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Vecchio 08-11-2012, 22:07   #1
Intermedio
 

Riparto a bomba con un argomento che mi sta molto a cuore, mi chiedo se possa interessarvi.
Premesse: il mio amico, distrofico dalla nascita, sposato ora con una bella donna normodotata, si sta battento per il diritto (in altre nazioni esiste, vedi l'Olanda, toh, che caso) per la legalizzazione delle/degli assistenti sessuali. Si tratta di figure preparate, atte sorattutto alla scoperta del corpo attraverso massaggi, carezze, dolcezze per arrivare alla nudità ed, infine, ad una eventuale masturbazione.

Questa pratica è stata pensata per le persone diversamente abili: persone che non possono incontrare un/una partner facilmente, e forse mai lo incontreranno, persone che non posso usare le mani, persone costrette a vivere con i genitori etc etc.

Persone che preferirebbero di gran lunga avere una relazione amorosa con una persona, ma questa gli/le è preclusa, almeno fino ad oggi.
Il mio amico propone l'assistente sessuale: nulla a che vedere con la prostituzione e, se anche fosse, meglio questa delle bambine rumene sulla strada. Propone un approccio con gente preparata alla sessualità, alla conversazione, allo scambio finalizzato a quello.

Ditemi, per favore, cosa ne pensate, e se a qualcuno di voi potrebbe interessare.
Vecchio 08-11-2012, 22:11   #2
Banned
 

Ne avevo giá sentito parlare,in un servizio alle iene mi pare
comunque in Italia penso non esista qualcosa di simile,almeno da quanto ne so io....
Vecchio 08-11-2012, 22:24   #3
Esperto
L'avatar di Dylan
 

Dimmi se ho capito bene: questi assistenti sessuali si offrirebbere di avere prestazioni sessuali più o meno complete con persone diversamente abili e percepirebbero uno stipendio?
Vecchio 08-11-2012, 22:29   #4
Esperto
L'avatar di clanghetto
 

Credo che si arrivi alla masturbazione...

ammetto che come idea mi sembra stranissima ò.ò ma pensandoci a mente fredda, non è malaccio, anzi.

Ma in Italia? Seriamente? XD qua faticano a concepire una relazione al di fuori del matrimonio...

O lo si rende totalmente privato, altrimenti lo Stato non ce li mette i soldi...secondo me.
Vecchio 08-11-2012, 22:30   #5
Esperto
L'avatar di Oda Nobunaga
 

ancora prima di arrivare ai soldi, in una stato così bigotto difficilmente verrà mai accettata una cosa del genere
Vecchio 08-11-2012, 22:31   #6
Esperto
L'avatar di audaX
 

Donne che studiano psicologia con master in pippe??
Vecchio 08-11-2012, 22:36   #7
Esperto
L'avatar di Altamekz
 

Perchè il tuo amico distrofico dalla nascita si batte per il diritto? Ha sofferto molto durante la sua astinenza,la sua attuale bella donna normodotata non è abbastanza? Ma non era quello che nelle sue condizioni andava a dirle agli altri?
Vecchio 08-11-2012, 22:36   #8
Esperto
L'avatar di Milo
 

Per i fobici non sarebbe male come idea.
Vecchio 08-11-2012, 22:45   #9
Esperto
 

scusate ma a me sembra na minchiata assurda.....
Vecchio 08-11-2012, 22:48   #10
Esperto
L'avatar di Lino_57
 

E' un bel problema, garantire anche ai "diversamente abili" un minimo di piacere sessuale, sempreché lo desiderino. E a spese dello Stato... mah, la vedo male, in Italia. Di fatto, direbbe Giovanardi, si legalizzerebbe una specie di prostituzione... Poi, visto il corporativismo vigente da noi, altre categorie potrebbero volerne "approfittare": malati psichici, fobici sociali, timidi, single a vita per vari motivi, disoccupati... Figuriamoci, stanno diminuendo anche le assistenze sociali classiche, non la trovo una cosa fattibile qui e ora...
Vecchio 08-11-2012, 22:56   #11
Banned
 

Tema delicato.

