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27-07-2011, 22:15
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#1
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Banned
Qui dal: Jul 2011
Ubicazione: Cosmopolita
Messaggi: 947
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(Sarà la sezione giusta? chi lo sa)
Sono dell'idea che per affrontare realmente un male dobbiamo buttarci direttamente contro di esso e far di tutto per batterlo. E l'ho fatto. Mi sono imposto di buttarmi e di provare a combinare qualche uscita con una mia amica che conosco da un pò di anni ma che mi è stata presentata da un amico tramite internet (e si, la conosco da anni ma non le ho mai chiesto di vederci nè di parlarci per "paura"). Esperienza infernale, durante il tragitto che mi separava dal luogo dell'incontro ho iniziato a star male e ad essere da un ansia terribile (tanto che ero certo di svenire da un momento all'altro).
Riflettendo ora e con calma sull'esperienza credo che la paura di non soddisfare le aspettative e di avere la certezza di risultare che non sarei piaciuto. Sono giunto alla conclusione che gran parte della timidezza derivi da una scarsa autostima, dalla sicurezza di risultare stupidi o inadeguati, quindi:
Come aumentare la propia autostima e quindi la sicurezza interiore di riuscire e di piacere (cosa assolutamente fondamentale per riuscire)? Che tecniche usate voi?
P.S: Per chi lo volesse sapere...alla fine mi ha dato buca; però lo rifarei, voglio rendere l'ansia un abitudine e che quindi perda di forza.
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27-07-2011, 23:10
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#2
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Intermedio
Qui dal: Jul 2011
Messaggi: 258
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caspita! l'hai trovata! la soluzione migliore immaginabile l'hai già messa in pratica
per essere più sicuro puoi fare un'analisi delle cose che non ti piacciono e cambiarle a poco a poco. per esempio se il tuo fisico non ti piace fai esercizzi. se senti di non avere argomenti leggi libri. se credi di non saper fare cose interessanti frequenta corsi etc etc etc.
ma questo è secondario. quello che conta è che ti sia fatto coraggio. non solo.
hai anche deciso di ripetere l'esperienza! meglio di così...^^
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27-07-2011, 23:31
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#3
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Esperto
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: qui vicino
Messaggi: 31,353
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Quote:
Originariamente inviata da Kavin Casey
(Sarà la sezione giusta? chi lo sa)
Sono dell'idea che per affrontare realmente un male dobbiamo buttarci direttamente contro di esso e far di tutto per batterlo. E l'ho fatto. Mi sono imposto di buttarmi e di provare a combinare qualche uscita con una mia amica che conosco da un pò di anni ma che mi è stata presentata da un amico tramite internet (e si, la conosco da anni ma non le ho mai chiesto di vederci nè di parlarci per "paura"). Esperienza infernale, durante il tragitto che mi separava dal luogo dell'incontro ho iniziato a star male e ad essere da un ansia terribile (tanto che ero certo di svenire da un momento all'altro).
Riflettendo ora e con calma sull'esperienza credo che la paura di non soddisfare le aspettative e di avere la certezza di risultare che non sarei piaciuto. Sono giunto alla conclusione che gran parte della timidezza derivi da una scarsa autostima, dalla sicurezza di risultare stupidi o inadeguati, quindi:
Come aumentare la propia autostima e quindi la sicurezza interiore di riuscire e di piacere (cosa assolutamente fondamentale per riuscire)? Che tecniche usate voi?
P.S: Per chi lo volesse sapere...alla fine mi ha dato buca; però lo rifarei, voglio rendere l'ansia un abitudine e che quindi perda di forza.
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nessuna -__- evito.....
Tu hai fatto benissimo, se te la senti insisti, vedrai che qualche risultao lo porti a casa, anche minimo ma lo ottieni...
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28-07-2011, 12:56
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#4
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Principiante
Qui dal: Jun 2011
Ubicazione: Milano
Messaggi: 44
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Sono assolutamente d’accordo con ciò che scrivi: il problema è la mancanza di autostima, il timore di risultare inadeguati. Per quanto riguarda me non conosco altre tecniche che non siano la comprensione della questione e poi la volontà di affrontarla.
