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23-11-2020, 07:21
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#61
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,246
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Io comunque direi questo, se in coppia si sta male si può comunque tornare ad essere single, se si sta con qualcuno e si continua a starci vuol dire che si sta meglio così che da soli, quindi i disagi che produce la relazione dovranno per forza di cose essere compensati nell'insieme dai benefici che dà, rispetto alla condizione di singletudine.
Questi conti qua alla fine bisognerà pur farli, nessuno costringe nessuno a stare con qualcun altro, se si sta insieme (anche quando si sta male e così via) qualche vantaggio ci sarà.
E' come per i soldi, se uno pensa che non servano a niente per essere felici si è liberissimi di disfarsene, fare donazioni e così via.
Insomma anche i soldi non sono tutto, ma il non averli comunque produce più disagio che l'averli secondo me, chi ce li ha difficilmente se ne disfa del tutto o dona la maggior parte di quel che possiede. Questo modo di comportarsi diffuso la dice molto più lunga sul valore di certe cose rispetto a diecimila discorsi.
Se si pensa che non si stia bene in una relazione perché disagiati a tal punto che la cosa produce sofferenza, si dovrebbe coerentemente tornare a stare da soli o magari non avviarla proprio.
Ora se questo passaggio non si fa effettivamente, vuol dire che quella relazione nell'insieme, nonostante tutto, regge e si sta meglio così che da soli, molte volte non ci sono vincoli effettivi che costringono se non la propria valutazione che tornando a stare da soli si starà peggio. La relazione mica risolve tutti i problemi, nessuno sosterrebbe mai questo, più in piccolo si sostiene che si sta meglio con qualcuno che da soli, se poi effettivamente si continua a starci ovviamente.
Che è molto meglio avere qualche esperienza di condivisione in questi ambiti (più ce ne sono meglio è) che nessuna.
C'è solo un'idea dietro, che non si è maturi, non si è all'altezza e così via... Ma in concreto poi spesso la relazione regge anche così. Chi non riesce davvero a starci in certe relazioni o è incapace proprio di instaurarle non ci sta effettivamente. Le relazioni che non reggono finiscono o non si riescono a mettere in piedi proprio.
Non concentratevi tanto sui vostri pensieri, concentratevi su quel che fate e riuscite a fare effettivamente e sul comportamento che tenete.
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Ultima modifica di XL; 23-11-2020 a 08:50.
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23-11-2020, 07:36
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#62
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Esperto
Qui dal: Dec 2019
Ubicazione: Monsters in the parasol
Messaggi: 2,706
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Nella relazione più lunga che ho avuto (2 anni) a prevalere è stato più il disagio del non sentirmi adeguato che il piacere di avere una fidanzata con tutto quello che comporta. Lei lo capiva e si arrabbiava per questo, le andavo bene per come ero, ma ero io a non andare bene a me stesso. Alla lunga non ho mai superato questa sensazione che ha posto fine (lei ha posto fine) alla nostra storia.
E' questo sostanzialmente quello che non ci permette di vivere una relazione serenamente, una sensazione che porta anche atteggiamenti di freddezza/anaffettività che vengono ovviamente mal digeriti dal partner.
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23-11-2020, 15:34
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#63
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Fucktardia
Messaggi: 2,078
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nessuno ha mai detto sia tutto ma senz'altro non è niente.
una relazione consensuale che culmina in un rapporto intimo per un individuo inesperto in tarda età difficilmente ha un impatto ignorabile, in primis porta ad un cambio di percettiva che si ha di sé stessi oltre a chissà quanti altri cambiamenti inconsci.
l'esperienza sessuale in sé quasi sicuramente farà cagare ma non è tanto quella ad essere importante quanto tutto l'insieme, affermare che non conti nulla mi suona fazioso e sono sicuro che la maggior parte di coloro che lo affermano tornando indietro si comporterebbero allo stesso modo al fine di poterla replicare, ovviamente parlando di individui fino ad allora inesperti non per scelta ed escludendo casi estremi di stupro o soggiogamento della persona.
anche nel caso dell'op, per quanto deludente ha chiaramente innescato un processo di maturazione che senza non ci sarebbe mai stato, ognuno ne trarrà un'influenza diversa e di grado soggettivo ma saranno pochissimi ad uscirne al 100% imparziali.
