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13-09-2019, 08:00
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#1
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,246
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Spesso mi sono messo a riflettere su questa cosa.
Delle volte si dice a delle persone di non autodenigrarsi, ma autodenigrarsi in sostanza cosa significa?
A me sembra che in fin dei conti una persona si autovaluti semplicemente in base ad una serie di parametri sociali che danno valore all'individuo.
Alla fine un tizio si dice "non valgo quasi nulla posso aspirare solo a cose e persone di scarso valore" e un altro "no, tu vali, è solo un pensiero o un'idea la tua quella di non meritare nulla" allora il primo tizio (l'autodenigratore) dà fiducia a quello che gli dice il secondo tizio ed inizia a pensare che essendo una persona di valore può permettersi di alzare l'asticella (quella che stando troppo in basso lo faceva soffrire) e puntare a certi tipi di relazioni con certi tipi di persone, quando poi però fallisce, lo stesso tizio che gli aveva detto che valeva gli suggerisce poi di ridimensionare le pretese che nelle sue condizioni non può permettersi di aspirare a cose del genere, adesso deve soltanto scegliere persone del suo "livello" ritrattando di sana pianta quel che aveva sostenuto all'inizio.
Ora discorsi del genere ne ho sentiti a bizzeffe, per questo poi l'idea che una persona si autodenigri da sola (cioé in base a com'è adesso si dia da sola in modo del tutto slegato dal contesto uno scarso valore sessuale e sociale) nella stragrande maggioranza dei casi, non mi ha mai convinto davvero, perché poi i tizi stessi che suggeriscono cose del genere consigliano alla persona di automigliorarsi, ma se la persona si deve automigliorare vuol dire che il suo valore adesso è davvero scarso socialmente e non è un'idea che ha la persona in testa.
Per me ci vuole coerenza, tutto dovrebbe collimare, ma a me sembra che non collimi un bel niente in discorsi del genere.
Voi cosa ne pensate?
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Ultima modifica di XL; 13-09-2019 a 08:09.
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13-09-2019, 08:05
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#2
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Esperto
Qui dal: Apr 2019
Messaggi: 833
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Capisco il discorso. È un mondo difficile dove:
Se hai veramente scarso valore relazionale in tutti gli aspetti così come sei non troverai nulla (sei bruttissimo, antipatico, stupido, poverissimo ecc)
Se hai dei punti di forza usali per poter avere relazioni con ragazze di pari o minor valore relazionale (quindi in assoluto di minor valore in quanto è assodato che a parità di requisiti una donna sia avvantaggiata nelle relazioni.. almeno in un primo momento ).
Sviluppa tutto lo sviluppabile prima di lamentarti che nessuna ti vuole (sempre se c'è una base di partenza promettente )
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13-09-2019, 08:11
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#3
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,246
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Quote:
Originariamente inviata da BackToMe
Sviluppa tutto lo sviluppabile prima di lamentarti che nessuna ti vuole (sempre se c'è una base di partenza promettente )
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Il mio discorso non verte su come trovare la ragazza o amici, verte su questo tipo di discorsi qua sull'autodenigrazione.
Sto dicendo che se una persona dice adesso di valere poco, la cosa non rappresenta nella maggior parte dei casi un'autovalutazione pazzoide ereditata dalla famiglia se poi una persona deve anche automigliorarsi o potenziare certe caratteristiche davvero.
Questa cosa qua la si condivide poi col resto del consorzio sociale e non solo familiare.
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Ultima modifica di XL; 13-09-2019 a 08:14.
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13-09-2019, 08:52
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#4
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Esperto
Qui dal: Apr 2019
Messaggi: 833
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Quote:
Originariamente inviata da XL
Il mio discorso non verte su come trovare la ragazza o amici, verte su questo tipo di discorsi qua sull'autodenigrazione.
Sto dicendo che se una persona dice adesso di valere poco, la cosa non rappresenta nella maggior parte dei casi un'autovalutazione pazzoide ereditata dalla famiglia se poi una persona deve anche automigliorarsi o potenziare certe caratteristiche davvero.
Questa cosa qua la si condivide poi col resto del consorzio sociale e non solo familiare.
