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03-12-2015, 15:32
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#41
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Intermedio
Qui dal: May 2015
Ubicazione: Roma
Messaggi: 127
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Per me sono soltanto persone che si sentono fighe a prendere psicofarmaci e che vogliono farsi notare. Facebook é un fottuto cancro della nostra società.
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03-12-2015, 15:46
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#42
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,082
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Si, fare outing può liberarci da un peso, a parte che non si può fare con tutti. Se lo fai al lavoro può darsi che trovi qualcuno che comprende o addirittura è incuriosito ma poi agli occhi degli altri appari sempre come "quello che ha un disturbo". Eviterei cmq sempre di dire che si prendono farmaci, soprattutto su fb che rimane sempre "agli atti"
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03-12-2015, 17:29
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#43
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Esperto
Qui dal: Feb 2014
Messaggi: 1,539
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Quote:
Originariamente inviata da syd_77
poi agli occhi degli altri appari sempre come "quello che ha un disturbo".
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"quello che ha un problema e sta seguendo una cura"
Chissà quanti ne avrebbero bisogno e non lo fanno, magari puntando il dito contro gli altri.
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03-12-2015, 17:49
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#44
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,082
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Quote:
Originariamente inviata da _Diana_
"quello che ha un problema e sta seguendo una cura"
Chissà quanti ne avrebbero bisogno e non lo fanno, magari puntando il dito contro gli altri.
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mi trovi d'accordo e ci sono anche tante persone intelligenti che ragionano così, ma ci sono anche tante persone retrograde o di una certa età per cui "ha un disturbo" = matto.
Se si hanno velleità di successo in un ambito lavorativo o in un gruppo di persone (io non ho queste ambizioni) è fortemente sconsigliato fare outing.
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03-12-2015, 18:00
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#45
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Messaggi: 2,228
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forse è la moda del momento, fare outing è solitamente deleterio e allontana le persone da sè, evidemente chi lo fa non soffre di problemi importanti e gode già di un buon inserimento a livello sociale.
i like su fb a tua sorella? i maschi mettono like a qualunque cosa pur di farsi notare e la vita di fb non è quella reale
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03-12-2015, 18:02
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#46
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 5,188
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Tutti abbiamo ansie e paure. Il resto è solo un raccontarsela passando per i cliché dell'uomo forte e la donna emancipata.
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03-12-2015, 18:07
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#47
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,082
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Quote:
Originariamente inviata da Harold Finch
Tutti abbiamo ansie e paure.
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Si ma di vario grado, possono essere poco, pochissimo penalizzanti o fortemente invalidanti. La differenza fra chi ha paura dei serpenti e chi ha paura di parlare se permetti c'è..
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03-12-2015, 18:14
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#48
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 5,188
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Quote:
Originariamente inviata da syd_77
Si ma di vario grado, possono essere poco, pochissimo penalizzanti o fortemente invalidanti. La differenza fra chi ha paura dei serpenti e chi ha paura di parlare se permetti c'è..
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Sì certo. Ma torniamo sempre al solito punto: forme di razzismo o pseudo-razzismo sociale più o meno deliberatamente accettate.
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03-12-2015, 18:17
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#49
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Esperto
Qui dal: Feb 2014
Messaggi: 1,539
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Quote:
Originariamente inviata da syd_77
mi trovi d'accordo e ci sono anche tante persone intelligenti che ragionano così ...
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Non ne dubitavo.
Sto cercando di abituarmi a ragionare in quel senso, in maniera più umana, per compensare tutte le terminologie negative che siamo abituati a sentire in giro.
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03-12-2015, 21:41
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#50
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Banned
Qui dal: Oct 2015
Ubicazione: in un deserto privo di radici
Messaggi: 170
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Che poi chi parla di ansia spesso è colui che la prova raramente e come una cosa esterna da cui semplicemente liberarsi. Il classico prodotto della attuale cultura narcisistica.
