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		|  11-10-2012, 09:23 | #21 |  
	| Intermedio 
				 
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			Vorrei trovare un "momento giusto" per dirlo perchè spesso non me la sento. E' come se ammettessi che mi drogo. 
 Non vorrei rovinare dei momenti in cui sono più spensierati ma non posso dirlo nemmeno quando sono molto arrabbiati. Torno domani dall'università, ho tutto il weekend..
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		|  11-10-2012, 09:24 | #22 |  
	| Esperto 
				 
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					Originariamente inviata da curry  Vorrei trovare un "momento giusto" per dirlo perchè spesso non me la sento. E' come se ammettessi che mi drogo.Non vorrei rovinare dei momenti in cui sono più spensierati ma non posso dirlo nemmeno quando sono molto arrabbiati. Torno domani dall'università, ho tutto il weekend..
 |  Secondo me ti converrebbe parlarne PRIMA col tuo terapeuta..
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		|  11-10-2012, 10:11 | #23 |  
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			non sono cose da dire ai propri genitori, a meno che tu non voglia attirare la loro attenzione per ottenere qualcosa.
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		|  11-10-2012, 12:21 | #24 |  
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					Originariamente inviata da chrissolo  Secondo me ti converrebbe parlarne PRIMA col tuo terapeuta.. |  Esatto... 
Il prima possibile...
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		|  11-10-2012, 15:37 | #25 |  
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			Mi dispiace, anche io a 16 anni mi graffiavo le braccia ma nessuno se ne accorse.Devi capire però che non è facendoti male che ti liberi dei tuoi problemi.
 Perchè ti lesioni? Per attirare l'attenzione o hai paura che ti scoprano?
 Io credo che tu in qualche modo vorresti richiamare l'attenzione di tua madre, che da come l'hai descritta sembra piuttosto indifferente nei tuoi confronti.
 Ora non conosco i tuoi problemi, ma se devi, parla con tua madre a quattr'occhi anzichè farti del male.
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		|  11-10-2012, 16:25 | #26 |  
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					Originariamente inviata da curry  ..a dire il vero non so neppure se sia giusto parlarne qui, ma è una conseguenza dell'ansia.Già da piccola ricordo che inibivo la mia rabbia e mi pungevo le dita con un ago per provare dolore, e una volta mi sono buttata da uno scivolo sperando di farmi male. Altre forme di autolesionismo sono mangiare troppo e stare troppo al pc, continuo fino a star male.
 Ma questa cosa del tagliarmi fino a sanguinare, l'ho iniziata solo a luglio, e sto iniziando a spaventarmi, anche se sono ferite di poco conto.
 Il problema è che mia madre ultimamente è molto nervosa e crede che molte cose le faccia per farla sentire in colpa, se le dicessi di questo mio problema starebbe malissimo e comunque penserebbe che io lo faccia per fare stare male lei, quando non è vero.
 In realtà, del fatto che mi faccio male l'ho detto solo al mio fratellino, minimizzando l'entità del problema. Ieri, domenica, io, lui, mia sorella e mia madre eravamo in macchina per preparare i nostri alloggi all'università.iniziamo a litigare, io mi sento molto in ansia e (sto seduta sul sedile posteriore, a sinistra) struscio il fianco della mano sul manubrio della macchina fino a bruciarmi la pelle. Mi si forma una vescica e tiro via il lembo di pelle, mi fa ancora male. Mio fratello era a destra e se ne è accorto, me lo ha detto oggi, mia madre era davanti a me e non ho idea se se ne sia accorta o meno, ma non mi ha detto nulla.
 So che la cosa migliore è parlarne con i genitori ma non vorrei caricarli di questo peso. Ogni  volta che ci provo, comunque, mi blocco. Non so come fare.
 |  è una situazione molto difficile è delicata,però già che sai che devi parlarne con i tuoi è importante,prova a scrivergli una lettera,una domanda ma vai da uno psicologo?
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		|  17-10-2012, 21:42 | #27 |  
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			oK, ho detto all'analista del mio problema. lei, serafica come sempre, mi ha chiesto co cosa mi tagliavo, il motivo per cui lo facevo, ecc...E poi ha solo detto che è feliche che glieen abbia parlato.
 
 Poi mi è sorto un dubbio, relativo ai miei genitori. Mio padre fa la guardia medica, sa riconoscere le ferite da taglio. Credo che lui e forse anche mia madre si siano accorti delle ferite ma non dicano nulla ( ho iniziato a luglio e alcune le hanno notate, ma ho trovato un sacco di scuse x giustificarle). E' anche vero che mi taglio sopratutto sulle gambe, anche se sento una voglia fortissima di farlo sui polsi. Ma mi controllo, perchè non voglio che chiunque si accorga delle feRite.
 
 Perchè si sente il bisogno di ferirsi sulle braccia, e sopratutto sui polsi?
 
 
 edit: scrivo male perchè mi tremano un po' le mani e premo le lettere della tastiera con un  ordine sbagliato
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		|  06-11-2012, 17:43 | #28 |  
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			Ok, ora so come potrei venire considerata se lo dicessi a qualcuno. Qualche sera fa ho visto con le amiche un telefilm horror (tralaltro fatto molto bene), American Horror Story. Parla di una famiglia molto disfunzionale che va ad abitare in una casa infestata. In questa famiglia c'è una ragazzina, depressa perchè il padre ha tradito la madre, e a scuola viene picchiata, e quindi si taglia sulle braccia.Vedendo la scena in cui si taglia, le mie amiche hanno commentato sprezzanti "Emo del ca**o!".
 Insomma, lasciamo stare... mi porterò dietro il segreto ancora per molto. Ho solo paura che confrontando i tagli paralleli nel telefilm con quelli che ho sulle gambe, potrebbero rendersene conto, ma è difficile che mi vedano le gambe.
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		|  06-11-2012, 17:57 | #29 |  
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					Originariamente inviata da curry  Vado già in analisi ma mi vergogno di parlarne con l'analista. E i miei genitori lavorano entrambi nel campo dellla psicanalisi, ed è proprio per questo che non vorrei parlargliene, sono cose che vivono tutti i giorni, è vero, ma se lo sapessero è come se avessero la prova di aver fallito come genitori. |  è comprensibile tu non voglia parlarne coi tuoi..soprattutto se lavorano nel campo della psicanalisi. 
ma se non ne parli all'analista ti precludi una delle vie migliori per venirne fuori    
io ti posso dire che smisi di tagliarmi le braccia solo quando ebbi il coraggio di tagliarmi le vene del polso,e non penso tu voglia arrivare a una cosa del genere. 
per ora lascia stare i tuoi genitori,ma se hai già la fortuna di essere seguita da uno specialista dagli fiducia    |  
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