|
17-07-2020, 10:25
|
#1
|
Intermedio
Qui dal: May 2017
Messaggi: 164
|
Salve a tutti, sono da poco uscito da una situazione tossica con una ragazza e di conseguenza adesso voglio lavorare su di me per non rientrare più in questi contesti tossici. Come già scritto in altri topic, tendo a somatizzare l'ansia con nausea e vomito in tutte quelle situazioni in cui sono sotto giudizio: esami universitari, esposizione al microfono davanti a tante persone e, soprattutto, quando esco con ragazze. Il che è una cosa devastante perchè non posso mangiare fuori e devo inventare una scusa. Ora, i sintomi sono seguenti: nausea causata dalla paura del giudizio e paura di vomitare e fare brutta figura. Ovviamente dietro c'è una bassa autostima, infatti mi percepisco inferiore agli altri nelle relazioni sentimentali per vari motivi. Se lavorassi su me stesso, migliorando il mio aspetto fisico, cominciando a fare tutte quelle cose che non so fare e che mi fanno sentire inferiore e pian piano affrontando queste situazioni, pensate che potrei risolverla senza farmaci? Da premettere che come già spiegato in altri post non sempre mi viene da vomitare con le ragazze, dipende da quanto mi piace lei e dall'intimità della situazione, ad esempio se lei non mi piace ed è una mia collega di università, durante la pausa mangio tranquillamente qualcosa insieme a lei, se invece mi piace e mangio a cena fuori con lei sarebbe impensabile riuscire a mangiare.
|
Ultima modifica di Luca97ct; 17-07-2020 a 10:30.
|
17-07-2020, 16:09
|
#2
|
Esperto
Qui dal: Dec 2014
Ubicazione: Milano
Messaggi: 5,746
|
La domanda è senza risposta, perché dipende da una serie di fattori alcuni dei quali inconoscibili, se non al massimo da te: il tuo temperamento di base, la tua capacità di resilienza, il tuo stato di salute generale in questo periodo, ecc. ecc.
Quello che si sa per certo è che la mente è controllata dal corpo allo stesso modo in cui lo controlla. Quindi quello che puoi provare a fare, senza garanzie di successo, è ingaggiare una "contrattazione" tra la tua mente e il tuo corpo, in cui da un lato ti imponi di resistere a queste somatizzazioni in qualche modo (esercizi di respirazione controllata, mindfullness, training autogeno ecc. sono cose che possono aiutare), e dall'altra accetti di poterti sottoporre a situazioni che siano provanti ma sopportabili, senza fare passi più lunghi della gamba e accettando l'eventualità di dover evitare contesti troppo estremi per il momento nel caso il tuo corpo ti comunichi un disagio eccessivo.
L'esercizio fisico e il recupero dell'autostima sono anch'esse ottime terapie, ma richiedono tempo e probabilmente la sopportazione di un periodo di sconforto; imparare a placare l'ansia con la respirazione produce invece effetti immediati. Cosa che può in effetti accelerare il processo e rendere meno probabile la necessità di terapia farmacologica in futuro.
|
|
18-07-2020, 13:51
|
#3
|
Intermedio
Qui dal: May 2017
Messaggi: 164
|
Quote:
Originariamente inviata da Da'at
La domanda è senza risposta, perché dipende da una serie di fattori alcuni dei quali inconoscibili, se non al massimo da te: il tuo temperamento di base, la tua capacità di resilienza, il tuo stato di salute generale in questo periodo, ecc. ecc.
Quello che si sa per certo è che la mente è controllata dal corpo allo stesso modo in cui lo controlla. Quindi quello che puoi provare a fare, senza garanzie di successo, è ingaggiare una "contrattazione" tra la tua mente e il tuo corpo, in cui da un lato ti imponi di resistere a queste somatizzazioni in qualche modo (esercizi di respirazione controllata, mindfullness, training autogeno ecc. sono cose che possono aiutare), e dall'altra accetti di poterti sottoporre a situazioni che siano provanti ma sopportabili, senza fare passi più lunghi della gamba e accettando l'eventualità di dover evitare contesti troppo estremi per il momento nel caso il tuo corpo ti comunichi un disagio eccessivo.
