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19-09-2022, 20:47
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#1
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Banned
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 5,470
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Volevo segnalare questo articolo e chiedere se qualcuno ci si riconosce. Il linguaggio è un po' intellettualoide, ma i contenuti ci sono.
https://www.stateofmind.it/2022/09/n...sione-materna/
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Ultima modifica di Angus; 19-09-2022 a 20:50.
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19-09-2022, 21:01
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#2
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Esperto
Qui dal: Oct 2013
Messaggi: 13,447
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recentemente mi hanno affibbiato una diagnosi non richiesta di narcisista covert. comunque è una lettura interessante, io sono figlio di madre depressa, e la gravidanza non è stata desiderata, vissuta con ansia perché prima delle nozze in una famiglia bigotta. l'esaurimento nervoso e la conseguente depressione è arrivata quando avevo già 3 anni, percepivo questo distacco improvviso, me la ricordo inerte per settimane sul divano. improvvisamente mi hanno portato da mia nonna dove ho vissuto per qualche tempo.
per fortuna ne è uscita dopo qualche mese con una terapia farmacologica.
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19-09-2022, 22:49
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#3
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Banned
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 5,470
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Ti riconosci nei vissuti descritti? L'articolo ti dà da pensare, ti spinge a occupartene?
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19-09-2022, 23:23
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#4
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Esperto
Qui dal: Oct 2013
Messaggi: 13,447
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Quote:
Originariamente inviata da Angus
Ti riconosci nei vissuti descritti? L'articolo ti dà da pensare, ti spinge a occupartene?
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in parte sì, però il fatto che non sono figlio unico e che abbiamo caratteri diversi, un po' mi frena dall'occuparmene. penso che in quell'età, capendo che non potevo più contare su lei perché depressa, mi sono concentrato su di me.
non mi spinge a occuparmene, sono cose successe 30 anni fa, ormai i giochi sono fatti. il carattere è questo, piaccia o non piaccia, mi affermo per quello che sono
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19-09-2022, 23:46
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#5
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,197
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Queste spiegazioni psicoanalitiche non riescono a smuovermi più di tanto, ovviamente poi per loro rientrerei a pieno titolo in questa tipologia di persone che non pensano, quelle che rifiutano certe forme di aiuto e calore, ma loro ragionano sempre a cazzi loro senza chiedersi una beneamata cippa...
"Questi analizzati, pur in pieno calore, si lamentano di sentire freddo. Hanno freddo sotto la pelle, nelle ossa, si sentono paralizzati da un brivido funereo, avviluppati in un loro sudario (il nucleo congelato dell’amore per la madre morta). Non sono più costoro a vivere, ma è l’altro morto a vivere in loro, e ciò dà origine ad un’illusione generativa"
Ad esempio: cos'è il calore in una relazione?
Lo decidono e definiscono loro e non io.
Così se io rifiuto qualcosa che per me è freddo o inutile mentre per loro rappresenta vicinanza e calore, sono io e soltanto io a sbagliare e loro ad essere nel giusto.
Per questo non mi piacciono gli psicoanalisti, anzi la psicoanalisi fatta in questo modo. Dicono di voler capire, ma in realtà non vogliono capire proprio un cazzo, vogliono solo imporre il loro punto di vista e tu supino lo devi accettare e basta perché il malato sei tu e il loro punto di vista in relazione a cosa sei e perché sei fatto così deve essere riconosciuto per forza di cose come salvifico.
“E allora? Cosa me ne faccio? E con questo? Ciò significa che tutto ciò che arriva dal terapeuta viene immediatamente distrutto. Non succede niente, e il paziente dice: faccia qualcosa, se ci riesce. Si può andare avanti così per anni”
"Questi analizzati, pur in pieno calore, si lamentano di sentire freddo. Hanno freddo sotto la pelle, nelle ossa, si sentono paralizzati da un brivido funereo, avviluppati in un loro sudario (il nucleo congelato dell’amore per la madre morta). Non sono più costoro a vivere, ma è l’altro morto a vivere in loro, e ciò dà origine ad un’illusione generativa."
Per me se uno manda a cagare il terapeuta magari dietro non c'è alcuna madre morta introiettata, c'è solo il fatto concreto che il terapeuta è stato mandato a cagare perché magari il suo intervento è stato valutato come inutile e magari anche dannoso.
Poi i narcisisti per me son loro che non vogliono scendere dal piedistallo fatto di queste costruzioni intellettuali costituite da pulsioni di morte, madri zombi introiettate e via dicendo.
Non mi piacciono per niente. Ho un modo di pensare molto molto distante da queste cose qua, per me il non pensiero è costituito proprio da queste cose qua.
