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09-11-2014, 12:52
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#61
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Banned
Qui dal: Dec 2013
Ubicazione: toscanaccio
Messaggi: 14,248
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@milo ovvio che tutti i sistemi che impiegano l'uso della forza
la dittatura , la violenza politica anzichè il dialogo ed il confronto
sono a mio parere da condannare , di tutto il resto possiamo discutere
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09-11-2014, 12:56
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#62
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,902
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Vivo nella penisola balcanica di kosovari ne ho conosciuti . LA tua fonte e sempre serba.
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09-11-2014, 13:06
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#63
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,902
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Un loro problema che ho notato di recente nei serbi e che non analizzano se stessi . Ultimamente ce stato una partita di calcio dove per l'ennesima volta ce stato una violenza , odio ecc . I media e i politici hanno spudoratamente taciuto su questi fatti documentatissimi . Poi le storie si ripetono .
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09-11-2014, 13:09
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#64
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Esperto
Qui dal: May 2013
Messaggi: 3,749
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Ragazzi io non sto difendendo il capitalismo che è' una merda ma il comunismo (almeno per quello che e' stato non è' certo stato migliore). In cina dopo mao si mangiavano davvero i bambini per la fame non è' propaganda occidentale. Per i nostalgici dell'urrs ci sono anche molti nostalgici del fascismo. A volte magari la gente pensa piu che altro ai tempi della propria giovinezza senza pensare in maniera obiettiva a cosa ha significato quel periodo per il proprio paese.
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09-11-2014, 13:09
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#65
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Esperto
Qui dal: Sep 2009
Ubicazione: Pianeta Terra
Messaggi: 2,012
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Quote:
Originariamente inviata da Sample
Se davvero hai letto bene ( e non solo le fonti serbe , loro manipolano spesso la storia , le opere d'arti , le partite di calcio) capisco che tu sei d'accordo con i trattamenti crudeli riservati una parte popolazione con l'intenzione di fare sparire un intera cultura solo perche non e serba. Perhe fare parte di uno stato che non ti da diritti , che non riconosce la tua lingua e che non permette che venga usata nelle istituzioni , con una polizzia che invece di diffenderti fa tutto il contrario. Solo perche e stato deciso da altri, solo perche i serbi sono piu forti? Sono complessati .Loro ancora oggi gridano morte agli albanesi . PErche la popolazione e albanese.
Quindi la Tua E UNA PROVOCAZIONE>
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Allora, caro "tizio", ti racconto la storia del mio conoscente serbo di Pristina.
Suo nonno aveva una ditta piccola, con dieci operai di etnia albanese, li pagava regolarmente, tutto filava liscio.
Fino a quando l'UCK ha pensato bene di organizzare la caccia ai serbi.
Bene, anzi male, questo vecchio, una notte, si è trovato i suoi operai davanti casa che gli hanno bruciato tutto e stuprato una delle figlie... bella gente eh! Dopo che li aveva sempre trattati al suo pari e dandogli di che vivere, non era certo una sorta di Nazista! E' STATO VITTIMA DELLE VIOLENZE DELL'UCK. La Serbia cosa doveva fare? stare a guardare massacrare i suoi come in Bosnia e Croazia?
Le guerre balcaniche sono scoppiate SEMPRE a causa della secessione di stati federali della ex Jugoslavia, la Serbia non ha fatto altro che difendersi e difendere le sue minoranze, unico cruccio e che gli uomini dell'Est non scherzano, non sono rintronati come noi in Italia che ce le facciamo fare tutte e diciamo "sissignore", quindi anche loro hanno commesso le loro atrocità, in questo hanno sbagliato, si sono messi allo stesso livello di certa gentaglia.
Ti ricordo che alla fine della guerra, i da voi tanto difesi membri dell'UCK in alcuni casi migrarono in Italia per rubare, stuprare, gestire prostituzione e delinquere in vari modi.
Molti di questi kosovari albanesi si scoprì che facevano parte dell'UCK ai tempi della guerra. Dati forniti da Polizia e Carabinieri, non da me o Milosevic!
Comunque in questo post vedrò di linkarti degli articoli, NON DI PARTE, che confermano quanto ti ho detto.
