Io sono in ansia per un viaggio in aereo e in treno che dovrò fare a fine febbraio.
Per quanto riguarda l'aereo, inutile stare a spigare di cosa ho ansia. Ma Fabrizio, il mio psicologo, mi ha spiegato che se l'ansia non è impediente, va affrontata con coraggio e sento che ce la posso fare. Leggo un sacco di robe su aviofobia, aerofobia e cose così... a leggere certe robe... spuntano cose che nel dramma sono anche divertenti... sto dando un'occhiata alle
informazioni sulla paura di volare su volo24:
è un disturbo psicopatologico che in Italia interessa circa il 50% della popolazione: cioè, in ogni fila ci sono due passeggeri che sudano freddo e hanno palpitazioni ? Mai visti ! Ma poi penso che forse non è così perché sono rimasti a terra, beati loro !
Una volta saliti a bordo, familiarizzare con l'ambiente, scambiare parole magari con la persona seduta a fianco: figurati, e se becco uno di quegli ansiosi su due della popolazione italiana sopracitata che mi quintuplica l'ansia, che facciamo, ci teniamo per mano e ci facciam forza l'un l'altro ?!
dedicarsi alla lettura di un buon libro: sono ansioso, genio, come faccio a leggere ?!
Il treno invece mi mette ansia per due motivi. Il primo è la gente che alle stazioni si alza, passa va e viene: quest'andirivieni mi agita, non so perché. Poi ho l'ansia di perdere la coincidenza e di ritrovarmi di notte in una città che non conosco. Ansia per la notte ce l'ho da molto tempo e si accentuerebbe di gran lunga in una città che non conosco.