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Vecchio 21-06-2013, 11:21   #1
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Ultima modifica di cancellato13359; 03-05-2019 a 14:04.
Vecchio 21-06-2013, 11:31   #2
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forse questo puo aiutarti.


a parlare è l'entità a, uno spirito "superiore" in tutti i sensi, che per molti anni ha posseduto il medium piancastelli.
Vecchio 21-06-2013, 11:33   #3
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Se riuscissi a ricordarmele le altre vite sarebbe una figata se no che serve vivere se non ti ricodi .Piu che altro sono curiosa. Aldila invece ho paura assomigli un po ai sogni di notte e li sarebbe una delusione e una scocciatura tremenda.
Vecchio 21-06-2013, 12:20   #4
Intermedio
 

Leggiti Il ibro tibetano dei morti,
ti spiega bene cosa succede per 0 giorni dopo la morte e cosa devi fare per non reincarnarti
Loro hanno trovato una soluzione poi non so se funziona per davvero.
In breve ci sono una serie di incubi che assalgono 'anima e questa è spinta a spaventarsi e a nascondersi un un nuovo grembo materno davanti a queste visioni spaventose.
Invece se resti cosciente che sono solo illusori riesci arrivare a Nirvana, rompere il ciclo di incarnazioni e reincarnazioni.
Spero di esserti stata d'aiuto!
Vecchio 21-06-2013, 12:48   #5
Esperto
 

Io ho dei ricordi della mia vita precedente. Sono ricordi che ho da quando ero piccolissimo, non saprei dire quanto, ma comunque molto piccolissimo. La cosa che mi sorprende è che oltre a questi ricordi, ho memoria anche di quando ero neonato. Per esempio ricordo quando mia madre mi faceva il bagnetto e poi mi metteva nella culla, oppure addirittura di quando ero nella carrozzina e vedevo i pesciolini colorati attaccati sopra.

Comunque, tornando alla vita precedente, ricordo che avrò avuto una settantina di anni, ero in una camera da letto ed ero solo in casa. Ero molto triste e mi sentivo molto solo. Dalla finestra entravano le urla lontane e festose di bambini piccoli che giocavano in qualche giardino non troppo vicino ed ero molto nostalgico di quell'età, pensavo che anche io avrei voluto essere di nuovo giovane per divertirmi come loro, invece ero un vecchio e solo, sentivo che la mia vita era al termine ed era stata tutta uguale. Se mi sono reincarnato, direi che mi è toccato lo stesso destino e mi angoscia l'idea di arriverà a quell'età in quella stessa situazione.

