Blue_Moon

Ma siamo sempre lì: se non t'interessa perchè rispondere?

Io credo che ognuno dovrebbe avere la possibilità di sperimentare la (propria) sessualità, se ritenuto necessario al miglioramento della qualità della vita.
Al di là di tutto questo è una figura professionale che m'incuriosisce, ma di certo non pretendo che sia così per tutti.

Crowne

Favorevole, frequentando gli scout mi è capitata qualche occasione in cui ho incontrato disabili con handicap mentali o fisici e penso che vivrebbero più tranquillamente e felicemente con una vita sessuale più normale (praticamente la scoperta dell'acqua calda ), fingere che il problema non esista è ipocrisia.
Secondo me la figura dovrebbe essere riconosciuta, cosa per nulla scontata in Italia, fino a che poi il SSN dovrebbe pagare, ammesso e non concesso che debba prendersene carico, è un altro discorso.

Lino_57

Mah! A parte trovare gli/le assistenti disponibili, chi deciderebbe se e quando intervenire? Per gli handicappati mentali che non ci pensano nemmeno al sesso, o per la sindrome di Down? Per i timidi patologici? E quante volte? 1 volta al mese o alla settimana? Da che età e fino a quando?
Mi sembra un discorso molto fumoso, che si regge su sabbie mobili...

Qwerty

medico di base
solo le persone che nessuno vorrebbe (casi molto eccezzionali), timidi patologigi assolutamente no, potrebero essere benisimo desiderabili.da eta' quando si e' gia' capito bene che nessuno li vorra' mai, fin che vogliono, frequenza deve essere richiesta dal paziente, pagando tiket non inferiore di una normale visita medica ogni volta, entro quantita' massima annuale stabilita.

tersite

http://psycho.forumcommunity.net/?t=55578293

Blue_Moon

Non riesco ad accedere

tersite

perchè dovrebbero essere scartati per essere andati a puttane '?
La tua è davvero una 'fissa' ma sai quanti uomini lo fanno ?
da calciatori come Totti , attori come Hugh Grant , da politici come Strauss Kahn
per non parlare della gente comune , tutte persone con una vita sessuale sana
che poi si son sposati e hanno avuto bambini

Qwerty

lo vedo un po come eutanasia, e mi spiace che gente che potrebe farne a meno ricorre..

Supermanes

Questa sembra l'ennesima discussione sul fatto se sia giusto o no andare a prostitute e come al solito non porterà da nessuna parte. Non si vuole ammettere che la prostituzione esiste ANCHE perché alcune persone non riescono fino a tarda età a trovare una persona che li desideri ed il fatto che l'attività di meretricio sia svolta prevalentemente da donne dimostra che la maggior parte di questi "sfortunati" sono uomini. Poi decidere chi merita un tale servizio è una cosa sbagliata secondo me, nessun medico può stabilire se una persona ha bisogno più di un'altra o se sia meno capace di procurarsi un rapporto sessuale da sola. Al limite dovrebbe essere una cosa di cui chiunque può fare richiesta in base alla propria esperienza, una sorta di "mensa caritas del sesso" (per rendere l'idea).

Crowne

Neanche io sono sicuro, conosco un ragazzo down e ha gli stesi desideri che hanno tutti gli altri, se poi un eventuale assistente se poi una parvenva di sessualità lo farebbe stare meglio o peggio non lo so

Secondo c'è una differenza sostanziale sulle due discussioni. Dire se sia giusto o no andare a prostitute è una questione morale, anche se venisse legalizzata non cambierebbe granché, ognuno continua fare le sue scelte.
Questa discussione invece verte (principalmente) sul sancire se il sesso sia o no una componente necessaria per il benessere di una persona e conseguentemente se sia giusto o no dare a chi non può farne la libertà "di fatto" che hanno tutti gli altri di vivere certe esperienze (indipendentemente dal come).

Tralasciando il rapporto sessuale di per se, una persona può comunque "arrangiarsi da sola" o tentare di sfogarsi in altri modi, come lo sport, un quadriplegico non può fare nemmeno quello

EDIT: dimenticavo di citare il film "la teoria del volo" dove la protagonista che vuole fare sesso è una donna tanto per cambiare...

chrissolo

Questo ragionamento, partorito da una società ideale e perfetta, dove si sono risolti tutti gli altri problemi della gente e in cui è garantita la sopravvivenza e il benessere (in generale) di tutti quanti, potrebbe avere un senso.

Ma la nostra società, quella reale, è l'opposto.. sempre più individualistica e meno attenta ad ogni tipo di bisogno delle persone, anche quelli primari .. cioè.. la nostra è una società che non riesce a garantire nemmeno il pane in tavola e il lavoro a tutti, tanto per fare un esempio, per cui preoccuparsi del benessere dell'individuo in senso assoluto mi pare una cosa veramente troppo al di fuori della sua portata.

Credo che ci siano ben altri interessi, molto più materialistici, dietro questa questione, che non la sincera preoccupazione di garantire un utopico benessere e la più elevata qualità della vita possibile a tutti.

Kody

Non prendiamoci in giro:

Per quanto difficile sia imparare a saperci fare con le donne, non sarà mai difficile come per un disabile che non può più muovere le gambe, tornare a muoverle e camminare, correre, ecc.