La questione è: cosa ho io che non va? In cosa sono diverso da tanti altri che vanno per il mondo magari sì, con qualche timidezza (gli approcci sentimentali espongono sempre un po’ al ridicolo) ma nulla che li immobilizzi? Cosa ho? Nulla! Sono uguale agli altri, solo che sono cresciuto senza abbastanza autostima, fiducia in me e nei miei talenti, quella fiducia che tanti altri, appunto,hanno senza nemmeno pensarci.
Poi c’è la questione della volontà, perché capire una cosa non vuol dire subito farla propria, specialmente se ci sono anni di emozioni e posture e parole esitanti. Bisogna provare, riprovare,misurandosi sul lungo periodo, non scoraggiandosi ai primi esiti fallimentari: non si cambia in un colpo solo.
In definitiva, la soluzione per me è sapere che siamo tutti uguali e che d’altra parte le mie caratteristiche le ho solo io! Quindi, bravo Kavin Casey!
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28-07-2011, 13:38
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#5
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Esperto
Qui dal: Dec 2007
Ubicazione: Altrove
Messaggi: 4,533
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Autostima= valutazione da parte di perito assicurativo del valore residuo della propria vettura.
Ne consegue che per aumentare l'autostima, si deve curare la manutenzione periodica, cambiando l'olio agli intervalli previsti e sottoporla a frequenti lavaggi con applicazione di cera protettiva, onde preservare la lucentezza della vernice.
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28-07-2011, 19:21
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#6
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Esperto
Qui dal: Jun 2011
Messaggi: 1,024
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oltra all'autostima mi fotte l'autoefficacia, cioè la fiducia di poter riuscire a fare determinate cose con i propri mezzi.
insomma alla prova dei fatti io mi sento un incapace in tutto.
cmq hai ragione, l'unica cosa è esporsi all'ansia e soffrire, possibilmente senza ripensamenti o tentennamenti, perchè sennò tanto vale..
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30-10-2011, 20:58
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#7
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Avanzato
Qui dal: Feb 2010
Ubicazione: Castellammare di Stabia
Messaggi: 306
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Autostima e auto efficacia sono la stessa cosa. Bandura che ne è il principale teorico utilizza il termine "self-efficacy", in Italia la chiamiamo autostima.
Come è già stato fatto notare, l'autostima esprime il grado di fiducia che si ha in se stessi, ma questo livello di fiducia - a sua volta - è espressione di quello che pensi di te stesso. Se non vai a cambiare l'idea che hai di te, non puoi guadagnare autostima. In parole povere la bassa autostima è una conseguenza della condizione mentale.
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30-10-2011, 21:07
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#8
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Banned
Qui dal: Oct 2010
Messaggi: 8,236
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devi fare esperienze positive, l'unico modo è evitare di entrare in quelle negative...
io evito tutto
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30-10-2011, 21:13
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#9
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Esperto
Qui dal: Nov 2008
Ubicazione: Jupiter and Beyond the Infinite
Messaggi: 19,230
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Ultima modifica di Moonwatcher; 30-10-2011 a 21:15.
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30-10-2011, 21:54
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#10
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Intermedio
Qui dal: Aug 2011
Messaggi: 211
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.............
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Ultima modifica di ansiosa; 28-04-2016 a 12:48.
Motivo: privacy
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30-10-2011, 22:17
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#11
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Banned
Qui dal: Aug 2011
Messaggi: 42
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Quote:
Originariamente inviata da ansiosa
la scarsa autostima secondo me deriva da determinate esperienze del passato che hanno creato delle associazioni inconsce (per es parlare in pubblico = essere deriso).
Per aumentare l'autostima credo che ci sia il bisogno di porre delle nuove associazioni al posto di quelle precedenti (per es parlare in pubblico=risultare interessanti e fare nuove amicizie).
Ma come? Certamente non basta ragionarci e pensare "è vero,non sono inferiore a nessuno, sono interessante quanto gli altri, ecc" perchè parliamo di inconscio e non di qualcosa di cui siamo consapevoli.
L'inconscio lo possiamo cambiare solo con le esperienze. Provi oggi, provi domani, e man mano che ottieni risultati il tuo inconscio comincia a registrare nuove associazioni.
Con me fino ad ora ha funzionato.
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e l'esperienza passata, se pur negativa, dovrebbe servire ad insegnare qualcosa ed a conoscersi meglio. Uno strumento in più da poter utilizzare in futuro.