Da piccolo poi avevo un sogno ricorrente: sognavo di essere da solo nello spazio, in una specie di navicella sferica. L'interno di questa navicella era buio e veniva illuminato solo dalla luce delle stelle lontane, che penetrava da una piccola finestrella. Da quella finestrella osservavo lo spazio e le stelle lontane. Forse questo sogno era la rappresentazione della mia diversità e della mia incapacità di entrare in contatto con l'esterno per stabilire relazioni di amicizia.
Vecchio 21-06-2013, 13:36   #6
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Anche io spero molto che non ci sia nessun aldilà, non la reggerei un'altra vita...
Vecchio 21-06-2013, 13:45   #7
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Ottimo argomento, molto presente nelle mie continue elucubrazioni.
Superando i vari condizionamenti ideologici, religiosi, ecc... sono convinto che esista un'entità, una volontà superiore da cui tutto ha avuto origine.
Sono cattolico credente, ma, d'altra parte, non mi sono mai bevuto che «Lui» ci abbia «chiamati» uno per uno a nascere e vivere. Siamo nati per... insomma, lo sappiamo tutti, il perché, e basta.
Piuttosto, il genere umano avrebbe potuto evolversi in 1000 e più modi diversi... ma, chiamatelo "libero arbitrio", oppure "fai come ti pare", ci siamo ridotti un po' così.
Ad ogni modo, penso che chi nella vita ha sbagliato in modo consapevole, magari commettendo gravi reati contro la persona, debba essere messo fuori, al bando, senza alcuna pietà.
In quanto entità agenti nel mondo fisico, finché non si dà/toglie la vita a nessuno, possiamo decidere cosa fare di noi stessi, senza particolari responsabilità, perciò credo che se si è stati onesti o, meglio/peggio ancora, si è sofferto, siano diritti inalienabili quelli di:
  • poter anzitutto sapere il perché: fare luce su tutta questa follia
  • scegliere: annullamento o azzeramento.
Annullamento inteso come diritto di colui che non vuole più saperne. Azzeramento come diritto di chi, invece, fiducioso, ambisce a ripartire da zero, ed a cominciare una vita vera, in cui finalmente può avere un ruolo e tenerselo stretto. Ovviamente in una realtà differente, forse parallela (esistono miliardi di galassie...).
Mi rivedo più in quest'ultimo. Come dire: in questa vita non ne ho azzeccata una, anche se spesso l'evitare mi ha impedito dal commettere erroracci madornali, quindi perchè non ambire ad una seconda possibilità? Sono a posto con la coscienza. Piuttosto, in questa «occasione» ho fatto molto male solo a me stesso, distruggendo (seppur "obbligato a farlo") la mia esistenza, quindi mi piace pensare che in una realtà parallela possa essere tutto il contrario.

lo so, sono concetti difficili, forse espressi in modo piuttosto infantile, ma questa è la mia idea, la mia filosofia. Per cui non temo l'aldilà, quanto più... l'aldiquà.

Ultima modifica di Atomino; 21-06-2013 a 13:47.
Vecchio 21-06-2013, 14:45   #8
Esperto
L'avatar di Sognatore_S
 

Quote:
Originariamente inviata da shady74 Visualizza il messaggio
Io non ho paura dell'aldilà, in quanto credente.
quoto in pieno

fa più paura la vita sinceramente e quello che ti può riservare, la prima parte non è stata per niente entusiasmante ma c'è margine per peggiorare
Vecchio 21-06-2013, 15:01   #9
Esperto
L'avatar di Helpless Child
 

Io, in quanto agnostico, appartengo al partito di quanti hanno paura che non ci sia proprio nulla... Ma non escludo categoricamente l'esistenza di un aldilà.
In certi momenti quando penso che potrei morire e non esistere più, mi assale uno smarrimento assoluto e una paura fottuta.
Non ci credo molto ma spero vivamente che esista una sorta di dimensione post-mortem...
Vecchio 21-06-2013, 15:09   #10
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Quote:
Originariamente inviata da Stregatto Visualizza il messaggio
Io ho dei ricordi della mia vita precedente. Sono ricordi che ho da quando ero piccolissimo, non saprei dire quanto, ma comunque molto piccolissimo. La cosa che mi sorprende è che oltre a questi ricordi, ho memoria anche di quando ero neonato. Per esempio ricordo quando mia madre mi faceva il bagnetto e poi mi metteva nella culla, oppure addirittura di quando ero nella carrozzina e vedevo i pesciolini colorati attaccati sopra.

Comunque, tornando alla vita precedente, ricordo che avrò avuto una settantina di anni, ero in una camera da letto ed ero solo in casa. Ero molto triste e mi sentivo molto solo. Dalla finestra entravano le urla lontane e festose di bambini piccoli che giocavano in qualche giardino non troppo vicino ed ero molto nostalgico di quell'età, pensavo che anche io avrei voluto essere di nuovo giovane per divertirmi come loro, invece ero un vecchio e solo, sentivo che la mia vita era al termine ed era stata tutta uguale. Se mi sono reincarnato, direi che mi è toccato lo stesso destino e mi angoscia l'idea di arriverà a quell'età in quella stessa situazione.

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