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15-07-2014, 00:14
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#1
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Intermedio
Qui dal: Sep 2012
Ubicazione: La vedi quella casa là? Ecco, io ci abito. Ma non cercarmi. Sarà la mia volontà a farmi uscire.
Messaggi: 193
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Sì, il titolo parla da sé. Non lo so se sono stati creati altri thread come questo ma ho sentito l'impulso di scriverlo, e tò.
E' incredibile come abbia sempre parlato dei miei problemi a persone estranee, a persone conosciute sul web. Non mi sarei mai immaginato che quelle stesse persone (gente con cui ho buonissimi rapporti anche se comunque sono lontanissimi da me e non ci siamo mai visti ''IRL'') mi abbiano in un certo senso, aiutato meglio di quanto avessi mai creduto, seppur lontane ed irraggiungibili.
Ed invece, con i membri della mia famiglia, ho sempre avuto dei problemi abbastanza pesanti nel trattare certi argomenti. In particolare con mia madre.
Diciamo che io e lei siamo molto legati. Mi ha aiutato quando ero bambino e soffrivo di mutismo selettivo, dove mi fece fare un sacco di terapie e roba varia, finché verso i 10-11 anni ho smesso, perché in qualche modo per i terapisti mi ero ''aperto'' quando NON è stato affatto così, ma è ok, acqua passata ormai. Dopodiché? Niente, mi sono chiuso nel mio guscio e basta, a mia madre non ho mai detto nulla. Ho passato dai 13 anni ai 16 anni circa gli anni piu schifosi della mia adolescenza, causa bullismo e rabbia repressa. Anni passati in totale agonia.
Solo quando ho frequentato le superiori lei ha saputo degli abusi di bullismo che subivo perché per la prima volta gliel'ho detto e da lì mi ha aiutato in tutti i modi possibili, finché praticamente nessuno piu mi ha rotto le palle e anzi i bulli si misero quasi paura di rivolgermi di nuovo la parola. Ora vi chiederete: Ma allora il senso di questo topic? Sei tu che non le ha mai parlato di quei fatti, ovvio che lei non ne sapeva niente e se magari sapeva ti avrebbe aiutato. Probabile.
Ma qui non si parla solo di bullismo. Praticamente ho problemi a dirle quello che provo verso i suoi comportamenti (il piu delle volte completamente infantili) oppure per le mie opinioni (che lei rigetta sempre prontamente e le manipola affinché sia d'accordo con lei) e altre cose che mi fanno salire il sangue al cervello dal nervosismo. Io d'altronde le voglio un bene da matti, lei è l'unica della famiglia che si prende cura di noi figli e allora dovrei essere grato che ci sia, che faccia mille sacrifici...ma non mi sento così. Ho sempre l'impressione che sottovaluti sempre i miei problemi. Certo perché ho provato a parlarne, ma lei è proprio...non ascolta, non presta nemmeno attenzione. Da delle cazzo di frasi alla buddha che non aiutano tipo ''passerà'' (senza nemmeno consolarmi magari) oppure quando le dico una cosa che non mi sta bene :''ma non dire cazzate, sei troppo insofferente questo è il tuo problema''.
Cioè per dirvi, la prima persona con cui mi sono SFOGATO veramente dopo 10 ANNI di sofferenze...a cui ho detto di tutto è stata una ragazza, un amica virtuale, che conosco da 2 anni e che ritengo una persona meravigliosa e a cui tengo tantissimo...bhe a lei ho detto di tutto... e allora perché con mia madre ho problemi? come faccio a sfogarmi quando tutto quello che fa è SEMPRE MINIMIZZARE I MIEI PROBLEMI? Come diavolo posso fare?
Non capisco né me stesso né lei.
Scusate il mega paragrafo.
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15-07-2014, 00:36
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#2
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Esperto
Qui dal: Apr 2014
Ubicazione: Pisaurum
Messaggi: 1,045
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Il problema e' che se una persona non ha affrontato il tuo stesso problema, non sa veramente di cosa si tratta :/
Tua madre non ha mai subito il bullismo.. il mutismo.. magari non ha nemmeno avuto la separazione dei suoi genitori.. non sa realmente cosa stai passando e cosi minimizza tutto.. crede che i problemi siano facilemente risolvibili e che tutto dipende da te
Magari da una parte e' anche stufa, crede di aver provato ad aiutarti abbastanza ed ormai ha perso le speranze :/
La abbracci mai? Le fai capire che le vuoi davvero bene?
