Sì, fin dalla III media, e prima di tenerlo direttamente sul computer (in una cartella criptata) era cartaceo. Quello cartaceo lo scrivevo in un codice cifrato di mia invenzione, per impedire ai miei genitori di leggerlo, visto che sicuramente l'avrebbero fatto, soprattutto mia madre, che leggeva regolarmente quelli delle mie sorelle. A pensarci ora ho fatto proprio bene a renderlo inaccessibile, visto quello che ci scrivevo...
L'ho tenuto per anni e anni, ed è una cosa a cui sono estremamente affezionato, che mi ha anche aiutato a crescere grazie all'introspezione e anche come capacità di scrittura ed è stato anche sempre molto utile come sfogo, visto che a lungo non ho avuto nessuno con cui confidarmi. Conservo con cura ancora tutti i volumi del diario cartaceo e, nel computer, le cartelle relative.
Da un certo momento in poi, in cui sono stato in grave crisi, ho smesso di scriverlo, non ne sentivo né vedevo più il senso, ma anche questo era un sintomo di quanto stessi male. Attualmente l'ho un po' ripreso, ma ci scrivo solo occasionalmente.
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