Immigrant

Avete mai detto a qualcuno che conoscete (che non ha particolari ansie etc...) che avete diffficoltà a stringere amicizie per un motivo o l'altro? che vi hanno detto? oppure avreste il coraggio di dirlo?

IlForumista

sì, ai miei due amici. Uno mi ascolta senza dare troppi consigli perchè essendo sereno e tranquillo non ne capisce molto, l'altro che è empatico e irrequieto come me invece mi da consigli, cerca di capire come mai ho questo carattere...poi vabbè la psicologa, ma quello è ovvio

stupido

mai, penso sia impensabile descrivere la mia vita ad una persona "normale", è inconcepibile anche per me pensare alla condizione in cui sono ora quindi non potrei proprio raccontarlo a nessuno....

aixanom29394

Nel periodo in cui avevo amici parlai loro molte volte di questo problema, delle mie ansie e delle mie difficoltà... nessun problema, non è certo questo il motivo per il quale mi hanno abbandonato ahahahaha

lauretum

non essere così pessimista, dipende molto dall'età di chi ti ascolta. a venti anni abbiamo una testa, mentre a trenta un'altra, poi certo, le confidenze non si fanno così alla leggera, gli imbecilli e la gente perbene li trovi sia a 20 che a 90 anni.

lauretum

vorrei spronarti in modo positivo.
il rimandare ad un giorno, chissà quando, è spesso un riparo per evitare di combattere i propri problemi. qui, oggi, puoi trovare dei veri amici con cui parlare in privato di queste cose, e di altro. Può sembrare difficile ma qui sei nelle migliori condizioni possibili per provare a farlo.

Inosservato

io non ho problemi

lauretum

avevi detto che non ti apri con nessuno a parte i tuoi genitori.. mi sono basato su quello hai scritto

red dragon

non ci credo ,scommetto che hai crisi di pianto quando l'inter perde

aixanom29394

No no niente prese in giro... direi che ascoltavano anche abbastanza seriamente, anzi, uno di loro da adolescente era all'incirca come noi: non usciva mai di casa, non aveva amici, quando stava in mezzo alla gente gli venivano attacchi di panico (a uno dei quali ho assistito io stesso in prima persona)... ho ricevuto abbastanza comprensione, devo essere sincero.

reknub

non hanno capito

mr.Nessuno

si e me ne sono pentito confidandomi con quello che ritenevo un amico, eravamo al bar ed arriva una sua amica che si siede con noi ed inizia a parlare con me (non ci eravamo mai visti) quasi non cagandosi più il tizio (infame), abbiamo iniziato a chiacchierare e io incredibilmente ero sciolto e lei mi trattava come uno normale, cosa che non mi era mai successa prima, io pensavo "meglio di così non può andare, è carina, il mio amico è già fidanzato e sta qua se la fila a malapena" e poi BAM! una sberla morale ciel sereno, sto (ex)amico se ne esordisce con "ma che ci parli a fare con sto qua? lo vedi già dalla faccia che ha un sacco di problemi, lascialo perdere!" lei ci rimane e gli risponde "ma poverino..." poi ho assistito al triplo carpiato rigiro della frittata con scenetta finale dove alla fine lui se la stava abbracciando e lei gli dava i bacini sulla guancia.

Io ovviamente me ne andai tra sconforto dolore e rabbia, ci sono stato malissimo per settimane, ed il bello che sto qui la sera stessa mi chiamò per chiedermi se potevo dargli uno strappo, risposi un secco "no" e non lo rividi mai più, vita di merda, son passati anni ma me lo ricordo benissimo

IlForumista

almeno te cagano se apri thread o commenti, a me manco se faccio quello

lauretum

ok, sono contento che qua le cose sono migliorate. tu dirai "bella consolazione", certo le amicizie nel reale sono un'altra cosa, però si possono avere belle amicizie a distanza, che possono dare molto sotto tanti aspetti. e poi portarle avanti, intensificarle, non è per niente facile, e se ci si riesce, ritengo che si siano fatti passi avanti importanti per riuscire a farlo anche nel reale.

spero non ti faccia arrabbiare quello che ho scritto, ripeto che l'ho fatto con spirito costruttivo

Noriko

Sinceramente ho provato a confidarmi con un'amica ma ho notato una certa distanza, questo perché... come mi aveva spiegato la psicologa.. provoca angoscia nell'altro.
Ma allora, cosa avrei dovuto provare io!
Come sono queste amiche di "carta velina" ???
Quindi adesso evito per non essere esclusa le poche volte che le incontro.

Mirrorpriors

Sto cercando in tutti i modi di far passare il silenzio di regime: nessuno in casa mia deve anche solo accennare, ne a problemi, ne a cose che me li hanno causati. Soprattutto quando ci sono ospiti, e questi li accennano. Ci sto male.

Hal86

Meglio non farlo secondo me. Ma non stò dicendo della fobia sociale...in generale.. qualsiasi problema uno abbia o questione.. o anche se non ha problemi. Meglio non confidarsi.

chrissolo

Purtroppo mi ritrovo abbastanza d'accordo con te: nella migliore delle ipotesi non gliene frega niente a nessuno.. nella peggiore la gente si approfitta del fatto che sei pieno di problemi (tipo sul lavoro) per trarne (se ci sono) dei vantaggi per sè..

Trent

No,mai e mai lo farò.Nel migliore dei casi ti ritrovi soggetto di commiserazione,non è una prospettiva attraente.

LadyWhite

solo con i miei, e nemmeno tanto. Perché alla fin fine non è una cosa che si nota tanto... Io esco, solo che quando lo faccio sono sempre un po' in ansia. Sto con gli altri, anche se spesso lo faccio per senso del dovere. Mi capita di passare serate a dire parole di circostanza sognando di andarmene a dormire... Però ecco, dall'esterno è difficile andare oltre la constatazione che sono una timida e capire che, per esempio, siccome domani devo uscire stasera sono agitata...

In più quando parlo dei miei problemi non riesco a trattenermi... Quindi... Di solito i miei sfoghi li scrivo su carta e poi li butto La commiserazione di qualcuno renderebbe solo la cosa più imbarazzante, inoltre questo genere di discorsi non fa altro che allontanare ancora di più la gente manco avessi la lebbra