Ultima cosa ho un nickname, sei pregato di essere più corretto e chiamarmi con questo e non "tizio" (forse speravi che non me ne accorgessi in modo che non ti rispondessi?), altrimenti io farò lo stesso con te.
Ti linkerò qualche stralcio di articolo che ti dimostrerà che non sono certo un provocatore...
"Una seconda crepa si aprì nel complesso iugoslavo a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta: il Kosovo.
Questa regione era sempre stata parte della Serbia. Dal 1945 al 1968, sotto il nome di "regione autonoma di Kosovo-Metohija", e in seguito come "repubblica autonoma", il Kosovo aveva goduto di una certa libertà.
La regione, popolata da una maggioranza di lingua albanese, era il fianco debole della Federazione. Come area sottosviluppata, infatti, il Kosovo assorbiva una considerevole quota di sovvenzioni da parte del fondo governativo. Nella seconda metà degli anni Settanta la crisi economica nella regione aumentò, tanto da cancellare ogni vestigia di autonomia economica. In un'area nella quale la popolazione albanese aumentava demograficamente a vista d'occhio e quella serba si richiudeva in una progressiva minoranza, più del 70% del bilancio kosovaro veniva "alimentato" dalle casse di Belgrado. Nello stesso tempo, l'accesso allo studio di un numero sempre maggiore di giovani kosovari, e lo sviluppo di diversi centri culturali, tra cui l'Università di Pristina, portarono alla nascita di una consolidata e vergine intellighenzia che ovunque nei Balcani, come scrive Krulic, "da due secoli a questa parte aveva alimentato tutti i nazionalismi".
Effettivamente, la nuova costituzione titina del 1974 aveva aumentato di molto le possibilità autonomistiche delle varie repubbliche e zone speciali, come appunto era il Kosovo. La Iugolsvia, inoltre, in un tentativo di riavvicinamento all'Albania, aveva ceduto a molte concessioni nei confronti dei kosovari: nei luoghi di formazione della cultura fu permesso l'uso della lingua albanese e all'università di Pristina erano numerosi i professori di nazionalità albanese. Questi due aspetti - la crescita di una "coscienza" albanese e le maggiori libertà sanzionate dalla nuova costituzione - furono la base per una miscela esplosiva.
Indubbiamente, la nuova costituzione del 1974 aveva penalizzato molto la posizione dei serbi, che venivano a perdere potere, oltre che in Kosovo, in Voivodina. Dalla morte di Tito in poi (prima metà degli anni Ottanta) la maggioranza albanese in Kosovo procedette ad una graduale e inesorabile marginalizzazione della minoranza serba: il monopolio del potere amministrativo e una scientifica politica di riscatto della terra (ricorrendo ai finanziamenti federali!) portò ad un vero e proprio esproprio legalizzato.
Migliaia di serbi lasciarono così la regione. Per comprendere il significato del conflitto serbo-albanese nella regione si deve considerare che sin dal XVII secolo più del 60% della popolazione - integrata nell'Impero ottomano - si era convertita all'Islam, negli ultimi decenni del XIX secolo ci furono massacri di serbi in Kosovo e nella guerra del 1912-13 i kosovari albanesi si erano schierati con la Turchia contro i serbi.
Senza dimenticare che molti albanesi erano stati collaborazionisti dei fascisti nell'ultima guerra mondiale, almeno fino al 1943. Inoltre, fino al XVII secolo il Kosovo era popolato essenzialmente da serbi, e questo "scippo" nei secoli non è mai stato digerito. Oltre a ciò la regione è considerata "santa" dai serbi, per ragioni religiose e nazionalistiche: in queste zone nacquero importanti patriarcati ortodossi (Pec, ad esempio, sede del monastero di Decani), e i serbi vi combatterono al prezzo di molto sangue la celebrata battaglia del Kosovo del 28 giugno 1389.
Il contrasto che, sin dagli anni ottanta, divide serbi e "albanesi" è quindi incentrato su due punti di vista inconciliabili: per i serbi vale un alibi che affonda le proprie pretese in un mitico passato remoto, per la maggioranza di lingua albanese vale quello, più moderno, del principio dell'autodeterminazione dei popoli. Il rifiuto dello statuto di repubblica al Kosovo negli anni Ottanta apparve anche una logica conseguenza del fatto che Belgrado diffidava di quelle etnie che potevano avere un legame "nazionalistico" con un paese vicino. Kosovari e Albania entravano alla perfezione in questa definizione."
di Ferruccio Gattuso - leonardo.it
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Ultima modifica di shady74; 09-11-2014 a 16:22.