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30-10-2011, 22:18
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#12
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Banned
Qui dal: Sep 2011
Ubicazione: Roma
Messaggi: 1,061
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Non ho mai provato autostima in tutta la mia vita
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31-10-2011, 00:21
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#13
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Banned
Qui dal: Jul 2011
Ubicazione: Meridione
Messaggi: 330
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Quote:
Originariamente inviata da Kavin Casey
Sono dell'idea che per affrontare realmente un male dobbiamo buttarci direttamente contro di esso e far di tutto per batterlo. E l'ho fatto. [...]
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qualche mese fa era anche la mia politica, ora il mal di vivere mi ha annichilito, ed il mio essere si è accartocciato su se stesso, distruggendo gran parte dei risultati che ero riuscito a conseguire...
comunque sono contento per te
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01-11-2011, 18:46
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#14
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Avanzato
Qui dal: Feb 2010
Ubicazione: Castellammare di Stabia
Messaggi: 306
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Quote:
Da Bunker
devi fare esperienze positive, l'unico modo è evitare di entrare in quelle negative...
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Se fai solo esperienze positive, alla prima negativa che ti capita sei punto e daccapo. Bisogna invece imparare a valutare le cose in modo oggettivo e partendo dal presupposto che la realtà ha molteplici configurazioni.
Quote:
da Ansiosa
la scarsa autostima secondo me deriva da determinate esperienze del passato che hanno creato delle associazioni inconsce (per es parlare in pubblico = essere deriso).
Per aumentare l'autostima credo che ci sia il bisogno di porre delle nuove associazioni al posto di quelle precedenti (per es parlare in pubblico=risultare interessanti e fare nuove amicizie).
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L'equazione "parlare in pubblico = essere deriso" o "parlare in pubblico=risultare interessanti e fare nuove amicizie", non è una questione propriamente di autostima ma di convincimenti interiori profondi riguardanti se stessi. Il pensare di essere derisi parlando in pubblico è l'azione cognitiva di previsione degli eventi, l'autostima incide prima, quando devi valutare la tua capacità di far fronte all'evento.
Quote:
da Ansiosa
L'inconscio lo possiamo cambiare solo con le esperienze. Provi oggi, provi domani, e man mano che ottieni risultati il tuo inconscio comincia a registrare nuove associazioni
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quoto
Quote:
Roberta
l'esperienza passata, se pur negativa, dovrebbe servire ad insegnare qualcosa ed a conoscersi meglio. Uno strumento in più da poter utilizzare in futuro
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Dovrebbe, ma non necessariamente è così. Un timido o un fobico se poggia le sue valutazioni sul proprio passato si frega inevitabilmente, per il semplice fatto che il suo passato è stato vissuto su interpretazioni e percezioni della realtà falsate. Inoltre se incorre nel classico rimuginìo, ne resta prigioniero. Chi vuole uscire dalle paludi dell'ansia sociale non deve concentrarsi sul passato, ma sul presente. In fondo è il presente quello che si può modificare, non certo il passato. Insomma bisogna stare attenti con questo passato.
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01-11-2011, 19:05
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#15
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Banned
Qui dal: Aug 2008
Ubicazione: Palermo
Messaggi: 208
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Si, penso che i problemi di fobia sociale derivino sicuramente da una scarsa autostima...il sociofobico pensa di non poter piacere agli altri perchè noioso, o troppo timido, o non gradevole esteticamente, etc...in realtà ciò è dovuto al fatto che pensa queste cose di se stesso e riflette ciò che pensa di sè su quello che ipoteticamente gli altri potrebbero pensare di lui..in realtà poi trova conferma di tutte le sue convinzioni facendo continue estrapolazioni dai discorsi degli altri e interpretando in modo erroneo ogni possibile riferimento...ciò danneggia profondamente sia le amicizie che le relazioni sentimentali..si isola sempre di più perchè ha paura di essere giudicato e del rifiuto, ma il non affrontare le situazioni sociali, aumenta sempre di più le sue paure e così si instaura un circolo vizioso....ma se ci pensate bene, tutto parte dalla scarsissima autostima. Ho parlato in generale, ma in realtà ogni riferimento non è puramente casuale...parlavo di me
Io ho ordinato un libro consigliato qui sul forum e arriverà tra qualche giorno...si intitola "le dieci regole dell'autostima" di Chaterine Cardinal..vi farò sapere se mi sarà utile oppure no
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01-11-2011, 19:26
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#16
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Messaggi: 2,635
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Quote:
Originariamente inviata da rory
si isola sempre di più perchè ha paura di essere giudicato e del rifiuto, ma il non affrontare le situazioni sociali, aumenta sempre di più le sue paure e così si instaura un circolo vizioso....ma se ci pensate bene, tutto parte dalla scarsissima autostima.
