Blowing Sand

Ultimamente il 95 per cento degli stimoli ricevuti vengono scartati dall'encefalo come inutili e noiosi.

Ci si chiede da cosa derivi tale mancanza totale di piacere nell'esistenza, nel contatto umano, una sorta di stoica sopportazione del vivere in un lento trascinarsi senza fuoco nè entusiasmi. Solamente pochissimi stimoli costituiscono un potentissimo risveglio. Tutto ciò ha un nome? E se qualcun altro ne ha i sintomi...cosa può essere?

Qui non si tratta di ansia nè di evitamento ma di qualcosa di più oscuro e buio, la totale mancanza di interesse verso il 95 per cento dell'esistente animato e inanimato, compensata da passioni vulcaniche verso un raro 5 per cento degli stimoli.

Probabilmente la continua solitudine gioca molto in questo perchè ci si abitua a questa condizione irrimediabilmente, la mente si predispone verso la chiusura al mondo esterno in automatico, per non soffrire pesantemente della mancanza di qualsiasi tipo di stimolo per lunghissimi intervalli di tempo.

Sensemayá

L'unico rimedio reale e tangibile che io vi abbia trovato mi è precluso, quindi a meno di scoprirne un altro temo di essere vincolato a questo stato di preminente aridità sensoriale.

Chiaramente la questione è prettamente soggettiva, ovvero all'origine della scarsa esaltazione possono esservi, a seconda dei casi, fattori intrinseci (come una carente ricettività) o estrinseci (delle proposte insufficientemente motivanti).

Keith

perfetto questo è il mio problema e credo che la fobia sia derivata proprio da questo stato.
Certo, soffro anche di ansia, umore instabile, etc ma non a livelli elevati, per ora è gestibile, più che altro non riesco a trovare gratificazione dalle cose che faccio e dalle persone che frequento.
Quelli che anni fa' erano i miei hobby preferiti, ora hanno perso valore, resistono ma con meno passione, è come se tutto fosse annebbiato..meno vivace.
Mi correggo, le cose che mi stimolano ci sarebbero eccome, ma non sono da me raggiungibili (come l'utente da lei chiamato), non parlo solo della cosa ovvia, ma di tante altre cose.
L'unico tentativo che mi viene in mente e potrebbe verosimilmente avere i suoi frutti, oltre a psicologi, medici, etc., sarebbe di provare ad effettuare, qualora fosse possibile, un cambiamento nella propria vita: cambio di casa, lavoro, qualsiasi cosa che pensiamo non vada bene e ci porti disagio, andrebbe abbandonata, nei limiti del fattibile.

L'unica cosa che ultimamente mi sta dando un discreto senso di benessere è il passare dal pensiero all'azione. Il fare cose. Anzi, il decidersi finalmente a fare certe cose. L'esplicare tutte quelle cose che avevo in mente di fare: quella visita medica, quell'acquisto, quella chiamata. FARE! Per ora ci riesco il 10% delle volte..ma partivo dallo 0%..

Blowing Sand

Ecco, perchè alcune cose che danno piacere non sono raggiungibili economicamente, altre invece perchè bisogna fare sempre cose nuove che diano stimoli e questo non sempre è possibile perchè le persone intorno non sono disposte ad accompagnare queste nuove azioni...e perchè vanno fatte in solitudine..

Tutto ciò che è stato provato viene scartato come noioso. E' una sorta di droga di stimoli nuovi, sempre nuovi da ricercare...come un vuoto interiore da riempire, forse. Perchè questo?Quali sono le coordinate medico-psicopatologiche, se esistono?