HurryUp

Ed ecco il mitico "sorriso di rancore" (cit.) se poi vuoi sapere perchè ti rispondo invece di lasciarti in pace... beh, usa le tue capacità cognitive, magari lo capirai. E visto che non voglio contaminare il tuo topic, magari le provocazioni lanciamele nel mio.

Historie

Il secondo della serata era effettivamente da evitare per una lunga serie di motivi. Il punto è che la differenza l'ha fatta la tranquillità di essere nei pressi di casa (avrei potuto facilmente squagliarmela con una scusa in caso di necessità) e di avere nei dintorni persone che conoscevo e diversi presenti. Infatti ho retto un tentativo di abbordaggio che in un altro contesto (più estraneo ed esposto) probabilmente sarebbe finito male.
Rigiro la domanda (liberi di pensate a vostro piacimento con o senza sociofobia): se una ragazza dovesse rivolgersi a voi (a prescindere da intenti più o meno amicali) quale giudichereste una buona scusa o un buon metodo? Che non vi spaventi o che non vi irriti?

Labocania

Trovo difficile a qualcosa che potrebbe rendere molesta o irritante una ragazza che si rivolge a me

Boh... Forse potrebbe al massimo imbarazzarmi un po' una risata poco melodiosa posta a suggello di ogni frase da lei pronunciata.

Winston_Smith

Mi spaventerei quando una ragazza NON si rivolgesse a me o mi liquidasse con sufficienza.

zoe666

altri dieci minuti di applausi.

Marco Russo

Perché dovresti scocciarlo? Con ogni probabilità è lì apposta per conoscere gente.
Il rischio più grande invece è che la tua timidezza ti induca a un linguaggio non verbale inadeguato (voce bassa e tremolante, prossemica di chi vuol fuggire, paura della cinesica altrui e reazioni avverse non proporzionate in caso di contatto fisico) e questo induca la persona a cui ti rivolgi l'impressione che tu non sia realmente interessata o che in qualche modo la persona ti dia fastidio (cosa che magari è in parte effettivamente vero!). Perciò non assolutizzare mai un eventuale rifiuto come se rappresentasse il tuo "essere" sbagliata. L'unico modo per uscirne è reiterare lo stimolo avverso fino a decondizionarti.

Allocco

Concordo in generale con l'idea che raramente un ragazzo si trovi infastidito da un approccio.
Tuttavia, dato il poco che ho potuto leggere di te sul forum, mi sembri il classico tipo che potrebbe intimorire "intellettualmente" una persona nella media.
A molti non piace sentirsi culturalmente inadeguati rispetto all'interlocutore..

Ecco, magari per il primo approccio evita di dire che hai letto "la ragion pura" in quinta elementare.. per il resto vai "tranquilla"

Rasko

una volta una mi è saltata addosso letteralmente e mi ha fatto un succhiotto al collo, davanti a tutti. Volevo scomparire. Ecco questo mi spaventerebbe

Winston_Smith

Sì, purtroppo non a molti piace discutere di cose su cui si debba ragionare un po', anche nel tempo libero. A me sì, ma mi rendo conto di essere in minoranza.

Novak

Normalmente una ragazza può tranquillamente rivolgersi ad un uomo senza irritarlo (tralasciando l'ingiustizia o meno del fatto che il contrario è mediamente meno possibile) anche nel modo più banale del mondo: cose come "ciao come ti chiami" per poi spostare un attimo l'argomento sul motivo per cui vi trovate lì non penso farebbero scappare nessuno, quantomeno se detto da una ragazza dal normalmente carina in su (questa è franchezza, nessuno si offenda), ma anche per le altre penso proprio non vi siano grandi problemi.
Con 4 risposte identiche su 4 direi che vai sul sicuro.

Ah, mi accodo a chi dice di non sciolinare cultura e intelligenza superiori, non all'inizio quantomeno: il QI maggiore è socialmente inutile se poi il messaggio che passa è "ce l'ho più lungo di te", può essere un surplus solo se finalizzato alla comprensione dell'altro ed alla condivisione con l'altro, se non riesci a sfruttarlo per essere assertiva sarà un'arma a doppio taglio.