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23-11-2020, 19:09
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#64
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Principiante
Qui dal: Oct 2019
Ubicazione: Beyond Coast
Messaggi: 36
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Posso dire di potermi ritrovare nella tua stessa condizione, Gummo. Sono fidanzato da quasi un anno con una ragazza che abita lontano. Prima di questa ho avuto un'altra storia che ho interrotto perché non riuscivo a gestirla emotivamente, mi sentivo schiacciato dalla mia stessa ombra e dai miei pensieri disfunzionali, ho pensato che non meritasse una persona come me.
Poco tempo dopo conosco questa ragazza, ci vediamo, usciamo assieme qualche volta, nonostante la lontananza e poi mi propone di mettersi assieme...
Avevo deciso che prima di affrontare un'altra volta una situazione simile avrei fatto meglio a trovare prima me stesso... Ma non ho resistito, ero e sono innamorato di questa ragazza ed alla fine le ho detto di sì.
Sono ancora in combutta con me stesso, anzi, non so se riuscirò mai a ritrovarmi, però ho pensato che invece di gettare la spugna, perché non riprovarci? Magari non passerò tutta la mia vita con questa ragazza, ci sono stati e ci saranno momenti in cui mi sentirò inadeguato, che non riuscirò a fronteggiare per via delle mie incapacità relazionali, tuttavia stiamo ancora assieme ed ho passato bei momenti con lei, non sono anche queste, delle piccole tracce che aiutano a ritrovare sé stessi?
Ti ringrazio per aver condiviso la tua storia personale e ti sono vicino.
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23-11-2020, 22:55
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#65
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,044
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Quote:
Originariamente inviata da Black_Hole_Sun
le andavo bene per come ero
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Anche a me hanno detto che andavo bene come ero, ma a me questa cosa non ha mai convinto. Io non posso andare bene come sono. Mai. E infatti poi dopo un po' c'era qualche pressione affinché cambiassi. D'altronde una che dovrebbe dire "no, come sei non va tanto bene, dovresti cambiare.." ovvio che non lo dirà mai.
Non vorrei peccare di presunzione, ma più o meno mi sono fatto un'idea di come debba essere un uomo per andare bene.. ci sono dei requisiti minimi.. non dobbiamo essere tutti superman, però almeno quei requisiti minimi ci debbono essere, come con il computer, altrimenti il gioco, anche il più semplice, non parte o va a scatti.
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24-11-2020, 07:52
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#66
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Esperto
Qui dal: Dec 2019
Ubicazione: Monsters in the parasol
Messaggi: 2,706
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Quote:
Originariamente inviata da syd_77
Non vorrei peccare di presunzione, ma più o meno mi sono fatto un'idea di come debba essere un uomo per andare bene.. ci sono dei requisiti minimi.. non dobbiamo essere tutti superman, però almeno quei requisiti minimi ci debbono essere, come con il computer, altrimenti il gioco, anche il più semplice, non parte o va a scatti.
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Per andare bene anzitutto bisogna avere stabilità emotiva, nelle donne l'instabilità non solo è tollerata ma è considerata normale perché loro "vivono di emozioni."
Anche questa affermazione più che non averla mai del tutto compresa la trovo discriminatoria nei confronti degli uomini, come se noi non possiamo avere emozione belle e brutte che siano a dobbiamo apparire sempre tutti d'un pezzo decisi e forti. Tutti vivono di emozioni, uomini o donne che siano. Solo che i primi non possono permetterselo per non apparire fragili.
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24-11-2020, 09:43
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#67
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Esperto
Qui dal: Jan 2018
Messaggi: 4,114
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Quote:
Originariamente inviata da Black_Hole_Sun
Per andare bene anzitutto bisogna avere stabilità emotiva, nelle donne l'instabilità non solo è tollerata ma è considerata normale perché loro "vivono di emozioni."
