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09-10-2016, 16:00
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#21
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Esperto
Qui dal: Sep 2013
Ubicazione: Infinitamente nel tuo pensiero.
Messaggi: 3,213
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Cioè lasciare andare le emozioni negative senza fermarle, come ad esempio la troppa ansia, per concentrarsi su reazioni fisiche che procurerebbe, come la tachicardia per poi usare ragionamenti su come affrontare la causa dell'ansia?
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09-10-2016, 17:17
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#22
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Esperto
Qui dal: Sep 2013
Ubicazione: Valdelatresca
Messaggi: 1,093
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Quote:
Originariamente inviata da Superpippo
Ecco, quando sono in ansia/angoscia, quando sono in imbarazzo/disagio nelle situazioni sociali, quando sono sopraffatto dalle emozioni, ho notato che s'innesca una fuga di pensieri, che non ottengono lo scopo di rassicurarmi. Anche se trovo una soluzione, si affacciano 100 altri pensieri/dubbi irrisolti.
Se questo sistema non funziona, è chiaro che bisogna cercarne un altro.
Allora mi concentro su " come mi sento", su cosa mi fa male dentro: oppressione in petto e fiato corto? (è ansia / angoscia)
Morsa sulla pancia? ( probabilmente rabbia)
Tensione?
Ecco, mi metto in ascolto di questi segnali psicosomatici, anche se dolorosi, senza paura, ma con fiducia. Se essi esistono, non è bene ignorarli, dato che affrontiamo abitualmente le cose solo di testa.
Vedo che il solo fatto di esperire la mia parte psicosomatica, mi distende, mi placa. Poi riprendo in esame i problemi, ma da posizione calma. Quindi l'affollamento di pensieri precedenti, si dirada, diventa semplice.
L'ascolto interiore, mi rende più stabile e non preda dei venti.
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ho capito, ho già sentito di una tecnica simile da qualche parte mi pare su iutiub, forse sta proprio alla base di ogni tecnica di meditazione, non lo so, comunque è interessante, si può provà
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09-10-2016, 18:01
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#23
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,282
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Quote:
Originariamente inviata da TheProphet
Ho provato in questi giorni a mettere in pratica quanto letto in questa discussione, in particolare come suggerito da semifobico. Devo dire che, quando si riesce a concentrarsi sull'emozione ed evitare di farla diventare padrone dei tuoi pensieri si esce un po meglio dal momento di "down". È una cosa molto molto complicata comunque, non penso di riuscire a farla diventare automatica.
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Bene! Non ti posso incoraggiare, perché non sono uno psicologo. Posso però rendere condivise le mie esperienze.
Allora, facciamo un caso più generale, in una situazione non critica. Mettiamo che ti accingi a fare una cosa ordinaria, come andare a lavare 4 tazzine che hai lasciato a mezzogiorno e poi di metterti una bella felpa più calda. Ecco, mentre fai queste due cazzate, prova a sentirti in contatto con te stesso e vedere come stai cambiando, cosa provi.
Ti verranno dei pensieri in mente, va bene. Ma resti collegato.
Quando hai terminato, valuti da te la qualità di questa esperienza. Potrebbe piacerti.
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Ultima modifica di cancellato16573; 09-10-2016 a 18:18.
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09-10-2016, 18:06
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#24
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,282
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Quote:
Originariamente inviata da Ventolin
ho capito, ho già sentito di una tecnica simile da qualche parte mi pare su iutiub, forse sta proprio alla base di ogni tecnica di meditazione, non lo so, comunque è interessante, si può provà
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Quello che descrivo è reale, perché è il frutto di un'esperienza. Ma il metodo non l'ho certo inventato io.
Mi risulta, infatti, che in psicologia si usi l'espressione fare focus su sé stessi, per i nei momenti di smarrimento e di crisi. Vuol dire raccogliersi su di sé.
Forse (ma non ne sono certo), si usa anche il termine baricentro per dire: ritornare alla propria base d'appoggio.
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09-10-2016, 18:13
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#25
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,282
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Ma sto comprendendo che l'ascolto interiore, non solo serve a superare i momenti di stallo e di crisi, ma più semplicemente per stare bene, a prescindere.
Non è che devo aspettare una botta di sfiga per stare collegato con me stesso! Posso farlo anche per vivere meglio i momenti normali, quelli poco interessanti che passano. Potrebbero invece rivelarsi felici.
Nessuno psicologo o psichiatra ci ha mai detto che a noi la felicità è negata!
(azzo!)
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10-10-2016, 13:49
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#26
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 2,992
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Quote:
Originariamente inviata da TheProphet
Ho provato in questi giorni a mettere in pratica quanto letto in questa discussione, in particolare come suggerito da semifobico. Devo dire che, quando si riesce a concentrarsi sull'emozione ed evitare di farla diventare padrone dei tuoi pensieri si esce un po meglio dal momento di "down". È una cosa molto molto complicata comunque, non penso di riuscire a farla diventare automatica.
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Alcuni suggerimenti in più potrebbero essere questi:
1) Prova a farlo con la tristezza. Non è un sentimento che sorge dalla tensione di dover compiere un'azione, che quindi ha tutta una serie di componenti aggiuntive. Se te la tieni essa non ti sta impedendo nulla di pratico, evita che ad essa seguano pensieri i tipici pensieri pessimisti del tipo "sarà sempre così", "non risolverò mai niente" ecc... che sono quei pensieri che alimenterebbero altra tristezza. Poi passi a capire quali pensieri generano la tristezza primaria e li blocchi. Non sempre, non in modo estremista, ogni tanto dagli pure sfogo.
2) Prova a farlo con i pensieri che sono conseguenza di una gioia. Anche se sembra masochista, prova a tenerti la gioia senza che essa ti imponga dei pensieri. Ascoltala e basta, è più facile con i sentimenti positivi. E' solo un allenamento.
3)Prova poi nella pratica ad affrontare piccole paure, in modo diverso dal solito. Ovvero invece che reprimendo la paura, accettandola. Oserei dire volendola. Ma devono essere paure piccole piccole.
Almeno queste sono cose che ho provato io, ma ci vuole perseveranza, mesi,anni...
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10-10-2016, 14:02
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#27
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 2,992
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Quote:
Originariamente inviata da Joseph
Ma sopratutto, perché del mio stato emotivo dovrebbe interessarmi più del bollettino metereologico dell'Honduras?
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Se non vivi in Honduras come minimo perché uno ti riguarda e l'altro no...
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