lenta e dolorosa in cui non sono propriamente cosciente di quello che mi circonda. Vorrei averne un certo grado di controllo anche se sembra ridicolo.
Ma comunque la accetto, non sono uno che si dispererebbe.
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07-04-2020, 10:06
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#9
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Super Moderator
Qui dal: Jan 2012
Messaggi: 3,544
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Sinceramente non saprei. Più che la morte mi fa paura la vecchiaia: sarò sola, completamente sola. Una volta andati via i miei genitori, sarò sola. Non ho nessuno al mio fianco. Mia sorella è all'estero, mio fratello è sposato e ha la sua vita. Non so nemmeno come farò, sia fisicamente (non avrò nessuno che mi aiuta quando non sarò più autosufficiente), sia economicamente, dato che non ho nemmeno una stabilità economica.
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07-04-2020, 11:07
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#10
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Esperto
Qui dal: Oct 2018
Ubicazione: Parma
Messaggi: 1,542
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Della morte in sé non ho paura anche perché non ho grandi progetti per il futuro che rischierei di mancare a causa di essa, mi fa più paura l'eventuale sofferenza, emotiva e fisica, che potrebbe precederla, di quella si che ho paura, meglio una morte rapida e indolore.
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07-04-2020, 11:23
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#11
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Esperto
Qui dal: Sep 2015
Ubicazione: Tír na nÓg
Messaggi: 13,316
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Domanda difficile per me.
A lungo ho avuto una pulsione di morte molto forte, ho sentito per tanto tempo l'esistere come qualcosa di fondamentalmente "sbagliato" di per sé, un errore cui porre rimedio tramite l'estremo gesto, e in alcuni casi (in adolescenza) ci ho anche provato, ovviamente fallendo, altrimenti non sarei qui a scrivere.
Com'è ovvio però, e come la maggior parte dei viventi, provo timore per la morte: è un timore prerazionale, un timore puro e privo di contenuti, vuoto com'è ciò che ci attende dopo la morte; penso che la paura della sofferenza e del nulla siano tentativi a posteriori di giustificare e riempire questo timore, e penso che il timore della morte sia inevitabile negli organismi viventi, sia frutto della selezione naturale, degli organismi viventi che non temano la morte avrebbero, per definizione, vita breve, e dunque non lascerebbero molti discendenti.
Ma oltre a temere la morte, conservo, giunto sin qui dalla prima adolescenza, un'avversione forte per la vita, cui ho sopra accennato.
In altri termini mi trovo incastrato tra il timore della morte e l'odio per la vita, una situazione che a volte mi provoca quasi una paralisi esistenziale, e che forse ha anche contribuito alla mia inconcludenza in molti campi: inizio tantissime cose e poche ne porto a conclusione.
Da ultimo voglio dire che, ora come ora, preferirei comunque continuare a vivere: ho trovato delle cose da portare a termine, sono riuscito infine a trovare la giusta motivazione per portarle avanti e mi seccherebbe assai che rimanessero tronche, lasciate a metà, proprio dalla mia morte.
Poi, come ultima cosa, ho la voglia di vedere come andrà avanti il Mondo nel futuro, se ci saranno ulteriori progressi tecnologici e se mai ce ne saranno anche di sociali... negli ultimi anni ho sviluppato una forte passione per la Storia e questo inevitabilmente ha acceso la curiosità proprio relativamente al futuro. Penso a tutto quello che potrebbe succedere nell'avvenire e mi secca pensare che io non ci sarò, non ne avrò parte nemmeno come semplice spettatore... Forse è un desiderio infantile, però lo sento molto forte.
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07-04-2020, 11:26
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#12
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Esperto
Qui dal: Sep 2015
Ubicazione: Tír na nÓg
Messaggi: 13,316
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Aggiungo una cosa: probabilmente quello che a me fa maggior paura della Morte non è tanto l'evento in sé, quanto l'impossibilità di averlo sotto controllo. Mi secca l'idea di non poterlo gestire: so che morirò, ma non sono come e quando, potrebbe essere domani come tra cinquant'anni.
La mia condizione ideale sarebbe quella di immortale ma con la possibilità di uccidermi quando ne sentissi la necessità.
Anche per questo sono a favore dell'eutanasia a qualunque condizione, anche per persone perfettamente sane e lucide che desiderino farla felice. Si tratta di un modo per restituire un minimo di controllo all'individuo su una cosa che, altrimenti, sarebbe del tutto fuori controllo.
