|
|
26-04-2010, 14:54
|
#1
|
Avanzato
Qui dal: Feb 2009
Messaggi: 335
|
Il titolo fa schifo lo so, ma non mi veniva niente di meglio e non volevo che il topic venisse frainteso per il titolo...
so...
Avete mai l'impressione che le persone che vi stanno attorno (famiglia ed amici) e che sanno del vostro problema diano per scontato che ad un certo punto ben definito ne uscirete come se niente fosse? O che magari vi diano una specie di data di scadenza temporale per quanto riguarda decisioni da prendere o per finire una terapia intrapresa?
Io non so se mi sto facendo paranioie (sarà anche l'ultima notizia degli omini grigi che ho letto ), ma ho come l'impressione che i miei genitori mi abbiano dato la su detta data di scadenza per la terapia, ansia e decisioni. Hanno iniziato a darmi imput decisionali celandoli abilmente in discorsi molto generalizzati. Del genere: 'Ma quindi hai qualche idea su che fare a settebre?' o 'Ma pensi di aver ancora bisogno della psicolaga? Non vorrai andarci anche in estate' o 'Ma ancora ai problemi a viaggiare perché volevamo fare una vacanza tutti insieme' e la cosa peggiore 'Perché non provi a prendere la patente?'
Cioé sembra solo a me che mi stiano lanciando segnali di 'scadenza'?
Io comunque ancora non mi sento pronta a decidere niente e ne di interrompere con la psicoterapeuta anche perché stiamo facendo un lavoro cognitivo e siamo solo all'inizio. Non mi sembra il caso di interrompere...
A voi capita?
|
|
26-04-2010, 15:03
|
#2
|
Esperto
Qui dal: Feb 2008
Ubicazione: boh non ricordo....
Messaggi: 1,144
|
la psicoterapia richiede tempo, non possono darti una data di scadenza
|
|
26-04-2010, 15:06
|
#3
|
Avanzato
Qui dal: Feb 2009
Messaggi: 335
|
Quote:
Originariamente inviata da kocis666
la psicoterapia richiede tempo, non possono darti una data di scadenza
|
Questo lo so, ma non so come dirglielo. Alla fine non sono indipendente e sono loro a mantenermi
Penso che non riescano a capire il mio disagio, o meglio non abbastanza per capire che non si può aggiustare in un anno da caledario
|
|
26-04-2010, 15:15
|
#4
|
Esperto
Qui dal: Jul 2008
Messaggi: 4,959
|
Si, ti capisco, ma non devi assolutamente farti condizionare dal pensiero del "fare in fretta".
Prova a pensare che se interrompi le cure per compiacerli, finisce che ritardi ancora di più l'uscita dai tuoi problemi, quindi paradossalmente per compiacerli sul momento finisci, nel lungo periodo, per dargli un dispiacere in più. "Ci metterai tanto, ma è per il loro bene"
|
|
26-04-2010, 15:18
|
#5
|
Avanzato
Qui dal: Feb 2009
Messaggi: 335
|
Quote:
Originariamente inviata da JohnReds
Si, ti capisco, ma non devi assolutamente farti condizionare dal pensiero del "fare in fretta".
Prova a pensare che se interrompi le cure per compiacerli, finisce che ritardi ancora di più l'uscita dai tuoi problemi, quindi paradossalmente per compiacerli sul momento finisci, nel lungo periodo, per dargli un dispiacere in più. "Ci metterai tanto, ma è per il loro bene"
|
Ti dispiace se te la rubo
|
|
26-04-2010, 16:32
|
#6
|
Intermedio
Qui dal: Mar 2010
Messaggi: 168
|
Cancellazione messaggi
|
Ultima modifica di Wren; 15-10-2011 a 16:58.
|
26-04-2010, 17:11
|
#7
|
Intermedio
Qui dal: Mar 2010
Messaggi: 245
|
I miei genitori sono convinti che si tratti di una fase della crescita (come se tutti gli adolescenti andassero da uno psicologo) oppure mi dicono "basta non pensarci".. grazie al cavolo se fosse così facile non credo che ci sarebbe bisogno di laureati in medicina e specializzati in psichiatria -.-
Basta non pensarci -____-"
|
|
26-04-2010, 17:36
|
#8
|
Esperto
Qui dal: Mar 2010
Ubicazione: Roma..ma vorrei essere altrove.
Messaggi: 3,149
|
Anche i miei danno delle scadenze o tendono a minimizzare il mio problema principale(che è il Doc)..magari sia per autorassicurarsi sminuendo il problema, sia per qualche altro oscuro motivo...fortunatamente sono passato da una forma media ad una molto lieve quindi gliene parlo raramente(anche perche sennò si preoccupano -.-)
|
|
26-04-2010, 21:27
|
#9
|
Avanzato
Qui dal: Feb 2009
Messaggi: 335
|
Mia madre dice che ascolto solo psicoterapeuta e i consigli degli altri non li prendo neanche in considerazione.
Il problema sta proprio che i consigli che mi danno gli altri é (come é stato detto su): non pensarci. Più ci pensi e più succede.