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l'autovalutazione è sempre fallata in positivo o negativo però di base concordo che ci si riesce a vedere in modo abbastanza obbiettivo a parte soffrire di grossi problemi nel valutarsi (come la dismorfofobia o depressione e non saper apprezzare quel che si è e si ha fatto): se uno è piacente e fa una bella vita lo sa, idem se uno non ha cartucce al suo arco. La buona notizia è che spesso ci sono margini di miglioramento anche se non sono assoluti.
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13-09-2019, 08:56
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#5
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Intermedio
Qui dal: Aug 2019
Ubicazione: über Alles
Messaggi: 171
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Ma perché è il discorso alla base che pone il problema in maniera diversa: un conto è dire "non valgo nulla" un conto è dire "ho queste capacità che andrebbero migliorate, ho questi limiti su cui devo lavorare". Quando si dice "non valgo nulla" si pone il discorso in maniera astratta, psicologica, che non ha basi concrete su cui poter lavorare se non un cercare nel proprio intimo di vedersi diversi e di acquisire maggiore sicurezza; quando invece si dice "ho queste capacità che andrebbero migliorate, ho questi limiti che devo superare" è tutto più concreto e lavorabile e accessibile agli altri. Una cosa è avere la consapevolezza che ci sono degli aspetti su di sé che andrebbero migliorati, che si pensa che non siano sufficienti, "buoni"; una cosa è vedersi (o dire di vedersi) completamente falliti, senza alcun valore. I consigli arrivano in base a come si imposta il discorso, se si cambia l'impostazione del discorso arriveranno consigli differenti.
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13-09-2019, 09:08
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#6
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Banned
Qui dal: Oct 2015
Messaggi: 2,458
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Il consiglio di non autodenigrarsi alla fine è positivo. Se devi auto-valutarti, tanto vale farlo in positivo. Cioè se parti già che hai una pessima considerazione di te stesso di passa proprio la voglia di metterti in gioco. Meglio puntare in alto. Chi ha fatto grandi cose nel mondo ha puntato in alto, non è che ha pensato "eh ma non so capace, ho scarso valore". L'unica cosa è che se le aspettative vengono disattese, puoi rimanerci male, quello sì.
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13-09-2019, 10:27
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#7
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Esperto
Qui dal: Nov 2009
Messaggi: 7,650
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Quote:
Originariamente inviata da XL
perché poi i tizi stessi che suggeriscono cose del genere consigliano alla persona di automigliorarsi, ma se la persona si deve automigliorare vuol dire che il suo valore adesso è davvero scarso socialmente e non è un'idea che ha la persona in testa.
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Uhm.. non necessariamente.
A volte esiste del potenziale inespresso o comunque inibito da fattori ampiamente modificafili.
Per dire, puoi essere una bella ragazza senza però sapere come valorizzarti. I giusti consigli (un vestito piuttosto che un altro, un taglio di capelli differente) potrebbero darti la chiave giusta per esaltare la bellezza già esistente.
Discorso analogo per l'intelligenza. Lo studio e l'impegno in determinati contesti aiutano a dare una forma alle doti di base.
Automigliorarsi è sempre un bene anche come conferma delle proprie virtù. Fa sentire più ferrati, aumenta l'autostima e permette di osservare tutto da un punto diverso.
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13-09-2019, 10:51
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#8
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Esperto
Qui dal: Nov 2008
Ubicazione: Jupiter and Beyond the Infinite
Messaggi: 19,230
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Quote:
Originariamente inviata da XL
e un altro "no, tu vali, è solo un pensiero o un'idea la tua quella di non meritare nulla" allora il primo tizio (l'autodenigratore) dà fiducia a quello che gli dice il secondo tizio ed inizia a pensare che essendo una persona di valore può permettersi di alzare l'asticella (quella che stando troppo in basso lo faceva soffrire) e puntare a certi tipi di relazioni con certi tipi di persone
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Sicuro, siamo tutti psicologicamente "sani" ed appena ci dicono che abbiamo valore stiamo tutti ad annuire e dire "sì che bello dai allora ci possiamo relazionare". Come no. Solo nel mondo psicomaterialista di XL.