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Verissimo che si instaura un circolo vizioso soprattutto in chi tende al rimuginio, ma non necessariamente a monte del problema cè carenza di autostima, diverse persone a riguardo di loro stesse non ritengono di essere necessariamente brutte, stupide o costantemente noiose, magari sanno anche di avere delle grosse potenzialità, ma non riescono a far valere la propria personalità nei contesti sociali, credo ciò si definisca mancanza di autoefficacia.
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01-11-2011, 20:06
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#17
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Banned
Qui dal: Aug 2008
Ubicazione: Palermo
Messaggi: 208
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Beh hai ragione...a monte quindi ci può essere un problema o di scarsa autostima o di scarsa autoefficacia...e si, non ci avevo mai pensato in effetti!
Nel mio caso credo sia un problema di scarsa autostima, ma non in tutto..diciamo che più circolo vizioso del mio non ci potrebbe essere..io credo di essere una bella ragazza, non mi reputo neppure inferiore agli altri come intelligenza e infatti nel contesto università sono del tutto normale, loquace e disinvolta..ma ogni volta che parlo con gli alri al di là dell'ambiente universitario, mi sembra sempre di annoiare le persone e non piacere e quindi sto chiusa a casa e non ho amici...perchè? Perchè mi sembra di apparire come una ragazza che si fa paranoie per ogni cosa e troppo problematica..e in effetti è così, ma perchè? Perchè ho paura del giudizio degli altri.....poi paradossalmente io mi vergogno proprio di non uscire mai..più circolo vizioso di questo
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01-11-2011, 20:29
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#18
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Messaggi: 2,635
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Per me invece il discorso riguarda più l'autoefficacia
Comunque sì, è il timore del giudizio degli altri che frega, e più si ha una certa stima delle proprie capacità più lo si tiene in considerazione, nell'estroverso ciò porta al tentativo di imporsi a ogni costo (cosa sotto vari aspetti positiva), mentre nei timidi sfigatamente sfocia nell'apprensione esagerata
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02-11-2011, 00:26
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#19
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 65,154
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Quote:
Originariamente inviata da muso giusto
La questione è: cosa ho io che non va? In cosa sono diverso da tanti altri che vanno per il mondo magari sì, con qualche timidezza (gli approcci sentimentali espongono sempre un po’ al ridicolo) ma nulla che li immobilizzi? Cosa ho? Nulla!
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Io invece più vado avanti e più mi convinco di essere più diverso dalla maggioranza delle persone di quanto la maggioranza delle persone siano diverse tra di loro.
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02-11-2011, 00:32
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#20
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Banned
Qui dal: Aug 2011
Messaggi: 42
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Quote:
Originariamente inviata da maralgiu
quoto
Dovrebbe, ma non necessariamente è così. Un timido o un fobico se poggia le sue valutazioni sul proprio passato si frega inevitabilmente, per il semplice fatto che il suo passato è stato vissuto su interpretazioni e percezioni della realtà falsate. Inoltre se incorre nel classico rimuginìo, ne resta prigioniero. Chi vuole uscire dalle paludi dell'ansia sociale non deve concentrarsi sul passato, ma sul presente. In fondo è il presente quello che si può modificare, non certo il passato. Insomma bisogna stare attenti con questo passato.
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Certo, non a caso ho scritto dovrebbe. Comunque, almeno per quanto mi riguarda e pur ritenendomi timida, trovo utile far tesoro delle esperienze passate belle e brutte. Le considero un'occasione in cui mi sono messa alla prova ed ho scoperto e capito cose nuove su me stessa. Certamente bisogna concentrarsi sul presente e non rimanere schiavi del passato, ma senza dimenticare il proprio punto di partenza. Che diventa la base per costruire un futuro più simile a quello che si desidera. Anche perchè ciò che siamo nel presente è inevitabilmente un prodotto di esperienze passate.
Ovviamente bisogna cercare di mantenere un atteggiamento costruttivo e non cadere nello sconforto..fosse facile..Ma lo trovo un percorso inevitabile..
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