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31-01-2012, 01:21
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#1
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Banned
Qui dal: Nov 2011
Ubicazione: Sull'isola che non c'è
Messaggi: 669
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Chi è evitante ha chiaramente un problema nella psiche,un disturbo che lo fa allontanare da tutte le occasioni migliori di realizzarsi relazionalmente. Tante stupende occasioni gettate al vento che diventano nel tempo rimorsi.
Ma se ci fosse più di questo?
Forse l'evitante cerca qualcosa di ben definito nella sua mente e rifugge da tutto il resto,forse è in viaggio alla ricerca di qualcosa che intuisce ma ancora non conosce.
Il problema di fondo dell'evitante è l'essere spesso un perfezionista,lui non s'accontenta,lui vive tra cielo e terra e quel mancato perfetto contatto col reale lo spinge in questa ricerca estrema ed è quasi incontentabile,il che gli fa perdere tantissimi momenti belli della vita comunitaria,di coppia,ma lui è un'avventuriero indomito,e cerca,cerca,cerca senza sapere cosa,e nel frattempo evita
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31-01-2012, 01:33
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#2
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Esperto
Qui dal: Jul 2008
Messaggi: 4,959
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Si, in definitiva è un perfezionista. L'evitante evita perché teme il rifiuto, e teme il rifiuto perché si sente inadeguato. Inadeguato rispetto a cosa?
Essenzialmente rispetto a canoni e asticelle che lui stesso ha posto troppo in alto, anche se non se ne rende conto (si, il giudizio degli altri esiste: ma in pratica esercita pressioni su di noi solo nella misura in cui la nostra testa gli da rilevanza, quindi esiste nella misura in cui lo vogliamo noi)
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31-01-2012, 02:13
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#3
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Esperto
Qui dal: Jan 2012
Ubicazione: £
Messaggi: 8,111
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Quote:
Originariamente inviata da JohnReds
Si, in definitiva è un perfezionista. L'evitante evita perché teme il rifiuto, e teme il rifiuto perché si sente inadeguato. Inadeguato rispetto a cosa?
Essenzialmente rispetto a canoni e asticelle che lui stesso ha posto troppo in alto, anche se non se ne rende conto (si, il giudizio degli altri esiste: ma in pratica esercita pressioni su di noi solo nella misura in cui la nostra testa gli da rilevanza, quindi esiste nella misura in cui lo vogliamo noi)
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"quotone"
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31-01-2012, 02:31
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#4
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Esperto
Qui dal: Mar 2006
Ubicazione: in un tunnel arredato in stile minimal
Messaggi: 1,485
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Quote:
Originariamente inviata da JohnReds
Si, in definitiva è un perfezionista. L'evitante evita perché teme il rifiuto, e teme il rifiuto perché si sente inadeguato. Inadeguato rispetto a cosa?
Essenzialmente rispetto a canoni e asticelle che lui stesso ha posto troppo in alto, anche se non se ne rende conto (si, il giudizio degli altri esiste: ma in pratica esercita pressioni su di noi solo nella misura in cui la nostra testa gli da rilevanza, quindi esiste nella misura in cui lo vogliamo noi)
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Vero
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31-01-2012, 03:35
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#5
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Esperto
Qui dal: Nov 2010
Ubicazione: al centro delle mie fobie
Messaggi: 3,863
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Quote:
Originariamente inviata da TrueLover
ma lui è un'avventuriero indomito,e cerca,cerca,cerca senza sapere cosa,e nel frattempo evita
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avventuriero? non non direi, l'avventuriero rischia, l'evitante no
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31-01-2012, 09:03
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#6
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Esperto
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: qui vicino
Messaggi: 31,205
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Quote:
Originariamente inviata da JohnReds
Si, in definitiva è un perfezionista. L'evitante evita perché teme il rifiuto, e teme il rifiuto perché si sente inadeguato. Inadeguato rispetto a cosa?
Essenzialmente rispetto a canoni e asticelle che lui stesso ha posto troppo in alto, anche se non se ne rende conto (si, il giudizio degli altri esiste: ma in pratica esercita pressioni su di noi solo nella misura in cui la nostra testa gli da rilevanza, quindi esiste nella misura in cui lo vogliamo noi)
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sì, credo che per me valga questo discorso più o meno....
