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22-11-2020, 04:44
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#1
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Esperto
Qui dal: Mar 2014
Ubicazione: Emilia
Messaggi: 14,021
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chiedo scusa per gli accenti acuti.
Sul forum si legge spesso la comprensibile frustrazione di chi non ha
rapporti intimi col genere femminile.
Ma chi é solo cade spesso nel tranello di idealizzare i rapporti con l'altro sesso.
Avere una ragazza non vuol dire avere la felicità, anche quando apparentemente non ci sono particolari motivi che lo impediscono.
Io frequento una ragazza che mi piace, con cui c'è ottima sintonia caratteriale, é molto sensibile ai miei problemi. Ma non sono felice. Quando sono in sua presenza, sempre più spesso, vorrei essere da un'altra parte. Inizialmente ero io la persona affettuosa, ma ora é il suo affetto, venuto allo scoperto, a sembrarmi non corrisposto: sento che i suoi sentimenti sono sprecati con me, perché non posso darle ciò che cerca. Lei vorrebbe un ragazzo, ma io sto cercando di capire che cosa sono io. Talvolta quando la bacio mi sento appassire, vorrei allontanarla dalle mie labbra, perché il futuro che voglio non è con lei: il futuro che voglio è quello in cui incontrare me stesso, capire cosa fare della mia vita, e allora potrò esserci davvero per lei, o per la persona che vorrà stare al mio fianco. É ciò che ho trovato il coraggio di dirle. Ed essendo estremamente empatica verso di me (dice di nutrire ammirazione, mi vede come una guida e io mi sento così sciocco, invece) ha accettato questa cosa, e io di riflesso non ho fatto altro che stimarla ancor di più; eppure dietro i suoi bei gesti, e i bei momenti che innegabilmente viviamo assieme, scorgo sempre un deserto. Un deserto ghiacciato che in fondo sono io. Come una candela spenta. É come se i momenti che trascorro con lei non esistessero, perché io non ci sono davvero. Il che é profondamente diverso da un'importante relazione che avevo in passato, dove ancora non avevo perso il bandolo della matassa e riuscivo a essere presente col corpo e con lo spirito.
Avere una ragazza non é tutto se non si ha fatto i conti con i propri scheletri nell'armadio. Se si ha dei problemi con se stessi, le relazioni sono solo una panacea, nel migliore dei casi; nel peggiore (quel che capita più spesso) é complicare la propria vita e deludere gli altri, tirare fuori due sofferenze da una soltanto.
Se si sta male come sto io, é meglio stare da soli. Per questo sto distaccandomi da questa persona e da questa relazione a distanza, per trovare qualcosa che non mi chieda pezzi che non posso dare, se ne avrò l'opportunità, mentre cerco di attraversare questo autunno-inverno con la speranza di uscirne sapendo di nuovo che cos'é Gummo e di cosa necessita il suo cuore.
Potete dire "chi c'ha il pane non ha i denti", ma attenzione: io ero il primo a credere di avere i denti, quando ero solo. Poi mi sono accorto che i denti non ce li avevo più, se non qualcuno sparso qua e là. É facile illudersi quando si é soli. É facile credere che trovando qualcuno si starà meglio. Può essere, ma prima bisogna avere stabilità interiore, prima bisogna imparare a convivere con se stessi, senza gli altri, altrimenti si crea soltanto un gran macello.
Nella tristezza della mia situazione esistenziale, voglio fare un appello d'incoraggiamento: se siete soli, probabilmente non lo sarete per sempre. Chi cerca trova. Ma fate in modo di arrivare preparati a quell'appuntamento col destino. Io ho già sbagliato abbastanza. Dannati esseri umani che vanno verso gli altri senza rispetto per loro e ancor prima senza averne per se stessi.
no quote
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Ultima modifica di Gummo; 22-11-2020 a 05:03.
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22-11-2020, 08:06
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#2
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Esperto
Qui dal: Mar 2011
Ubicazione: bardo
Messaggi: 4,403
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Sembra quasi che tu sia più preoccupato di proteggere l'immagine che lei ha di te che la vostra relazione. Un'immagine che lei ha che secondo te è sbagliata, troppo bella mentre tu ti senti insoddisfacente.
Ma sarà vero? cioè non è che magari hai uno schifo di autostima?
Non riesci a trovare te stesso pur restando con lei? non è che da solo cerchi di rafforzare il pensiero masochista che sei un miserabile e te lo meriti?
Io capirei tutto il tuo discorso se avessi una partner che continuamente ti critica sulle tue mancanze e tu vivessi in soggezione ma non è questo il caso, chi ti flagella sei tu stesso. Pesa molto di più come ti vedi tu che come ti vede lei.
