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Originariamente inviata da captainmarvel
da ragazzino, quando facevo le medie, ero convinto di essere una tacca superiore alla media in quanto a intelligenza. i miei compagnetti di classe mi odiavano o mi ignoravano, ma nonostante tutto non me la prendevo piu di tanto, perché la consapevolezza di essere piu dotato degli altri mi dava una specie di senso di "onnipotenza", se così posso definirlo.
a partire dalla terza media ho cominciato a manifestare disturbi dell'umore, i miei periodi di ansia e tensione nervosa si sono aggravati, ho iniziato a sperimentare attacchi di panico con il risultato che ho cominciato a perdere colpi e la mia curva di apprendimento si è inesorabilmente proiettata verso il basso: sono diventato più svogliato, apatico, ma anche piu ossessivo e meno brillante e a fare piu fatica rispetto a prima. se avete anche voi qualche cosa da dire in proposito o se avete qualche consiglio o qualche riferimento bibliografico e non da menzionare, fatevi avanti!
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Stessa cosa, stessa tempistica.
Ti dico solo che agli esami delle medie ho fatto la tesina sul Faust und Urfaust di Goethe. Però nel mio caso le medie erano un periodo relativamente sereno.
Con le superiori sono cominciati i casini, più che attacchi di panico un'ansia continua e crescente che a volte mi dava un senso d'irrealtà e mi gettava nel più totale smarrimento, con conseguente perdita di riflessi e di controllo cinetico.
Ogni mattina per almeno un paio d'anni ho dato di stomaco regolarmente, e per mangiare ci mettevo il doppio del tempo, talmente teso che nn riuscivo a deglutire. Sono arrivato al punto che pesavo 55 chili per un 1,80 di altezza...ti lascio immaginare con quale impatto sulla mia vita sociale.
Contemporaneamente continuavo ad avere la consapevolezza di essere più dotato degli altri, per un po' ho cercato di sfruttare la cosa passando i compiti agli altri per farmi ben volere, poi però il malessere continuo e la stanchezza per questo malessere mi ha portato a campare di rendita, a prendere comportamenti che mi emancipassero dall'immagine di "secchione" (cosa che nn ero assolutamente, ho sempre studiato pochissimo perchè nn facevo sforzo ad assimilare le cose).
Avevo una media assurda, mi capitava di prendere 2 e 9 nello stesso quadrimestre.
Alla lunga mi hanno seccato, anche per vari scontri con professori incompetenti cui facevo "tana" mettendomi pure a polemizzare.
Una bella contraddizione, lo so, visto che nn volevo dare l'immagine del "saputello".
Tenevo un comportamento "schizoide" a metà fra il desiderio di veder riconosciuta la propria competenza e la voglia di essere integrato.
Volevo il successo, ma nn volevo stare negli schemi.
"È l'orgoglio che ti blocca il cervello e te lo mette nel culo".cit.
Neppure con la bocciatura l'immagine di nerd mi ha abbandonato, in compenso la propensione naturale e il desiderio di apprendere hanno cominciato a farlo, studiare diventava sempre più difficile.
L'università...tutti 30 ma con un ritmo che mi avrebbe fatto laureare in 10 anni.
Poi l'ansia sociale si è aggravata, o forse io non la sopportavo più e ho risolto smettendo di dare esami e alzando bandiera bianca.
Uh...ho scritto un bel papiro, scusate.