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19-12-2017, 08:29
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#1
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Intermedio
Qui dal: Nov 2010
Ubicazione: Provincia di Varese
Messaggi: 270
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Molto spesso mi chiedo il perché continui a non prendere in considerazione l'idea del suicidio. Lo faccio per i miei genitori per non farli soffrire? Certo, assolutamente. (senza contare che morire... costa. La burocrazia per gestire un morto è straordinariamente ramificata)
Ma più che altro credo che, ancora, io mi illuda che un giorno tutto questo possa cambiare. Sono anni che ripeto a me stesso lo stesso mantra e ci casco sempre. Perché? Perché credo di non aver accettato completamente di essere un "difetto di fabbrica". Non sono bello, ho un carattere timido e introverso e ovviamente gli anni scolastici sono stati un inferno. Ma la cosa che più mi ferisce è che in 29 anni non abbia provato nemmeno la sensazione di una carezza da parte di una donna. Mi fa sentire... uno schifo. Non riesco a trovare un aggettivo adatto. Non so cosa voglia dire essere abbracciato da una persona che amo e che mi ama, sentire il suo calore, il suo affetto, condividere qualcosa in comune...
Ma che senso ha andare avanti?
Ho cercato di rifugiarmi nei libri e devo dire che mi hanno aiutato molto. Quante avventure mi hanno fatto vivere! e più passava il tempo più mi autoilludevo che nella vita non avevo bisogno di altro. Single, tanto tempo da dedicare a me stesso e alle mie passioni e via. Cosa può andare storto?
Ma alla fine anche questo espediente sta iniziando a perdere del suo fascino.
C'è qualcosa che non va? Non preoccuparti, il prossimo anno andrà meglio.
Ovviamente pure adesso ci sono cascato. Il 2017, lo ammetto, è stato un anno molto complicato per questioni familiari, ma anche in questi ultimi giorni mi sono detto "non piangerti addosso, tanto il 2018 sarà l'anno della svolta".
Vorrei non potermi più illudere. Gradirei almeno accettare quello che sono e basta, vivere in "pace" con me stesso. Sono stanco di inseguire un sogno che, nonostante i miei sforzi, non riuscirò mai a raggiungere.
Come posso fare?
Vi ringrazio tutti per aver letto il post
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19-12-2017, 12:27
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#2
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Avanzato
Qui dal: Nov 2017
Messaggi: 419
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Buongiorno,
Purtroppo mi rivedo molto nelle tue parole, soprattutto fino a qualche anno fa. Infatti prima mi illudevo che tutto potesse cambiare da un momento all'altro, che bastasse anche un'uscita casuale per cambiare la mia vita, ma non è così. Ti rispondo come ti sei un po' risposto anche tu: il primo passo per stare un po' meglio è accettare che una base caratteriale non si cambia, e non deve essere cambiata. Inoltre tu, come me, hai una passione per i libri e quello è un forte incentivo ad andare avanti. Dovremmo imparare ad avere un po' più di amor proprio e di essere già contenti di quel poco che abbiamo, e solo coltivando ciò si vedranno miglioramenti.