Anche questa affermazione più che non averla mai del tutto compresa la trovo discriminatoria nei confronti degli uomini, come se noi non possiamo avere emozione belle e brutte che siano a dobbiamo apparire sempre tutti d'un pezzo decisi e forti. Tutti vivono di emozioni, uomini o donne che siano. Solo che i primi non possono permetterselo per non apparire fragili.
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Si che poi sta cosa che un uomo deve apparire forte, che non può essere sensibile, che non può piangere perché altrimenti appare non forte agli occhi delle donne, l'ho sempre vista come una enorme stronzata.
Perché, adesso se un uomo è sensibile, emotivo, non ha diritto a essere definito un vero uomo?
Secondo me queste sono tutte le vaccate propinate dalla società, alphismo eccetera eccetera
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24-11-2020, 10:12
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#68
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,246
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Quote:
Originariamente inviata da syd_77
Anche a me hanno detto che andavo bene come ero, ma a me questa cosa non ha mai convinto. Io non posso andare bene come sono. Mai. E infatti poi dopo un po' c'era qualche pressione affinché cambiassi. D'altronde una che dovrebbe dire "no, come sei non va tanto bene, dovresti cambiare.." ovvio che non lo dirà mai.
Non vorrei peccare di presunzione, ma più o meno mi sono fatto un'idea di come debba essere un uomo per andare bene.. ci sono dei requisiti minimi.. non dobbiamo essere tutti superman, però almeno quei requisiti minimi ci debbono essere, come con il computer, altrimenti il gioco, anche il più semplice, non parte o va a scatti.
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Il vero problema è che io non sento una spinta interna nel voler essere qualcos'altro. Anche a me è capitato lo stesso mi veniva raccontato che andavo bene ma poi il comportamento dell'altra persona mi comunicava tutt'altro. In ogni caso sono comunque felice di aver fatto questa esperienza con tutti i limiti e disagi che conmporta. Quando mi dicono che è una mia esigenza fare ed essere questo o quell altro quando poi invece è un esigenza dell ambiente perché io non funziono bene cosí, mi sento un po' preso in giro. Una mia esigenza può essere quella di avere una relazione e cose del genere, quest' altra cosa è una sorta di "prezzo da pagare" per guardare lo spettacolo. Mica è un esigenza dello spettatore di un film pagare il biglietto? Serve a soddisfare un bisogno di chi ha prodotto il film, messa cosí la cosa risulta piú onesta e chiara. Non è che se il film me lo facessero guardare gratis poi insisterei per pagare il biglietto intero perché sento un qualche bisogno interno, al piú per un senso di gratitudine potrei donare qualcosa, questo sí.
Gli psicoanalisti ci hanno ricamato su le migliori cazzate sul pagamento della parcella come se fosse necessariamente un bisogno del cosiddetto paziente, ma che si parli chiaro, è un qualcosa che torna utile a loro, non al paziente.
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Ultima modifica di XL; 24-11-2020 a 10:19.
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24-11-2020, 10:30
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#69
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Esperto
Qui dal: Jan 2018
Messaggi: 4,114
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Quando ti dicono tu vai bene così come sei, non sono sinceri, perlomeno io ho sempre constatato questo.
Quando si accorgono che uno è depresso, che manca di energie e voglia nel fare qualsiasi cosa e ha problemi di socializzazione e non ha alcuna esperienza di relazioni, come fa ad essere credibile che gli vai bene così come sei?
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24-11-2020, 12:06
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#70
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Esperto
Qui dal: Apr 2013
Messaggi: 15,644
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Il discorso sul dover fare esperienze è sacrosanto, il guaio è quando finisci in un'esperienza malsana che te ne preclude altre sane che avresti potuto fare perché tu stesso sei malsano e proprio per quello finisci in una relazione malsana (un po' perché inconsciamente sei attratto dalle cose sbagliate, un po' per sfiga e un po' perché ci si incastra fra problematici).
Cioè sul “meglio stare a uno che a zero”, io se penso alla mia prima relazione (che ho avuto negli anni cruciali della mia vita) penso: era meglio non essere in quella relazione e averne altre più adatte all'età che avevo, più "alla pari" etc.