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15-07-2014, 09:47
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#3
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Intermedio
Qui dal: Sep 2012
Ubicazione: La vedi quella casa là? Ecco, io ci abito. Ma non cercarmi. Sarà la mia volontà a farmi uscire.
Messaggi: 193
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Quote:
Originariamente inviata da Biomotivato
Il problema e' che se una persona non ha affrontato il tuo stesso problema, non sa veramente di cosa si tratta :/
Tua madre non ha mai subito il bullismo.. il mutismo.. magari non ha nemmeno avuto la separazione dei suoi genitori.. non sa realmente cosa stai passando e cosi minimizza tutto.. crede che i problemi siano facilemente risolvibili e che tutto dipende da te
Magari da una parte e' anche stufa, crede di aver provato ad aiutarti abbastanza ed ormai ha perso le speranze :/
La abbracci mai? Le fai capire che le vuoi davvero bene?
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Certo che l'abbraccio, lo faccio anche spesso. Però c'è qualcosa che mi blocca nel dirle certi argomenti e allora sto male perché so che lei potrebbe aiutarmi ma ho paura che forse tenderebbe ancora a minimizzare, e allora evito proprio ._.
E sinceramente ho paura di come lei reagirebbe se mi sfogassi veramente, come faccio con quelle persone virtuali.
Ma tuttavia bisogna trovare un modo affinché lei possa prendermi su serio.
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15-07-2014, 09:51
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#4
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Esperto
Qui dal: Mar 2013
Messaggi: 3,845
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Se fossi in te andrei da uno psicologo per rafforzarti così da non doverti affidare agli altri, o almeno è quello che sto cercando di fare io.
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15-07-2014, 10:09
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#5
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Avanzato
Qui dal: Mar 2013
Messaggi: 402
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La frase preferita di mia madre, quando le espongo qualche mia preoccupazione, è "non essere infantile, tu non sai quali sono i veri problemi della vita".
Tu non sei costretto a sentirti grato per il fatto che si sia presa cura di te e della famiglia, diventare genitori significa assumersi delle responsabilità nei confronti dei figli.
Le vuoi bene e hai provato a parlarle per molto tempo, no? Però se lei rimane ancorata alle sue posizioni e non è capace di capirti l'unica soluzione è dare meno importanza al suo giudizio e investire in altri rapporti, come quelli con gli amici.
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15-07-2014, 10:50
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#6
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Intermedio
Qui dal: Sep 2012
Ubicazione: La vedi quella casa là? Ecco, io ci abito. Ma non cercarmi. Sarà la mia volontà a farmi uscire.
Messaggi: 193
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Quote:
Originariamente inviata da Weltschmerz
Se fossi in te andrei da uno psicologo per rafforzarti così da non doverti affidare agli altri, o almeno è quello che sto cercando di fare io.
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Ci vado dallo psicologo... solo che anche lui mi pare mi avesse detto una volta in una seduta ''prova a parlarne con tua madre dei tuoi problemi'' o una roba del genere...
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15-07-2014, 11:07
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#7
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Intermedio
Qui dal: Sep 2012
Ubicazione: La vedi quella casa là? Ecco, io ci abito. Ma non cercarmi. Sarà la mia volontà a farmi uscire.
Messaggi: 193
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Quote:
Originariamente inviata da caratteriale
E' tratto comune di molte persone (e non solo sociofobiche) quello di avere problemi comunicativi con i propri genitori. Si tratta di situazioni che si creano spontaneamente e che entrambe le parti, inconsapevolemente, alimentano; ritrovandosi così a non sapere come affrontare certi argomenti,dire le cose come stanno, esprimere liberamente e spontaneamente le proprie emozioni.
Si crea una sorta di vincolo, agevolato dalle abitudini e consuetudini, che crea a sua volta un vero e proprio muro comunicativo.
Siamo in molti qui a raccontarci i problemi a vicenda. Ma è anche normale, perché anche da piccoli magari il problema lo racconti all'amichetto (per dire) non è che vai da tua madre e le dici tutto per filo e per segno. A meno che non si è proprio dei cocchi di mamma che "la madre capisce sempre tutto e ha sempre ragione".
Anche le lettere che ho scritto,gli sms, e strategie varie per trasmettere loro le mie emozioni più profonde, non sono serviti a molto. Perché di fatto c'è come un muro.
Ho sofferto anch'io di mutismo selettivo da piccola,ma credo che sia tuttalpiù un'invenzione. Semplicemente non siamo fatti con lo stampino e ognuno ha i suoi tempi e modi di interagire.