Da un punto di vista giuridico ed ideologico è comunque prostituzione, senza se e senza ma.
Si tratta di persone che compiono atti sessuali in cambio di denaro.

Finché in Italia non sarà regolamentata e diventerà legale lo sfruttamento ed il favoreggiamento a precise condizioni, sono contrario.
Inoltre deve vigere il principio "tutti o nessuno": dev'essere accettata anche per finalità "ricreative" da parte di normodotati.

Non la limiterei, in termini di atti sessuali. Consentirei la pratica di qualsiasi atto sessuale consentito dalla Legge tra persone in età del consenso.

Ovviamente prostituzione maschile e femminile.

Inoltre, e qui partirà un flame temo, consentirei il ricorso a maschi e femmine maggiori di anni 14.
Perché? Perché ritengo, a prescindere da tutto, che a 14 anni sia l'età giusta per avere le prime esperienze sessuali protette, anche se si può essere immaturi, e non vedo perché non debba valere per un disabile.

Sul piano della mia concezione del sesso io non faccio mistero che trovo molto opinabile il ricorso alla prostituzione.
Non per questioni morali, anzi... Io sono per la libertà di esercizio della prostituzione, per il libero accesso alla pornografia dopo l'età del consenso (se è consentito far sesso dopo i 14 anni, perché non dovrebbe essere consentito vedere un porno?) e critico chi vorrebbe limitare ciò per questioni morali o religiose.
Ciò nonostante, siccome ritengo il sesso un aspetto fondamentale nella vita dell'individuo e di una bellezza indescrivibile un rapporto sessuale tra due persone che si desiderano, critico, al tempo stesso, il ricorso alla prostituzione perché è privo della componente necessaria per non viverlo in modo, per me, mediocre: il desiderio da parte dell'altra persona.

Detto ciò, una grave disabilità è un'eccezione che faccio a questa mia regola etica, fermo restando che sono sempre dispiaciuto che l'individuo debba vivere il sesso in modo così mediocre e come ultima spiaggia.

Io mi batterei di più perché la mentalità dei normodotati sia tale da concepire la disabilità (perlomeno non quella incompatibile con l'atto stesso) non come una condizione ostativa.
Ma io sono di parte... Come già detto io sono stato fidanzato per anni con una donna disabile e devo dire, sinceramente, che è stata la donna con la quale ho fatto il miglior sesso fino ad oggi, rasentando la perfezione idealizzata

Ultima modifica di liuk76; 08-11-2012 a 22:59.
Vecchio 08-11-2012, 22:56   #12
Banned
 

http://www.aduc.it/articolo/come+sod...hici_20034.php
Vecchio 08-11-2012, 23:00   #13
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da liuk76 Visualizza il messaggio
Tema delicato.

Da un punto di vista giuridico ed ideologico è comunque prostituzione, senza se e senza ma.
Si tratta di persone che compiono atti sessuali in cambio di denaro.
potrebbe essere una forma di terapia - come le altre- eseguita da un "terapeuta" su proposta dello psicologo/psichiatra che lo segue.
Vecchio 08-11-2012, 23:02   #14
Banned
 

ovviamente la vedo impraticabile in Italia...
(per la un discorso di mentalità diffusa)
Vecchio 08-11-2012, 23:08   #15
Esperto
L'avatar di VyCanisMajoris
 

La trovo un'iniziativa interessante.
Solo trovo un po' azzardato che debba essere un servizio a spese dello Stato, semmai una parte del'assegno di invalidità percepito dagli interessati potrebbe essere facoltativamente designato a questo.