È vero che ho imparato, ma se avessi avuto la fortuna di incontrare persone diverse magari avrei imparato lo stesso senza aver bisogno di attraversare tutto quel dolore. Oltre ai danni che ne ho ricavato.
Ho imparato cosa non voglio: bene, ma a che prezzo? In parte doveva andare così, ma se avessi avuto culo magari avrei incontrato qualcuno con cui avere un rapporto che mi insegnasse tante cose senza dover star male.
Ma d'altronde quando non hai autostima o ti manca proprio la convinzione interiore di avere legittimità (una cosa radicata all'interno a cui le razionalizzazioni servono molto poco) è molto difficile finire nella relazione “giusta”, che ti aiuta a crescere e ad avere consapevolezza senza appunto finire ferito, calpestato, sottomesso, giudicato sempre inadeguato alla relazione etc.
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24-11-2020, 17:16
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#71
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Esperto
Qui dal: Mar 2014
Ubicazione: Emilia
Messaggi: 14,021
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Quote:
Originariamente inviata da Black_Hole_Sun
Anche questa affermazione più che non averla mai del tutto compresa la trovo discriminatoria nei confronti degli uomini, come se noi non possiamo avere emozione belle e brutte che siano a dobbiamo apparire sempre tutti d'un pezzo decisi e forti. Tutti vivono di emozioni, uomini o donne che siano. Solo che i primi non possono permetterselo per non apparire fragili.
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Io in realtà al di fuori delle attention-whore instagrammiane / lavate di cervello dalle influencer, insomma fra le ragazze normali, ho sempre riscontrato un cospicuo numero di persone che apprezza l'emotività. Questo della donna che cerca l'alphaiolo è un po' un luogo comune. Come è luogo comune quello che vede tutti gli uomini come dei predatori interessati a far conquiste.
Quote:
Originariamente inviata da Maximilian74
Si che poi sta cosa che un uomo deve apparire forte, che non può essere sensibile, che non può piangere perché altrimenti appare non forte agli occhi delle donne, l'ho sempre vista come una enorme stronzata.
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Altro luogo comune. Io non ho mai avuto problemi a piangere in presenza delle ragazze che frequentavo (ovviamente mica in mezzo alla strada). Tutte hanno sempre apprezzato questo lato emotivo. Di sicuro c'è un mondo di persone che invece davanti a questo comportamento si distanzierebbe, è vero, ma io dico: come può uno come noi entrare in rapporto con una donna se prima non ha la certezza che capirà questi aspetti del nostro carattere. Non ci vuole molto a capirlo, basta parlare un po', parlare di cose serie e non di cazzate. Inoltre anche qui esiste il luogo comune inverso, se vogliamo, ovvero quello dell'uomo che vuole la donna servile, che non piagnucola mai, sempre pronta per andare a letto. Se si ragiona per luoghi comuni non se ne esce fuori.
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Ultima modifica di Gummo; 24-11-2020 a 17:23.
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24-11-2020, 17:30
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#72
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Esperto
Qui dal: Mar 2014
Ubicazione: Emilia
Messaggi: 14,021
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Grazie a tutti per il racconto delle proprie esperienze.
“Chi lascia la via vecchia per la nuova sa quello che lascia ma non sa quello che trova”
Mi sembra una frase che metaforicamente riassume molte posizioni.
Però è anche lecito domandarsi se la vita vada vissuta accontentandosi o cercando il meglio per se stessi e gli altri.
Accontentandomi non saprei mai se là fuori c'è altro per me: se c'è la mia stabilità, se c'è la mia anima gemella. Accontentandomi di questo stato schizofrenico fra voler bene e voler essere lontano, d'altro canto, faccio del male a chi invece merita una presenza diversa.