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04-12-2015, 10:47
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#51
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Esperto
Qui dal: May 2014
Ubicazione: TV
Messaggi: 2,444
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Quote:
Originariamente inviata da Architeuthis
Tempo fa anche un mio amico estroverso e normale mi ha detto con totale nonchalance (vista la confidenza) di soffrire di ansie e attacchi di panico notturni e per questo di prendere alcuni farmaci regolarmente (non so attualmente se li prende ancora),
la cosa mi aveva lasciato alquanto sbigottito perchè ,nel sopravvalutare sempre gli altri,non avrei mai pensato che l'ansia potesse colpire anche chi ha una vita sociale e lavorativa del tutto normale,invece a quanto pare accade.
A parti invertite io non l'avrei mai detto comunque.
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Ci sono persone che sono talmente aperte verso il mondo che nn si vergognano di ammettere le loro "debolezze". L'ansia diventa un ostacolo ancora più insormontabile se chi la prova nn riesce ad accettarla
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04-12-2015, 14:34
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#52
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Esperto
Qui dal: Dec 2010
Ubicazione: Provincia di Roma
Messaggi: 585
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Quote:
Originariamente inviata da Architeuthis
Tempo fa anche un mio amico estroverso e normale mi ha detto con totale nonchalance (vista la confidenza) di soffrire di ansie e attacchi di panico notturni e per questo di prendere alcuni farmaci regolarmente (non so attualmente se li prende ancora),
la cosa mi aveva lasciato alquanto sbigottito perchè ,nel sopravvalutare sempre gli altri,non avrei mai pensato che l'ansia potesse colpire anche chi ha una vita sociale e lavorativa del tutto normale,invece a quanto pare accade.
A parti invertite io non l'avrei mai detto comunque.
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Vero. Una mia amica all'università, ragazza tranquilla ma estroversa e fidanzata da anni, mi confidò di avere avuto un periodo di depressione che l'aveva portata a saltare una sessione di esami (e anche agli altri esami aveva episodi di ansia), tanto che aveva pensato di andare da un psicologo o farsi dare qualche farmaco.
Io ci rimasi veramente di stucco, non sarei mai stato in grado di ammettere queste debolezze. Forse perchè lei aveva questo problema ma lo aveva accettato, lo affrontava ed era abbastanza forte da dirlo, quindi in qualche modo lo aveva razionalizzato.
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04-12-2015, 14:41
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#53
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Esperto
Qui dal: Jan 2012
Ubicazione: £
Messaggi: 8,149
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Ce gente che gli viene l'ansia perchè gli si è rotta un unghia o ha finito il balsamo il sabato sera, va beh... Tutti in cerca di attenzione.
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04-12-2015, 17:41
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#54
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Intermedio
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 175
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Non mi meraviglia. Viviamo in un mondo dove domina l'imperativo dell'efficienza e della performance spinta. Ogni apparato chiede di spingere al massimo le capacità, di ottenere risultati, di raggiungere i valori di produttivismo ed efficienza. Anche ciò che chiamiamo "identità" dipende dal riconoscimento. Quel riconoscimento che ci perviene alla sola condizione di raggiungere gli obiettivi dell'apparato di appartenenza. Dal punto di vista della accettazione sociale, ben venga, quindi, l'ansiolitico se è un mezzo per aumentare la performance.
Il vero malessere principale, quello da tenere nascosto perché più vergognoso, è diventato più un senso di inadeguatezza in questo dissidio tra "ce la faccio o non ce la faccio?".
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Ultima modifica di Polemos; 04-12-2015 a 17:48.
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04-12-2015, 20:17
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#55
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Esperto
Qui dal: Jul 2009
Messaggi: 950
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Non è che facciano proprio outing, è che si moltiplicano sui social, o nei programmi radiofonici per cerebrolesi che ammorbano l'etere, delle affermazioni che iniziano tutte più o meno in questo modo:
"Le ultime ricerche dicono che"
e via di cazzate
-se sei ansioso/a sei più intelligente
-se fumi erba sei più intelligente
-se arrivi in ritardo sei più intelligente
-se hai un vizio qualsiasi e sei un debosciato sei più intelligente
Quindi chi è davvero ansioso trova una scusa per non nasconderlo (ma tanto si nota), mentre chi non lo è dice comunque di esserlo perchè crede di essere intelligente, e io mi ritrovo su facebook condivisioni su condivisioni di queste cazzate da parte dei vari minorati mentali che credono di aver trovato qualche qualità nei loro banali difetti.
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