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09-11-2014, 15:48
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#66
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Banned
Qui dal: Jun 2014
Ubicazione: Via Lattea
Messaggi: 18,394
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Quote:
Originariamente inviata da Selenio
Ragazzi io non sto difendendo il capitalismo che è' una merda ma il comunismo (almeno per quello che e' stato non è' certo stato migliore). In cina dopo mao si mangiavano davvero i bambini per la fame non è' propaganda occidentale. Per i nostalgici dell'urrs ci sono anche molti nostalgici del fascismo. A volte magari la gente pensa piu che altro ai tempi della propria giovinezza senza pensare in maniera obiettiva a cosa ha significato quel periodo per il proprio paese.
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Quindi te stai dicendo che oggi nei paesi dell'Est si vive meglio oggi di quando c'era il socialismo?
E nei paesi dell'Ovest si vive meglio di quando è caduto il muro di Berlino? Come sono le condizioni dei cittadini e dei lavoratori in primis?
E i paesi del terzo mondo stanno crescendo di più e c'è meno fame nel mondo?
E le guerre? La situazione geopolitica oggi com'è?
PS: per vivere meglio non intendo essere liberi di guardare geordie shore e 16 anni incinta su mtv e di comprare nei negozi cibo scadente ma con la confezione colorata.
Per come sono messe le cose, prevedo una sommossa di massa nell'Est, tra 3 anni, al centenario della Rivoluzione d'Ottobre, per manifesta incapacità del capitalismo.
E comunque stiamo andando verso la terza guerra mondiale. Sappiatelo. Tutto merito del vostro amato capitalismo, anche se nessuno lo sta difendendo in questo topic, anche perché è indifendibile.
Aspetto le vostre risposte alle mie domande e poi vediamo chi è nel giusto e chi è vittima della propaganda. Ciaooo
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Ultima modifica di Svers0; 09-11-2014 a 15:56.
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09-11-2014, 16:20
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#67
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Esperto
Qui dal: Sep 2009
Ubicazione: Pianeta Terra
Messaggi: 2,012
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Altro post per Sample (ed ovviamente per chi viuole sapere come vanno le cose al mondo...
"Il Kosovo, tanto per approfondire l’argomento, era una delle provincie che formava parte della scomparsa Repubblica Iugoslava e storicamente è riconosciuto come la culla dell’identità serba. Nella sua preponderanza è popolato da albanesi kosovari (di religione musulmana), invece la Serbia è di popolazione slava (cristiana ortodossa), questo fatto, in se stesso, solleva un conflitto di carattere etnico - religioso e che, secondo la dottrina delle Nazioni Unite, non è – al contrario di quello che si afferma – un movente per lo smembramento delle nazioni. Di conseguenza, appare logico riconoscere che questo nuovo Paese sorge solo per diventare un elemento della geopolitica atlantista (degli USA e dei suoi alleati, Inghilterra e Francia) che all’inserire un cuneo nella regione, solleva un conflitto latente nella Russia di Putin e alla sua alleata, la Serbia.
Parlando del Kosovo, si può definire con i seguenti parametri: Geografia: 10.877 km2 di superficie. Confina a Sudovest con l’Albania, a Sudest con la Macedonia e ad Ovest con il Montenegro, (la provincia di Tucumán possiede il doppio del territorio: 22.524 km2). Popolazione: circa 1,8 milioni d’albanesi, tra i 100.00 e i 120.000 serbi. Il 70% della popolazione ha meno di 30 anni (La popolazione di Tucumán è di 1.457.357 abitanti), oltre all’isolamento territoriale, poiché manca di un proprio porto per l’esportazione dei suoi prodotti, la sua situazione economica è grave. È la regione più povera dell’Europa, insieme all’Albania. L’Unione Europea è il principale donatore di fondi con circa 1.000 milioni di euro investiti in progetti di ricostruzione e riattivazione dell’economia.
