Coraje

Dipende dall'uomo.
E dipende dalla donna.

Varano

non ho difficoltà in generale, soltanto che a volte sono delle carogne quando si sentono in competizione e fanno gli smargiassi davanti alle donne per sminuirti, fanno battute o ti mettono i bastoni tra le ruote...questa cosa l'ho notata spesso e credo dipenda dall'insicurezza di molti amici/colleghi.
per questo preferisco la compagnia femminile a lavoro.

Brutto Vero

"L'aspetto fisico non conta" cit. forumista medio

Equilibrium

No, ho sempre frequentato ambienti maschili e gli ho sempre prediletti in passato perchè avevo paura delle donne!

Con gli uomini il mio problema è che sono poco interessanti, mi hanno stufato, non c'è nulla da scoprire nella galassia homo.
Invece le femmine sono da scoprire per me!

Hank Moody

Ho sempre preferito relazionarmi con le donne, in ogni ambito, che siano sconosciute o meno, mi mette più a mio agio.
Con gli uomini invece c'è sempre quel rapporto di competizione che a me non ha mai interessato, poi non mi confido molto facilmente con un uomo o amico che sia.

Milo

Onestamente si, con gli altri uomini ho pochi argomenti in comune e poi mi sembra abbiano una sensibilità molto diversa dalla mia, con le donne in amicizia mi trovo decisamente meglio peccato che rimanga solo ed esclusivamente amicizia, credo che questo sia dovuto al fatto che sono cresciuto con tante amichette femmine e abbia giocato relativamente poco con altri maschi non penso centri la figura paterna però non so.

Varano

Con gli uomini ci parli prevalentemente di calcio e di figa, di calcio me ne intendo un poco ma non tifo nessuna squadra. Di figa non me ne intendo ed è un argomento che preferisco non approfondire troppo.
In ogni caso, come hanno già scritto, gli uomini ormai hanno poco da dirmi, ho sentito tutto il possibile e non mi incuriosisce la mente del maschio medio. Diverso se avesse un livello culturale superiore al mio o interessi in comune, diciamo che se avessi qualcosa da imparare da quell’uomo lo ascolterei volentieri…non per essere arrogante ma ne ho incontrati pochi nella vita di mentori, le persone che seguo le trovo sui canali YouTube o sulle riviste specializzate


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alien boy

In parte sì ma è un discorso complesso e non saprei argomentare così su due piedi, ci dovrei riflettere un po'. Limitandomi alla cronaca mi pare che nel tempo ho avuto più problemi nell'interazione con gli uomini, anche se c'entra il fatto che nelle frequentazioni (non di tipo sentimentale/sessuale) in genere si finisce per avere a che fare più con gente dello stesso sesso, quindi maggiori probabilità di situazioni positive o negative. Le interazioni con le ragazze sono state pressoché inesistenti fino a una certa età, e il periodo poi in cui questo è avvenuto è durato poco, con risultati alterni in termini di sensazione di compatibilità, e senza che ci sia mai stata un'evoluzione verso rapporti oltre l'amicizia, che in realtà neanche amicizia si poteva definire.
Attualmente non ho nessuno da frequentare per motivi che non siano di forza maggiore, e per quanto riguarda questi ho scambi solo con uomini, le donne sono praticamente sparite da un po' di anni, e ho maturato la convinzione che forse con loro è pure più facile avere problemi che con gli uomini, magari dipende anche dall'età che ti rende un po' più distaccato e diffidente (in particolare da chi senti per qualche fattore diverso da te... sì perché insomma la generalizzazione sul genere non è del tutto campata in aria)

SoloUnaDonna

Io ho difficoltà a relazionarmi con chiunque.. e dipende in gran parte dai problemi con mio padre..

