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28-09-2009, 00:10
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#41
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Esperto
Qui dal: Nov 2008
Messaggi: 2,903
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Non credo che questo rientri nella definizione del "basta che respiri" o del puro soddisfacimento di un bisogno fisico, come diceva xxxxx89.
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basta avere un essere umano che ci sta... meglio che nulla...capito cosa intendo ?
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28-09-2009, 00:16
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#42
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 65,154
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Quote:
Originariamente inviata da esposizione
basta avere un essere umano che ci sta... meglio che nulla...capito cosa intendo ?
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Credo di aver capito, ma io almeno per "starci" intendo appunto che l'altro/a provi un sentimento per te e che tu contraccambi, mentre nel caso del bcr intendo che ci si accontenti del primo/a che appunto "ci sta" senza che tu provi niente per lui/lei, solo per non rimanere soli.
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28-09-2009, 01:24
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#43
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Banned
Qui dal: Aug 2009
Ubicazione: Palermo
Messaggi: 243
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anch'io vorrei tanto andare a vivere da solo però sia per una questione econimica sia per una questione di incapacità dato che sono stato viziato non credo di poterlo far una cosa del genere..
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28-09-2009, 11:46
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#44
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Intermedio
Qui dal: Dec 2008
Messaggi: 208
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Dovresti provare, magari anche condividendo una casa con un'altra persona che abbia le tue stesse esigenze, non uno studente casinaro intendo. In genere se convivi con una persona che lavora ed ha una propria vita la coabitazione non è male, ti consente di non sentirti completamente solo e ti da la possibilità di dare inizio ad una nuova esperienze che ha in sè molti lati positivi, tra cui in primis il rafforzamento dell'autostima, la sensazione di avere un maggior controllo sulla propria vita e sulle proprie scelte, anche quelle banali quotidiane. La vita è fatta anche e soprattutto di piccole cose.
Non è una fuga, secondo me, ma un'evoluzione abbastanza naturale. E' chiaro che i problemi non scompaiono solo perchè si cambia situazione, ma il cambiamento in sè impone comunque la necessità di confrontarsi con problemaiche nuove, ne bene e nel male. Insomma la stagnazione è il male, il mutamento, anche ove fosse non del tutto positivo, è il bene.
In ogni caso nessuna scelta è irreversibile, tornare indietro o aggiustare il tiro ove ci si accorga che la nuova situazione non fa al caso nostro, è sempre possibile e non costituisce un fallimento.
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28-09-2009, 13:23
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#45
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Esperto
Qui dal: Nov 2008
Messaggi: 2,903
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Quote:
Originariamente inviata da napapijri
Dovresti provare, magari anche condividendo una casa con un'altra persona che abbia le tue stesse esigenze, non uno studente casinaro intendo. In genere se convivi con una persona che lavora ed ha una propria vita la coabitazione non è male, ti consente di non sentirti completamente solo e ti da la possibilità di dare inizio ad una nuova esperienze che ha in sè molti lati positivi, tra cui in primis il rafforzamento dell'autostima, la sensazione di avere un maggior controllo sulla propria vita e sulle proprie scelte, anche quelle banali quotidiane. La vita è fatta anche e soprattutto di piccole cose.
Non è una fuga, secondo me, ma un'evoluzione abbastanza naturale. E' chiaro che i problemi non scompaiono solo perchè si cambia situazione, ma il cambiamento in sè impone comunque la necessità di confrontarsi con problemaiche nuove, ne bene e nel male. Insomma la stagnazione è il male, il mutamento, anche ove fosse non del tutto positivo, è il bene.
In ogni caso nessuna scelta è irreversibile, tornare indietro o aggiustare il tiro ove ci si accorga che la nuova situazione non fa al caso nostro, è sempre possibile e non costituisce un fallimento.