Se tua madre ha capito che il tuo carattere, all'epoca, andava rispettato, sarà sicuramente in grado di trovare un compromesso per affrontare il tuo disagio.
Ma c'è sempre un egoismo del genitore e un egoismo del figlio. L'egoismo del figlio è semplicemente l'avidità del prendersi quanto dato. L'egoismo del genitore è proiettare sul figlio ciò che non si è stati in grado di darSI.
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Condivido in pieno. Sento proprio che c'è un muro che ci separa, qualcosa di intangibile MA attraversabile, tuttavia. Infatti, deve trovare un compromesso per accettarmi...non continuare a fottersene dei miei problemi e prenderli con superficialità, come se fossero cose da niente...quando sono cose anche abbastanza gravi, data la mia situazione
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15-07-2014, 11:27
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#8
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Intermedio
Qui dal: Apr 2013
Messaggi: 132
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Sembra di aver letto l'identikit di mia madre. Bravissima e devotissima donna, ma quando si tratta di confessarle i miei problemi tende sempre a minimizzare, con frasi del tipo "ne devi uscire da solo", "sono problemi adolescenziali" ecc. ecc.
Io non so più che fare, giuro.
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15-07-2014, 12:08
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#9
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Esperto
Qui dal: Mar 2013
Messaggi: 3,845
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Quote:
Originariamente inviata da Alley
Ci vado dallo psicologo... solo che anche lui mi pare mi avesse detto una volta in una seduta ''prova a parlarne con tua madre dei tuoi problemi'' o una roba del genere...
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Anche a me è stato detto così ma la terapia non si è fermata lì.
Diciamo che siamo nella fase "creati un sostegno positivo" con tappa finale "staccati dai genitori".
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15-07-2014, 19:39
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#10
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Banned
Qui dal: Mar 2013
Ubicazione: salerno
Messaggi: 711
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io, non parlo quasi mai con mia madre, non saprei consigliarti, io comunque l'ultima persona con cui mi confiderei al mondo è mia madre, non capirebbe. semplicemente perché non vive la mia stessa situazione.
come si dice : il dolore è di chi se lo sente.
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15-07-2014, 19:52
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#11
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,989
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Quote:
Originariamente inviata da Alley
[...] Praticamente ho problemi a dirle quello che provo verso i suoi comportamenti (il piu delle volte completamente infantili) oppure per le mie opinioni (che lei rigetta sempre prontamente e le manipola affinché sia d'accordo con lei) e altre cose che mi fanno salire il sangue al cervello dal nervosismo.
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Credo sia una situazione abbastanza diffusa, in ogni caso è anche la mia. Giusto per enucleare il più recente "casus belli", mio fratello, essendo sposato con figli riceve aiuti a non finire, comprata casa oltre 15 anni fa eccetera. Non essendo io sposato non ho mai ricevuto niente. Ebbene provo a dirlo ma da un orecchio entra e dall'altro esce. La sola risposta che ricevo è che "tanto io non ho bisogno" e mi lasceranno un sacco di soldi (già ora quasi erosi dallo stato, peraltro). Provo a dire che a 70 anni non mi tirerà più il pisello, che non ce la faccio più alla condivisione degli spazi (per molti mesi l'anno viviamo insieme) e non posso invitare una ragazza a casa ma niente. L'altro giorno mia madre ha detto tutta accorata che farebbe qualsiasi cosa per vedermi contento ma tutto va come prima. Lo dice da anni.
Credo che la maggioranza dei genitori voglia mantenere il controllo dei propri figli fino all'ultimo istante di vita, sì, anche ribaltando le idee e gli argomenti in modo da "dimostrare" che la ragione è sempre la loro. Trovo questo mostruoso, perché per quanto mi riguarda gli voglio comunque bene e ora sono infelice e "prigioniero", e solo quando non ci saranno più sarò veramente libero ma senza le sole due persone nell'Universo che realmente si sacrificherebbero per me (anzi, si sarebbero sacrificate in passato).
E' un dilemma da cui non so come uscire anche perché la vecchiaia peggiora ogni cosa. E' esattamente come parlare al muro, né più né meno.
Capisco di aver divagato ma trovo al fondo dei vari problemi lo stesso atteggiamento: ciascuno di noi crede che vivrà in eterno e potrà sempre controllare le persone su cui ha in misura diversa a seconda dei casi, qualche potere di controllo. E chi altri se non i figli?
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