L'esercizio fisico e il recupero dell'autostima sono anch'esse ottime terapie, ma richiedono tempo e probabilmente la sopportazione di un periodo di sconforto; imparare a placare l'ansia con la respirazione produce invece effetti immediati. Cosa che può in effetti accelerare il processo e rendere meno probabile la necessità di terapia farmacologica in futuro.
|
Grazie mille, sei stato molto chiaro ed esaustivo. Dico che il problema è la nausea e il vomito ma dietro questi sintomi si nasconde inferiorità rispetto agli altri ragazzi che sono fidanzati (per tre fattori: il fatto che sto imparando adesso a portare la macchina mentre altri guidano sicuri, che non sono mai andato con altre ragazze in luoghi dove spesso una coppia va' tipo cinema ristoranti e quindi ho paura di non saper dove portarla etc e per ultimo il fatto che ho dato solo qualche bacio e quindi sono ancora inesperto in fattori di intimità) e paura di essere giudicato in modo negativo, ma quest'ultima pesa meno rispetto al fattore inferiorità. Pensavo, visto che sono appena uscito da una relazione tossica e per ora sono solo, di lavorare su quei fattori che mi fanno sentire inferiore e quindi fate pratica con la macchina, andare a un ristorante o al cinema magari con un amico e così via. Pensavo anche di espormi via via ad altre cose che mi danno un'ansia sostenibile, tipo cominciare a dialogare con una ragazza in palestra e via dicendo. Inoltre al tempo stesso pensavo di aiutarmi con mindfulness e meditazione che hai nominato e penso possano servirmi tantissimo.
|
|
18-07-2020, 15:30
|
#4
|
Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,046
|
No, non ne esci senza niente. Ma non necessariamente bisogna prendere chissà quali psicofarmaci, potrebbe bastare anche un semplice farmaco anti-vomito o un rilassante della muscolatura gastro-intestinale. Parlane con uno specialista gastroenterologo meglio ancora se specializzato in somatizzazioni.
Su attività fisica e tecniche di rilassamento sono pienamente d'accordo.
Quote:
Originariamente inviata da Luca97ct
|
Esatto. Vai prima a vedere da solo i posti dove porteresti la ragazza con cui esci. Impara le strade e l'abilità di guida. Parla con le ragazze in palestra.
Alla tua età hai una capacità di apprendimento straordinaria. Carpe diem.
|
Ultima modifica di Keith; 18-07-2020 a 15:33.
|
18-07-2020, 16:11
|
#5
|
Intermedio
Qui dal: May 2017
Messaggi: 164
|
Grazie mille per le risposte ragazzi. La mia unica paura è quella di sviluppare una dipendenza però effettivamente vi è da dire che non è una cosa che si manifesta ogni giorno, avrei bisogno solo di un aiutino possibilmente in quelle situazioni in cui devo uscire con una ragazza e non avvertire la nausea e il vomito che non mi permette di mangiare visto che, per quanto possa espormi e uscire con le ragazze è fastidioso non poter cenare fuori con una ragazza. Poi se esco amici di amici che non conosco non succede sta cosa, succede solo con le ragazze (e in situazioni tipo esami dove devo essere giudicato ma chiaramente non è così invalidante come con le ragazze)
Ovviamente ripeto la nausea non è il problema base e per questo devo lavorare e lavorerò sui disagi sopra indicati che sono probabilmente la causa perchè anche se non avessi più la nausea sarei comunque tormentato da quei pensieri di inferiorità. Sicuramente il problema è questo, perchè ripeto se mi sento sicuro di me, la ragazza in questione non mi piace e siamo in un luogo di poca intimità tipo università mangio senza problemi, quindi sicuramente lavorando su questo si risolverebbe molto, ma è anche ovvio che ci vuole tempo e in questo frattempo è brutto non poter cenare fuori con le ragazze.
|
Ultima modifica di Luca97ct; 18-07-2020 a 16:14.