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questo comunque non è andare a vivere da soli..ma con qualcuno..
anche perchè i prezzi non lo consentono di andare a vivere soli
io cambierei il titolo del thread in:
andare a vivere senza la pappa pronta della mammina
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28-09-2009, 15:04
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#46
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Intermedio
Qui dal: Dec 2008
Messaggi: 208
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Beh visto che è un comunque un passo importante, anche se fisiologico da fare e visto che in alcuni casi è fonte di preoccupazione, questo avvicinamento graduale al traguardo può essere utile. Prima si vive in condivisione, poi se si hanno mezzi economici e psicologici adatti si va oltre e si prova a vivere da soli.
Ti assicuro ad ogni modo che vivere con un altro adulto in appartamento è un'esperienze molto, molto vicina al vivere da soli. In alcuni casi nasce anche un bel rapporto di amicizia, ma anche se questo non succede si instaura una condivisione civile di spazi e spese senza particolari interferenze nella vita altrui. Soprattutto si tratta di un rapporto alla pari, mentre nel contesto familiare spesso si finisce per rimanere rinchiusi in un ruolo o si continua ad interpretare un copione già scritto. Infine già il fatto di dover utilizzare insieme degli spazi comuni può aiutare un fobico ad acquisire maggiore naturalezza in alcune situazioni quotidiane, senza però avere l'assillo di non potervisi sottrarre se non si ha voglia. Può capitare di mangiare insieme, ma non è un obbligo, ci si può fermare a chiacchierare, ma se non aria si può evitare. Se si ha un po' di fortuna nell'incontro del coinquilino giusto si possono vincere gradualmente delle situazioni di imbarazzo ed imparare, a propria insaputa, di avere molte più risorse di quanto non si pensi.
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28-09-2009, 17:33
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#47
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Esperto
Qui dal: May 2008
Messaggi: 622
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beh per ''vivere da soli'' si intende solitamente senza mammà e papà...
riguardo alla convivenza con estranei, non penso riuscirei mai.
dovrei essere veramente veramente veramente fortunata per beccare una persona maivista che regga i miei momenti down e quelli di stupidera.
e soprattutto io non sopporterei nessuna debolezza dell'estraneo nella mia casa.
insomma.
non sono la coinquilina perfetta :-D
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28-09-2009, 17:46
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#48
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Intermedio
Qui dal: Dec 2008
Messaggi: 208
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Quote:
Originariamente inviata da fuxia82
beh per ''vivere da soli'' si intende solitamente senza mammà e papà...
riguardo alla convivenza con estranei, non penso riuscirei mai.
dovrei essere veramente veramente veramente fortunata per beccare una persona maivista che regga i miei momenti down e quelli di stupidera.
e soprattutto io non sopporterei nessuna debolezza dell'estraneo nella mia casa.
insomma.
non sono la coinquilina perfetta :-D
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Nessuno lo è in astratto . Perchè pensi che qualcuno debba reggere/tollerare i tuoi momenti down? Li gestirai per tuo conto,non è mica necessario che l'altro sia una spalla su cui piangere o debba essere informato di tutti i passaggi della nostra vita. Non si tratta di un compagno o di un genitore, ma solo di una persona che si incontra sotto lo stesso tetto e con la quale siamo noi a decidere quanta parte della nostra esistenza condividere. Del resto è proprio questo il punto Puoi anche scegliere di condividere pochissimo sul piano interiore. Quanto ai momenti di stupidera, come dici tu, quelli abbondano in tutti e non costituiscono un problema.
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28-09-2009, 18:12
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#49
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Esperto
Qui dal: May 2008
Messaggi: 622
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Quote:
Originariamente inviata da napapijri
Nessuno lo è in astratto . Perchè pensi che qualcuno debba reggere/tollerare i tuoi momenti down? Li gestirai per tuo conto,non è mica necessario che l'altro sia una spalla su cui piangere o debba essere informato di tutti i passaggi della nostra vita. Non si tratta di un compagno o di un genitore, ma solo di una persona che si incontra sotto lo stesso tetto e con la quale siamo noi a decidere quanta parte della nostra esistenza condividere. Del resto è proprio questo il punto Puoi anche scegliere di condividere pochissimo sul piano interiore. Quanto ai momenti di stupidera, come dici tu, quelli abbondano in tutti e non costituiscono un problema.