Ma comunque la trovo una cosa praticamente infattibile in un paese come l'Italia. A parte la crisi che ci sta divorando, siamo talmente chiusi e retrogradi che facciamo a tempo a morire tutti quanti prima che una proposta così venga vagliata.
Viviamo in un paese in cui c'è ancora chi considera l'omosessualità una malattia (), figuriamoci se i perbenisti accetterebbero un servizio che si potrebbe scambiare per prostituzione a domicilio...
Vecchio 08-11-2012, 23:09   #16
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da pesco Visualizza il messaggio
potrebbe essere una forma di terapia - come le altre- eseguita da un "terapeuta" su proposta dello psicologo/psichiatra che lo segue.
Mi trovi assolutamente d'accordo sull'inquadrarla a livello medico come terapia.
La diagnosi però quale sarebbe? Anche sfogliando l'ICD o il DSM-IV non saprei cosa scegliere...

Parentesi simpatica: d'altro canto, in passato, l'isteria era curata con la "masturbazione" femminile da parte del medico (infatti il vibratore nasce proprio come presidio per la cura in tal modo ) quando non si ricorreva all'errata ed idiota isterectomia

Il mio era un discorso orientato all'aspetto giuridico più che medico

Si forse la si potrebbe inquadrare come una prestazione in regime di SSN però si aprirebbe una bella questione: e i normodotati? Perché non si potrebbero inquadrare nel medesimo modo a precise condizioni?
Vecchio 08-11-2012, 23:10   #17
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da VyCanisMajoris Visualizza il messaggio
semmai una parte del'assegno di invalidità percepito dagli interessati potrebbe essere facoltativamente designato a questo.
Gli assegni d'invalidità civile sono di un importo così basso che un invalido non riesce nemmeno a camparci...
Vecchio 08-11-2012, 23:31   #18
Esperto
L'avatar di VyCanisMajoris
 

Quote:
Originariamente inviata da liuk76 Visualizza il messaggio
Gli assegni d'invalidità civile sono di un importo così basso che un invalido non riesce nemmeno a camparci...
D'accordo, ma quello è un altro paio di maniche. Io parlavo in linea di principio. E' chiaro che per permettere agli interessati di usufruire di un servizio del genere bisogna garantirgli introiti sufficienti.

Quote:
Originariamente inviata da liuk76 Visualizza il messaggio
Finché in Italia non sarà regolamentata e diventerà legale lo sfruttamento ed il favoreggiamento a precise condizioni, sono contrario.
Ma infatti prima di poter anche solo parlare di un servizio del genere occorre liberalizzare e regolamentare la prostituzione. E sarebbe anche ora.

Quote:
Originariamente inviata da liuk76 Visualizza il messaggio
Io mi batterei di più perché la mentalità dei normodotati sia tale da concepire la disabilità (perlomeno non quella incompatibile con l'atto stesso) non come una condizione ostativa.
Su questo son perfettamente d'accordo. Però dal dire al fare...
Vecchio 08-11-2012, 23:33   #19
Banned
 

Contrario alla proposta.

Non vedo l utilità della cosa; se un diversamente abile vuole appagamento sessuali basta che contatti una prostituta, no ?


Per tanto così sarebbe meglio battersi per la liberalizzazione della prostituzione.
Vecchio 08-11-2012, 23:46   #20
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da liuk76 Visualizza il messaggio
Mi trovi assolutamente d'accordo sull'inquadrarla a livello medico come terapia.
La diagnosi però quale sarebbe? Anche sfogliando l'ICD o il DSM-IV non saprei cosa scegliere...

Parentesi simpatica: d'altro canto, in passato, l'isteria era curata con la "masturbazione" femminile da parte del medico (infatti il vibratore nasce proprio come presidio per la cura in tal modo ) quando non si ricorreva all'errata ed idiota isterectomia

Il mio era un discorso orientato all'aspetto giuridico più che medico

Si forse la si potrebbe inquadrare come una prestazione in regime di SSN però si aprirebbe una bella questione: e i normodotati? Perché non si potrebbero inquadrare nel medesimo modo a precise condizioni?
infatti è impossibile da ascrivere a una qualunque situazione descritta nel DSM o nell'ICD
sarebbe una forma particolare di impotenza

dal punto di vista giuridico...i normodotati li escluderei da usufruire di prestazioni in regme di SSN...si possono rivolgere al privato...

ovviamente deve prima nascere ed essere riconosciuta giuridicamente questa figura di "assistente sessuale"
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