In questo punto è presente la gran contraddizione. In un mondo dove la tendenza è quella di conformare sempre maggiori spazi economici e geopolitici, una così minuscola creazione riunisce tutte le caratteristiche per essere uno Stato Fallito. Le stesse argomentazioni dei neoconservatori americani in difesa delle loro teorie ultraliberali, avallano il principio secondo il quale queste mini repubbliche sono contro le strategie del sistema capitalista. Di conseguenza, se esistono, è solo perché giocano il ruolo che gli USA e alcuni membri della NATO hanno bisogno per portare a termine le loro premesse di controllo e d’espansione."
"Un altro fondamentale blocco di paesi coinvolti sono gli stessi vicini del nuovo Stato. Macedonia non ha riconosciuto la dichiarazione che è stata completamente rifiutata dalla Serbia (ciò che rimane dell’ex Iugoslavia). A ciò si aggiunge la manifesta opposizione da parte della Russia e della Cina (membri del Consiglio di Sicurezza dell’ONU con diritto di veto), si può concludere che il contenuto conflitto bellico dei Balcani sia stato accesso, un'altra volta, dall’ingerenza internazionale degli USA."
di Carlos Pereyra Mele - Analista politico
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Ultima modifica di shady74; 09-11-2014 a 16:23.
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09-11-2014, 18:05
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#69
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Esperto
Qui dal: May 2013
Messaggi: 3,749
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Quote:
Originariamente inviata da Svers0
Quindi te stai dicendo che oggi nei paesi dell'Est si vive meglio oggi di quando c'era il socialismo?
E nei paesi dell'Ovest si vive meglio di quando è caduto il muro di Berlino? Come sono le condizioni dei cittadini e dei lavoratori in primis?
E i paesi del terzo mondo stanno crescendo di più e c'è meno fame nel mondo?
E le guerre? La situazione geopolitica oggi com'è?
PS: per vivere meglio non intendo essere liberi di guardare geordie shore e 16 anni incinta su mtv e di comprare nei negozi cibo scadente ma con la confezione colorata.
Per come sono messe le cose, prevedo una sommossa di massa nell'Est, tra 3 anni, al centenario della Rivoluzione d'Ottobre, per manifesta incapacità del capitalismo.
E comunque stiamo andando verso la terza guerra mondiale. Sappiatelo. Tutto merito del vostro amato capitalismo, anche se nessuno lo sta difendendo in questo topic, anche perché è indifendibile.
Aspetto le vostre risposte alle mie domande e poi vediamo chi è nel giusto e chi è vittima della propaganda. Ciaooo
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Se per paesi dell'est intendi i paesi balcanici li si sono massacrati da soli per motivi etnici il capitalismo e il comunismo c'entrano poco o niente. Per il resto erano morti di fame prima e dopo
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09-11-2014, 18:17
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#70
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Esperto
Qui dal: Sep 2009
Ubicazione: Pianeta Terra
Messaggi: 2,012
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Nei tardi anni 90', iniziò a svilupparsi una crisi nella provincia serba del Kosovo. Negli anni, l'Albania era praticamente migrata in massa in tale provincia. Alla volta del 1997, la provincia era decisamente albanese, benchè fosse stata storicamente parte della Serbia e ne avesse avuto parte nella creazione. Nonostante ciò, gli Albanesi mostrarono decise intenzioni di determinare o uno stato separato o una unificazione con la stessa Albania. La Serbia, mirando ad opporsi a ciò, aumentò le sue azioni militari.
L'azione militare contro la Serbia fu portata avanti senza sanzioni da parte dell'ONU a causa dell'opposizione di Russia e Cina. I Russi erano fortemente contrari - alle sanzioni - in quanto consideravano che non fossero stati commessi crimini di massa, che la Serbia era un alleato della Russia e che l'esistenza di attacchi aerei non era sostenuta da prove certe. Gli Stati Uniti e le nazioni europee ignorarono la posizione russa e così, cosa ben più importante, crearono il precedente che non fosse necessaria una sanzione ONU per lanciare una guerra (un precedente poi usato da George W. Bush contro l'Iraq). Invece - e questo è il punto decisivo - affermarono che il sostegno NATO legittimasse la guerra.