D'altra parte ognuno ha la sua fede, io comunque non faccio parte di queste chiese qua di sicuro.
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Ultima modifica di XL; 20-09-2022 a 08:18.
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19-09-2022, 23:55
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#6
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Esperto
Qui dal: Jun 2022
Messaggi: 1,735
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la conclusione di esser morto me la sono ripetuta in modo continuo più o meno dall'adolescenza in poi ma può essere collegata a varie cause, immagino.
Non credo che mia madre sia stata depressa, non ricordo quasi niente di quando ero molto piccolo. Qualche immagine che mi è rimasta mi rimanda più a una sensazione di paura che di depressione. Inoltre ci fu un evento a livello di comunità, diciamo, che destò timori generali e quindi anche, possibilmente di entità diversa, a livello individuale quando io ero praticamente un neonato. Ma questa è una spiegazione che mi sono dato arbitrariamente io perchè si presta a interpretazioni metaforiche. Probabilmente le cose che non vanno come dovrebbero iniziano già con la gravidanza
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Ultima modifica di sagoma; 19-09-2022 a 23:57.
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20-09-2022, 00:09
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#7
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Banned
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 5,470
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L'articolo parla di depressione in senso lato, intende l'incapacità di provare un attaccamento vitale positivo (non legato a doveri o voracità, a una forma di sottomissione) nei confronti del figlio.
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06-10-2022, 21:52
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#8
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Super Moderator
Qui dal: Jun 2018
Ubicazione: Divano
Messaggi: 4,919
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Grazie, bellissimo articolo, mi piace molto il linguaggio usato ma il contenuto è molto triste. Mi riconosco solo in alcuni concetti (iperproduzione intellettiva, sé iperinvestito e attrazione per morte e distruttività) ma sono dettagli sparsi. Anch'io ho sempre avuto un rapporto difficile con mia madre e infatti nella mia personalità ci sono conseguenze di questo rapporto disfunzionale ma non sento di avere quel "nucleo freddo" di cui si parla
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07-10-2022, 00:53
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#9
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Esperto
Qui dal: May 2021
Messaggi: 2,091
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Io sono stato abbandonato a 2 anni da mia madre, e sono stato con mia nonna, ho sempre sentito una diversità rispetto a gli altri per questo, mia nonna non mi ha saputo educare alla vita, fino al 2008 vedevo mia madre ogni 2 anni, e rimanevo confuso, mia nonna la chiamava "troia drogata" e io non capivo, tante domande senza risposte esaustive.
Mi rivedo in questa cosa del "non sè", sono stato tutto apparenza fino a qualche anno fa, una recita in mezzo ai lupi, ma con le mie difficoltà facevo coping maladattivo, mi rendevo piccolo e mi annullavo facendo il clown, poi però ho iniziato a stare davvero male, e ora rimane solo un muro alto 70 metri tra me e gli altri.
Non penso di essere narcisista, non mi sento onnipotente, piuttosto un debole che viene schiacciato dalla vita, sono nichilista quello si... Non riesco a vedere del positivo nella società, mi sento male al pensiero di fare la vita imposta, una parte di me vorrebbe aggiustare le cose, ma sono irreparabili, e ora o ci si adatta o si va sempre a fondo o alla morte.
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08-10-2022, 00:10
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#10
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Banned
Qui dal: Mar 2011
Messaggi: 5,470
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Quote:
Originariamente inviata da edward00767
Io sono stato abbandonato a 2 anni da mia madre, e sono stato con mia nonna, ho sempre sentito una diversità rispetto a gli altri per questo, mia nonna non mi ha saputo educare alla vita, fino al 2008 vedevo mia madre ogni 2 anni, e rimanevo confuso, mia nonna la chiamava "troia drogata" e io non capivo, tante domande senza risposte esaustive.
Mi rivedo in questa cosa del "non sè", sono stato tutto apparenza fino a qualche anno fa, una recita in mezzo ai lupi, ma con le mie difficoltà facevo coping maladattivo, mi rendevo piccolo e mi annullavo facendo il clown, poi però ho iniziato a stare davvero male, e ora rimane solo un muro alto 70 metri tra me e gli altri.
Non penso di essere narcisista, non mi sento onnipotente, piuttosto un debole che viene schiacciato dalla vita, sono nichilista quello si... Non riesco a vedere del positivo nella società, mi sento male al pensiero di fare la vita imposta, una parte di me vorrebbe aggiustare le cose, ma sono irreparabili, e ora o ci si adatta o si va sempre a fondo o alla morte.
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Edward, mi ispiri una simpatia enorme. Coraggio, non è detto che le cose siano irreparabili. Almeno provaci. E' narcisismo anche dire "sono un nano che non può fare nulla".
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