|
19-07-2020, 00:47
|
#6
|
Intermedio
Qui dal: Jan 2020
Ubicazione: Rimini
Messaggi: 245
|
Ciao Luca, anche io ho lo stesso problema ormai da 20 anni. In realtà non solo nelle uscite con le ragazze (che in verità non ho, in buona parte proprio a causa di questo problema) ma in quasi tutte le situazioni sociali. E' la paura del giudizio altrui, che nel nostro caso si somatizza con la nausea e la fobia di vomitare.
|
|
19-07-2020, 07:04
|
#7
|
Esperto
Qui dal: Jan 2019
Messaggi: 2,256
|
Ciao, anch'io quando ho l'ansia provo i tuoi stessi sintomi nelle occasioni sociali.
Per migliorare la mia situazione sto, infatti, anch'io lavorando su me stessa migliorandomi, soprattutto, il fattore estetico dandomi maggior sicurezza nelle relazioni con il prossimo. Come nel tuo caso, infatti, anche a me è dovuta ad una scarsa autostima.
Ti dico in base la mia esperienza: facendo come detto prima, sì non nego che mi abbia migliorato di molto i sintomi ansiosi infatti, adesso, fuori, sono più tranquilla rispetto a qualche anno fa, certamente è inutile negarlo, però, almeno nel mio caso, ho ancora difficoltà cioè i sintomi ci sono ancora, in forma minore ma ci sono infatti non è raro che, ancora oggi prima di qualche uscita, prenda delle gocce di benzodiazepine per calmarmi.
|
|
19-07-2020, 12:22
|
#8
|
Intermedio
Qui dal: May 2017
Messaggi: 164
|
Grazie ragazzi, mi aiuta sentire qualcuno che ha lo stesso problema e mi fa sentire meno solo diciamo.
Io non capisco se si possa parlare di emetofobia nel mio caso, perché io ho paura di vomitare perchè effettivamente ho davvero nausea e questa paura ovviamente è presente solo quando sono con ragazze. Quando devo fare esami etc mi si chiude lo stomaco e ho nausea ma non ho paura di vomitare come quando sono con ragazze.
Che poi vi giuro, è molto ambiguo. Non capisco perchè all'università riesco a mangiare, soprattutto con quelle che non mi interessano e quindi mi sento sicuro di me mentre se devo uscirci o comincio a frequentarmi per fidanzarmi diventa tutto impossibile. Oppure se esco con amici che portano altri amici che non conosco non mi succede, solo con ragazze. Solo con una ragazza, che era più piccola di me e per la quale avevo poca considerazione del suo giudizio e mi sentivo sicuro, riuscivo a mangiare tranquillamente prima di vederla nonostante fosse una bella ragazza.
La cosa che più mi colpisce poi è che io non evito queste situazioni, è da 3 anni, da quando sono entrato all'università, che le affronto tutte, prima non conoscevo ragazze.
Poi ho notato che quando la cosa è programmata la situazione peggiora di molto, faccio un esempio: primo giorno di tirocinio, ho mangiato e tutto, poi ho incontrato là una ragazza che mi piace molto ma nonostante questo non ho rimesso quello che ho vomitato. Dalla seconda volta, sapendo che ci sarebbe stata lei visto che faceva tirocinio là, non ho più potuto mangiare a causa della nausea. Con altre possibilmente viene di meno, con altre non viene proprio, con altre invece vomito pure senza mangiare se le idealizzo e mi sento insicuro.
Adesso che sono uscito da una situazione tossica poi queste paure si sono amplificate perchè ho paura di rimanere solo. Tuttavia, voglio uscirne e sto facendo un passo avanti: ho invitato a casa mia la ragazza che mi piace e per cui provo molta ansia e ha accettato, a casa mia non avrò problemi del vomito perchè comunque essendo a casa mi sento sicuro avendo il bagno accanto, ma avrò tutti gli altri sintomi dell'ansia soprattutto perchè a me vergogna un sacco presentare ai miei una ragazza, non l'ho mai fatto. Cosi posso affrontare quello che c'è dietro. Voglio uscirne e spero di farcela.
|
|
|
|