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19-12-2017, 12:50
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#3
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Esperto
Qui dal: Aug 2011
Messaggi: 13,555
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Di fronte a questi post ricorrenti ormai nemmeno mi sdegno più
La vita è molto più di una partner, degli amici, è semplicemente infantile pensare a farla finita se manca ciò , quando magari si ha anche buona salute fisica e una famiglia normale. In questo ultimo caso è proprio da pizza in faccia sentire certe cose
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19-12-2017, 12:55
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#4
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Avanzato
Qui dal: Nov 2017
Messaggi: 419
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Quote:
Originariamente inviata da lauretum
Di fronte a questi post ricorrenti ormai nemmeno mi sdegno più
La vita è molto più di una partner, degli amici, è semplicemente infantile pensare a farla finita se manca ciò , quando magari si ha anche buona salute fisica e una famiglia normale. In questo ultimo caso è proprio da pizza in faccia sentire certe cose
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Il discorso è che quello che per qualcuno può sembra "ovvio" o "superficiale", per altri è importante. E' logico che una buona salute è obiettivamente più importante che essere single o avere degli amici, però dipende come si vive questa situazione e come si è arrivati a questo punto. Inoltre la famiglia che spesso viene esaltata come valore positivo ci può mettere del suo per evidenziare ai figli quelle che vengono ritenute essere "mancanze", ad esempio quando si dice spesso: "Non hai amici con cui uscire", "Il fidanzato/La fidanzata?" ecc. Magari uno sta anche bene con se stesso, ma quando certe cose ti vengono fatte pesare da persone che non puoi evitare, è normale che uno si dica: "Non è che qualcosa non va?". Purtroppo i familiari commettono danni senza neppure accorgersene a volte, ed è giusto consigliare i figli, ma a volte dovrebbero pensare alle cose positive che questi hanno e non sottolineare sempre le loro presunte mancanze.
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19-12-2017, 13:04
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#5
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Esperto
Qui dal: Aug 2011
Messaggi: 13,555
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Quote:
Originariamente inviata da fobicona
Il discorso è che quello che per qualcuno può sembra "ovvio" o "superficiale", per altri è importante. E' logico che una buona salute è obiettivamente più importante che essere single o avere degli amici, però dipende come si vive questa situazione e come si è arrivati a questo punto. Inoltre la famiglia che spesso viene esaltata come valore positivo ci può mettere del suo per evidenziare ai figli quelle che vengono ritenute essere "mancanze", ad esempio quando si dice spesso: "Non hai amici con cui uscire", "Il fidanzato/La fidanzata?" ecc. Magari uno sta anche bene con se stesso, ma quando certe cose ti vengono fatte pesare da persone che non puoi evitare, è normale che uno si dica: "Non è che qualcosa non va?". Purtroppo i familiari commettono danni senza neppure accorgersene a volte, ed è giusto consigliare i figli, ma a volte dovrebbero pensare alle cose positive che questi hanno e non sottolineare sempre le loro presunte mancanze.
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Per tutti è importante avere una propria famiglia, affetto, figli, .. quello che è inammissibile è associare questa mancanza a lamento da fine vita, è inconcepibile per quale oscuri passaggi mentali si debbano associare le due cose.
Ma noi siamo maestri in questo.
Quello che manca in tali casi non è il partner, ma maturità, consapevolezza, carattere, discernimento, .. e magari è proprio per questo che manca il partner.
I bisnonni avevano la guerra e la fame e tiravano avanti come asini, se avessero sentito discorsi simili ci avrebbero nuclearizzato il sedere a calci
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19-12-2017, 13:04
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#6
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Banned
Qui dal: Jul 2017
Messaggi: 1,223
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Il sogno della svolta tutta all improvviso ci sta e non bisogna perderlo
ma quello che mi aiuta di più sono i piccoli passi avanti che riesco a fare ogni tanto. però spesso costano uno sforzo enorme
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19-12-2017, 16:51
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#7
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Banned
Qui dal: Apr 2015
Ubicazione: Ovunque ma non qui
Messaggi: 14,396
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le illusioni aiutano..poi arriva la REALTA'
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19-12-2017, 17:57
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#8
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Intermedio
Qui dal: Nov 2010
Ubicazione: Provincia di Varese
Messaggi: 270
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Prima di tutto vi ringrazio delle risposte.
Quote:
Originariamente inviata da fobicona
... il primo passo per stare un po' meglio è accettare che una base caratteriale non si cambia, e non deve essere cambiata. Inoltre tu, come me, hai una passione per i libri e quello è un forte incentivo ad andare avanti. Dovremmo imparare ad avere un po' più di amor proprio e di essere già contenti di quel poco che abbiamo, e solo coltivando ciò si vedranno miglioramenti.
