Lost75

Ma voi (noi) che vi piace tanto fare le vittime avete mai fatto soffrire qualcuno o qualcuna? In amore, in amicizia o in famiglia, non per forza di proposito ma anche senza volerlo o per forza maggiore

Hor

Un sacco di gente.
Mi dico che nella stragrande maggioranza dei casi è stato in maniera inconsapevole o perché non potevo fare altrimenti, ma poi mi chiedo se è proprio così e se non potevo far di meglio o non potevo evitare di comportarmi in determinati modi.

Qwerty

Temo di sì

anahí

Io non penso mai che qualcuno ha fatto soffrire me o io ho fatto soffrire qualcuno. Penso che uno voleva qualcosa che l'altro per motivi suoi non gli sapeva o voleva dare. Dire che io sono causa diretta di reazioni emotive altrui è attribuirmi un livello di potere e di controllo che non ho. Ovviamente viceversa

A quelli che mi hanno fatto soffrire che gli potevo chiedere? Di forzarsi a mostrare gentilezza anche se non sentivano di farlo? E di darmi quindi una cosa finta, che quindi io non avrei ricevuto con piacere? Di auto avvilirsi facendo finta di avere una voglia di stami vicino che non c'era? Idem per me

Parlo di sofferenza per non aver ricevuto amore da qualcuno quando lo si voleva, in senso ampio. Non di omicidi o risse

anahí

Scrivi cose leggere su Milano e ti tirano le pietre, scrivi riflessione seria e ti tirano le pietre

SoloUnaDonna

Che si intende con soffrire? Perché il mondo è sofferenza e potenzialmente tutto può far soffrire.. pure non salutare qualcuno o salutarlo in modo che reputa non consono può provocare sofferenza.. ognuno ha una sensibilità diversa..

Personalmente non credo che sia possibile vivere senza provocare sofferenza al prossimo..

Xchénnpossoreg?

Senzadubbiamente.

Lost75

Io di proposito penso mai, involontariamente mi vengono in mente un paio di episodi.

Il primo è stato con un amico d'infanzia 15 anni fa si ammalò e dovette pure lasciare il lavoro, io mi ero un pò dimenticato di lui sono stato anni senza andare a trovarlo o telefonargli e lui ci restò male, solo negli ultimi 3 anni ho ricominciato a sentirlo perchè me lo avevano chiesto i suoi

il secondo fu quando avevo 28 anni, conoscevo sta ragazza non bella aveva 22 anni, una volta mi confidò di soffrire per il fatto che nessun ragazzo le chiedeva mai di uscire o provasse interesse per lei, mi fece un pò di tenerezza misto a compassione e mi offrii io di uscire con lei qualche volta da amici, lei ne fu molto contenta fin che un giorno mi disse di provare attrazione me, io risposi che la vedevo solo come un amica e che non provavo attrazione per lei ma solo amicizia. Forse glie lo dissi nel modo sbagliato fatto sta che ci rimase male e non volle più vedermi. Qualche tempo dopo mi dissero che sta ragazza soffrì molto a causa mia e sta notizia fece soffrire pure me per il dolore che le avevo provocato

varykino

nn ho fatto altro tutta la vita , sono un generatore di sofferenza .... cmq è normale anche gli altri fan soffrire , non si sta al mondo solo per questo o mi so perso qualcosa? ...... nn fate figli !!!

Chamomile

In famiglia sicuramente, a sentire i miei genitori pare che gran parte di ciò che faccio abbia il preciso scopo di far soffrire loro.

Varano

Si, ma raramente per cattiveria più per indole solitaria/fredda...molte persone si sono risentire e me l'hanno pure detto.
Però che ci posso fare? Se ho poca empatia e non mi viene naturale consolare chi ha bisogno di aiuto che si può fare?
È così purtroppo...