Io non paragonerei amori passati, ricordi fatati di persona che eri.
Il tempo passa e si cambia, tutto cambia e diventa più sobrio e meno emotivo, se credi che meritino di essere vissute solo quel tipo di relazioni o che solo la persona che eri meriti relazioni potresti non trovare mai più quello che cerchi. Non vorrei che tu buttassi via quello che hai ora(anche se insoddisfacente) inseguendo un miraggio per trovarti davvero perso in un deserto.
Io consiglierei di proteggere la reazione anche se lei dovesse cominciare a vederti come tu vedi te stesso. Ci perde lei, non ci perdi tu.
Proteggendo la relazione puoi provare a diventare come lei ti vede o puoi scoprire che la tua idea di te stesso è un'illusione.
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22-11-2020, 09:23
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#3
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Banned
Qui dal: May 2017
Messaggi: 4,299
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Questo tipo di discorso non si adatta a chi non ha mai avuto un contatto con una ragazza. Se fai questi pensieri e hai queste sensazioni c'entra anche il fatto che hai già avuto le tue esperienze in passato, quando era più facile godersi il momento che pensare al futuro. Ora che le sensazioni sono meno forti e nuove allora affiorano dei problemi che vuoi siano risolti prima di imbarcarti in una cosa che pensi non porti a nulla.
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22-11-2020, 10:51
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#4
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Banned
Qui dal: Apr 2020
Messaggi: 13,603
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Avere una persona a fianco l’ho sempre visto come un completamento di una persona che già è felice
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22-11-2020, 11:06
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#5
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Esperto
Qui dal: Nov 2012
Ubicazione: Toscana
Messaggi: 5,034
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Il commento di Dominic mi pare centrato, in effetti lo dico anche per esperienza il tuo è un ragionamento che presuppone una maturazione, un passaggio che si fa attraverso l'esperienza della prima o delle prime relazioni, in cui si prende coscienza dei nostri problemi in quel contesto e si comprende di doverci fare i conti per poter vivere una relazione serena.
Quando si è fatta esperienza siamo in grado di vedere oltre l'entusiasmo delle prime volte individuando anche ciò che non va in noi, per questo si diventa più cauti nell'iniziare una relazione e si cerca di proteggersi e di proteggere l'altro.
Credo che all'inizio sia giusto concedersi l'errore, è necessario per capire, anche se purtroppo può capitare di soffrire e far soffrire.
Comunque è sempre bene tenere a mente che si sceglie in due, se lei ha ben presenti le tue difficoltà ed è determinata a provare può non essere sbagliato darsi una possibilità, direi che l'importante è la chiarezza, dare modo all'altro di conoscerci.
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22-11-2020, 11:43
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#6
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,198
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Sottoscrivo il post d'apertura col sangue.
Gestire una relazione è un processo che prevede un grado di autoconoscenza e realizzazione personale molto lungo. E' come pensare di passare l'esame di fisica 4 senza aver passato l'1, il 2 e il 3.
A meno di non avere a che fare con una persona altrettanto irrisolta, con problematiche il più possibilmente simili alle tue e con la quale si può instaurare un dialogo sulla base degli stessi "deficit".
Parlando in maniera strettamente personale, ho notato che faccio fatica a gestire una relazione a due di natura sessuo-sentimentale per via di quello che mi è mancato nelle fasi anagrafiche precedenti. Per esempio il non essermi mai riconosciuto in una mia "tribe people" di appartenenza mi fa sentire incompleto e non adatto ad una relazione di questo tipo.
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22-11-2020, 11:46
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#7
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Esperto
Qui dal: Jan 2017
Ubicazione: Toscana/Bologna
Messaggi: 4,711
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'giorno, Gummo!
Prezioso il tuo post, è riuscito a farmi alzare dal letto con la motivazione di rispondere.
Si tratta di una questione soggettiva e sbagli a generalizzarla e pensare che valga per tutti.
Sì, è possibile che il rapporto con la ragazza che frequenti non ti renda felice perché "tu non ci sei davvero", perché sei "una candela spenta". Ma è possibile anche che la ragione della felicità mancata sia che non è quella giusta per te.
Dal mio personale punto di vista, ritengo che per me la ragazza giusta (giusta eh, mica una qualsiasi!) sia salvifica. Le 11 uscite con A. tra 2016 e '17 restano indimenticabili e permangono come solide fonti di ricordi felicissimi; l'incontro con L. del 2016 fu la giornata più felice della mia vita. Eppure anche in quel periodo stavo male, probabilmente di un malessere differente dal tuo, ma pur sempre male. Vero, non ho avuto esperienze di relazioni in cui ragazze meravigliose mi abbiano amato, ma se incontri e uscite mi hanno reso estremamente coinvolto e felice, perché mai in una relazione questo non dovrebbe accadere?