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Concordo, ma il processo per l'accettare sè stessi diviene più tortuoso di anno in anno. Mi sembra di sforzarmi inutilmente e di ottenere solo maggiore infelicità e dolore.
Io so chi sono, e so per certo che dovrò sempre faticare il doppio per ottenere quello che ad altri riesce facilmente, ma è proprio questa convivenza con quello che sono che mi lascia disorientato. Devo semplicemente arrendermi, dedicarmi alle mie passioni e portare avanti questo dolore?
È veramente solo una questione di avere le spalle larghe e andare avanti?
Quote:
Originariamente inviata da lauretum
Di fronte a questi post ricorrenti ormai nemmeno mi sdegno più
La vita è molto più di una partner, degli amici, è semplicemente infantile pensare a farla finita se manca ciò , quando magari si ha anche buona salute fisica e una famiglia normale. In questo ultimo caso è proprio da pizza in faccia sentire certe cose
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Lo so, hai ragione, ma la questione non è tanto "non ho una partner o degli amici". Il mio problema è che non ho mai saputo che cosa voglia dire amare ed essere amato. O meglio, amare sì, ma l'essere contrabbiato no.
Mi fa sentire "difettoso".
Il problema non è solo emotivo ma è anche estetico. Per anni ho ricevuto sguardi e commenti derisori, e per quanto uno possa evitare il tutto, i segni restano. Detesto guardarmi allo specchio, essere ripreso in fotografia e/o in video e sto cercando di buttare tutte le foto del mio passato. Il mix carattere chiuso + bruttezza è micidiale. Uno può anche rifugiarsi nella lettura, il che mi ha aiutato molto, ma alla fine sento crescere sempre di più questa sensazione di freddezza che non vuole andare via.
Sì, penso di avere una buona salute fisica ma sinceramente ho deciso di non curarmente più. Non mi interessa. Ma che senso ha la vita se uno non può condividere nemmeno una piccola cosa con qualcuno che ti vuole bene? Almeno per una volta.
Posso vivere da solo, sì, ma giuro che mi sembra di camminare in un corridoio infinito e con un sacco di porte chiuse.
Si riduce tutto a questo?
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19-12-2017, 18:24
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#9
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Avanzato
Qui dal: Nov 2017
Messaggi: 419
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Quote:
Originariamente inviata da lauretum
Per tutti è importante avere una propria famiglia, affetto, figli, .. quello che è inammissibile è associare questa mancanza a lamento da fine vita, è inconcepibile per quale oscuri passaggi mentali si debbano associare le due cose.
Ma noi siamo maestri in questo.
Quello che manca in tali casi non è il partner, ma maturità, consapevolezza, carattere, discernimento, .. e magari è proprio per questo che manca il partner.
I bisnonni avevano la guerra e la fame e tiravano avanti come asini, se avessero sentito discorsi simili ci avrebbero nuclearizzato il sedere a calci
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Per prima cosa, devi considerare che ci si trova comunque su "Fobia sociale". Ripeto: ai tempi d'oggi non avere un partner formalmente non è nulla, ma nella realtà questa cosa viene fatta pesare ancora molto. E poi è inutile mettere sempre in mezzo il passato: era un'altra epoca, ed era anche un'epoca in cui spesso erano le famiglie a decidere quando e con chi i figli dovevano sposarsi, e se ancora oggi la gente mette al centro di tutto il matrimonio e l'accasarsi è perché purtroppo chi vuole essere single, deve ancora combattere molte battaglie.
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19-12-2017, 19:33
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#10
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Esperto
Qui dal: Jun 2016
Ubicazione: Roma
Messaggi: 1,239
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Fino a qualche anno fa pensavo che mi sarebbe successo qualcosa che avrebbe cambiato la mia vita a livello sociale e familiare ma niente cambia mai nella mia vita, oggi ho saputo che una mia collega è incinta un'altra riceverà la proposta di matrimonio a Parigi e sono tutte e due sotto i trenta anni.... A me non pesa stare da sola ma quando ricevo queste notizie che mi demoralizzo mi fa pensare al tempo che passa, che non sono più giovane, che vivo ancora in famiglia!