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13-09-2019, 12:04
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#9
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Esperto
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: qui vicino
Messaggi: 31,353
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di base tutte le persone hanno un valore di fondo, un valore altissimo
l'errore di chi su autodenigra è non capirlo
allo stesso modo non esiste nessuno che può considerarsi "un fenomeno", un "grande", "un Dio" e questo è l'errore opposto che il 90% della popolazione attuale commette
è un equilibrio sottile da raggiungere, umiltà vera e rispetto di se stessi
fondamentalmente è un problema di fede, ma è un discorso troppo lungo da affrontare
è d'aiuto provare a fare questo esercizio, non giudicare, nessuno
il che non vuol dire non avere morale o valori di riferimento, semplicemente vuol dire non mettere mai in discussione il valore di una persona, ovviamente compresi noi stessi
tre esempi banali:
se una ragazza tradisce il fidanzato possiamo ritenere che ha fatto certo una cosa brutta, ma non dobbiamo stabilire che è una trota
se un tizio ha parcheggiato il suv nel posto dei disabili, possiamo sicuro giudicare la cosa come un' azione illegale, spregevole, arrogante, ma devo resistere alla tentazione di pensare a lui come ad un essere globalmente inferiore, cattivo e schifoso
se ho mentito ai miei genitori dicendo che ho dato 10 esami ed invece non li ho dati, non sono un fallito bugiardo codardo che non merita di vivere, semplicemente ho sbagliato, ho fatto un errore, per millemila motivi, posso provare a rimediare, pagarne le conseguenze, ma non cambia il fatto che di base ho un valore, importante, e che un atto o un singolo aspetto caratteriale non definisce il senso intero della mia esistenza
non esistono valori assoluti da attiribuire ad una persona, dare giudizi ed appiccicarli alle altre persone o a noi stessi è un errore (che facciamo continuamente, io per primo eh)
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13-09-2019, 12:21
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#10
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Esperto
Qui dal: Nov 2008
Ubicazione: Jupiter and Beyond the Infinite
Messaggi: 19,230
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Quote:
Originariamente inviata da Inosservato
di base tutte le persone hanno un valore di fondo, un valore altissimo
l'errore di chi su autodenigra è non capirlo
allo stesso modo non esiste nessuno che può considerarsi "un fenomeno", un "grande", "un Dio" e questo è l'errore opposto che il 90% della popolazione attuale commette
è un equilibrio sottile da raggiungere, umiltà vera e rispetto di se stessi
fondamentalmente è un problema di fede, ma è un discorso troppo lungo da affrontare
è d'aiuto provare a fare questo esercizio, non giudicare, nessuno
il che non vuol dire non avere morale o valori di riferimento, semplicemente vuol dire non mettere mai in discussione il valore di una persona, ovviamente compresi noi stessi
tre esempi banali:
se una ragazza tradisce il fidanzato possiamo ritenere che ha fatto certo una cosa brutta, ma non dobbiamo stabilire che è una trota
se un tizio ha parcheggiato il suv nel posto dei disabili, possiamo sicuro giudicare la cosa come un' azione illegale, spregevole, arrogante, ma devo resistere alla tentazione di pensare a lui come ad un essere globalmente inferiore, cattivo e schifoso
se ho mentito ai miei genitori dicendo che ho dato 10 esami ed invece non li ho dati, non sono un fallito bugiardo codardo che non merita di vivere, semplicemente ho sbagliato, ho fatto un errore, per millemila motivi, posso provare a rimediare, pagarne le conseguenze, ma non cambia il fatto che di base ho un valore, importante, e che un atto o un singolo aspetto caratteriale non definisce il senso intero della mia esistenza
non esistono valori assoluti da attiribuire ad una persona, dare giudizi ed appiccicarli alle altre persone o a noi stessi è un errore (che facciamo continuamente, io per primo eh)
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Un post di inox completamente serio.
Stai bene? Mi sto preoccupando seriamente.
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13-09-2019, 12:45
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#11
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,246
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Ma avere qualità in potenza da sviluppare che significa? Che bisogna acquirlsirle perché ora non ci sono. E' comunque un incognita, in potenza io posso considerarmi anche ricco se becco quella maledetta combinazione. In potenza sono tutto, in pratica adesso sono quello che sono, quanto scommetterebbero altri su di un mio miglioramento in certi sensi? Più o meno di me?
Il punto che vorrei mettere in evidenza è questo.
