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Vecchio 17-10-2010, 16:02   #21
Banned
 

gliene parlai anni e anni fa...inizialmente come me nn capivano esattamente di cosa si trattava...in seguito dopo psicologi,luminari,psicofarmaci abbiamo tutti preso coscienza della mia situazione ; da quel momento nn ne abbiamo + parlato "a fondo" ; è implicita ma facilmente visibile.
Vecchio 17-10-2010, 17:40   #22
Esperto
L'avatar di Woland12
 

Ho accenato più volte a mia madre che soffro in certi giorni di depressione e lei non ha potuto fare altro che capirmi visto che pure lei in passato ne ha sofferto. Mi ha proposto di sottopormi a una visita psicologica, ma ho sempre rifiutato visto che ancora per il momento non è invalidante.

Riguardo alla timidezza e all'intrversione non c'è niente da confessare, lo sanno benissimo anche loro da quando sono nato che sono così. In passato mio padre soprattutto, conscio delle mie difficoltà, cercava di inserirmi in vari ambienti di coetanei per spingermi a socializzare (ex. centri estivi, boyscout) ma purtroppo per lui (e soprattutto per me) non ottenemmo grandi risultati...
Vecchio 17-10-2010, 17:57   #23
Intermedio
L'avatar di Gaara
 

E' utile, come qualcuno ha fatto, distinguere tra persone: a) parenti, in primis genitori; b) esterni al nucleo familiare.


Ebbene se fossi riuscito a parlare dei mie disagi in famiglia, senza timore e avendo la percezione di essere capito, verosimilmente ad oggi non avrei problemi di timidezza, fobia sociale o evitamento. Quando adolescente, provavo a mettere in parole i mie disagi con mia madre venivo subito sminuito, perché a suo giudizio problemi di integrazione sociale a 14-15 anni non erano veri problemi (pensa te! cosa devi provare a 14 anni affinché sia da considerare degno di essere preso in considerazione).

Gli altri parenti zii, cugini, ecc, hanno sempre fatto orecchie da mercante, facendomi spesso notare che non avrei dovuto lamentarmi della mia condizione perché avendo un tetto sulla testa, cibo assicurato e comodità varie, il mio presunto disagio era trascurabile, come a dire: mangi, bevi, dormi, ma cosa vuoi di più!

Tra i conoscenti la mia condizione a volte si palesa da sola, ma evito di scendere nei dettagli e cerco di chiudere rapidamente l'argomento. Sarebbe veramente penoso parlarne con loro. Sanno soltanto che sono timido, che senso avrebbe dirgli altro? ritengo che non sarebbe, giustamente, nemmeno interessati. E poi finirei col fare una figura peggiore di quella che già normalmente faccio.
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