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Vecchio 19-04-2009, 17:04   #1
Intermedio
L'avatar di Joker5
 

Talvolta, specie quando sono in compagnia, mi sento come se avessi scritto in testa "Sono fobico....scusate tanto". Non è facilissimo da spiegare, poichè non è proprio paura e neanche scontrosità.

C'è forse, invece, un pizzico di paranoia: è come se sentissi che ogni mio atteggiamento, comportamento, modo di parlare o anche di stare fermo li, seduto o in piedi, possa dire che in qualche modo son diverso, lontano dagli altri che invece mi appaiono sempre irrimediabilmente normali (...e magari, e in alcuni casi lo so per certo, non lo sono).

Come cosa non credo sia molto positiva. Mi sento come se in qualche modo mi scusassi in anticipo con tutti, se per qualche motivo dovessero sentire in me qualcosa che non va. E allo stesso è come se avessi io stesso accettato di dover essere diverso, sempre, da coloro che mi circondano.

A questa sensazione si affianca poi il comportamente standard fobico
. Ovvero il non parlare tanto, il rimanere tranquilli, il aver nulla da dire su calcio e televisione (classico ), talvolta il sembrare sempre "innocente" (capita, ed è stranissimo...), tanto che le persone parlano in tua vicinanza di cose che magari non direbbero a nessuno, forse perchè e come se si fidassero del fatto che tu sia come su un altro mondo, dove le cose importanti contano quanto conterebbe qualunque altra chiacchiera a tempo perso.

Vi è mai capitato?
Vecchio 19-04-2009, 17:24   #2
Esperto
L'avatar di Ramirez
 

Quote:
Originariamente inviata da Joker5
Talvolta, specie quando sono in compagnia, mi sento come se avessi scritto in testa "Sono fobico....scusate tanto". Non è facilissimo da spiegare, poichè non è proprio paura e neanche scontrosità.

C'è forse, invece, un pizzico di paranoia: è come se sentissi che ogni mio atteggiamento, comportamento, modo di parlare o anche di stare fermo li, seduto o in piedi, possa dire che in qualche modo son diverso, lontano dagli altri che invece mi appaiono sempre irrimediabilmente normali (...e magari, e in alcuni casi lo so per certo, non lo sono).

Come cosa non credo sia molto positiva. Mi sento come se in qualche modo mi scusassi in anticipo con tutti, se per qualche motivo dovessero sentire in me qualcosa che non va. E allo stesso è come se avessi io stesso accettato di dover essere diverso, sempre, da coloro che mi circondano.

A questa sensazione si affianca poi il comportamente standard fobico
. Ovvero il non parlare tanto, il rimanere tranquilli, il aver nulla da dire su calcio e televisione (classico ), talvolta il sembrare sempre "innocente" (capita, ed è stranissimo...), tanto che le persone parlano in tua vicinanza di cose che magari non direbbero a nessuno, forse perchè e come se si fidassero del fatto che tu sia come su un altro mondo, dove le cose importanti contano quanto conterebbe qualunque altra chiacchiera a tempo perso.

Vi è mai capitato?
Mah, avevo l'impressione di avere la stessa cosa poi a forza di chiedere ed
analizzarmi ho capito che non dipendeva da un fattore esterno ma da uno stato d'amimo interno a me. Affrontavo le cose come mi autogiudicassi e
mandavo un segnale negativo e le persone rispondono in base a quello che tu trasmetti.
Questione anche di autostima.
Quando hai l'occasione di incontrare una nuova persona cerca di essere ed
avere un atteggiamanto leggero e spensierato e poi smettiamo di mitizzare il fatto che si bebba parlare necessariamente di calcio o di televisione il mondo riserva oltre la facciata superficiale realtà molto più ampie e ricettivr.
Vecchio 19-04-2009, 23:43   #3
Avanzato
L'avatar di ElDiaDeLaFobia
 

Quote:
Originariamente inviata da Joker5

Vi è mai capitato?
in passato

ora invece ne sono fiero :p

la mia introversion sono riuscita ad abbinarla al personaggio da "genietto"
al lavoro (che poi è l'unico ambiente coi normaloni che frequento)

quindi non ho più queste sensazioni di dovermi scusare, e non mi pesa più esser considerato strano, perchè sono visto cmq in maniera positiva, strano ma bravo (poi dopo quello che ho fatto ho guadagnato inaspettatamente il rispetto di molti)

magari avrei ancora le tue sensazioni se mi mettessi ad uscire in una compagnia di gente di strada che parla di calcio e di altre robe che a me rimbalzano, ma non ci penso minimamente
Vecchio 21-04-2009, 02:39   #4
Principiante
L'avatar di Joker4
 

Non credo sia una risposta negativa a qualcosa, e non è neanche un problema tanto grosso da richiedere una reazione immediata, in realtà. E' più qualcosa che mi è piombato addosso all'improvviso, anche se non mi stupisce che sia successo adesso. Molte delle persone che conosco si sono laureate e lavorano, e questo è come mi avesse fatto sentire in dovere di fare la parte del disadattato cronico. Come se avessi razionalizzato la mia incapacità in un tempo in cui sento di non poterla più scusare.

...è probabile che me lo meriti. Che differenza c'è tra accettarsi perchè cambiare fino in fondo è impossibile, e farlo perchè oggettivamente (magari con "l'aiuto" degli altri) si sente di essere fatti in un certo modo? Credo poca, è solo un punto di vista che col tempo può diventare irrilevante...magari quando e se avrò anche io motivo per sentirmi rivalutato agli occhi degli altri o di me stesso.
Vecchio 29-04-2009, 00:25   #5
Esperto
L'avatar di valmor
 

Ciò mi hai descritto mi ricorda una ..certa.... sensazione di sentirsi costantemente sotto osservazione e sotto giudizio degli altri, anche per ogni minimo movimento o sguardo, che ti porta di conseguenza l'ansia e ad inviare segnali di disadattamento, paura o disagio all'esterno che magari causano veramente giudizi negativi, che poi tu recepisci prendendoli come conferma che sei strano e via dicendo. Un circolo vizioso letale e molto invalidante se è la norma.

Comunque questo disagio e relativa ansia dovrebbe attenuarsi quando in qualche modo sei rispettato e giudicato bene nonostante tutto, oppure quando ti mischi perfetamente, oppure se ti trovi tra persone fidatissime e molto ben disposte e gentili. Più invece stai tra sconosciuti, situazione nuova, persone diverse, argomenti sfavorevoli, più è forte.

Riguardo il comportamento standard introverso, è chiaro che se ci si trova tra persone che parlano di cose di cui non ci frega una cippa come calcio e televisione (io odio questi argomenti) etc la nostra mega introversione e inibizione si trasforma in silenzio totale. Purtroppo non ci si può fare molto, se non fare finta di essere interessati se sono colleghi, così almeno non pensano che sei snob.
Vecchio 06-06-2009, 10:33   #6
Esperto
L'avatar di calinero
 

no detiengo mai forza fobitual (cit.)
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