Boyyy82

Dipende dalle persone, dall'età e da diversi altri fattori.
tendenzialmente faccio meno fatica con gli uomini, pero' parlo di gente che è più o meno simile a me o comunque non gente troppo "omologata" (per la serie non ragazzi che parlano solo di calcio, discoteche e figa)
le donne della mia età e più giovani spesso le trovo abbastanza superficiali, molte se la tirano e sono "snob", diverse sono "sclerate" e antipatiche (non saranno tutte cosi per carità ma la tendenza è po' quella).
preferisco interagire con donne più grandi, generalmente mi trovo meglio a parlare per dire con una 50/55 enne che non con una 25/30 enne, forse sarà che mi trovo più vicino come idee, argomenti, stile di vita passato... ma hanno anche più senso dell'umorismo..... le 25 enni sono dell'era "social", tutto un altro mondo (a cui non appartengo, uso a malapena whatsapp)
Con gli uomini ho notato che mi trovo meglio anche con alcuni coetanei e con qualche anno in meno, soprattutto se c'è qualche interesse in comune (ad esempio escursionismo, ecc ecc)

Boyyy82

C'è anche da dire che è molto più probabile trovare ragazzi che hanno poca vita sociale o che sono un po' solitari piuttosto che le donne (le donne sono tendenzialmente piu "omologate", soprattutto da una certa età in giu... quindi provano maggior ribrezzo per chi ha poca/nessuna vita sociale).
l'esempio lo vedi anche in questo forum, di donne ce ne sono pochissime.

Da'at

A differenza delle NP

Wrong

In quanto cessavera® in gioventù moltissimo. Ora che sono vecchiacessavera® non molto.

muttley

Ci sono alcuni aspetti tradizionalmente legati all'indole maschile con cui faccio fatica a relazionarmi, così come esistono alcuni aspetti tradizionalmente legati all'indole femminile che mi sono indigesti

Laurence

Ho grande difficoltà a inserirmi in gruppi di uomini. Sono come una tribù per me, qualcosa da osservare e documentare, ma l'interazione è difficile.
Un padre assente affettivamente ha contribuito a queste difficoltà, non condivido tanti dei suoi interessi "maschili" né ho le sue capacità sociali, cose che lo avvicinano e gli permettono di legare con gli uomini, con le persone.

In generale, con un singolo individuo nemmeno va tanto bene.
Gli uomini li trovo troppo competitivi anche in ambienti puramente maschili, cercano un modo per mantenere la loro integrità al branco parlando di cose neutrali come sport o donne.
Argomenti che non sono di mio particolare interesse nella maggior parte dei casi, quindi non abbiamo nulla di cui disquisire.
E quelle volte che capita di parlare con un uomo, vengo evitato. Mi è stato detto che sono percepito come aggressivo o "competitivo", che metto soggezione. Di conseguenza si allontanano da me, mi allontanano dal branco, poiché un elemento che potrebbe causare problemi.

Tralasciando queste dinamiche da normaloni le difficoltà restano anche con i nerd o altri emarginati, non mi vogliono nemmeno loro né riesco a legare se ho interessi in comune con altri uomini, evitato pure da questi.
Mentre con i più giovani sono io a evitare i contatti, non voglio ricoprire il ruolo del "mentore", non mi ritengo una figura positiva.

muttley

Parlo in particolare di quella tendenza che, nella mia esperienza, ho riconosciuto più diffusa tra i membri del genere maschile, a "imporsi" sull'altro, anche e soprattutto nelle conversazioni, negli scambi dialettici e persino nei consigli e nei suggerimenti.

franz90

Non mi risulta, ma come sempre è l' esperienza personale a parlare.

muttley

Faccio un esempio per essere più comprensibile: immaginate che a un certo punto ivi venga voglia di interessarvi ai super binocoli, conoscete uno (uomo) che ne sa di super binocoli, e desiderosi di avere informazioni in merito vi fate avanti: anziché consigli e suggerimenti ne ricevete soltanto giudizi taglienti e lapidari che servono solo a farsi belli nella loro suprema conoscenza e a mettere in luce il vostro essere dei niubbi...ecco, questo è un atteggiamento che ho riscontrato essere molto più diffuso tra gli uomini e secondo me va di pari passo con quel bisogno di sentirsi superiori e di conseguenza imporsi sul più "debole".

franz90

Questo è esattamente ciò che fai tu quando si parla di musica, cinema, attualità, politica ecc. ecc. anche quando non c' è una parte ''debole'' o niubba con cui interagire, basta solamente che la si pensi in maniera diversa dalla tua.

Ergo sei un ottimo uomo (da scopare).
Call me

muttley

No, sei tu che lo percepisci così, io esprimo solo le mie preferenze, ho già spiegato che quando una cosa fa schifo fa schifo a me e di quanto per me l'arte abbia uno status assolutamente negoziale e soggettivo.