Quest'oggi si conclude un percorso che mi ha portato per 3 mesi lontano dall'Italia a svolgere un tirocinio per conto della mia università, contro tutti e soprattutto le mie paure.
Ho sempre cercato di lottare contro questa condizione, provare a mettere da parte la tremenda ansia che mi blocca e che non mi ha permesso di interagire con praticamente nessun essere umano negli ultimi 4 anni. Dovrei essere contento, direte voi, ed in effetti da una parte sono soddisfatto, perché mi sono ritrovato in situazioni che prima non mi sarei neanche sognato per il forte stress che mi avrebbero provocato... Eppure non riesco a fare a meno di constatare che, nonostante tutti i miei progressi, gira e rigira sono sempre da solo.
3 mesi in una realtà nuova in cui non conoscevo nessuno e questo è il mio bilancio, 3 amici di cui:
-Una ragazza che ho visto solo una volta e poi ho lasciato perdere perché non riusciva a fare altro che parlare solo di sé stessa e di tutti i suoi problemi, qui mi prendo io la responsabilità di aver mollato dopo un incontro, ma non ne potevo più
-Un ragazzo ingegnere che dopo esserci visti 2-3 volte ha deciso di ignorarmi perché si capiva che non c'era alcuna "alchimia" o motivo per essere amici. L'ultima volta che l'ho sentito è stato 2 settimane fa "Ci vediamo giovedì?" mi ha scritto lui, salvo poi sparire nel nulla.
-Un ragazzo con cui mi era parso di aver legato un pelo di più degli altri, ma che non ha fatto altro che evitarmi nell'ultimo mese. Dovevamo vederci stasera per un ultimo saluto, ma ha deciso di anticipare tutto al pomeriggio e la cosa mi sa tanto di "Ti saluto per educazione, ma stasera ho voglia di andarmi a divertire e non voglio passare il tempo con un depresso che non fa altro che parlare di temi pesanti"
Io non so cosa dire... Io cerco veramente di non odiare nessuno, ma più ci provo e più mi sembra che il mondo non faccia altro che chiudersi a riccio di fronte a me, quando di solito sono io che mi chiudo... Mi sembra palese qui che la buona volontà non basti, domani tornerò al niente da cui sono venuto. Mi piacerebbe una volta finito di studiare di andare all'estero, ma comincio davvero a credere che per quelli come me non ci sia nessuna possibilità di migliorare questa situazione. È vero che soffro di ansia, ma se questa ansia fosse soltanto una scusa che ho adottato per giustificare il mio fallimento come persona?
Non so veramente più che fare... Forse c'è qualcosa che ignoro e che non so, un atteggiamento o un comportamento, ma se non lo individuo non posso farci nulla al riguardo. Continuerò a trascinarmelo dietro fino alla tomba.