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31-01-2012, 09:46
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#7
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: USS Enterprise • NCC1701E
Messaggi: 16,727
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Io sono evitante e non sono assolutamente d'accordo: è la certezza del fallimento e non la svalutazione di un obiettivo a bloccarmi. P.es, non mi è mai successo di evitare una donna perché “non mi sentivo alla sua altezza” ma perché ero certo di non piacergli.
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Ultima modifica di barclay; 31-01-2012 a 09:49.
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31-01-2012, 11:37
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#8
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Esperto
Qui dal: Jul 2008
Messaggi: 4,959
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Quote:
Originariamente inviata da barclay
Io sono evitante e non sono assolutamente d'accordo: è la certezza del fallimento e non la svalutazione di un obiettivo a bloccarmi. P.es, non mi è mai successo di evitare una donna perché “non mi sentivo alla sua altezza” ma perché ero certo di non piacergli.
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Non ti conosco e non so giudicarti quindi ora parlo in generale.
Però da quello che so l'evitante spesso non si rende conto che è lui stesso a mettere dei limiti proprio perché le asticelle che pone troppo in alto non assumono la forma di "criteri arbitrari", ma di convinzioni di ferro.
"Non è vero che evito perché mi sento inadeguato, ma perché sono inadeguato". No, non sono d'accordo, noi siamo inadeguati nella misura in cui crediamo di esserlo, perché la società troverà sempre qualche difetto da rimproverarci (anche a quelli notoriamente considerati "giusti"). Eppure gli esempi di persone apparentemente inadeguate che sfidano la sorte (talvolta vincendo inaspettatamente) ce ne sono.
Penso sia più importante trovare una propria dimensione dove ci si sente adeguati, e se non piacciamo agli altri che si fottano. L'importante è non evitare per paura di loro, al massimo dovranno gli altri evitare noi (ma a questo punto a uno non dovrebbe importargli un tubo di questa gente che evidentemente è meglio perderla che trovarla).
E poi bisogna tenere conto il fattore importantissimissimo che spesso uno è inadeguato perché si sente inadeguato, cioè l'inadeguatezza nasce proprio dall'insicurezza, insomma un gatto che si morde la coda.
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31-01-2012, 12:10
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#9
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Principiante
Qui dal: Jan 2012
Messaggi: 67
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Secondo me dobbiamo fare una distinzione.
Diciamo che il mondo impone alle persone di saltare. C'è una grande massa che salta e alcune persone che non saltano ma per motivazioni diverse:
Alcune non saltano perchè temono di non saltare abbastanza.
Altre non saltano perchè vorrebbero saltare fino ad una certa altezza e ritengono inutile saltare solo quanto riuscirebbero a farlo.
Entrambi sono evitanti. I primi per scarsa autostima, i secondi per perfezionismo ed oserei dire una eccessiva autostima latente.
Io credo di essere il secondo caso. Ci sono tanti fattori del carattere che influenzano la situazione, orgoglio che sfocia in superbia frustrata ad esempio.
Bisognerebbe aiutarsi a comprendere che il perfezionismo è davvero un difetto, che il meglio è nemico del bene. Che se si hanno grandi ambizioni, se si ricerca qualcosa questo non può avvenire che in seguito ad una lunga stratificazione di prove empiriche, di tentativi che spesso sono considerati dal perfezionista errori ma che in realtà solo una serie di errori stratificati porta a un miglioramento, altrimenti si rimane a 0. E' un po' il meccanismo che Joseph ha spiegato molto bene per la scrittura di un diario.
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31-01-2012, 12:17
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#10
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Principiante
Qui dal: Jul 2010
Messaggi: 83
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Quote:
Originariamente inviata da JohnReds
Si, in definitiva è un perfezionista. L'evitante evita perché teme il rifiuto, e teme il rifiuto perché si sente inadeguato. Inadeguato rispetto a cosa?
Essenzialmente rispetto a canoni e asticelle che lui stesso ha posto troppo in alto, anche se non se ne rende conto (si, il giudizio degli altri esiste: ma in pratica esercita pressioni su di noi solo nella misura in cui la nostra testa gli da rilevanza, quindi esiste nella misura in cui lo vogliamo noi)
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Super mega quotone:-)
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31-01-2012, 12:31
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#11
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Banned
Qui dal: Nov 2011
Ubicazione: Sull'isola che non c'è
Messaggi: 669
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Quote:
Originariamente inviata da lizbon
avventuriero? non non direi, l'avventuriero rischia, l'evitante no
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Lascia perdere,probabilmente non sei evitante.