Concettualmente la NATO fu trasformata da forza militare ad un raggruppamento multinazionale regionale con responsabilità del mantenimento regionale dell'ordine, anche all'interno di confini di stati NON membri. Se l'ONU non avesse dato il suo sostegno, quello del Consiglio NATO sarebbe bastato.
Poichè la Russia non era membro NATO, e dato che la Russia negava l'urgenza della guerra, la Russia venne ignorata e l'azione militare del bombardamento del Kosovo creò una crisi nelle relazioni con la Russia. I Russi videro nell'attacco un attacco unilaterale portato da una alleanza anti-Russia su un alleato della Russia, senza una giustificazione plausibile. Il futuro Presidente russo Boris Yeltsin non era pronto a trasformare tutto ciò in uno scontro diretto, e neppure era nella posizione per farlo. I Russi dovettero non tanto accettare, quanto concedere, di non avere opzioni.
La guerra non è andata così bene come la storia racconta : la campagna dei bombardamenti non ha costretto alla resa e la NATO non era pronta ad invadere il Kosovo. Le incursioni aeree continuarono insistentemente mentre l'Occidente si rivolgeva ai Russi per negoziarne la fine. I Russi inviarono un loro rappresentante che negoziò un accordo in tre punti : primo, l'Occidente avrebbe fermato i bombardamenti; secondo, le forze armate serbe si sarebbero ritirate e sarebbero stato sostituite da milizie internazionali che comprendessero militari russi; terzo, implicito nell'accordo, le truppe russe sarebbero rimaste in loco a garantire interessi e sovranità ai Serbi.
Non appena l'accordo venne firmato, i Russi mandarono di corsa le loro truppe all'aeroporto di Pristina per prendere in carico il loro mandato nella forza multinazionale. Ma i Russi non giocarono mai il ruolo che ritenevano di aver negoziato, parte a causa di manovre volte a tale scopo, parte perchè nessuno li aveva presi seriamente. Non furono mai visti come una componente nè del processo di pace nè del sistema decisionale relativo al Kosovo. I Russi si sentirono doppiamente maltrattati : per la guerra stessa e per gli accordi di pace.
La guerra del Kosovo ebbe un effetto diretto sulla caduta di Eltsin, e l'ascesa di Putin. La fazione che sosteneva Putin vide Eltsin come un pirla incompetente che aveva permesso si coglionasse la Russia due volte. La percezione che i Russi avevano avuto della guerra portò direttamente a quel massiccio rovesciamento delle politiche russe al quale stiamo assistendo oggi. L'ascesa al governo di Putin e di altri nazionalisti di provenienza ex-KGB ha molteplici radici ma, è radicata nei fatti del Kosovo, soprattutto l'ascesa fu spinta dalla percezione che la NATO fosse cambiata, e da alleanza militare avesse iniziato a vedere se stessa come un sostituto dell'ONU... e la Russia non aveva nè voto nè voce in capitolo sulle decisioni NATO, quindi, il nuovo ruolo della NATO fu visto come una provocazione diretta agli interessi Russi.
Ciò detto, l'attuale espansione della NATO nell'ex Unione Sovietica e la promessa di includervi Ucraina e Georgia, vanno inquadrati alla luce della guerra del Kosovo : dal punto di vista russo, l'espansione della NATO equivaleva ad una sua ulteriore esclusione dal processo decisionale, ed implicava che la NATO si stesse arrogando il diritto di duplicare il Kosovo se avesse ritenuto che tematiche dei diritti umani o politiche, lo richiedessero. L'ONU non era più la principale entità multinazionale nelle operazioni di mantenimento della pace e la NATO aveva assunto proprio un tale ruolo nella regione, ed ora stava per estenderlo tutto intorno alla Russia.
Quindi, per la prima volta dalla Seconda Guerra Mondiale, fu presa la decisione di modificare i confini della Serbia, contro i desideri Serbi e Russi, avendo come ente autorizzante, in pratica, solo la NATO. Era una decisione sostenuta con bramosìa dall'America.
Il 10 giugno 2007 Bush disse che il risultato finale dei negoziati doveva essere "una indiscutibile indipendenza." Nel luglio 2007, Daniel Fried disse che l'indipendenza era "inevitabile" anche se i colloqui fossero falliti. Infine, nel settembre 2007, Condoleezza Rice la mise giù piatta :"Ci dovrà essere un Kosovo indipendente. CI siamo impegnati a ciò." Gli Europei trassero indicazioni da tale linea.