C è un cavallo che sembra brocco in base a quel che è riuscito a combinare, un altro sembra valido, quante persone rischierebbero di investire soldi per poi farlo correre e recuperare l investimento?
Ora se altri a parole dicono al cavallo di credere in se stesso e poi loro stessi non investono i loro soldi per me c è qualcosa che non va e discorsi del genere sono poco coerenti per me. Non è solo il cavallo che crede che certe cose le riuscirà a fare con scarsissime probabilità, lo credono anche gli altri.
Finché una persona non rischia nulla è possibilista e tutti possono diventare tutto, quando poi bisogna metter mano al portafoglio o si rischia qualcosa poi tutto questo ottimismo viene ridimensionato di colpo.
Come certe donne che ti dicono che in potenza sei tanto però loro mica rischiano di prendersi tutta 'sta potenza qua, si buttano sulla certezza di chi le ha già acquisite certe capacità.
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Ultima modifica di XL; 13-09-2019 a 12:55.
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13-09-2019, 13:11
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#12
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Esperto
Qui dal: Nov 2009
Messaggi: 7,650
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Quote:
Originariamente inviata da XL
Ma avere qualità in potenza da sviluppare che significa? Che bisogna acquirlsirle perché ora non ci sono.
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.. oppure queste qualità potrebbero già esserci, magari nascoste sotto qualche tonnellata di insicurezza.
Il problema è che spesso tendiamo a evidenziare le mancanze invece dei pregi.
Quote:
Originariamente inviata da XL
In potenza sono tutto, in pratica adesso sono quello che sono, quanto scommetterebbero altri su di un mio miglioramento in certi sensi?
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Dipende da questi "altri", da quanto ci conoscono e dalla loro capacità di vedere oltre. Chiamalo intuito, fiuto o semplici analisi di dati forse meno evidenti ma comunque tangibili.
Però secondo me la questione non riguarda tanto la percezione altrui quanto la nostra.
Quanto siamo disposti a rischiare per cambiare le cose?. I rischi fanno sempre paura, è logico. Possono essere dei colpi all'autostima mica da ridere. Però a volte permettono di smontare delle teorie e questa possibilità è la più terrificante fra tutte. Tolte loro si resta nudi di fronte alla vita.. e quindi diventa ancora più complicato fare i conti con le magagne quotidiane.
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Ultima modifica di Xchénnpossoreg?; 13-09-2019 a 13:14.
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13-09-2019, 13:14
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#13
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Banned
Qui dal: Jan 2018
Messaggi: 654
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non so se la cosa in fondo abbia a che vedere con quanto detto finora, ma dal mio umilissimo (cazzate) punto di vista, automiglioramento va necessariamente a braccetto con un comportamento antisociale, ovvero non puoi pretendere di capire chi sei e cosa farne della tua vita circondato da gente che in fin dei conti non ha nulla a che vedere con la tua persona, e forse, si spera, mai ce l'avrà. quelle famose qualità o doti innate è molto probabile che le abbiano davvero tutti, inclinazioni che, chi piu e chi meno, cominciano con l'affiorare nell'infanzia, ma che se prese alla leggera, in molti casi, rischiano di finire nel famigerato cassetto in tempi anche abbastanza brevi. questo significa che i genitori, quanto le istituzioni, avrebbero il dovere, anzi direi il solo dovere di assecondare tali inclinazioni, perché non c'è altro modo di vivere un'esistenza serena se non facendo quello per cui s'è nati. purtroppo avviene l'esatto contrario, si cerca cioè di sviluppare "doti" che servono solamente a guadagnarsi la pagnotta in un clima di competizione continuo, a tratti soffocante, che ci trascina letteralmente in posizioni opposte la nostra naturale indole. ora, se tutti fossero in grado di vedere chi siamo, e fossero liberi di perseguire solo quei lati dell'esistenza che lo porterebbero alla realizzazione, saremmo ovviamente tutti considerabili delle ottime persone, e verrebbe per forza di cose a instaurarsi un clima di pace sulla terra, non esistendo piu alcun motivo per farsi la guerra e competere vicendevolmente come un branco di scimmie puzzolenzi buttate a pesce su un casco di banane. il problema è andarlo a spiegare porta a porta. o a "porta a porta".