L'evitante è un avventuriero in senso lato,non uno che va a caccia di avventure sessuali.
Dentro di se pensa dico di no a questa situazione perché tanto me ne capiterà un altra migliore. E cosi via si brucia occasione dopo occasione nella falsa speranza che la vita gli riserbi sempre lo stesso trattamento salvo poi scoprire che le grandi opportunità della vita sono quelle,in numero limitato e non ritornano,molto amaramente..una volta sciupate all'evitante rimane solo un gran rimorso
Forse è solo questa consapevolezza acquisita a sue spese che riesce a fargli realizzare il suo essere evitante e provare a cambiare
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Ultima modifica di TrueLover; 31-01-2012 a 12:34.
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31-01-2012, 12:44
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#12
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 63,742
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Quote:
Originariamente inviata da Myway
Si infatti...le occasioni ce le ha chi è inserito, integrato, cercato , chiamato, si sente desiderato.
Spesso l'evitante, pur ocmportandosi correttamente, non viene mai cercato, viene trattato come un intruso, sopportato, le ragazze lo considerano poco e niente, dove starebbero queste clamorose occasioni che uno butta al vento?
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In effetti l'evitante al massimo stadio evita anche che si creino i presupposti perché gli capitino delle occasioni.
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31-01-2012, 13:06
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#13
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Esperto
Qui dal: Dec 2011
Ubicazione: Veneto
Messaggi: 1,773
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non so, come ho già avuto modo di dire, io a scuola per esempio facevo sempre battute, questo unito al fatto di avere un aspetto normale (nel senso che non sono né brutto né bello) ha attirato qualche mia compagna. Ma non appena queste si proponevano, io pur volendo mettermi con loro e sapendo che non avrei ricevuto alcun rifiuto (visto che mi si proponevano loro!) non riuscivo ad agire, non avevo il coraggio e negavo ogni interessamento anche se dentro di me esplodevo dalla voglia di avere quella determinata ragazza...
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31-01-2012, 13:17
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#14
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Messaggi: 2,635
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Quote:
Originariamente inviata da TrueLover
Dentro di se pensa dico di no a questa situazione perché tanto me ne capiterà un altra migliore. E cosi via si brucia occasione dopo occasione nella falsa speranza che la vita gli riserbi sempre lo stesso trattamento salvo poi scoprire che le grandi opportunità della vita sono quelle,in numero limitato e non ritornano,molto amaramente..una volta sciupate all'evitante rimane solo un gran rimorso
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Questo è parzialmente vero. Ma come già detto in precedenza, il problema principale dell'evitante, e lo so bene, è l'essere un perfezionista che tiene in spropositata considerazione il giudizio degli altri. In una determinata situazione, tende ad usare la valutazione altrui come parametro per valutare l'entità del suo successo (entità che sente sempre il bisogno di quantificare), e come se non bastasse non è in grado di valutare bene la misura di suddetto giudizio e finisce per vedere nell'altro un parere oltremodo negativo, anche se di fatto questa opinione non è così negativa o è addirittura neutra o positiva.
L'estroverso più "comune" invece non si fa tali seghe mentali, vuoi perchè sempre sicuro di sè stesso oltre ogni ragionevole dubbio, vuoi perchè non portato a questi tipi di rimuginio.
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31-01-2012, 13:26
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#15
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Banned
Qui dal: Aug 2010
Ubicazione: all'inferno... o giù di lì
Messaggi: 3,775
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Da una parte non ho occasioni concrete per cambiare la mia situazione, dall'altra non ho alcuna voglia di sbattermi per cambiare qualcosa che so per certo sia impossibile cambiare. Sono troppo radicato nelle mie idee, ormai. Ci vorrebbe un elettroshock per farmi svegliare dal mondo interiore che mi sono faticosamente, ma neanche tanto, costruito nel tempo.
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31-01-2012, 13:28
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#16
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: USS Enterprise • NCC1701E
Messaggi: 16,727
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Quote:
Originariamente inviata da Myway
Spesso l'evitante, pur comportandosi correttamente, non viene mai cercato, viene trattato come un intruso, sopportato, le ragazze lo considerano poco e niente, dove starebbero queste clamorose occasioni che uno butta al vento?
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È proprio per questo che nella mia mia firma ho messo quella frase di Kissinger: certi ragionamenti sembrano un sorta di “strategia dello spostamento del traguardo”.