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Clover

È inevitabile

Lost75

Hai capito, la bella Qwerty è una sciupafobici

Qwerty

Ma no dai, non è come sembra

Gufetto

A tempi delle scuole medie, avevo circa 12 o 13 anni, mi ritrovai in un'altra classe e ci fu una ragazzina che si invaghì di me ma io non ero interessato..era una delle prime cinesine, con l'apparecchio, non era brutta ma aveva un faccione...purtroppo non mi piaceva, lei invece era presa, mi approcciò lei in classe e ci vedemmo qualche volta fuori..ricordo vagamente quel giorno in cui andammo da soli in centro città, stetti tutto il tempo senza parlare, fu piuttosto imbarazzante...una volta a scuola la feci pure piangere, non ricordo perché...forse lei teneva a me più di quanto pensassi...non ricordo quanto durò la cosa ma alla fine col tempo finì tutto...mi dispiace averla trattata così ma ero un ragazzino e non sapevo come comportarmi...spero adesso stia bene..la ricordo solare e chiacchierona...se non ricordo male la incrociai anni fa ad un bar, forse mi riconobbe e fece finta di non averlo fatto, era assieme a probabile marito e figlio...almeno si è sistemata mentre io affogo nella catarsi...
Forse sbagliai..mi fossi comportato in altra maniera non sarei quello che sono...ma ero un ragazzino, ero già in confusione con un carattere tendente alla chiusura...mentre scrivo ripenso a quei giorni di più di 25 anni fa, probabilmente la prima e ultima volta che qualcuna desse segni di tenere a me...

Nel 2004 circa inviai un messaggio nella rubrica annunci di un fumetto, mi risposero in diverse tra le quali una che poi scoprii che abitava vicino a me..un annetto a scriverci via mail ma io non sentivo nessuna scintilla, era poco più che un'amica di mail..comunque proposi di incontrarci in un locale in zona..fu una serata particolare, probabilmente l'ultima volta che mi trovavo in un locale da solo con una ragazza...ma non è scattata la scintilla, non so..pagai la cena, continuammo a scriverci qualche altra mail e poi purtroppo le feci quello che oggi chiamano "ghosting"...mi dispiacque ma era un rapporto che non significava niente...anche lei spero che adesso stia bene...

DeltaVR80

No,e nemmeno nessuno mi ha fatto soffrire

Mollusco

Purtroppo a te e' capitato quello che e' anche capitato a me e suppongo a tanti altri che stanno in questo forum: volenti o nolenti, non solo non piacciamo, ma ci ritroviamo pure a essere nostro malgrado pretenziosi, abbiamo gusti difficili, e poi ci lamentiamo di essere soli. Io potrei citare lo stesso almeno in un paio di casi come i tuoi, con poche differenze.

Mi sono reso conto di avere dei problemi seri di rapporto col mondo, niente da fare, inutile accusarci, io mi sto mettendo il cuore in pace.

Svalvolato

In famiglia direi di no, tranne le mie difficoltà a laurearmi, per il resto sono sempre stato il bravo bambino che diceva grazie, per favore e faceva sempre tutto secondo le regole, quindi figurarsi. Al massimo il fatto che li darò dei nipotini, ma alla fine non gliene frega niente neanche a loro.

Amicizie vere mai avute, quindi anche qui no.

In amore ho avuto qualche ragazzina interessata a me, ma forse l'unica che ho un po' fatto soffrire è stata una mia compagna di classe, cui piacevo davvero tanto; me l'avevano fatto notare tutti, dai compagni di classe a mia madre la prima volta che la vide. A me non dispiaceva, né fisicamente né caratterialmente, ma ero un totale imbranato e non le chiesi mai di uscire.

Un anno dopo la fine delle superiori ci rivedemmo, lei stava con un uomo di 10 anni più grande, con cui si sarebbe sposata e avrebbe figliato di lì a pochi anni, decisamente giovane per gli standard moderni. Figurarsi cosa poteva farsene di uno come me.

Deep breath

Quando ci si avvicina a qualcuno penso sia inevitabile ferirsi un po' a vicenda, come se fossimo dei ricci. In un'occasione penso di aver fatto soffrire una persona perché stavo troppo male in quel periodo e non sono riuscita a reggere il peso di una confidenza molto personale e sofferta che mi ha fatto e i giorni dopo mi sono allontanata. Se me l'avesse detto in un altro momento non avrei avuto problemi con questa faccenda, ma in quei giorni ero già troppo in difficoltà. Mi dispiace molto ancora oggi e ogni tanto ci penso, ma non sarei riuscita a fare altrimenti. Non ho più visto questa persona, ormai sono passati più di 10 anni, ma se la reincontrassi sarebbe la cosa giusta riprendere l'argomento e chiedere scusa oppure rivangherei vecchie storie ottenendo solo ulteriore sofferenza? Non lo so

Trinacria

Non credo di essere mai stata così importante per qualcuno da poterlo far soffrire.