Gli Americani avevano impostato il dibattito, e gli Europei dovevano attrezzarsi di conseguenza. Fra gli Europei, i più entusiasti dell'indipendenza del Kosovo erano i Britannici ed i Francesi. I Britannici seguivano la linea americana mentre i francesi erano guidati dal loro ministro degli esteri, Bernard Kouchner, che era stato anche amministratore del Kosovo per conto ONU. I Tedeschi davano un più cauto sostegno.
Il 17 febbraio 2008, fu dichiarata l'indipendenza del Kosovo, che fu riconosciuta rapidamente da un piccolo numero di stati europei e di paesi alleati degli Stati Uniti. Già prima della dichiarazione, gli Europei avevano creato una struttura amministrativa che amministrasse il Kosovo.
Il 15 maggio, durante una conferenza ad Ekaterinburg, i ministri degli esteri di India, Russia e Cina, fecero una dichiarazione congiunta sul Kosovo, che fu letta dall'ospite ministro russo, Sergei Lavrov, e che diceva : "In questa nostra dichiarazione, noi affermiamo la nostra posizione fondamentale secondo la quale la dichiarazione unilaterale di indipendenza del Kosovo viola la Risoluzione [ ONU; ndt ], 1244. Russia, India e Cina incoraggiano Belgrado e Pristina a riprendere i colloqui nel quadro delle leggi internazionali"
Europei ed Americani rigettarono queste richieste così come avevano respinto tutte le argomentazioni russe sul Kosovo. Sostenevano che la situazione kosovara fosse unica a causa delle atrocità commesse. I Russi obiettarono che il livello delle atrocità non era chiaro e che, in ogni caso, il governo che le aveva commesse era andato via da Belgrado da tempo. Inoltre, per andare ancora più al punto, i Russi chiarirono che non avrebbero accettato l'idea che l'indipendenza del Kosovo fosse una situazione unica e che invece essi l'avrebbero considerata un nuovo precedente per tutti.
Il problema era che Europei ed Americani non avessero ascoltato i Russi. Avevano ascoltato i Russi blaterare per anni ed anni, ma non avevano capito tre semplici cose. Primo, che i Russi avevano esaurito la loro pazienza; secondo, che la capacità militare della Russia era ben diversa da quella del 1999; terzo, e più importante, la NATO, l'America e l'Europa non si erano accorti di aver preso delle decisioni politiche che non erano in grado di sostenere militarmente.
Il problema per i Russi era la trasformazione della NATO da alleanza militare ad ONU regionale. L'Occidente obiettava che la NATO non era più un'alleanza militare ma un arbitro politico in una regione. Se alla NATO non piacevano le politiche serbe in Kosovo, poteva - a proprio giudizio e contro le decisioni ONU - intervenire. Poteva intervenire in Serbia ed aveva in programma di estendersi profondamente all'interno dell'ex Unione Sovietica. La NATO pensava così perchè ora era un arbitro politico che incoraggiava i regimi politici a cambiare e non era più solamente un sistema per combattere delle guerre, le paure russe di fatto si sarebbero dovute ridurre. All'opposto, questo era il peggior incubo per i Russi. L'unico elemento di riequilibrio era il fatto che la NATO avesse abbandonato la propria forza militare.
Abbiamo spiegato che il tema sottostante alla guerra Russo - Georgiana entrava profondamente nella geopolitica e che ciò non si sarebbe potuto comprendere senza comprendere il Kosovo. Il Kosovo non è tutto, ma è il solo singolo più importante evento dietro a tutto questo. La guerra del 1999 è la trama che ha creato la guerra del 2008.
Il problema per la NATO era che stava espandendo il suo interesse e le sue rivendicazioni in campo politico mentre stava riducendo la propria forza militare. I Russi stavano espandendo le proprie capacità militari, ma l'Occidente non se ne è accorto. Nel 1999, Americani ed Europei hanno preso delle decisioni politiche senza avere forze militari tali da poter obbligare la Russia a fermare la propria reazione. O hanno sottovalutato il loro avversario o non hanno visto i Russi come avversari, nonostante chiare dichiarazioni rese dai Russi.