La mia vita è un sonnecchiare, un procedere cadaverico con voglia di vivere ridotta al lumicino... ma, se si presentano eventi eccitanti, ecco che mi desto e tutto si fa diverso e stimolante! Una ragazza meravigliosa con cui poter interagire è il più eccitante degli eventi, ed ecco dunque che la voglia di vivere schizza in alto! Ah, avere una ragazza come A. sarebbe davvero tutto...
Persino se fossero interessate a me ragazze non belle e non intellettualmente attraenti, le cose mi andrebbero un po' meglio, come sta a testimoniare la mia esperienza del dicembre 2019. L'egoboost dovuto ai tanti complimenti e il limonare non si può dire che non mi abbiano fatto piacere e che non mi abbiano - almeno per un mese - scosso dal mio solito torpore.
Ma appunto probabilmente per te è diverso. Se così fosse, auguriamoci allora un pronto ritorno di Gummo, che passi da "io non ci sono davvero" a "io sono ben presente" e che abbia finalmente i denti per godersi il suo pane.
PS
Chi cerca trova? Queste frasi così ottimistiche di mattina presto meglio di no ahah
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Ultima modifica di Darby Crash; 22-11-2020 a 11:51.
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22-11-2020, 12:05
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#8
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Esperto
Qui dal: Sep 2007
Ubicazione: Nord
Messaggi: 13,074
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Avere la ragazza non è tutto, avere un bel lavoro non è tutto, avere un bel conto in banca non è tutto, avere un bell'aspetto non è tutto, avere degli amici non è tutto, avere una bella casa non è tutto, avere una bella famiglia non è tutto, ognuna di queste cose effettivamente se non si stà bene possono dare dei problemi a gestirle ma nonostante questo penso che sia meglio avercele...
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22-11-2020, 12:31
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#9
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Esperto
Qui dal: Dec 2019
Ubicazione: Monsters in the parasol
Messaggi: 2,706
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Certo non è tutto, ma di sicuro è più del niente di tante persone che scrivono qui. E quando dico niente dico NIENTE .Relazioni sentimentali, vita sociale, lavoro, istruzione ecc... ecc...
Se frequenti una ragazza a cui piaci vuol dire che hai delle qualità che l'hanno colpita. Parti da qui per superare questo disagio tenedendo conto anche di chi sta così male da non avere più neanche le motivazioni per alzarsi dal letto la mattina, figurati frequentare e piacere a una persona.
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22-11-2020, 12:32
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#10
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,943
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Niente è "tutto".
Mo a questi che si risentono perché "e io che non ce l'ho allora?".
Si potrebbe rispondere che loro hanno una marea di roba che altri manco si sognano, e come consigliano ad altri, suggerirgli di partire da quello che hanno e dargli valore invece di guardare sempre a ciò che manca, però si sa com'è qui.Se stai male ma hai la morosa "c'è chi sta peggio", se stai male e non ce l'hai, empatia e basta e guai a chi parla.
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Ultima modifica di claire; 22-11-2020 a 12:39.
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22-11-2020, 12:34
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#11
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Esperto
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 12,265
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giorno Gummo, l'avevo già detto anch'io che avere un partner non risolve certi "problemi", te li porti appresso anche dentro una relazione...
Inviato dal mio SM-J510FN utilizzando Tapatalk
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22-11-2020, 12:47
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#12
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Esperto
Qui dal: Jul 2013
Ubicazione: Provincia di Milano
Messaggi: 4,745
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Il problema è appunto se uno non sta bene potrà essere anche il re dell'universo, ma continuerà sempre a non essere e sentirsi quello che vorrebbe.
Bisognerebbe cambiare il proprio essere, ma credo sia impossibile altrimenti tutti l'avrebbero fatto.
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22-11-2020, 13:19
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#13
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Esperto
Qui dal: Mar 2014
Ubicazione: Emilia
Messaggi: 14,021
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Grazie a chiunque abbia compreso il mio discorso estremamente particolare e personale. Io sto soffrendo molto per questa vicenda e ho sempre pensato che l'empatia si dia sempre, a prescindere di quanto il sofferente e la sua sofferenza siano lontani dalla propria, indecifrabili, magari incomprensibili. Ogni sofferenza ha dignità. Ho visto arrivare comprensione da utenti che spesso scrivono di quanto siano soli e quanto vorrebbero qualcuno: è la cosa che mi ha colpito di più e che mi fa trovare del positivo in questo luogo. Chapeau.
