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02-08-2017, 19:42
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#1
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Principiante
Qui dal: Jul 2017
Messaggi: 48
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Salve, mi sono da poco registrato, vedrò di essere breve, da bambino ho avuto la leucemia cui sono guarito tramite chemio, devastante, sopratutto per l'epoca si parla dell85. Da quel momento ho fatto una vita un po iper protetta, soprattutto mia madre che visto che stava perdendo un figlio è stata molto vicina a me, vietandomi molte esperienze per paura che mi facessi male, mio padre di tutt'altra pasta una volta dichiarato fuori pericolo, è sparito della mia vita. Sono cresciuto timido fino all'adolescenza, dove ero un bel prepotente con tutti, adulti, coetanei, anziani, avevo sempre le palle girate va. Poi alle superiore l'impatto con una realtà più "adulta", i compiti, le classi, le responsabilità e le ragazze, le dannatissime e bellissime ragazze. Ero caruccio da giovane e piacevo quindi non era complicato per me avvicinarle, solo che ad un certo punto comincio a sviluppare insieme al solito rossore esagerato (almeno io lo sentivo così) anche le farfalle nello stomaco, e che farfalle! direi più calabroni!! Ogni volta che c'era una situazione intima con una ragazza, ogni volta che mi dovevo avvicinare a quella che mi piaceva succedeva un casino ed io dovevo sempre inventare una scusa per allontanarmi da quella situazione che mi dava forti dolori allo stomaco che sfociavano spesso, con corse in bagno per vomitare. Sono andato avanti cosi per qualche anno, vomitando per 3 anni di liceo, ovviamente rendevo poco a scuola nonostante studiassi, perché non riuscivo a stare calmo, avevo sempre in testa che mi sarei sentito male. Cosi chiesi ai miei genitori una mano, erano gli anni 2000 ma venni liquidato con un semplice sei timido, vedrai che ti sblocchi. Quando non ne potei più di stare male ogni giorno, lasciai la scuola e ho cominciato a fare i lavori diciamo più solitari che trovavo, sperando sempre di trovare ambienti che non mi dessero troppi problemi, ovviamente non mangiavo o mangiavo pochissimo per evitare conati di vomito troppo facilitati, fino ad un certo punto la mia vita scorreva così lavori saltuari e solitari, e per sfogare la mia voglia di sessualità andavo a prostitute, con cuoi capitava anche che ci parlassi non solo per l'amore (io facevo l'amore). Visto il problema con le ragazze mi ero anche convinto di essere omosessuale, ma non mi piacciono gli uomini quindi ipotesi scartata. Col tempo il problema degenerò ed io non sono uscito da casa per un po di anni, ho provato ad emigrare in altre zone d'Italia per cambiare aria, ma alla fine non riuscivo mai a trovare il coraggio di entrare in gruppi, e restavo sempre solo, infatti il problema si estese di parecchio, e da semplice rossore adolescenziale, era diventato impossibile: lavorare, conoscere gente, o semplicemente prendere una pizza, anche da solo; Solo con i familiari mi sentivo un po al sicuro, ma neanche così tanto diciamo che sulla carta ho la fobiasociale. Tornato al mio paese, comincia una terapia a base di zoloft e lextoan, mi presi di coraggio e chiesi a mio padre una mano per il lavoro (noi non andiamo d'accordo) e lui anche se riluttante mi prese con se nella sua azienda. Ecco ora con le medicine ed il lavoro in quel periodo, e il contatto con la gente, forzato ma sicuro dalla presenza di mio padre, quindi sicuro di avere un familiare vicino, piano piano mi sbloccai, e cominciai ad andare in palestra e a parlare con la gente, e con una certa scioltezza! Certo c'erano delle limitazioni, tipo non riuscivo ad andare in posti troppo chiusi, o a casa della gente, e le cose preparate tipo feste e compleanni o matrimoni mi davano un ansia mesi prima del loro effettivo inizio, poi un "miracolo" o forse gli psicofarmaci mischiati all'alcol o semplicemente una forte consacrazione del mio IO, riesco finalmente a trovare una ragazza, non solo che mi piace dentro, ma pure fuori e incredibilmente la cosa viene ricambiata e per fortuna le farfalle nello stomaco restarono tali, e non si tramutarono in bestie peggiori. Io nei magici 5 anni che sto con questa ragazza, brucio un sacco di tappe, mi sento bene e mi piaccio come uomo e piano piano, decido di essere guarito e di diminuire le medicine. È andata per un po, poi mio padre ha avuto un malore e l'azienda è stata chiusa; poi ce stata una ricaduta mia, e purtroppo la mia lei non ha deciso di restarmi accanto in questa nuova crisi, o io non sono riuscito a chiederle di starmi vicino, non saprei dire. Bene adesso sono tornato peggio di prima ovviamente, e sono subito ritornato dal mio psichiatra-psicoterapeuta e sto ricominciando a prendere zolofot (mi aveva dato trittico ma non mi andava bene) e come gocce delorazepam per la mia