Esempio [ho usato "festa" come prototipo di evento sociale]: - se rifiuti l'invito alla festa, non conoscerai mai nessuna;
- se vai alla festa, ma non parli, non conoscerai mai nessuna;
- se non sai di cosa parlare devi coltivare degli interessi;
- se parli solo con quelle fidanzate, non ti fidanzerai mai;
- se sono tutte fidanzate, devi cambiare compagnia;
- se cambi compagnia, ma non succede niente, devi cercare una compagnia più congeniale;
- se continua a non cambiare niente, devi andare alla festa senza particolari aspettative;
- se, dopo alcuni anni, si sono sposate tutte è perché non c'hai mai provato;
- ritornare al punto 6
--- EDIT ---
Il punto 7, poi, merita un discorso a parte, perché, anno dopo anno, rifiuto dopo rifiuto, ci si ritrova a ridurre le proprie aspettative a zero.
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Ultima modifica di barclay; 31-01-2012 a 13:40.
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31-01-2012, 13:31
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#17
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Banned
Qui dal: Nov 2011
Ubicazione: Sull'isola che non c'è
Messaggi: 669
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Quote:
Originariamente inviata da Novak
Questo è parzialmente vero. Ma come già detto in precedenza, il problema principale dell'evitante, e lo so bene, è l'essere un perfezionista che tiene in spropositata considerazione il giudizio degli altri. In una determinata situazione, tende ad usare la valutazione altrui come parametro per valutare l'entità del suo successo (entità che sente sempre il bisogno di quantificare), e come se non bastasse non è in grado di valutare bene la misura di suddetto giudizio e finisce per vedere nell'altro un parere oltremodo negativo, anche se di fatto questa opinione non è così negativa o è addirittura neutra o positiva.
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Si anche tu dici cose vere. Ma è appunto questo suo sentirsi al di sopra delle parti che lo spinge alla ricerca continua altrove.
In realtà poi se ne viene influenzato così tanto da evitare di esporsi è perché subisce il condizionamento degli altri e sta al di sotto delle parti.
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31-01-2012, 14:14
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#18
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Principiante
Qui dal: Jan 2012
Messaggi: 67
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Quote:
Originariamente inviata da Raskolnikov
non so, come ho già avuto modo di dire, io a scuola per esempio facevo sempre battute, questo unito al fatto di avere un aspetto normale (nel senso che non sono né brutto né bello) ha attirato qualche mia compagna. Ma non appena queste si proponevano, io pur volendo mettermi con loro e sapendo che non avrei ricevuto alcun rifiuto (visto che mi si proponevano loro!) non riuscivo ad agire, non avevo il coraggio e negavo ogni interessamento anche se dentro di me esplodevo dalla voglia di avere quella determinata ragazza...
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Questo è capitato anche a me.
Curiosità: trovi differenze tra il tuo passato e il tuo presente?
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31-01-2012, 14:25
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#19
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Esperto
Qui dal: Dec 2011
Ubicazione: Veneto
Messaggi: 1,773
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Quote:
Originariamente inviata da Klav
Questo è capitato anche a me.
Curiosità: trovi differenze tra il tuo passato e il tuo presente?
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beh parecchie, nel senso che le occasioni perse di cui parlo risalgono a una decina di anni fa (in tutto ci saranno state 6 o 7 ragazze nel corso di quegli anni che non aspettavano altro che chiedessi loro di metterci insieme) ma poi d'allora, soprattutto con l'inizio dell'università, sono entrato in un tunnel di solitudine e autoisolamento, nella vita reale non parlo con una ragazza da... lasciamo perdere...
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31-01-2012, 14:40
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#20
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Principiante
Qui dal: Jan 2012
Messaggi: 67
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Quote:
Originariamente inviata da Raskolnikov
beh parecchie, nel senso che le occasioni perse di cui parlo risalgono a una decina di anni fa (in tutto ci saranno state 6 o 7 ragazze nel corso di quegli anni che non aspettavano altro che chiedessi loro di metterci insieme) ma poi d'allora, soprattutto con l'inizio dell'università, sono entrato in un tunnel di solitudine e autoisolamento
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Esattamente stessa identica situazione.
Fin quando ero al liceo, compagnia di amici stabile, tutto bene. Dopo l'inizio dell'università un decrescendo nel vortice dell'autoisolamento.
Quote:
Originariamente inviata da Raskolnikov
nella vita reale non parlo con una ragazza da... lasciamo perdere...
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Non esistono altre vite oltre quella reale!
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