La cosa è iniziata nel 1999 con la guerra del Kosovo ed è finita nel 2008 con l'indipendenza del Kosovo. Quando si studia il periodo storico in corso, la guerra del Kosovo emerge come punto di svolta : esso ha preparato il palco per l'ascesa di Putin, la crisi attuale e quelle future.
Tradotto per EFFEDIEFFE.com da Massimo Frulla
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09-11-2014, 18:19
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#71
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Esperto
Qui dal: Sep 2009
Ubicazione: Pianeta Terra
Messaggi: 2,012
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Ora chiudo qui, perchè se uno non vuole capire le cose è per il semplice fatto che è anti-Russo o anti-Serbo come io sono anti-NATO.
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09-11-2014, 18:21
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#72
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Esperto
Qui dal: Sep 2009
Ubicazione: Pianeta Terra
Messaggi: 2,012
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Quote:
Originariamente inviata da Milo
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I Cristiani festeggiano il Ramadan? Gli anti-comunisti non sono obbligati a festeggiare la Rivoluzione di Ottobre.
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09-11-2014, 18:22
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#73
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Esperto
Qui dal: Sep 2009
Ubicazione: Pianeta Terra
Messaggi: 2,012
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Quote:
Originariamente inviata da Sample
Vivo nella penisola balcanica di kosovari ne ho conosciuti . LA tua fonte e sempre serba.
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E la tua fonte è albanese, quindi la parola di uno contro la parola dell'altro.
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09-11-2014, 18:24
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#74
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Esperto
Qui dal: Sep 2009
Ubicazione: Pianeta Terra
Messaggi: 2,012
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Quote:
Originariamente inviata da Sample
Un loro problema che ho notato di recente nei serbi e che non analizzano se stessi . Ultimamente ce stato una partita di calcio dove per l'ennesima volta ce stato una violenza , odio ecc . I media e i politici hanno spudoratamente taciuto su questi fatti documentatissimi . Poi le storie si ripetono .
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A seguito di una provocazione albanese, un drone sbeffeggiante i Serbi a casa loro.
EDIT: se durante un'ipotetica Italia-Germania, i Tedeschi facessero volare un drone con ad esempio scritto "porci italiani" tu pensi che gli Italiani non reagirebbero, anche in modo violento?
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Ultima modifica di shady74; 09-11-2014 a 18:27.
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09-11-2014, 18:48
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#75
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Esperto
Qui dal: May 2013
Messaggi: 3,749
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La chiudo qui anche io dicendo che la questione dei balcani e' stata dopo la fine dell'urrs quindi non c'entra niente se non che il conflitto ha contribuito a peggiorare le condizioni di vita di quelle popolazioni ( questo giusto perche avete detto che questi stavano meglio quando c'era l'urrs ok ma probqbilmente perche ancora non c'era stata la guerra). Se volete difendere il comunismo restate sul periodo urrs
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09-11-2014, 20:32
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#76
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Esperto
Qui dal: Sep 2007
Ubicazione: Nord
Messaggi: 13,030
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Quote:
Originariamente inviata da shady74
I Cristiani festeggiano il Ramadan? Gli anti-comunisti non sono obbligati a festeggiare la Rivoluzione di Ottobre.
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Vorrei vedere se qualcuno qua festeggiasse la marcia su roma se nessuno si lamenterebbe sul forum.
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09-11-2014, 21:00
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#77
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,902
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Non ho tempo e sono pigra per rispondere .
Ti ho chiamato tizio perche non hai risposto ad un quote che ti avevo fatto su un altro topic in merito alla tua firma.
PEr te storicamente significa 250 anni prima del 15 secolo? Storicamente quella e una terra albanese , abitata da albanesi e i serbi sono sempre stati in minoranza in quelle zone. Poi ce stata l'occupazione otomana , poi le guerre ecc Questo la serbia lo sa ed e per questo che ha sempre discriminati gli abitanti kosovari e ha comesse molti orrori. LA tua storia e sicurament triste ma ci sono centinata di storie simili dove i protagonisti sono i poliziotti serbi. Comunque al governo serbo non credo gli frego molto della culla ( e ritenuta tale solo perche hanno costruito li delle chiese ortodosse) dell identita serba quanto della miniera di trepca
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09-11-2014, 21:08
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#78
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,902
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Ecco tu sai la storia del drone ma non sai delle provocazioni dei serbi ( tipo i cori razzisti , gridi di morte , oggetti pesanti buttati in campo ( molto vicini ai giocatori albanesi) , entrata in campo dei tifosi ( con polizzioti che non facevano il loro dovere nonostante il numero elevatissimo) , violenza dei giocatori ,violenza dalle forze di sicurezza serba sui giocatori ecc Il drone non si sa nemmen chi lha lanciato. Tutto questo e iniziata gia dal primo minuto.
