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Originariamente inviata da SugarPhobic
Il punto era proprio porre l'accento su quanto di questo tuo realismo sia figlio di effettivi limiti tuoi o della condizione di umore basso, diciamo, che ti accompagna, portandoti a vederli come assolutamente invalicabili. Senza se e senza ma.
Perchè io ho sempre creduto che la condizione che si sente ha una notevole discrepanza con quella effettiva.
Magari non ti è utile come spunto di riflessione, comunque, il sentirti arrivato (che equivale a sentirti finito, quasi) è qualcosa di ciclico oppure un qualcosa che hai elaborato ed è fisso in te da un tot?
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I limiti miei sono purtroppo dettati da problemi mentali invalidanti che hanno eretto delle mura infrangibili. Non riesco a vedere alcun modo per aprire un varco, e sono abbastanza sicuro che, se per assurdo dovesse accadere, subito dopo mi troverei di fronte ad altre mura ancor più coriacee.
Per risponderti, ormai sì, è un qualcosa di fisso dato che sono passati decenni, e realisticamente trovare una soluzione è impossibile, specialmente considerando di aver provato ogni sorta di terapia farmacologica e anche psicoterapeutica.
Sono caduto nell'alcolismo che mi permette di affrontare la giornata, ma presenta ovviamente una sfilza di difetti enormi, quali il non essere perfettamente lucido (in realtà sono incapace di ubriacarmi, rimango brillo), ma soprattutto il non poter guidare, fattore che ultimamente mi ossessiona.