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07-04-2020, 11:43
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#13
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Esperto
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 12,288
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Non più di tanto, mi preoccupa di più il "come"
Inviato dal mio SM-J510FN utilizzando Tapatalk
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07-04-2020, 15:07
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#14
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Banned
Qui dal: Apr 2015
Ubicazione: Ovunque ma non qui
Messaggi: 14,396
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Quote:
Originariamente inviata da Architeuthis-
La vera sofferenza è vivere una intera esistenza come se si fosse già morti, per poi soffrire quando arriverà quella vera.
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Wow.
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07-04-2020, 15:14
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#15
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,073
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La morte no, la sofferenza si.
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07-04-2020, 16:07
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#16
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Principiante
Qui dal: Mar 2020
Ubicazione: Milano
Messaggi: 31
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"Ognuno di noi ha a disposizione due vite. La seconda comincia quando scopriamo di averne una sola." - Confucio
Ecco questa frase rende bene quello che sento da qualche anno a questa parte.
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07-04-2020, 21:46
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#17
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,246
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A me non è la morte che fa paura ma la sofferenza fisica che spesso la precede.
Qua bisogna intendersi, perché di un'agonia che produce sofferenza ho paura di sicuro, della morte che viene dopo no, per questo Epicuro in qualche modo secondo me aveva ragione.
E' chiaro che è di questo che hanno paura la maggior parte delle persone, per questo non rendono disponibili metodi dolci per farla finita, questa sofferenza rappresenta un buon deterrente.
Immaginate ipoteticamente di non provare alcun dolore, anche il non mangiare nulla non vi provoca alcun fastidio in termini di sensazioni sgradevoli. Se si disponesse di questo apparato percettivo modificato le probabilità di sopravvivere secondo me diventerebbero scarsissime. Si scoprirebbe così che non abbiamo poi un attaccamento così forte nei confronti della vita se si tolgono tutti questi espedienti naturali che ci impediscono con violenza di autodanneggiarci e autodistruggerci.
Visto che l'esistenza spesso rappresenta un problema per me, il non esserci più lo sento come meno problematico.
Mi oppongo con forza alla sofferenza, ma non mi oppongo con alcuna forza alla non esistenza, nel caso in cui le due cose dovessero disgiungersi credo che finirei col non esistere più molto facilmente.
Se si parla di quello star male che patiscono tanti malati prima di andarsene, allora la mia risposta è affermativa, ho paura di queste cose, se si parla del non esserci più, allora la mia risposta diventa negativa, non ho paura.
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Ultima modifica di XL; 07-04-2020 a 22:10.
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08-04-2020, 02:46
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#18
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Esperto
Qui dal: Aug 2019
Ubicazione: Milano
Messaggi: 3,210
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Morire senza aver sperimentato niente di bello mi mette addosso una tristezza infinita, ma tanto non lo sperimenterei comunque anche se vivessi 200 anni. La morte mi libererebbe dai tormenti, però l'idea di morire, come anche l'idea di invecchiare, mi fanno una paura fot****.
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08-04-2020, 14:16
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#19
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Esperto
Qui dal: Feb 2019
Ubicazione: Isola di Poveglia
Messaggi: 6,388
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La morte, argomento interessante. Personalmente ho un rapporto particolare con la morte. Fino a pochi anni fa non ci pensavo quasi per nulla, poi negli ultimi tempi ho visto morire conoscenti, parenti e altri scampare a brutte malattie e andare vicino a morire. Adesso diciamo che sono fatalista, tanto è un evento che succederà per forza e noi non possiamo farci nulla. Possiamo uscire di casa e una tegola ci colpirà in testa uccidendoci, ho visto persone giovani che facevano sport e mangiavano sano morire a poco più di 30 anni e gente che mangiava come voleva e non andava mai dal dottore passare in scioltezza i 90. Secondo me ci conviene vivere al meglio e come più desideriamo la nostra vita visto che siamo come della marionette legate ad un filo e la morte prima o poi lo taglierà con la sua falce, che la cosa ci piaccia o no.
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08-04-2020, 18:18
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#20
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Banned
Qui dal: Dec 2009
Ubicazione: Inferno
Messaggi: 2,713
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Più che altro ho il terrore di perdere i miei cari. Della mia morte mi importa poco, ma ho paura di invecchiare da sola. Non avendo parenti e viste le difficoltà che ho, probabilmente ritroverebbero il mio corpo dopo settimane. È un pensiero che mi tormenta da sempre. E la sofferenza fisica mi spaventa da morire.
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