Come se fosse semplice bloccare di tutto punto i pensieri 'cattivi'.
Poi con l'estate che si avvicina i miei mi insistono a dire che devo iniziare a fare qualcosa a settembre. Sarà un estate fantastica E anche il mio solito ottimismo non mi sta dando una mano
|
|
26-04-2010, 23:20
|
#10
|
Esperto
Qui dal: Aug 2008
Messaggi: 987
|
magari l'ansia avesse una data di scadenza!
|
|
26-04-2010, 23:28
|
#11
|
Banned
Qui dal: Jul 2009
Messaggi: 678
|
Quote:
I miei genitori sono convinti che si tratti di una fase della crescita (come se tutti gli adolescenti andassero da uno psicologo) oppure mi dicono "basta non pensarci".. grazie al cavolo se fosse così facile non credo che ci sarebbe bisogno di laureati in medicina e specializzati in psichiatria -.-
Basta non pensarci -____-"
|
Andare dallo Psico a 17 anni è più normale che andare già da a 11 anni ,come nel mio caso, ed essere alcuni anni dopo ricoverato in psichiatria. Credo che per questo io non abbia tempo limite per curare i miei problemi.
|
|
26-04-2010, 23:41
|
#12
|
Esperto
Qui dal: Jan 2009
Ubicazione: Roma
Messaggi: 2,603
|
Quote:
Originariamente inviata da slightly
Il titolo fa schifo lo so, ma non mi veniva niente di meglio e non volevo che il topic venisse frainteso per il titolo...
so...
Avete mai l'impressione che le persone che vi stanno attorno (famiglia ed amici) e che sanno del vostro problema diano per scontato che ad un certo punto ben definito ne uscirete come se niente fosse? O che magari vi diano una specie di data di scadenza temporale per quanto riguarda decisioni da prendere o per finire una terapia intrapresa?
Io non so se mi sto facendo paranioie (sarà anche l'ultima notizia degli omini grigi che ho letto ), ma ho come l'impressione che i miei genitori mi abbiano dato la su detta data di scadenza per la terapia, ansia e decisioni. Hanno iniziato a darmi imput decisionali celandoli abilmente in discorsi molto generalizzati. Del genere: 'Ma quindi hai qualche idea su che fare a settebre?' o 'Ma pensi di aver ancora bisogno della psicolaga? Non vorrai andarci anche in estate' o 'Ma ancora ai problemi a viaggiare perché volevamo fare una vacanza tutti insieme' e la cosa peggiore 'Perché non provi a prendere la patente?'
Cioé sembra solo a me che mi stiano lanciando segnali di 'scadenza'?
Io comunque ancora non mi sento pronta a decidere niente e ne di interrompere con la psicoterapeuta anche perché stiamo facendo un lavoro cognitivo e siamo solo all'inizio. Non mi sembra il caso di interrompere...
A voi capita?
|
i miei lo fanno sempre
cosa pensi di fare a settembre?
quanto pensi ancora di vegetare?
bla bla bla
e talvolta mi andrebbe di picchiarli tutti a sangue
|
|
27-04-2010, 00:15
|
#13
|
Principiante
Qui dal: Apr 2010
Ubicazione: Pavia\Milano
Messaggi: 14
|
Se ti può consolare lo fanno eccome anche i miei.
A mia madre (bipolare mai curata) non fregava niente della terapia, secondo lei ci voleva solo qualche antidepressivo, senonché ora che sto "festeggiando" il mio primo anno di Zoloft è fuori di se perché devo assolutamente smettere visto che si tratta di droghe pericolosissime spacciate da ciaraltani che si chiamano psichiatri per un non meglio precisato racket.
Quanto alla terapia adesso che vuole che smetta coi farmaci va bene, ma in realtà non fa altro che screditare la classe degli psicologi che per lei sono i veri malati e d'altro canto a cosa può servire andare a piagnucolare da loro, quando lei è quella che ha avuto problemi ben più gravi...Le mie sono solo paturnie che passano appena mi sistemo e metto in tasca due soldi.
D'altro lato quell'essere immondo che è mio padre ha quasi la stessa bacchetta magica... Se stavo male era solo stress per l'università, appena divento avvocato (ergo coi soldi) mi passa tutto; salvo darmi della malata di mente appena gli chiedo i soldi degli alimenti...
Il punto è uno solo, per me è facile dato che detesto i miei genitori, magari è più difficile per te se c'è dell'affetto, comunque ignorali... Non hanno la più pallida idea di come stai e di quello che stai passando e penso sia parte del processo terapeutico concentrarti su di te.
|
|
27-04-2010, 00:31
|
#14
|
Avanzato
Qui dal: Feb 2009
Messaggi: 335
|
In effetti la mia situazione familiare é più tranquilla.
So con certezza che le loro spintarelle sono affettuose, ma sono anche della generazione classe di ferro zingaresca anni 70, sempre in giro sulla due cavalli e campeggio a gogo. In pratica quella che per me é una fobia per loro é un adaggiarsi nel nido di famiglia.
|
|
27-04-2010, 00:33
|
#15
|
Esperto
Qui dal: Jan 2009
Ubicazione: Roma
Messaggi: 2,603
|
Quote:
Originariamente inviata da slightly
In effetti la mia situazione familiare é più tranquilla.
