Quote:
Originariamente inviata da Maca
Si stava parlando di quelli che hanno paura degli incontri reali.
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Se l'hanno fino al punto da dare buca al primo incontro concordato, quelli credo che siano una minoranza, come diceva Franz (fobici o meno che siano).
L'articolo della 27a ora che ho postato più su credo descriva, alla fine, quella ricerca di "interazioni" ma non di "relazioni" (perché troppo impegnative) che in molti casi porta all'esito descritto lì: incontri fatti di "
piacevoli conversazioni, per lo più, su argomenti frivoli. Tante risate, qualche sbadiglio; per fortuna pochi monologhi di autocompiacimento o autocommiserazione", insomma l'orrore per qualsiasi cosa possa essere un minimo "pesante" o magari meglio "profonda" (poi dice che il fobico sbaglia a lamentarsi che se non sa fare l'intrattenitore/brillantone rischia la singletudine a vita). E morta lì, quasi sempre (a meno che non ci scappi la botta-e-via).
La differenza è che chi ha qualche insicurezza in più magari ha ancora più remore di fronte all'eventualità di un qualcosa di più impegnativo, e trova appagamento solo nell'interazione online.
E poi ci sono anche quelli che cazzeggiano e basta...