Fra paura del rischio e rischio di appassire io ho più timore della seconda cosa. Meglio andar soli e soffrire, magari incedendo per lunghi periodi nel buio, invece che accettare una banale realtà conformistica. Io tutte quelle coppiette che si tirano avanti solo per non stare da soli le incendierei dalla prima all'ultima. Io stimo chi va oltre. Un modo per edulcorare la sofferenza è comprendere che fra il polo solitudine / fidanzamento ci sono tante altre sfumature a cui non si dà la giusta importanza. Tempo fa avevo scritto sul mio diario che il vero amore è l'amicizia. Perché pensando a questa, invece che buttarsi subito su crinali sentimentali, si può andare incontro al mondo con più successi. Invece spesso si vuole tutto, subito, e si idealizza ogni cosa.
Ovviamente tutto il discorso non vale per chi non ha mai avuto relazioni affettive, la situazione è molto diversa. Noi che le abbiamo avute possiamo ragionare per 'Se', chi non le ha non dispone del lusso di potersi porre certe domande. E' lapalissiano.
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24-11-2020, 17:47
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#73
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Banned
Qui dal: Apr 2020
Messaggi: 13,603
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Certo che l’uomo che piace rimane tale anche se piange ( ovviamente non per cose di poco conto e non troppo ) , la differenza la fa sempre se si piace oppure no
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24-11-2020, 18:05
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#74
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Banned
Qui dal: Apr 2015
Ubicazione: Ovunque ma non qui
Messaggi: 14,396
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Potrei essere d'accordo dopo aver provato l'esperienza..sicuramente l'amore fa benissimo alla psiche ma i problemi restano comunque..il discorso è che comunque ognuno la vede a modo suo..è legittimo che chi non ha mai avuto una relazione o dei contatti con l'altro sesso senta molto la mancanza..quando e se la troverà e provando questa cosa saprà se risolve tutto oppure no..posso ben capire chi sente la voragine della solitudine da una vita però
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24-11-2020, 18:08
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#75
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,044
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Quote:
Originariamente inviata da Black_Hole_Sun
Per andare bene anzitutto bisogna avere stabilità emotiva, nelle donne l'instabilità non solo è tollerata ma è considerata normale perché loro "vivono di emozioni."
Anche questa affermazione più che non averla mai del tutto compresa la trovo discriminatoria nei confronti degli uomini, come se noi non possiamo avere emozione belle e brutte che siano a dobbiamo apparire sempre tutti d'un pezzo decisi e forti. Tutti vivono di emozioni, uomini o donne che siano. Solo che i primi non possono permetterselo per non apparire fragili.
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tutti si vive di emozioni, solo che l'uomo deve reprimerle perché altrimenti appare debole.. anche se poi all'atto pratico debole non è. Sembra sia un retaggio culturale del passato e degli anni '80, dell'uomo che non deve chiedere mai, e sembra che adesso non sia più così, e venga accettata e apprezzata l'emotività dell'uomo. A me per ora non risulta affatto che sia così.
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24-11-2020, 19:02
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#76
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Esperto
Qui dal: Dec 2019
Ubicazione: Monsters in the parasol
Messaggi: 2,706
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Quote:
Originariamente inviata da Gummo
Io in realtà al di fuori delle attention-whore instagrammiane / lavate di cervello dalle influencer, insomma fra le ragazze normali, ho sempre riscontrato un cospicuo numero di persone che apprezza l'emotività. Questo della donna che cerca l'alphaiolo è un po' un luogo comune. Come è luogo comune quello che vede tutti gli uomini come dei predatori interessati a far conquiste.
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Se parliamo di amicizia sono d'accordo, alle donne piace consigliare o consolare un amico che mostra fragilità. Io ne ho ho di amiche così che vogliono ascoltare i miei problemi e cercare di essere empatiche, susciti quel senso di tenerezza materno.
Ma a livello di relazioni è tutta un'altra storia, la donna vuole un uomo forte e deciso che gli dia quel senso di sicurezza e protezione, non lo sfigato per fare la psicologa. Questo è comprovato non è una mia idea.
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24-11-2020, 19:32
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#77
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Esperto
Qui dal: Jan 2018
Messaggi: 4,114
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Quote:
Originariamente inviata da Gummo
Io in realtà al di fuori delle attention-whore instagrammiane / lavate di cervello dalle influencer, insomma fra le ragazze normali, ho sempre riscontrato un cospicuo numero di persone che apprezza l'emotività. Questo della donna che cerca l'alphaiolo è un po' un luogo comune. Come è luogo comune quello che vede tutti gli uomini come dei predatori interessati a far conquiste.