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19-12-2017, 20:01
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#11
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,044
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Quote:
Originariamente inviata da lauretum
Di fronte a questi post ricorrenti ormai nemmeno mi sdegno più
La vita è molto più di una partner, degli amici, è semplicemente infantile pensare a farla finita se manca ciò , quando magari si ha anche buona salute fisica e una famiglia normale. In questo ultimo caso è proprio da pizza in faccia sentire certe cose
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Il problema non è quello che manca al momento, il problema è la prospettiva, quando crollano le speranze. E quando crollano le speranze neanche le tue pizze sono di stimolo.
Quote:
Originariamente inviata da lauretum
I bisnonni avevano la guerra e la fame e tiravano avanti come asini, se avessero sentito discorsi simili ci avrebbero nuclearizzato il sedere a calci
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aspe oh, i nostri bisnonni mica erano così isolati socialmente.
Non dico che erano meno intelligenti, ma sicuramente più semplici. Siamo persone diverse di epoche diverse. Se ci fosse un quantificatore di felicità mica terrebbe conto solo di assenza di fame, guerre, etc. ehh magari fosse così facile.
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19-12-2017, 20:04
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#12
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,044
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Il fatto che ogni anno uno si carica di buoni propositi e poi puntualmente ogni anno va sempre peggio o quando va bene è uguale al precedente.. alla fine dopo 1,2..10 anni ti stufi e ti lasci andare. perdi la speranza .
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19-12-2017, 20:11
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#13
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Banned
Qui dal: Dec 2016
Ubicazione: nebbia
Messaggi: 2,355
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La vita e' molto breve. Ora che vado verso i 50 posso dire che
poiche' si muore giorno dopo giorno, e' importante non soffrire
troppo a lungo durante il percorso, per concludere rapidamente
senza che ce ne accorgiamo quasi.
Come diceva un tizio: "Ognuno sta solo sul cuor della terra
trafitto da un raggio di sole ed e' subito sera".
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19-12-2017, 20:42
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#14
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 968
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Quote:
Originariamente inviata da lauretum
Di fronte a questi post ricorrenti ormai nemmeno mi sdegno più
La vita è molto più di una partner, degli amici, è semplicemente infantile pensare a farla finita se manca ciò , quando magari si ha anche buona salute fisica e una famiglia normale. In questo ultimo caso è proprio da pizza in faccia sentire certe cose
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In parte hai ragione, però la vita è fatta di relazioni interpersonali. Quindi l'amore e l'amicizia costituiscono una buona parte della felicità. Sempre che non si sia autistici...
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19-12-2017, 21:42
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#15
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Messaggi: 2,837
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Hartigan che dirti....
Mi ritrovo tantissimo nelle tue parole nella persona che ero parecchi anni fa...
Quella che ha tentato il suicidio e che era deriso da tutte le ragazze della sua classe, dai professori, dal preside e ignorato totalmente dai genitori....
Quello che a distanza di tanti anni combatte quotidianamente per sopravvivere cercando di riempirsi la vita e che ha trovato delle passioni e qualcuno (pochi ma buoni) che lo apprezza per quello che è...
Non c'è una ricetta specifica per guarire da certi malesseri interiori a mio avviso...
Solo combattere...
Col coltello fra i denti....
E non perdere mai la speranza...
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20-12-2017, 01:20
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#16
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Esperto
Qui dal: Apr 2011
Messaggi: 1,934
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Secondo me oltre al carattere ed all'aspetto fisico conta soprattutto il fatto di poter offrire qualcosa ad una donna,di avere interessi o passioni in comune da poter attaccare bottone eppoi condividerle insieme una volta fidanzati. Se uno non ha nulla da poter dare è inutile. Se non si è interessanti su qualcosa è impossibile essere fidanzati tranne che siate eccessivamente belli o ricchi tali da attrarre a prescindere anche se poi siete vuoti.