So con certezza che le loro spintarelle sono affettuose, ma sono anche della generazione classe di ferro zingaresca anni 70, sempre in giro sulla due cavalli e campeggio a gogo. In pratica quella che per me é una fobia per loro é un adaggiarsi nel nido di famiglia.
|
quoto in pieno la bonazza di slightly
|
|
27-04-2010, 00:50
|
#16
|
Principiante
Qui dal: Mar 2010
Messaggi: 70
|
Sono d'accordo nel concetto infatti è decisamente orrendo (per quanto unamo) avere qualcuno che ti da delle scadenze.
Tuttavia è molto importante porsele anche di veramente stupide\semplice dato che se ci si riesce l'inezione di fiducia è veramente notevole.
Io ad esempio mi ero prefisso in settimana di andare il biblioteca e sono riuscito a farlo. La sensazione alla fine era...bella!
|
|
27-04-2010, 01:51
|
#17
|
Esperto
Qui dal: Feb 2010
Messaggi: 1,293
|
Bho...a me nn mi rompono + le palle......credo xchè hanno capito, + o meno, la gravità della mia fobia e delle mie difficoltà...
Ma di domande sulla psic o su quanto io pensi possa durare questa fase, me ne fanno ancora....
X loro è una cosa strana, fuori dal mondo, e li capisco dato che neanche io conosco xsone con le mie difficoltà......quindi sperano che tutto possa tornare alla normalità il prima possibile....
Ma io nn ci credo tanto.....sarà la mia condanna a vita....
|
|
28-04-2010, 13:01
|
#18
|
Esperto
Qui dal: Dec 2007
Ubicazione: Altrove
Messaggi: 4,527
|
Quando un prodotto supera la sua data di scandeza, non migliora, anzi irrancidisce ed è da buttare
|
|
28-04-2010, 13:06
|
#19
|
Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 6,117
|
Fanno benissimo.
|
|
28-04-2010, 13:26
|
#20
|
Esperto
Qui dal: May 2009
Ubicazione: Milano è introversa
Messaggi: 1,455
|
Quote:
Originariamente inviata da slightly
Il titolo fa schifo lo so, ma non mi veniva niente di meglio e non volevo che il topic venisse frainteso per il titolo...
so...
Avete mai l'impressione che le persone che vi stanno attorno (famiglia ed amici) e che sanno del vostro problema diano per scontato che ad un certo punto ben definito ne uscirete come se niente fosse? O che magari vi diano una specie di data di scadenza temporale per quanto riguarda decisioni da prendere o per finire una terapia intrapresa?
Io non so se mi sto facendo paranioie (sarà anche l'ultima notizia degli omini grigi che ho letto ), ma ho come l'impressione che i miei genitori mi abbiano dato la su detta data di scadenza per la terapia, ansia e decisioni. Hanno iniziato a darmi imput decisionali celandoli abilmente in discorsi molto generalizzati. Del genere: 'Ma quindi hai qualche idea su che fare a settebre?' o 'Ma pensi di aver ancora bisogno della psicolaga? Non vorrai andarci anche in estate' o 'Ma ancora ai problemi a viaggiare perché volevamo fare una vacanza tutti insieme' e la cosa peggiore 'Perché non provi a prendere la patente?'
Cioé sembra solo a me che mi stiano lanciando segnali di 'scadenza'?
Io comunque ancora non mi sento pronta a decidere niente e ne di interrompere con la psicoterapeuta anche perché stiamo facendo un lavoro cognitivo e siamo solo all'inizio. Non mi sembra il caso di interrompere...
A voi capita?
|
assolutamente si.
ma penso ke il fatto sia xke noi ke abbiamo ansia (angosce, paure, blocchi) tendiamo a dire "sono fatto così, amatemi". poi nella realtà dei fatti diventiamo persone dipendenti e ci aspettiamo che la cosa sia fatta così. la realtà invece è ke mentre una persona in difficoltà è meglio ke venga ascoltata (io direi auspicabile/necessario, dovrebbe essere così in un mondo normale), dall'altra parte noi dobbiamo seriamente pensare ke in fondo il problema è nostro, anke se è una cosa terribile da dire quando la situazione è veramente diversa da quelle normali.
comunque siamo sempre inseriti in un mondo che gira in un modo e compito nostro è rimanere fedeli a noi mentre cerchiamo di viverci dentro. i tuoi ti kiedono scadenze, ma non sanno quello ke provi. tu diglielo. vedi altra soluzione? (poi ovvio sarebbe meglio avere intorno persone intuitive!).
altra cosa è che le persone ke non sanno cosa gira nelle capocce di chi scoppia è dare tappe che per loro sono importanti (vedi patente e lavoro/studio/obiettivi tangibili che portano a sistemarsi) perché loro li trovano sicurezza e realizzazione. se per te non è così, avvisali.
insomma poi saprai te. ricorda solo ke + dettagli dai + hai elementi per capire! quindi scrivi!
|
|
|
|
|