Labocania

Sarebbe un approccio simpatico, con qualcuno potrebbe funzionare positivamente .

barclay

Non è la modalità d'approccio che mi spaventa, ma quello che viene dopo: cioè lo scoprire, DOPO che io comincio a considerarla un'amica o a volergli bene, che per la donna in questione sono solo un ripiego o un soloamico e che quella era la sua intenzione fin dall'inizio

Moonwatcher

HurryUp e Historie non fate ulteriormente degenerare in lite questo o altri topic per favore. Uomo (e donna) avvisati mezzo salvati...

Historie

Tranquillo, capo! ;D

Se dovessi approcciare qualcuno, sicuramente occhieggerei su un ragazzo che tendenzialmente mi dia un'impressione carina e pacata (uno più esuberante mi spaventerebbe). Anche perchè un tipo riservato è più restio al contatto fisico, al contrario dei "piacioni" che sfruttano gesti fisici che cerchino la complicità (es. mani/abbraccio + "Oh, ma quanto siamo d'accordo su questo!").
In quanto al volume rilegato, ultrafigo della "Ragion pura" che mi scarrozzo sempre nella borsetta di Doraemon, lo getterò nel primo cestino disponibile! LOL
Scherzi a parte, io non converso mai con l'intenzione di sfoggiare cultura (tipo la gente che deve necessariamente esibirsi in monologhi su filosofi di cui conosce a malapena la dialettica, giusto per sistemarsi gli occhiali finti sul naso e sorseggiare Merlot con fare trasognato). Piuttosto (a quanto ho capito) credo si avverta dall'esposizione orale abbastanza.. come dire, ciceroniana? Ascolto, assorbo, elaboro, e ta-da! Su una frase come:"Anche tu hai un cane?" spiattello a piacimento cinofilia-etologia-dog training-teorie di Caesar Millar e Danilo Mainardi (pro e contro)-animalismo-bla. Di solito mi fermo a due minuti, non appena noto sguardi allucinati. XD
Purtroppo il lato negativo (come se fosse l'unico) è che un dialogo lento e banale, finisce inevitabilmente per annoiarmi a breve (non che consideri stupida la persona, ma magari potrei trovarla poco reattiva). E allora che faccio? All'università posso sempre svincolare con la scusa del treno/lezione/to do things/etc. ma se sono IO ad avvicinare una persona, con che coraggio gli dico IO:"Ah! Mi sono ricordata che ho un impegno..". Sarebbe di un'arroganza inconcepibile.

Labocania

Quando mi tocca essere coinvolto in una conversazione povera di contenuti, fiacca, e meccanica, uso la miglior parte delle mie energie intellettuali per trovare il modo per farla deragliare verso temi che possano elevarla un poco con lo scopo di dover evitare di soffocare sbadigli in continuazione. L'innata timidezza però mi rende prudente: non mi arrischio mai a renderla troppo elevata! La reazione dell'interlocutore potrebbe dispiacermi.

varykino

direi che il classico " ciao come va?" non faccia male a nessuno come approccio .... poi non so a me si rivoglono solo per altri fini mai come una disinteressata chiacchierata.

Halastor

A me piacciono solo ragazze che hanno più di 25 ma meno di 26 anni e che siano nate in un mese dal clima mite e temperato e in un giorno dispari, ma non nella mattinata. Meglio se al pomeriggio. Ma di queste solo quelle con i capelli nè troppo lunghi nè troppo corti nè troppo capelli.

Winston_Smith

13 aprile 1987?

Historie

Per la miseria, Halastor! Mi sono quasi soffocata con un Kinder Cereali!
X°°D

Betsy Cherry

Anche io (credo) ho sofferto di androfobia.
In verità, non essendo mai stata da uno psicologo, non me l'hanno diagnosticata e per essere ancora più franca, non sapevo nemmeno che le mie paure potessero essere contenute in questa fobia.

Comunque fortunatamente quella fase è passata, anche se ancora ne porto i residui, con conseguenti imbarazzi e situazioni sgradevoli in alcune circostanze.

Diciamo che queste paure (da te elencate) le avevo un po' anche da bambina verso gli uomini adulti, poi dai 15 anni ai 17 ero letteralmente in balia di questa fobia ed evitavo ogni approccio.

Poi sono 'guarita' gradualmente, ho iniziato a vedere gli uomini come esseri umani e non alieni, e così non ci ho più fatto caso...
Ora il mio rapporto con il sesso opposto è normale, sono sempre timida, ma questo con chiunque, che sia uomo o donna, anziano o bambino