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si hai ragione.
dopotutto ognuno ha la sua stanza e amen...
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28-09-2009, 18:46
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#50
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Esperto
Qui dal: Sep 2008
Messaggi: 652
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Quote:
Originariamente inviata da calinero
secondo me può essere un passo azzardato e pericoloso se non si è pronti
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Hai centrato perfettamente il problema, se una persona soffre di fobia sociale Doc è una scelta probabilmente disastrosa se il processo di guarigione non è a un punto più che ottimale, se uno è solo timido allora è un'altro paio di maniche
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28-09-2009, 19:15
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#51
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Esperto
Qui dal: Sep 2008
Messaggi: 539
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Più passa il tempo e più vi verrà difficile andare a vivere da soli. Chi ha la fortuna di avere un lavoro ed ha una certa età, dovrebbe iniziare seriamente a pensare di vivere la propria vita in maniera autonoma... C'è gente che a 30 anni nn sa cucinarsi un piatto di pasta...bisogna assumersi le proprie responsabilità...iniziare a risolversi da soli problemi e difficoltà varie. Solo così si diventa uomini..e donne. Ci tenete tanto a restare ragazzini in eterno?!
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28-09-2009, 19:22
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#52
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Esperto
Qui dal: Aug 2009
Ubicazione: in un buco
Messaggi: 1,099
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Quote:
Originariamente inviata da ReDelSilenzio
Più passa il tempo e più vi verrà difficile andare a vivere da soli. Chi ha la fortuna di avere un lavoro ed ha una certa età, dovrebbe iniziare seriamente a pensare di vivere la propria vita in maniera autonoma... C'è gente che a 30 anni nn sa cucinarsi un piatto di pasta...bisogna assumersi le proprie responsabilità...iniziare a risolversi da soli problemi e difficoltà varie. Solo così si diventa uomini..e donne. Ci tenete tanto a restare ragazzini in eterno?!
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quoto in tutto loro la vedono come una fuga, io la vedo come un cercare di staccarsi dai genitori, e farsi una vita da indipendente, non si può mica restare a vita con i genitori, non mi sembra una cosa bella
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28-09-2009, 19:25
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#53
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Esperto
Qui dal: Sep 2008
Messaggi: 652
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No, si tratta di vedere la realtà per quello che effettivamente è, poi ripeto dipende dalla potenza del problema e dalle conseguenze che ha avuto sulla tua vita, se uno per i propri disturbi non si è costruito una rete sociale decente andando a vivere da solo probabilmente aggraverebbe solo il problema, l'ideale sarebbe andarci in coppia
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28-09-2009, 19:44
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#54
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Esperto
Qui dal: Aug 2009
Ubicazione: in un buco
Messaggi: 1,099
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Quote:
Originariamente inviata da Alex2
No, si tratta di vedere la realtà per quello che effettivamente è, poi ripeto dipende dalla potenza del problema e dalle conseguenze che ha avuto sulla tua vita, se uno per i propri disturbi non si è costruito una rete sociale decente andando a vivere da solo probabilmente aggraverebbe solo il problema, l'ideale sarebbe andarci in coppia
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il problema è trovare la dolce metà
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28-09-2009, 19:55
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#55
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Avanzato
Qui dal: Jun 2009
Messaggi: 372
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Quote:
Originariamente inviata da Alex2
No, si tratta di vedere la realtà per quello che effettivamente è, poi ripeto dipende dalla potenza del problema e dalle conseguenze che ha avuto sulla tua vita, se uno per i propri disturbi non si è costruito una rete sociale decente andando a vivere da solo probabilmente aggraverebbe solo il problema, l'ideale sarebbe andarci in coppia
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Ma secondo me no invece,la coppia ti isola troppo,uno va via di casa per aprire le ali,secondo me la coppia te le chiude ancora di piu
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15-12-2009, 19:36
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#56
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Esperto
Qui dal: Sep 2008
Ubicazione: Milano (hinterland)
Messaggi: 2,240
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Quote:
Originariamente inviata da Carlom
Ho sempre più la sensazione che restare a vivere con i miei si una condizione che non aiuta ad uscirne da questa prigione di paure, ansie etc. etc.