in sostanza, lo scopo della vita è questo, e chiunque, volente o nolente, venga deviato, o scelga inconsapevolmente di uscire da tale sentiero, è destinato a soffrire. non ci sono cazzi che tengano. che poi uno spenda l'intera esistenza nel cercare di capire perché è qui, e quali sono queste doti, non importa, forse il suo sentiero è proprio quello di ricercare costantemente una risposta alle sue domande. l'importante è cominciare, rendersene conto, e cambiare di conseguenza, senza perdere altro tempo dietro inutili lavori di merda. umilissimo parere personale, non me ne vogliano lor signori.
ricordatevi che chi si prende la libertà di giudicare vive la stessa condizione del suo bersaglio, o non avrebbe interesse alcuno nel giudicarlo. e non esistono altre condizioni, o si è sul sentiero o si è nella merda.
salvo le tante, forse troppe eccezioni legate a patologie di varia natura, ovvio. altro discorso. eccezioni che alla fine, a guardar bene, chissà, in un mondo migliore, popolato da individui migliori..
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Ultima modifica di nattydread; 13-09-2019 a 13:35.
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13-09-2019, 13:41
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#14
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,246
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Quote:
Originariamente inviata da Xchénnpossoreg?
.. oppure queste qualità potrebbero già esserci, magari nascoste sotto qualche tonnellata di insicurezza.
Il problema è che spesso tendiamo a evidenziare le mancanze invece dei pregi.
Se è nascosto tutto sotto tonnellate di insicurezza è nascosto sia per noi che per gli altri, che ci sia davvero questo tesoro là sotto è di nuovo una cosa praticamente invisibile, in base a cosa poi anche io posso crederci che là sotto c è qualcosa di rilevante?
Dipende da questi "altri", da quanto ci conoscono e dalla loro capacità di vedere oltre. Chiamalo intuito, fiuto o semplici analisi di dati forse meno evidenti ma comunque tangibili.
Però secondo me la questione non riguarda tanto la percezione altrui quanto la nostra.
Quanto siamo disposti a rischiare per cambiare le cose?. I rischi fanno sempre paura, è logico. Possono essere dei colpi all'autostima mica da ridere. Però a volte permettono di smontare delle teorie e questa possibilità è la più terrificante fra tutte. Tolte loro si resta nudi di fronte alla vita.. e quindi diventa ancora più complicato fare i conti con le magagne quotidiane.
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Siamo disposti a rischiare quanto.gli altri secondo me, non c'è un vero scollamento tra autovalutazione ed eterovalutazione. La prima rispecchia la seconda e viceversa.
Se è nascosto tutto è nascosto a noi come agli altri è nuovamente un qualcosa di incerto comunque, come faccio a ritenermi potenzialmente capace di.far certe cose? Alla fine si chiede a me di avere fiducia al buio quando altri poi questa fiducia al buio non l avrebbero.
Io ad esempio non andrei certo incontro ad un martirio per fede, non.sono certo che esiste Dio, ma nemmeno così certo del contrario, riguardo a questa cosa sono insicuro, poi magari è insicuro anche un altro e questo poi chiede a me d essere sicuro, ma posso essere sicuro in base a cosa? A niente?
Se ho accumulato dati negativi nei miei confronti, questi ho adesso e con.questi poi posso proiettarmi nel futuro.
E' stato fatto l esempio del curriculum per essere assunti, se io non ho un buon curriculum nessumo mi darebbe fiducia, come faccio io a darmela da solo con.a disposizione gli stessi dati dell esaminatore?
Si suppone che nel curriculum non ho messo tutti i dati rilevanti?
A un certo punto poi mi vien da chiedere io cosa dovrei scrivere in un curriculum per avere questa fiducia, a questo punto con questi dati dovrei convincermi sia io che l altro.
Le due cose vanno di pari passo comunque alla fine.
Tutta l ecomomia è basata su questi meccanismi di fiducia e per magia poi si suppone che i singoli possano nutrire forme di fiducia che si basano praticamente su nulla di solido.
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Ultima modifica di XL; 13-09-2019 a 14:18.
