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10-01-2007, 00:14
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#1
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Avanzato
Qui dal: Sep 2006
Ubicazione: Nordest
Messaggi: 416
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Non sono in grado di sostenere una discussione e portarla avanti, quando rispondo ad una domanda mi viene sempre da rispondere in modo secco come se mettessi un punto alla discussione, eppure... non lo faccio apposta, a volte cerco di parlare, ma mi sento patetica, a disagio, mi sembra di dire una valanga di cavolate senza senso.
anche parlare al telefono con una persona sconosciuta mi mette ansia, eppure dovrei sentirmi più tranquilla, non mi stà nemmeno guardando, vedendo... a volte addirittura mi tocca prepararmi un discorso scritto per una banale telefonata. 8O
a voi come va?
ma non esiste un manuale per impararle queste cose? :cry:
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10-01-2007, 00:21
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#2
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Esperto
Qui dal: Nov 2006
Messaggi: 520
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Per molti anni è sempre stato cosi anche per me. Poi tra università e corsi vari e, soprattutto al lavoro,ho fatto esperienza e ho migliorato dialettica e approcci. Sono ancora molto indietro, ho un sacco di difficoltà, ma prima ero molto peggio, se parlavo mi dicevano di star zitto, perchè sparavo cazzate (parole testuali, a scuola davanti ai prof, che a parte uno o due, non intervenivano mai per coinvolgermi in una discussione).
Penso che cmq un po l'esperienza aiuta a migliorarsi, non so fino a che punto, o quale è il limite, ma un po si migliora.
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10-01-2007, 00:22
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#3
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Intermedio
Qui dal: Dec 2006
Messaggi: 162
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Ci vuole tanta pratica e soprattutto bisogna leggere ,informarsi ,bisogna anche saper ascoltare l'interlocutore e al momento opportuno inserirsi nella discussione.Poi dipende sempre dal contesto.Non so ,magari durante una serata frivola dove si parla del piu' e del meno puoi lasciarti andare senza fare discussioni elevate.
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10-01-2007, 00:42
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#4
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Esperto
Qui dal: May 2006
Messaggi: 614
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Quando sei con gli altri hai la mente libera da ogni altro pensiero se non ascoltare tranquilla chi ti parla? No, il contrario, sei lì che pensi alle stesse cose che hai scritto, a quanto sei patetica, a quanto ti senti fuori luogo, vero? Hai qualcuno col quale sei più tranquilla? La differenza è enorme.
Come puoi seguire il discorso rielaborarlo intervenire aggiungere ecc, se sei già intasata da pensieri che addirittura ti contrastano?! Una via è proprio quella di ripetere le esperienze, partendo da quelle più semplici e fattibili per te.
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10-01-2007, 01:09
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#5
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Intermedio
Qui dal: Aug 2006
Messaggi: 147
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Quote:
Originariamente inviata da trentina
a volte addirittura mi tocca prepararmi un discorso scritto per una banale telefonata. 8O
a voi come va?
ma non esiste un manuale per impararle queste cose? :cry:
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a me va uguale a te.
anch'io devo prepararmi un discorso mentale con tutte le variazioni a prescindere da ciò che mi dirà l'altra persona. è un incubo.
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10-01-2007, 01:54
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#6
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Esperto
Qui dal: Dec 2006
Messaggi: 512
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a me va così:
se con il mio interlocutore si parla di argomenti di mio interesse ..è piacevole conversare e nn penso "ora che posso dire?" (capita raramente)
...conversare del + e del - ..nn è mai stato il mio forte!! .. e soprattutto mi fa incazzare vedere persone imbarazzate dai silenzi!!