Un conto è se tu, persona generica, non puoi fisicamente/mentalmente più fare una certa cosa perchè il tuo corpo è irrimediabilmente danneggiato [paralisi, amputazioni, malattie al cuore, malattie cerebrali quali dislessia, sindrome di down, ecc, ecc, insomma il tuo corpo e il tuo cervello sono danneggiati e non funzionano come di norma]. Un altro conto è se tutte le tue funzionalità fisiche e mentali sono nella norma, ma [per come sei cresciuto] hai sviluppato una personalità ed una mentalità evitanti/fobiche/depresse/timide.

Se tu hai dannatamente paura ad entrare in un negozio perchè dentro c'è gente ed hai paura del loro giudizio.....che cosa ti deve dare la società, più che dei dottori [spicologi, psicoterapeuti, psicoanalisti] per cercare di farti vedere le cose per come stanno davvero?

Non sei disabile perchè il tuo corpo funziona e il tuo cervello pure, solo che la tua mentalità ti fa avere paura del mondo e delle persone. Sai quante norme dovrebbero essere varate per assistere il fobico/depresso? Assistente del sesso, circoli per soli fobici/depressi, posti di lavoro appositi, orari appositi, colleghi appositi [magari], divieto di fare battute su di loro, di dire questo e quello. Cose che potrebbero giustamente variare da fobico a fobico, fra l'altro.

Per carità, qualcosa si potrebbe e si dovrebbe fare, ma io trovo che queste soluzioni, come quella del sesso prescritto, siano delle "non-soluzioni" perchè tu fobico/depresso fai sesso, ma non impari a saperci fare con le donne, anzi peggiorerai perchè ti accomoderai su questa soluzione del sesso prescritto. E sopratutto non saprai MAI cosa vuol dire amare una persona, la scoperai e basta.

Oltre al fatto che io personalmente troverei una qualsiasi soluzione di questo genere [prescritta dal medico e dove io, Kody, non faccio nulla] una soluzione mortificante, perchè vorrebe dire che io, nonostante al pari degli altri in quanto a capacità fisiche e mentali [o anche sopra la media se parliamo di certe mie caratteristiche], ebbene io avrei dovuto arrendermi e farmi dare la soluzione per via medica, quasi legale. Questo si che mi darebbe la sensazione di essere inferiore a tutti.
Se fosse il medico a trovarmi il posto di lavoro o il sesso.

Io vedo diversi utenti scrivere che le ragazze, per quanto rare, comunque bene o male ce le hanno, nel senso che qualche occasione capita anche a loro, magari va male, ma a me mancano pure le occasioni.

Ed io le occasioni preferisco imparare a crearmele, preferisco crescere e diventare più uomo, più che andare dal medico e farmi prescrivere una assistente per fare sesso. A quel punto vado a puttante, almeno le scelgo io.

chrissolo

Sì, sarebbe meraviglioso se tutti avessimo la possibilità di sperimentarla, la nostra sessualità..
Ma la sessualità è diversa dal sesso come atto, è una sorta di comunicazione profonda tra persone, che prevede coinvolgimento, desiderio, scambio..

E come fai a garantire attraverso l'istituzione di "figure professionali" questo tipo di comunicazione ?
E' come affermare che si possono comprare o vendere cose come sentimenti, partecipazione, empatia, affetto, amicizia, amore.

Se invece riduci tutto al discorso del sesso come mero bisogno fisiologico.. al di là delle parole e delle motivazioni che si usano .. sempre ad una forma di prostituzione ci si sta riferendo: soldi in cambio di un corpo attraverso cui provare piacere.

Comunque nel mio post precedente spiegavo perché vedere un sistema sociale che fa finta di preccuparsi del benessere assoluto della gente, quando non è in grado di garantire neanche molto di meno , lascia un pò allibiti e perplessi.

Kody

Ma non può essere solo la società che pensa a tutto. Io penso che molti utenti e anche persone in genere vorrebbero che la società desse loro tutto ciò di cui hanno bisogno, senza che loro debbano muovere un dito perchè "fobici/depressi/disoccupati/ecc/ecc".

Simon653

...

Blue_Moon

Vabbè, Kody, uno ci prova - anche con l'aiuto di psicologo e psichiatra - ma se non ce la fa, non ce la fa, ed è giusto che non sia abbandonato a se stesso ma che, anzi, venga aiutato dalla società.

chrissolo

io avrei detto questo ?

io ho detto una assai diversa...cioè che è del tutto assurdo che una società come questa si ponga come principio e obiettivo il benessere totale dell'individuo quando non riesce manco a garantire in maniera minima cose assai meno ambiziose..

chrissolo

"sarebbe" giusto.. peccato che però poi in concreto ciò non avvenga mai..

se non ce la fai vieni - di fatto - emarginato e abbandonato a te stesso.. il resto è irrealtà e utopia.

Equilibrium

U topa ia ia ooo

tersite

condivido in toto...
cmq parlerei di una forma di prostituzione anche la geisha in giappone è una sorta
di prostituta ma assai diversa da quella su strada in occidente