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Vecchio 24-09-2012, 08:30   #1
Esperto
L'avatar di barclay
 

Siete in grado di distinguere tra autocritica e mancanza d'autostima?
Persino la TCC (*) predica l'accettazione della propria fallibilità, intesa come capacità di non deprimersi per ogni proprio fallimento, ma in certi post ho spesso la sensazione che l'autocritica necessaria per cercare i pensieri disfunzionali venga spinta fino a creare una situazione paradossale, in cui uno dice a se stesso «Tutto quello che faccio e penso è sbagliato» e successivamente rivolta verso gli altri («Tutto quello che Tizio fa o pensa è sbagliato»). In conclusione, non pensate che sarebbe meglio se certe tecniche venissero apprese sotto la guida di un terapeuta?

* Che, come tutti dovrebbero sapere, io non amo.
Vecchio 24-09-2012, 08:43   #2
Esperto
L'avatar di Yumenohashi
 

Secondo me, obiettivamente, già il solo fatto che la maggior parte degli utenti qui ha un autostima quasi nulla dovrebbe farli partire dal presupposto che i loro pensieri per lo più son disfunzionali e legati alla percezione sballata e ipernegativa che hanno di se stessi.

Non ci vuole uno psicoterapeuta per capirlo, io stessa tral'altro stando qui e anche conoscendo alcuni utenti dal vivo me ne son resa conto in prima persona.

Però capisco anche che non ci si può fare niente, noi viviamo con noi stessi 24oresu24 e il pensiero che ci influenza di più è proprio il nostro, logico che quello degli altri, per quanto positivo e incoraggiante, abituati come siamo a giudicarci delle merde, sia poco credibile ai nostri occhi il più delle volte.
Vecchio 24-09-2012, 08:50   #3
Esperto
L'avatar di barclay
 

Quote:
Originariamente inviata da VUCHAN94 Visualizza il messaggio
logico che quello degli altri, per quanto positivo e incoraggiante, abituati come siamo a giudicarci delle merde, sia poco credibile ai nostri occhi il più delle volte.
Condivisibile, ma io non stavo parlando dei pensieri positivi, bensì delle critiche.

N.B.— Non sto dicendo che io padroneggio l'arte dell'autocritica, in realtà ammetto proprio di non vedere il confine tra autocritica ed ipercritica

Ultima modifica di barclay; 24-09-2012 a 08:53.
Vecchio 27-09-2012, 16:06   #4
Intermedio
L'avatar di Gregor Samsa
 

Ciao Barclay, io la butto giù così provando a rispondere alla tua domanda: l'autocritica diventa ipercritica se enfatizziamo i nostri difetti oltre il reale. In altre parole se distorciamo ampliandole certe caratteristiche che sarebbero degne di miglioria. L'autocritica è un'arte sana che deve permetterci di migliorare. Se serve solo a buttarsi giù è autoflagellazione.....
Credo che anche il volersi bene delimiti il confine tra il fare sana autocritica e fare ipercritica.

E' un po' il contrario di quello che fanno i politici (questa ultima frase è un po' generale...ma giusto per rendere l'idea). Diciamo che loro praticano ipocritica, altrimenti non si spiegherebbe come personaggi beccati con le mani nel sacco riescano ad essere apparentementi sereni quando flagellati nei dibattiti pubblici da giornalisti ed altri.....
Vecchio 27-09-2012, 17:21   #5
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da VUCHAN94 Visualizza il messaggio
noi viviamo con noi stessi 24oresu24 e il pensiero che ci influenza di più è proprio il nostro, logico che quello degli altri, per quanto positivo e incoraggiante, abituati come siamo a giudicarci delle merde, sia poco credibile ai nostri occhi il più delle volte.
Quoto.
E' faticoso cambiare l'opinione che si ha di noi stessi.
Possono riempirmi di complimenti, l'autostima può salire momentaneamente, ma poi torno a giudicarmi severamente.

Al contrario, tendo a sopravvalutare gli altri.
Vecchio 27-09-2012, 17:57   #6
Intermedio
L'avatar di Gregor Samsa
 

Quote:
Originariamente inviata da Betsy Cherry Visualizza il messaggio
Quoto.
E' faticoso cambiare l'opinione che si ha di noi stessi.
Possono riempirmi di complimenti, l'autostima può salire momentaneamente, ma poi torno a giudicarmi severamente.

Al contrario, tendo a sopravvalutare gli altri.
Credo che cambiare (dal punto di vista dell'attivazione di nuovi circuiti cerebrali che attivino nuovi schemi di pensiero o che riparino quelli già esistenti) sia una delle cose più difficili per un essere umano. Pur avendo un atteggiamento scettico rispetto a certe questioni della religione posso dire che il cambiamento sia da intendere anche in forma spirituale, come morte e rinascita di noi stessi...
Vecchio 27-09-2012, 18:52   #7
Esperto
L'avatar di Rodney
 

Quote:
Originariamente inviata da Betsy Cherry Visualizza il messaggio
Possono riempirmi di complimenti, l'autostima può salire momentaneamente, ma poi torno a giudicarmi severamente.
Già, la mia autostima è tendenzialmente nulla con qualche fluttuazione, il più delle volte negativa.


Quote:
Originariamente inviata da Betsy Cherry Visualizza il messaggio
Al contrario, tendo a sopravvalutare gli altri.
Già questo è un errore che faccio troppo spesso, ma è molto difficile evitarlo.
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