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28-05-2009, 23:46
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#7
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Esperto
Qui dal: Feb 2009
Ubicazione: Roma
Messaggi: 964
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Quote:
Originariamente inviata da trentina
Non sono in grado di sostenere una discussione e portarla avanti, ma non esiste un manuale per impararle queste cose? :cry:
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Trovare argomenti di conversazione
Molte persone trovano difficile iniziare una conversazione o continuarla perché hanno pochi argomenti di cui parlare. Molto spesso si entra in contatto con persone completamente diverse da noi, che conducono vite completamente diverse, si occupano e preoccupano di cose che ci sono completamente estranee e parlare con loro diventa una fatica perché non ci sono argomenti in comune. L'esercizio da fare allora è quello di cominciare a interessarsi non solo della propria vita e delle cose che ci riguardano personalmente, ma anche della vita degli altri e delle altre cose che fino a questo momento non ci hanno minimamente riguardato. Questo non significa proporsi di diventare una sorta di dizionario enciclopedico dove a ogni voce si possa trovare una descrizione o una spiegazione, ma cercare comunque di differenziare gli interessi, di spaziare su più campi, di sapere magari poco, ma di tutto. Per fare questo il modo migliore è quello di ascoltare gli altri. Già, perché purtroppo è abbastanza comune che alcune persone partecipino alla conversazione solo quando devono o possono raccontare qualcosa di sé, che li riguardi personalmente, mentre si mostrano del tutto impermeabili alle novità introdotte dall'altro interlocutore, i cui tentativi di portare la propria testimonianza vengono percepiti come semplici digressioni al proprio discorso. Chi è abituato a comportarsi così non conosce molte cose della vita, perché da una vita non sente che le stesse storie e cioè quelle che si racconta in continuazione, fingendo di raccontarle agli altri. Al di fuori di quei 3-4 argomenti c'è il nulla. Il modo per arricchire il proprio bagaglio culturale è allora quello di ascoltare, osservare, imparare dagli altri. Ogni persona che incontriamo può insegnarci qualcosa e, quando sarà il momento, potremo spenderci queste pillole di sapere in modo da trarne sicuro vantaggio. L'esercizio consiste dunque nel prepararsi 2-3 argomenti nuovi al giorno, tenendo conto anche del tipo e degli interessi delle persone che ogni giorno si vanno a incontrare.
Giuliana Proietti, La timidezza-conoscerla e superarla, XENIA TASCABILI
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28-05-2009, 23:55
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#8
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Avanzato
Qui dal: May 2009
Messaggi: 358
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Secondo me quella sensazione di non avere argomenti di cui parlare è fittizia,una conseguenza della paura che abbiamo di essere giudicati, d dire sciocchezze e cose del genere. Non credo dovremmo lavorare sulla quantità di argomenti che conosciamo (non è che i "normali" sappiano, conoscano, ascoltino più di noi, anzi! e oltretutto mi sembra tanto un altro aspetto di quel perfezionismo che in molti qui condividiamo), e per quanto ci sforziamo non è possibile neanche prevedere tutte le svolte della conversazione per prepararsi.
per ora non so ancora come fare, ma il punto sarebbe rendersi a priori più sicuri e indipendenti dal giudizio altrui...a quel punto, con la sicurezza e la serenità,verrebbero da sè anche gli argomenti.
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29-05-2009, 07:45
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#9
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Esperto
Qui dal: May 2007
Messaggi: 1,041
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Nelle rare volte che mi sono trovato con persone simili e riuscivo a superare i blocchi mi veniva quasi sempre cosa dire ; era perchè avevamo qualcosa in comune, a livello di sensibilità umana, esperienze, visioni, carattere.
Chiaro che se si deve invece convivere con gente che con noi ci azzecca come l'arrosto a colazione, anche essendo calmi non vengono argomenti nè si riesce ad inserirsi, manca proprio quell'intesa caratteriale fatta anche di atteggiamenti fisici, movimenti, movenze; non so voi, ma io sono capace di dire se rimarrò isolato e muto in un gruppo di persone anche solo guardandole mentre interagiscono, si muovono, parlano, e lo stesso vale per loro.
Visto che le convivenze obbligate toccano a tutti ogni giorno, forse è bene informarsi sui temi più gettonati (come il calcio) anche se non ci piacciono, e imparare a restare sul vago quando si parla di vite personali, vacanze e svaghi. Poi bisognerebbe sviluppare l'abilità di simulare un linguaggio del corpo extraverbale più sicuro e assertivo di quello ultrapacato e remissivo introverso, che altrimenti ci fa percepire subito come troppo diversi dai caciaroni estroversoni Italiani, facendo scattare i pregiudizi e aumentando il nostro disagio.
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Ultima modifica di valmor; 29-05-2009 a 08:12.
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29-05-2009, 09:09
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#10
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Principiante
Qui dal: May 2009
Ubicazione: ROMA
Messaggi: 44
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E' strano : nel mio caso la timidezza mi "costringe" a replicare durante una chiacchierata, infatti ad ascoltare e non ribattere con domande/commenti mi sembrerebbe di comportarmi da disinteressata che se la tira...e aborrendo il giudizio negativo degli altri, evito che si pensi questo di me. Poi forse tra ragazze è più facile intessere una conversazione perchè si entra più facilmente in intimità, e quindi si crea un clima più informale, più accogliente per noi timidi/fobici/molto fobici.
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