forte ansia. Purtroppo non ho amici e le uniche volte che mi sento felice è quando vado dalla mia dottoressa. Il mio problema ormai si verifica con tutti: uomini (sopratutto se "con una posizione sociale" "fighi") e ovviamente lo zoccolo duro restano sempre le donne, ho 35 anni e già conoscere donne se non conosci nessuno è difficile, ma in più ci mettiamo sta storia dell'ansia fottuta (davvero davvero un fortissima ansia) la cosa si complica visto che la sensazione di vomito non è finta, ma è reale cioè io vomito per davvero e non sempre scuse e bagno sono alla portata della situazione. Cosi mi sono chiuso di nuovo in me stesso ed evito. Abito a Catania che è una città che non mi fa impazzire, presto a settembre proverò con la palestra, vorrei tanto lavorare ma oltre al fatto che non sono esperto in niente, non riesco a stare in un ambiente per via dell'ansia, le cose migliorano se la gente mi conosce o sa il mio problema, io provo a dirlo a tutti, alcuni non mi credono ma non possono fare niente, altri mi ridono in faccia, altri mi dicono che dal di fuori non si vede nulla del mio malessere, e altri ancora insistono con sta storia che me ne devo fregare e vomitare se mi va. Se nulla si sbloccherà credo che opterò per un ricovero di 6 mesi in qualche clinica per riabituarmi forzatamente a stare con la gente. Ovviamente tutto quello che mi succede, è nel mio subconscio o amigdala che dir si voglia, io non mi rendo conto di quando succede.
Es. Io prendo il caffè si avvicina una ragazza mi vengono tremori sudo e devo allontanarmi e pagare e allontanandomi mi sento automaticamente meglio.
O come l'altra volta dove ho rincontrato un vecchio amico mio, ci siamo messi a parlare (io ho preso l'iniziativa) ma dopo un po si è cominciato ad attivare questo meccanismo e mi sono dovuto allontanare con una scusa.
E adesso a voi: pareri? Consigli? Esperienze simili? Qualcuno ne uscito?
Un abbraccio.
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Ultima modifica di Dario; 02-08-2017 a 20:03.
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02-08-2017, 21:07
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#2
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Esperto
Qui dal: Sep 2012
Messaggi: 1,883
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Ciao, benvenuto.
In passato ho avuto anch'io nausea da ansia. Io non vomitavo veramente(a parte una volta) però ci mancava poco.
Ho risolto in un modo strano: ascoltavo musica ma da un orecchio solo e con l'altro ascoltavo e comunicavo con gli altri.. funzionava.. specialmente dal dentista..
Insomma una specie di musicoterapia(c'è a chi è utile e a chi no )
Risolvevo anche masticando un po' di liquirizia.
Comunque col tempo e questi metodi alla fine il problema è scomparso.
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02-08-2017, 21:20
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#3
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Principiante
Qui dal: Jul 2017
Messaggi: 48
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Quote:
Originariamente inviata da alleny82
Ciao, benvenuto.
In passato ho avuto anch'io nausea da ansia. Io non vomitavo veramente(a parte una volta) però ci mancava poco.
Ho risolto in un modo strano: ascoltavo musica ma da un orecchio solo e con l'altro ascoltavo e comunicavo con gli altri.. funzionava.. specialmente dal dentista..
Insomma una specie di musicoterapia(c'è a chi è utile e a chi no )
Risolvevo anche masticando un po' di liquirizia.
Comunque col tempo e questi metodi alla fine il problema è scomparso.
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Grazie 1000! proverò, in effetti la musica mi rilassa molto
Grazie ancora
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02-08-2017, 22:04
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#4
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 283
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Guarda,intanto benvenuto,io personalmente non soffro del tua tipologia di problemi,ma se non lo conosci gia ti consiglio di andare a visitare il canale youtube "I Think I'm Andrea",parla della sua esperienza con la fobia sociale e sopratutto dei suoi problemi con il vomito e nel mangiare davanti ad altre persone.
Spero ti possa aiutare
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03-08-2017, 09:20
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#5
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Principiante
Qui dal: Jul 2017
Messaggi: 48
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Quote:
Originariamente inviata da Sottosuolo
Guarda,intanto benvenuto,io personalmente non soffro del tua tipologia di problemi,ma se non lo conosci gia ti consiglio di andare a visitare il canale youtube "I Think I'm Andrea",parla della sua esperienza con la fobia sociale e sopratutto dei suoi problemi con il vomito e nel mangiare davanti ad altre persone.