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13-09-2019, 14:30
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#15
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,246
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Quote:
Originariamente inviata da Headache94
Se è vero o non vero che si è di scarso valore non conta,cioè una volta che ti autodenigri che hai risolto? E' come un vicolo cieco,invece rimanendo positivi si tiene sempre una porta aperta
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Ma autodenigrarsi per me equivale ad autovalutarsi in modo realistico-probabilistico, la porta aperta la lascio anche al superenalotto ma bisogna tener presente poi che è un gioco dove si vince con scarsissime probabilità: anche se non nulle, comunque poi sono scarsissime, in base a quel che si sa. Il biglietto lo gioco magari ma poi ci investo poco e ho comunque poche speranze di vincere, non mi si può chiedere poi di avere più speranze se poi 'ste speranze non ce le avrebbe nemmeno l'altro che fa bei discorsi.
Io l'ho scritto già altrove, credo che l'altro crede a quel che sostiene a parole se lo dimostra poi praticamente che ci crede.
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Ultima modifica di XL; 14-09-2019 a 11:29.
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13-09-2019, 16:16
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#16
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Esperto
Qui dal: Nov 2009
Messaggi: 7,650
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XL ti rispondo senza quote (sto usando il tablet).
Se è nascosto tutto è nascosto a noi come agli altri è nuovamente un qualcosa di incerto comunque, come faccio a ritenermi potenzialmente capace di.far certe cose?
Provando e riprovando, se necessario.
Pensa ai bambini piccoli, imparano a camminare dopo tantissimi tentativi. Ondeggiano, cadono ma alla fine eccoli in piedi. Prima un passo e poi un altro. Piano piano.
Se ho accumulato dati negativi nei miei confronti, questi ho adesso e con.questi poi posso proiettarmi nel futuro.
E' stato fatto l esempio del curriculum per essere assunti, se io non ho un buon curriculum nessumo mi darebbe fiducia, come faccio io a darmela da solo con.a disposizione gli stessi dati dell esaminatore?
Perché te lo devi.
Meriti un'opportunità e vale la pena pensare ad un futuro diverso.
E non solo... anche per il piacere di smentire i tuoi trascorsi. Per orgoglio.
Perché sei tu.
In fondo meglio provare piuttosto che osservare il mondo da un angolino.. no?
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Ultima modifica di Xchénnpossoreg?; 13-09-2019 a 16:19.
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13-09-2019, 18:22
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#17
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,246
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Ma a provare l'ho detto, posso anche provare ma non posso avere molta fiducia.
I bambini non agiscono in vista di uno scopo quando imparano a camminare, non penso proprio facciano quel che fanno in senso intenzionale come un adulto che vuol raggiungere un certo stato e pensano "adesso faccio questo per imparare a camminare come quell'altro bambino".
Anche imparare a parlare non penso proprio che si impari in modo intenzionale.
Il bambino non pensa "adesso faccio questa cosa per...", agisce e basta, ripete, copia i suoni del genitore, senza avere alcuno scopo di automiglioramento, non ce l'ha proprio in mente alcun costrutto del genere.
Già l'ho scritto altre volte, ho imparato a scrivere alla tastiera più velocemente frequentando il forum, ma ho fatto questa cosa non in modo intenzionale, agivo spinto da altri interessi, l'ultimo interesse che avevo era quello di automigliorarmi e scrivere più velocemente. Investivo risorse su altri scopi abbordabili e indirettamente imparavo senza avere in mente l'abbordabilità di questo.
I bambini secondo me si spostano, rompono, agiscono, non per automigliorarsi, ma per curiosità, perché vedono certe cose intorno, l'automiglioramento, l'imparare a parlare ecc. ecc. sono effetti secondari di una serie di automatismi e altri scopi. Solo i bambini in cui si arresta il processo (non imparano a parlare o camminare) devono poi per forza di cose iniziare ad aver coscienza del processo, che questo non è affatto automatico in ogni caso e che nel loro caso specifico qualcosa non va.
Un bambino così piccolo non ce l'ha proprio alcuna percezione di stima e valore sociale.
Che poi alla fine forse questa potrebbe essere la risposta, non agire in vista di alcuno scopo d'automiglioramento, d'automigliorarsi uno dovrebbe fottersene, è già tutto 'sto costrutto qua che fa ingolfare il sistema, non bisogna migliorare la stima di sé, bisogna dissolverla proprio tutta 'sta cosa.