Mi sembra sempre più una zona protetta dove potermi rifugiare dal mondo esterno, in più ci sono i miei a parare alcuni virus esterni (parenti, vicini, postino etc.). Non so, credo che andarmene a vivere da solo mi porterebbe a dover per forza affrontare alcune situazioni e magari mi porterebbe a scrollarmi di dosso alcuni momenti di apatia.
Chi di voi ha fatto questo passo? E se si, cos'è cambiato?
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Ci sto pensando seriamente... mio padre è d'accordo, anzi è lui stesso a spronarmi... mi sto convincendo che sia l'unico modo per dare una vera svolta alla mia vita, responsabilizzarmi, farmi svegliare. Mi sento molto immaturo. Ho 23 anni, ma a livello sociale/psicologico sono rimasto un adolescente, con tutte le relative problematiche esistenziali e ingenuità.
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15-12-2009, 22:00
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#57
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Banned
Qui dal: Jul 2009
Ubicazione: Prov. Milano
Messaggi: 1,187
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Quote:
Originariamente inviata da BadDream
Ci sto pensando seriamente... mio padre è d'accordo, anzi è lui stesso a spronarmi... mi sto convincendo che sia l'unico modo per dare una vera svolta alla mia vita, responsabilizzarmi, farmi svegliare. Mi sento molto immaturo. Ho 23 anni, ma a livello sociale/psicologico sono rimasto un adolescente, con tutte le relative problematiche esistenziali e ingenuità.
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Strano però. Niente non hai parlato di problemi di soldi che specialemte in questo periodo di crisi tormentano molti.
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15-12-2009, 22:05
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#58
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Esperto
Qui dal: Dec 2005
Messaggi: 5,049
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Quote:
Originariamente inviata da xxxxx89
Ma secondo me no invece,la coppia ti isola troppo,uno va via di casa per aprire le ali,secondo me la coppia te le chiude ancora di piu
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xxxx ma sei andato a vivere a londra? Come era la tua preparazione all'inglese? che lavori si trovano senza sapere la lingue?Anche se sono lavori di merda si campa per un affitto?
Tornando all'argomento.....io laovor e prendo 1500 euro al mese....conoscendo vari persone in affitto so che potrei cavarmela abbastanza facilmente con uno stipendio discreto pero se un giorno me ne andro dovro a vere almeno una delle due cose
O una ragazza
O una compagnia d amici x uscire
Senza queste cose puo essere veramente frustrane arrivare a casa e stare soli soli anche li
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15-12-2009, 22:07
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#59
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Messaggi: 1,078
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sxiamo ke con l'anno nuovo...possa anke io fare questo passo...
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15-12-2009, 22:48
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#60
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Esperto
Qui dal: Sep 2008
Ubicazione: Milano (hinterland)
Messaggi: 2,240
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Quote:
Originariamente inviata da Nothing87
Strano però. Niente non hai parlato di problemi di soldi che specialemte in questo periodo di crisi tormentano molti.
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Eh, perché purtroppo i soldi sono l'ultimo dei problemi per me. E dico purtroppo perché il fatto di crescere in un ambiente più che benestante mi ha totalmente deresponsabilizzato. Ho sempre vissuto nella bambagia e sono cresciuto molle, debole di spirito, privo di forza di volontà. Concordo con quel che dice mio padre, dovrei provare un po' di miseria per schiarirmi le idee. Ormai mi sto convincendo di avere quasi una tendenza all'autodistruzione o_O
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