varykino

ah tranqui , il proibizionismo nn fa altro che aumentare e perfezionare i modi e la voglia di infrangerlo , anzi forse gli fa bene .... anche se nn centra molto tutta la questione con la pirateria.

le leggi so fatte solo per chi le rispetta

Da'at

Questa legge è solo un modo per chiedere soldi a facebook e google. Non danneggia direttamente nessuno e anzi può rappresentare una fonte di entrate per l'europa, ma potrebbe rappresentare un precedente pericoloso per future censure.

Personalmente credo si sia fatta una cagnara inutile a riguardo, e probabilmente la stessa cagnara è stata giustappunto montata ad arte dai big del web.

Detto questo, non sono neanche particolarmente entusiasta della politica europea di punire chi è riuscito a creare da zero modelli imprenditoriali grazie ad un'economia di mercato libera e fluida (e uno stato che non ostacola e tar-tassa), mentre noi europei, e ancor più noi italiani, siamo invischiati in pastoie burocratiche e carichi fiscali che rendono l'innovazione e l'imprenditoria impossibili.

Ma nello stesso tempo la mossa va contestualizzata nel periodo storico, e secondo me la tempistica non è un caso considerato la guerra dei dazi voluta da Trump.



In sintesi secondo me ci sono più pro che contro, ma non ne farei un argomento da scontro ideologico determinante per le mie scelte elettorali.

SamueleMitomane

Infatti l'idea di "bannare i meme" sembra una gran cazzata, non credo sia possibile.
Il problema però sono proprio le probabili censure di cui parli. Magari ora la cosa sarà lieve, domani tireranno sempre più la corda.

Da'at

Secondo me a discorso di censure siamo ancora nell'ambito di preoccupazioni infondate. Adesso non cambierà niente, in futuro ci penseremo nel futuro.

Se un futuro ancora ci sarà.

E. Scrooge

Leggendo un articolo pubblicato sul foglio del 14 settembre ho scoperto di essermi perso qualche pezzo per strada, riporto l'informazione, magari sarà utile anche a voi:

"Specifica [riferendosi alla norma] inoltre molto chiaramente che sono soggetti alla legge soltanto i contenuti caricati per sfruttamento commerciale, non quelli condivisi per uso privato. Inoltre, lascia invariate tutte le eccezioni al diritto d'autore che già esistono: se un professore universitario vuole citare un brano sotto copyright, o se un utente Facebook vuole condividere uno spezzone di un talk show caricato dall'emittente, può farlo oggi e potrà continuare a farlo dopo l'applicazione definitiva della norma."
https://www.ilfoglio.it/tecnologia/2...bufala-213685/

E. Scrooge

Secondo voi il giornalista del foglio che cosa intendeva per condivisione di contenuti per uso privato? Se io cito sul mio profilo FB un articolo di giornale, in quale dei due casi rientro?

Inosservato

mi sa che pure qui ci si dovrà adeguare con cambiamenti al regolamento eccetera

Da'at

Stai tranquillo.

Sta riforma serve per far passare un po' di soldi dalle grandi piattaforme (prevalentemente usa: google, facebook, youtube, ecc.) ai gruppi editoriali in continua crisi. Ai comuni mortali non cambierà niente.

Non dico sia giusta ma probabilmente serve. L'alternativa allo stato attuale è la fine dell'editoria come la conosciamo, in favore di un modello di produzione orizzontale delle notizie che si presta troppo facilmente a manipolazioni ed eterodirezione, come stiamo imparando a nostre spese.