e' per me una delle situazioni piu' ansiogene...di solito evito...

oggi...ci sono dovuta andare per...lavoro...

e, penso, siccome ero tutta concentrata sul controllo di un'altra situazione che era in corso...mi sono dimenticata di trovarmi in un luogo cosi'...destabilizzante per me...

e non ho avuto alcun disturbo...

davvero sono felice per te... in quanto sei riuscita ad evitare la paura... questo puo' dimostrarti che il fatto di essere distratti e impegnati in un'altra cosa... la fobia viene aggirata!

ma come mai ti fa paura il teatro?

Anonymous-User

A me personalmente non fa paura stare in luoghi chiusi come il teatro,non mi piace semmai...brava cmq Melusina,anch'io ho notato che quando mi trovo in un contesto ansiogeno e mi impegno in qualcosa o semplicemente mi distraggo per qualche motivo ,l'ansia va via da sola...

concordo wendy!!!!

il silenzio mi mette ansia...

e se si deve fare silenzio l'ansia cresce...

tutto e' cominciato a scuola...quando l'insegnante chiudeva la porta dell'aula...verso i diciotto anni...

e dalla scuola l'ansia si e' estesa alla biblioteca, al teatro, al cinema e alla chiesa...e ovviamente a tutte le riunioni in luoghi chiusi...

quindi frequentare l'universita' e' stato per me molto difficile...la maggior parte degli esami li ho sostenuti studiando da non frequentante...

penso di avere percepito ad un certo punto il silenzio come AUTORITA'...e come GIUDIZIO...

ti capisco molto bene.. grazie per avermi risposto... sul teatro!

Anonymous-User

claustrofobia melusina?

che? è solo claustrofobia...

non soffro di claustrofobia...

sono sempre stata una bambina giudiziosa, che non dava problemi, ubbidiente, secchiona, tutta tesa ad uguagliare i successi scolastici dei miei genitori e di mio fratello...

mio padre era assente spesso da casa per lavoro ed era assente emotivamente quando era in casa...

mia madre...depressa cronica...egocentrica...bambina ferita...non poteva che concentrarsi sui suoi bisogni...

e per me la scuola aveva assunto un ruolo compensatorio...

mi affezionavo alle maestre e mi dedicavo solo allo studio...i bei voti e i complimenti erano il mio pane quotidiano...

a diciotto anni non reggevo piu' le richieste scolastiche...mi chiedevano sempre di piu'...ingabbiata nel ruolo della secchiona senza amici fra i compagni...

l'autorita' mi stava sempre piu' stretta...e tacere mi era sempre piu' difficile...

penso che questa ribellione che mi moriva in gola sia stata la scintilla scatenante...

Anonymous-User

Cara Melusina io fino a due anni fa alle superiori vivevo la tua stessa "tragedia" di trovarmi cioe' davvero poche persone amiche e professori che non facevano nient altro ai colloqui di far prendere collera a mia madre raccontando il mio comportamento "strano" nonostante i voti discreti che avevo,l'argomento delle riunioni era sempre quello....io da quando ne sono uscita sono rifiorita in tutti i sensi(avevo anche problemi di acne credo dovuti al forte stress ed ora ho una pelle limpidissima)

wendy...sono lieta che tu abbia superato quel periodo difficile...

ricordo l'esame di maturita a luglio '...era come mi liberassi da un incubo...e a novembre...il primo anno di universita'....l'inizio di un altro...

allora mi sentivo l'unica diversa in tutta l'universita'...l'unica che non riusciva a stare in aula un'ora di seguito...

ho conosciuto ora invece tanti ragazzi e ragazze che hanno abbandonato l'universita' per il problema mio...

se avessi saputo allora perche' mi succedeva quello...

se non avessi iniziato una terapia psicologica undici anni dopo che mi trovavo in questa situazione che mi portava all'evitamento...

ricordo i primi esercizi di "esposizione alla situazione ansiogena"...
cinque minuti...dieci minuti...etc...
e ogni volta...un momento di autogratificazione...
credo in questa modalita'...

Lilith

anche io ho avuto questo stesso problema all'università... quante volte sono fuggita dalle aule di lezione e quante volte dall'aula di esame!

Anonymous-User

No,io fortunatamente non ho problemi in questo,riesco a stare in un luogo come l'aula di universita' anche per molte ore al giorno(infatti quest anno a due anni di distanza dal diploma,ne ho preso anche un altro da privatista nel frattempo, devo iscrivermi,altrimenti faccio anche un torto ai miei i quali vorrebbero vedermi un giorno laureata...)il mio unico grande problema per il quale mi considero sociofobica e' avere un pubblico giudicante davanti,non riesco a dire neanche "A" davanti a piu' di cinque o sei persone,figuriamoci poi di dover leggere, e questa e' una cosa che mi fa soffrire molto,mi sento cosi' diversa dagli altri,anche perche' avrei dei sogni,mi attira molto il mondo della recitazione e simili,ma come posso mai fare con questo cavolo di problema??A scuola a parte il resto anche per questo era un problema,non tanto le interrogazioni quanto il dover leggere davanti a tutti perche' non puoi far pause dal momento che sai leggere e....quante risate si facevano,perche' incespicavo nelle parole con una voce tremante peggio di quella di una vecchietta,era come se avessi quasi delle vere e proprie crisi nervose e credo se ne accorgessero,ma in questo caso neanche con la fine della scuola si e' risolto tutto questo...

circa 3 anni fa ... a me capita quando ero in luoghi molto affellati e caldi... si sentire il respiro corto... e paura di svenire...!!!!!!!
pero' ora sto meglio.....!!!!!!