Graziepapi

Capita anche a voi che quando siete proprio depressi vi augurate di avere un tumore..almeno cosi tutto finisce..io a volte me lo auguro..

mr.Nessuno

si mi è capitato più di una volta! ed ho anche sempre pensato che con la sfiga che ho (abbiamo) se dovesse mai capitare succederà quando finalmente avremo messo ordine nella nostra vita, così giusto da distruggere quello che con tanta fatica si è costruito

Blur

guarda è una cazzata.
Pure io a 20 anni speravo di star male. Poi pochi anni fa ad una visita una dottoressa mi disse "parliamoci onestamente, il dubbio è che lei abbia un tumore"

Durante la settimana in cui ho aspettato gli esiti di un esame, che fortunatamente evidenziarono che non avevo niente di grave, non facevo altro che pensare a quanto sono stato stupido a fare quei pensieri pochi anni prima. In quel periodo non facevo altro che pensare "se starò bene al diavolo tutti quei pensieri negativi", si sente proprio una forza innata che ti fa sperare di continuare a campare

lonely heart

Sì, ma poi mi rendo conto di quanto faccio schifo a pensare una cosa del genere. Una signora che conosco ha un tumore e gli hanno dato dai 3 ai 6 mesi di vita, è una cosa del tutto devastante.
Poi non me lo augurerei anche solo per non vedere la mia famiglia sofferente, non si scherza su queste cose.

SugarPhobic

NON
UN
TUMORE

Volete soffrire a mo' di espiazione? Questa è pura e ignorante stupidità.
Auguratevi un infarto stroncante, intelligentemente, se pensate che la vita sia un dolore maggiore. Ma non c'è nulla di semplice, nel non esserci.
Nel non esserci non si hanno possibilità, non c'è NIENTE, lì.
Un pensiero simile non è lucido ma offuscato dal dolore.

cancellato15035

Mi è capitato di pensare "vabbe, se mi venisse un tumore molti dei miei problemi scomparirebbero, sarebbe comunque una cosa positiva". Questo pensiero mi ha fatto stare meglio. Non me lo sono mai augurato però, l'ho solamente accettato come evento positivo, non cercato.

liuk76

Invito chiunque si auguri ciò di venire con me a vedere i neoplastici terminali e magari provare a farsi descrivere (l'ideale sarebbe provare sulla propria pelle) il dolore senza terapia del dolore.

Oppure, ancora, v'invito ad esternare il pensiero con persone che hanno perso i propri cari per una neoplasia: nella migliore delle ipotesi vi lapiderebbero verbalmente.

Poi, non capisco perché aprire la discussione qui: la trovo una scelta un po' poco coraggiosa e fin troppo strategica per provocare senza colpo ferire.

LaMartella

Sì
Non un tumore magari dato che la sofferenza è troppa e prolungata, ma una qualche cosa che mi giustifichi dal non condurre più la mia normale vita si
La morte fulminante nemmeno, ci si scorderebbe di me troppo in fretta e fino a quel momento mi sarei comunque dannata, quindi non serve a nulla

cancellato15035

Anch'io preferirei un tumore ad un infarto, almeno col tumore ho tempo per esaudire alcuni dei miei ultimi desideri.

Walla

Antonius Block

di tutti i modi per morire proprio un tumore? c'è di meglio

cancellato15035

Stavo pensando anche ad un ictus paralizzante, qualcosa che mi dia un'invalidità, però appunto poi sarebbe troppo invalidante..

liuk76

Umanamente si può anche capire la reazione ma non significa che ci si debba astenere dal criticarla o non condividerla sul piano razionale.

Personalmente la trovo solo irrispettosa nei confronti di chi si è ammalato di tumore contro la sua volontà e, se ne avessi la possibilità, farei provare l'esperienza, in modo reversibile, a chi la invoca con la convinzione che molti si pentirebbero di aver maturato questo pensiero con leggerezza.

Riguardo al discorso eutanasia, io sono neutrale sul tema.

Sul praticare l'eutanasia, ho una posizione favorevole nel senso che in un regime dove indurre la morte di un individuo, dietro suo consenso, non costituisce reato, io non avrei il minimo problema morale o di rimorso/dispiacere ad essere un operatore che pratica l'eutanasia.

alien boy

Le uniche motivazioni comprensibili nell'augurarsi una cosa così estrema sarebbero: il pensiero che se muore per cause di malattia (fisica) non ci sarebbe per i famigliari quel dolore provocato dal sapere che la persona stava così male psicologicamente fino al punto di suicidarsi; il fatto che la malattia si sviluppa nel tempo e quindi i cari avrebbero più tempo per 'assorbire' il lutto rispetto all'immediatezza di una morte per suicidio.
Ma dubito che questi siano i motivi principali per cui tali persone si augurano la malattia. Secondo me dipende da un pensiero più egoistico.

Per cui volendo ragionare in modo egoistico: un suicidio termina le sofferenze; un tumore le amplifica. Io non avrei dubbi.