Spero ti possa aiutare
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Grazie visioneró
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03-08-2017, 10:08
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#6
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Principiante
Qui dal: Jul 2017
Messaggi: 48
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Quote:
Originariamente inviata da JericoRose
Anche io sono molto ansiosa al punto tale che ne risento a livello fisico con sintomi di vario genere, la mia ansia si manifesta con nausea che non sfocia in vomito, dolori al petto, nella zona del cuore, tachicardia, respiro faticoso, questa ansia la vivo quotidianamente e non c'è qualcosa che la scatena, mi viene e basta. L'unica soluzione è quella di curare l'ansia, sei mai stato da uno psicologo? Se è necessario potresti iniziare una terapia, una cura farmacologica, so che magari l'idea non ti alletta ma curare l'ansia in realtà è molto più semplice che curare qualsiasi altro disturbo psicologico, la terapia cognitivo comportamentale funziona molto bene con l'ansia per cui non preoccuparti e rivolgiti con serenità ad uno psicologo/psichiatra. Comunque quando hai lo stimolo del vomitare prova lo zenzero, è efficacissimo, quando mio nonno faceva la chemioterapia per non prendere altri farmaci chimici usava lo zenzero per curare la nausea/vomito. Ci sono delle pillole/caramelle che puoi portare sempre con te, ne mangi una ogni volta che senti di dover vomitare. In bocca al lupo.
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Si sono gia in cura da un dottore e prendo zoloft e deapazon gocce la terapia conportamentale non so bene cosa sia, cosodera che il mio problema dura da 15 anni e più quindi è molto radicato, lo zenzero l'avevo provato per ma con scarsi risultati, il problema come tu stesso hai descritto arriva così senza preavviso o meglio con un motivo ovvero le persone ma le reazione è spropositata. Cmq grazie del consiglio proverò tutto quello che mi avete detto sperando un giorno di alleviare la sofferenza perché di base a me piace stare con la gente.
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03-08-2017, 10:32
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#7
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Principiante
Qui dal: Jul 2016
Messaggi: 35
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Anche io ho sempre avuto problemi di nausea e vomito legati all’ansia fin da quando ero bambina. Io credo che dovresti assicurarti prima di tutto che non sia legata a altri problemi fisici o a medicine che stai prendendo (la maggior parte degli antidepressivi può dare forte nausea come sintomo soprattutto all’inizio della terapia, ma anche molti integratori).
Se si tratta si un sintomo legato al tuo stato mentale io credo dovresti esaminare il problema in psicoterapia e prima lo fai meglio è.
Per me la nausea rappresenta letteralmente un rifiuto della situazione che sto vivendo e non potendo/volendo esprimerlo diversamente si manifesta così. Inoltre il fatto di dover vomitare per me funziona anche come alibi per potermi allontanare da quello che mi spaventa ma senza dover ammettere che lo faccio per paura.
Quando sono in giro e sento la nausea che arriva mangio delle caramelle alla menta forte e per qualche ragione funzionano. Quindi giro sempre con le caramelle in borsa e già questo mi aiuta un po'
Ci sono anche dei braccialetti che trovi in farmacia che premono su un punto specifico del braccio e che dovrebbero calmare il vomito, oppure gli estratti di zenzero come suggerisce JericoRose.
Esistono anche farmaci più forti che sono proprio specifici per calmare la nausea che funzionano al 100% ma si possono usare per periodi limitati.
Comunque eliminare solo il sintomo non risolve il problema, l’unica cosa che ho trovato efficace nel tempo è lavorare sui processi mentali attraverso la psicoterapia.
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03-08-2017, 13:02
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#8
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Principiante
Qui dal: Jul 2017
Messaggi: 48
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Grazie a tutti siete grandi! ne parlero con la mia pisicolaga e psichiatra
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03-08-2017, 13:12
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#9
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Principiante
Qui dal: Jul 2017
Messaggi: 48
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Quote:
Originariamente inviata da JericoRose
Anche io sono molto ansiosa al punto tale che ne risento a livello fisico con sintomi di vario genere, la mia ansia si manifesta con nausea che non sfocia in vomito, dolori al petto, nella zona del cuore, tachicardia, respiro faticoso, questa ansia la vivo quotidianamente e non c'è qualcosa che la scatena, mi viene e basta. L'unica soluzione è quella di curare l'ansia, sei mai stato da uno psicologo? Se è necessario potresti iniziare una terapia, una cura farmacologica, so che magari l'idea non ti alletta ma curare l'ansia in realtà è molto più semplice che curare qualsiasi altro disturbo psicologico, la terapia cognitivo comportamentale funziona molto bene con l'ansia per cui non preoccuparti e rivolgiti con serenità ad uno psicologo/psichiatra. Comunque quando hai lo stimolo del vomitare prova lo zenzero, è efficacissimo, quando mio nonno faceva la chemioterapia per non prendere altri farmaci chimici usava lo zenzero per curare la nausea/vomito. Ci sono delle pillole/caramelle che puoi portare sempre con te, ne mangi una ogni volta che senti di dover vomitare. In bocca al lupo.
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Grazie
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