Se uno è brutto,povero,timido e senza interessi non ha speranza.
Da quanto leggo hai l'interesse per i libri dovresti incontrare qualcuna con lo stesso interesse da condividere insieme,magari se ci parli potresti piacergli.
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Ultima modifica di Fallito91; 20-12-2017 a 01:26.
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20-12-2017, 02:10
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#17
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,044
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Quote:
Originariamente inviata da Fallito91
Se uno è brutto,povero,timido e senza interessi non ha speranza.
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dannatamente vero, anche senza arrivare agli estremi, e cioè: bruttarello, lievemente povero, un po' timido, interessi vari ma difficilmente condivisibili.. allora non c'è speranza in quanto pur in assenza di difetti gravi, non si spicca in nulla.
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20-12-2017, 03:56
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#18
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Esperto
Qui dal: Dec 2005
Messaggi: 5,048
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Quando avevo un illusione stavo benone. Il problema erano i soliti....amici e fidanzata,ma er convinto di averli superati facilmente.
Ai tempi del liceo.....bastava finire e sentirsi liberi,all'università mi si sarebbe aperto un non pieno di opportunità
All'università....non successe niente....aspettavo il lavoro perché sicuramente il problema era la mancata dipendenza economica
Ai tempi del lavoro determinato....il,problema era il non avere sicurezze economiche
Ai tempi del lavoro fisso.....il problema era il vivere da soli, dovevo fare il dal e trovare casa
Ai tempi della casa.....non ho più illusioni da alimentare. I problemi sono sempre gli stessi e non ho nessuna scusa su cui attaccarmi.
É il periodo peggiore,ora mi sembra davvero tutto senza vie d'uscita e rimpicciolito
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20-12-2017, 11:39
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#19
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,044
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Quote:
Originariamente inviata da dottorzivago
Quando avevo un illusione stavo benone. Il problema erano i soliti....amici e fidanzata,ma er convinto di averli superati facilmente.
Ai tempi del liceo.....bastava finire e sentirsi liberi,all'università mi si sarebbe aperto un non pieno di opportunità
All'università....non successe niente....aspettavo il lavoro perché sicuramente il problema era la mancata dipendenza economica
Ai tempi del lavoro determinato....il,problema era il non avere sicurezze economiche
Ai tempi del lavoro fisso.....il problema era il vivere da soli, dovevo fare il dal e trovare casa
Ai tempi della casa.....non ho più illusioni da alimentare. I problemi sono sempre gli stessi e non ho nessuna scusa su cui attaccarmi.
É il periodo peggiore,ora mi sembra davvero tutto senza vie d'uscita e rimpicciolito
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Ci serve sempre una qualche sfida.. forse è qui il problema.. e non assaporiamo il presente
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20-12-2017, 14:25
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#20
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Banned
Qui dal: Feb 2015
Messaggi: 1,673
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Quote:
Originariamente inviata da lauretum
Di fronte a questi post ricorrenti ormai nemmeno mi sdegno più
La vita è molto più di una partner, degli amici, è semplicemente infantile pensare a farla finita se manca ciò , quando magari si ha anche buona salute fisica e una famiglia normale. In questo ultimo caso è proprio da pizza in faccia sentire certe cose
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Decidi tu cosa è o non è la vita? Ha il sacrosanto diritto di sentirsi mancante, vuoto e tutto quel che vuole lui. Non c'è proprio bisogno del tuo sdegno. Non capisco poi perché inserire la salute fisica e la famiglia normale.. Dovrebbe esser lieto di non esser nato in Africa, non bere ogni giorno dalle pozzanghere e perciò declassare tutto il resto come irrilevante ? Giusto volgere riconoscenza al caso, ma i drammi della persona restano comunque.
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