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Ultima modifica di Gummo; 22-11-2020 a 13:26.
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22-11-2020, 13:43
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#14
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Esperto
Qui dal: Jun 2020
Ubicazione: Lazio
Messaggi: 9,562
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Hai pienamente ragione, ma c’è una piccola ma grande differenza(esempio): oggi en domenica e la passerò da solo come faccio ormai da anni, se avessi avuto una ragazza e anche se magari non fosse stato sto gran rapporto perche’ i rapporti veri al 100% non esistono, l’avrei passata in sua compagnia a fare qualcosa.
Da soli ci si illude è vero, ma non siamo fatti per stare da soli. Che ci faccia schifo o no abbiamo piu’ o meno tutti bisogno di qualcuno.
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Ultima modifica di Ezp97; 22-11-2020 a 14:59.
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22-11-2020, 13:55
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#15
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Esperto
Qui dal: Mar 2014
Ubicazione: Emilia
Messaggi: 14,021
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Ezp puoi togliere il quote? Grazie
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22-11-2020, 14:00
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#16
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Intermedio
Qui dal: Dec 2019
Ubicazione: Nella mia testa
Messaggi: 290
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Ultima modifica di ~ Gazer; 23-11-2020 a 11:01.
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22-11-2020, 14:08
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#17
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,246
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Io penso che le relazioni con l'altro sesso si vivono in modo un po' differente a seconda dell'età (ma è una cosa che percepisco da osservatore esterno non avendo avuto qualsi alcuna esperienza).
E' chiaro che due persone che si avvicinano ai trenta (soprattutto le donne) hanno in mente progetti e cose del genere, e gestire questo tipo di rapporti di sicuro è più difficile che gestirne uno prima o dopo queste soglie; in queste fasi ci sono più aspettative, si investe per il futuro, non c'è più tempo per decidersi o guardarsi ancora intorno come a 18 o 20 anni, ora o mai più.
Spesso ci si sente più pressati, si pensa "Ma ora che faccio se l'altra persona desidera sposarsi, avere figli... Con uno come me perde tempo", è molto probabile che una persona non si senta all'altezza di soddisfare cose del genere.
Comunque è vero che avere la ragazza non è detto che faccia stare bene, dipende dal tipo di relazione che si riesce ad instaurare.
L'ho scritto più volte che gettato all'interno di certi tipi di relazioni con certe persone, non vorrei starci proprio. La mancanza non è certo rivolta ad una qualsiasi persona e relazione con l'altro sesso.
Se non stai bene Gummo puoi tornare ad essere single.
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Ultima modifica di XL; 22-11-2020 a 14:31.
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22-11-2020, 14:20
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#18
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Avanzato
Qui dal: Nov 2020
Messaggi: 330
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Solo una cosa:
"L'unico modo per trovare se stessi è attraverso gli altri."
Puoi sbatterci la testa quanto vuoi, ma è cosí, se non l'hai ancora capito, l'esperienza te lo farà capire...
Su una cosa hai ragione però, non serve per forza una ragazza per trovare se stessi, in tutte le nostre relazioni possiamo farlo, ma isolarsi non è la soluzione.
La luce c'è sempre anche nel più desolato deserto, cerca quella, non ti potrà mai deludere, al di là di qualsiasi scelta tu voglia prendere per la relazione attuale che hai, ti auguro il meglio...
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22-11-2020, 15:15
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#19
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Banned
Qui dal: May 2017
Messaggi: 4,299
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Quote:
Originariamente inviata da ~ Gazer
...
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E quindi in sostanza il consiglio è di restare volontariamente soli ed evitare di avvicinarsi ad altri?
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22-11-2020, 15:24
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#20
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,943
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Quote:
Originariamente inviata da Dominic
E quindi in sostanza il consiglio è di restare volontariamente soli ed evitare di avvicinarsi ad altri?
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Perché trarre queste conclusioni così nette?
Io direi piuttosto che quando ci si relaziona bisogna avere consapevolezza dei propri problemi in modo da cercare di gestire la cosa tenendo presente come si è fatti, e tenere presente che spesso, la soluzione di questi problemi non è trovare la ragazza, come potrebbe sembrare quando ci si concentra sulla mancanza di qualcosa di esterno senza fare i conti con le proprie criticità.
É semplicemente da tenere presente la testimonianza di chi ha provato a mettere il tetto a una casa senza fondamenta, poi ognuno sa il suo.
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