Io qua sto scrivendo, e riscrivo e correggo, e riesco ad agire in qualche senso senza avere alcuna intenzione di migliorare o darmi più valore, non è certo roba da poter mettere in un curriculum o di cui vantarsi... Poi con chi?
Se vedo un paio di tette e mi vien voglia di afferrarle, non lo faccio di certo per migliorare la presa o diventare un massaggiatore provetto, cerco di toccarle perché mi piacciono.
Al diavolo l'automiglioramento, bisogna davvero tornare all'infanzia dove non esisteva proprio l'autostima. Bisogna uscire fuori proprio anche dallo schema dell'orgoglio, del valore, e agire per altri motivi. Nel mio caso specifico mi sa che è proprio questo ad incepparmi di più, le poche volte che sono riuscito a combinare qualcosa non era attiva alcuna intenzione di migliorare.
Se disegno non penso a me stesso che agisce, penso al disegno che voglio realizzare, pensare a me stesso che agisce e che riesce a fare o non fare qualcosa, una linea, questo e quell'altro, crea un disturbo nel processo e fa decadere pure l'interesse per quel che stavo facendo.
L'esempio dei bambini è stato molto significativo. Se un bambino si agita nel girello, sposta i piedi ecc. ecc. non lo fa certo per imparare a camminare, ma perché ha visto un oggetto che gli interessa là intorno e magari lo vuole afferrare.
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Ultima modifica di XL; 14-09-2019 a 11:27.
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13-09-2019, 20:39
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#18
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Banned
Qui dal: Apr 2015
Ubicazione: Ovunque ma non qui
Messaggi: 14,396
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Autodistruzione
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14-09-2019, 09:19
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#19
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Esperto
Qui dal: Jan 2017
Ubicazione: Toscana/Bologna
Messaggi: 4,720
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Quote:
Originariamente inviata da Inosservato
di base tutte le persone hanno un valore di fondo, un valore altissimo
l'errore di chi su autodenigra è non capirlo
allo stesso modo non esiste nessuno che può considerarsi "un fenomeno", un "grande", "un Dio" e questo è l'errore opposto che il 90% della popolazione attuale commette
è un equilibrio sottile da raggiungere, umiltà vera e rispetto di se stessi
fondamentalmente è un problema di fede, ma è un discorso troppo lungo da affrontare
è d'aiuto provare a fare questo esercizio, non giudicare, nessuno
il che non vuol dire non avere morale o valori di riferimento, semplicemente vuol dire non mettere mai in discussione il valore di una persona, ovviamente compresi noi stessi
tre esempi banali:
se una ragazza tradisce il fidanzato possiamo ritenere che ha fatto certo una cosa brutta, ma non dobbiamo stabilire che è una trota
se un tizio ha parcheggiato il suv nel posto dei disabili, possiamo sicuro giudicare la cosa come un' azione illegale, spregevole, arrogante, ma devo resistere alla tentazione di pensare a lui come ad un essere globalmente inferiore, cattivo e schifoso
se ho mentito ai miei genitori dicendo che ho dato 10 esami ed invece non li ho dati, non sono un fallito bugiardo codardo che non merita di vivere, semplicemente ho sbagliato, ho fatto un errore, per millemila motivi, posso provare a rimediare, pagarne le conseguenze, ma non cambia il fatto che di base ho un valore, importante, e che un atto o un singolo aspetto caratteriale non definisce il senso intero della mia esistenza
non esistono valori assoluti da attiribuire ad una persona, dare giudizi ed appiccicarli alle altre persone o a noi stessi è un errore (che facciamo continuamente, io per primo eh)
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come lo dimostri che tutte le persone hanno un valore altissimo?
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14-09-2019, 10:47
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#20
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 3,346
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Quote:
Originariamente inviata da Architeuthis-
L'errore di fondo che fanno quasi tutti è quello di ritenere l'autodenigrazione frutto di una interpretazione soggettiva, quando la realtà è l'esatto contrario, chi lo fa spesso si basa su dato oggettivi ed inconfutabili, e gli altri non possono conoscere noi stessi come ci conosciamo e valutiamo noi.
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Gli altri dall'esterno vedono e vedranno sempre e solo apparenza, anche chi dice "ti conosco troppo bene" spesso non conosce un proprio tubo, o solo una minima parte.
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