Non credo che gli italiani farebbero quello .
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Ultima modifica di cancellato13248; 09-11-2014 a 21:11.
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09-11-2014, 21:10
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#79
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Esperto
Qui dal: Sep 2009
Ubicazione: Pianeta Terra
Messaggi: 2,012
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Quote:
Originariamente inviata da Milo
Vorrei vedere se qualcuno qua festeggiasse la marcia su roma se nessuno si lamenterebbe sul forum.
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Io no, non mi lamenterei, ignorerei il topic come inesistente, in quanto antifascista e anti-destra in generale.
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09-11-2014, 21:35
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#80
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Esperto
Qui dal: Sep 2009
Ubicazione: Pianeta Terra
Messaggi: 2,012
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Quote:
Originariamente inviata da Sample
Non ho tempo e sono pigra per rispondere .
Ti ho chiamato tizio perche non hai risposto ad un quote che ti avevo fatto su un altro topic in merito alla tua firma.
PEr te storicamente significa 250 anni prima del 15 secolo? Storicamente quella e una terra albanese , abitata da albanesi e i serbi sono sempre stati in minoranza in quelle zone. Poi ce stata l'occupazione otomana , poi le guerre ecc Questo la serbia lo sa ed e per questo che ha sempre discriminati gli abitanti kosovari e ha comesse molti orrori. LA tua storia e sicurament triste ma ci sono centinata di storie simili dove i protagonisti sono i poliziotti serbi. Comunque al governo serbo non credo gli frego molto della culla ( e ritenuta tale solo perche hanno costruito li delle chiese ortodosse) dell identita serba quanto della miniera di trepca
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Il tuo quote non l'ho visto, non guardo tutti i messaggi, indicami il post e ti rispondo.
Con tutti quegli articoli che ti ho postato volevo solo farti capire la mia posizione in favore della Serbia, io non prendo posizioni a casaccio, leggo, mi informo, so che i Serbi hanno fatto le loro porcherie ma le hanno anche subìte, la guerra è una cosa sporca... purtroppo la questione dei militanti dell'UCK immigrati in Italia, ti cito loro perché stiamo parlando della Guerra del Kosovo, che commettevano quei reati (fonte Polizia e Carabinieri) non mi ha fatto certo amare quelle persone. Anche se ovviamente non tutti erano delinquenti.
La cosa strana sai qual è? Che in Italia quando andava di moda la "caccia all'albanese" nel senso che gli albanesi venivano dipinti tutti come criminali, io prendevo posizione in loro favore, ora mi ritrovo ad essere considerato un anti-albanese. Io ero un estimatore della Serbia prima delle guerre balcaniche, figurati, da ragazzino ero simpatizzante della stella Rossa Belgrado. Comunque ad ogni modo io non ho vissuto in quei luoghi, mi baso solo sui testi, cercando di capirne quanto più possibile.
Contro di te non ho niente, quindi ti proporrei di finire questa sorta di disputa e di ignorare i miei post, se vuoi puoi anche mettermi nella lista ignorati e non vedrai più un mio intervento.
L'importante è che tu abbia capito in base a cosa ho formato le mie idee...
Penso che posso avere il diritto di sostenere i Paesi che più mi ispirano fiducia in politica estera, è libertà di pensiero.
Un'altra cosa, tu hai riferito ad un quote in cui mi chiedevi conto della mia firma... ecco, io non l'avrei mai fatto perché mi sarebbe sembrato un invadere le tue opinioni.
E' questo che mi ha infastidito, per il post che mi hai quotato proverò a cercarlo, ma penso che la spiegazione che cercavi te l'abbia data qui.
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