Altro luogo comune. Io non ho mai avuto problemi a piangere in presenza delle ragazze che frequentavo (ovviamente mica in mezzo alla strada). Tutte hanno sempre apprezzato questo lato emotivo. Di sicuro c'è un mondo di persone che invece davanti a questo comportamento si distanzierebbe, è vero, ma io dico: come può uno come noi entrare in rapporto con una donna se prima non ha la certezza che capirà questi aspetti del nostro carattere. Non ci vuole molto a capirlo, basta parlare un po', parlare di cose serie e non di cazzate. Inoltre anche qui esiste il luogo comune inverso, se vogliamo, ovvero quello dell'uomo che vuole la donna servile, che non piagnucola mai, sempre pronta per andare a letto. Se si ragiona per luoghi comuni non se ne esce fuori.
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Qui però, compreso il sottoscritto, c'è gente che non ha mai avuto neanche una relazione, mai. E neanche una con cui uscire a bere un crodino.
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24-11-2020, 19:48
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#78
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Esperto
Qui dal: Jun 2020
Ubicazione: Lazio
Messaggi: 9,564
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Mah, ragazzi secondo me avere una ragazza per uno come me e come tanti altri che a 23 anni hanno avuto praticamente io nulla cosmico è una gran figata, è stupendo, ma gli altri problemi comunque restano, magari trovi la ragazza ma non hai amici, non hai un lavoro e questo dopo i 20 anni pesa come un macigno perche’ gli altri ti vedono un reietto della società, magari non stai nemmeno messo bene economicamente in famiglia, insomma per uno che ha nulla avere una ragazza è qualcosa, è piu’ di qualcosa, ma in ogni caso non è che ti risolve la vita...
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24-11-2020, 20:05
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#79
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Esperto
Qui dal: Dec 2005
Messaggi: 5,048
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Quote:
Originariamente inviata da Ezp97
Mah, ragazzi secondo me avere una ragazza per uno come me e come tanti altri che a 23 anni hanno avuto praticamente io nulla cosmico è una gran figata, è stupendo, ma gli altri problemi comunque restano, magari trovi la ragazza ma non hai amici, non hai un lavoro e questo dopo i 20 anni pesa come un macigno perche’ gli altri ti vedono un reietto della società, magari non stai nemmeno messo bene economicamente in famiglia, insomma per uno che ha nulla avere una ragazza è qualcosa, è piu’ di qualcosa, ma in ogni caso non è che ti risolve la vita...
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Infatti......ma siccome è un ragionamento troppo semplicistico, non va bene anche se è la verità.
Io lo vedo su di me e i miei amici.
Ricordo che ho amici sfigati che non battono chiodo, beh.....dopo che si sono "sistemati" la loro vita è cambiata da cosi a cosi.
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24-11-2020, 20:27
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#80
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Esperto
Qui dal: Jan 2018
Messaggi: 4,114
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Vi racconto cosa è successo domenica notte al lavoro.
Premetto che da quando lavoro in questa azienda non era mai capitato, ma stavolta una ragazza che lavora da poco li, è passata dalla mia postazione e mi ha chiesto "max ma tu hai figli?"
Sinceramente mi ha messo a disagio la domanda, e non essendo in nessuna confidenza con lei, mi è sembrata una domanda inopportuna, io non ci parlo, non ci mangio assieme e non è una mia amica, e questa domanda mi ha fatto ricordare tutta la mia situazione di diversità dagli altri, di non vivere come gli altri.
Per educazione le ho risposto solo no, non ho figli, e a questa mia risposta mi ha guardato come per dire, strano che uno della sua età non ha figli.
Sinceramente mi ha dato molto fastidio questa cosa.
Ah, dimenticavo, lei è fidanzata, non mi ha fatto di certo questa domanda perché le interesso. Poi ha 21 anni e io 46.
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