Wolferstein

Ciao a tutti, ho aperto un topic per parlarvi di questi aspetti della fobia sociale che mi riguardano personalmente ma penso che rigiuardino anche altri utenti.
Per anaffettività dico la ridotta capacità di esprimere emozioni di qualsiasi tipo sia positive che negative, ovvero non ridere ne piangere quasi mai, non riuscire a manifestare la rabbia, parlare in modo piatto e distaccato quasi "da automa". per egocentrismo dico essere centrati praticamente solo su se stessi e sui propri pensieri e avere poco interesse per quello che ti accade attorno sia per le persone che per le cose. Per disempatia la scarsa capacità di mettermi nei panni delgli altri e di capire le loro intenzioni ( e anche difficoltà a capire quando sono sinceri o quando mentono) e a volte può sembrare maleducazione ovvero dimostrare una certa indiffrenza per alcune convenzioni sociali ma perchè in pratica si è molto distratti da se stessi . se qualcuno di voi ha a che fare con queste difficoltà, chiedo se in qualche modo è riuscito a migliorare un po'...e come ha fatto...!

Sid1986

Centro. Pieno.
Sono molto empatica paradossalmente, mi piace aiutare la gente, ma quando sono in giro mi rendo conto che la mia mente è completamente concentrata su di me. Ultimamente (diciamo negli ultimi 2 anni) ho risolto un bel po' questo problema perché ho rischiato di perdere una persona alla quale tenevo davvero e mi sono resa conto, dopo una bella riflessione, di anteporre troppo ME a lui. Che ok, ho i miei problemi ma anche quelli degli altri seppur meno gravi o invalidanti a livello psicologico, hanno il diritto di essere ugualmente importanti
E' un bello sforzo per quanto riguarda individui che non siano lui, proprio me ne frego. Tipo che so di stare facendo qualcosa di sbagliato ma non mi importa perché io io io IO IO. Loro sono un contorno, a volte piacevole altre meno, ma io io io.
Non so non so.

Vattelapesca

Io per questo problema sto andando dallo strizzacervelli perchè porto questi atteggiamenti all'estremo Penso sia l'unica soluzione per una rieducazione comportamentale.

QuantumGravity

Sono costantemente rivolto su di me.. A volte dubito addirittura che anche le altre persone abbiano una consapevolezza propria, come se le loro vite fossero subordinate alla mia e si sviluppassero in relazione a lei.. come se io fossi per loro l'elemento essenziale.. I miei problemi e le mie volontà hanno priorità assoluta, se non si fa come dico io allora non c'è modo di coinvolgermi, non per ripicca, ma perché sono convinto che non valga la pena farlo.. tutto ciò convive con un forte disgusto di me stesso, per cui non lo so spiegare

Doxsen91

La penso alla stessa maniera...

hopauradivivere

disempatia è una parola che non conosco,forse intendevi apatia?
in quel caso,a me piace,a volte la cerco...in passato ero molto sensibile....

QuantumGravity

Spero proprio di no per te.. Se è così cerca il più possibile di evitare l'isolamento, solo stando con gli altri riuscirai pian pianino a ridimensionare il tuo ruolo.. e se per caxxi vari non hai questa possibilità, attento che non degeneri in "ho il diritto di fare ciò che voglio anche a spese degli altri". Io questo punto me lo sono ben stampato in mente, è fondamentale

Doxsen91

Se avessi incontrato qualcuno che la pensava come te non penso sarei arrivato a questo punto...è solo che mi sono circondato di persone superficiali (ma non cattive) e sono talmente "lineari" che quando sto con loro penso sempre " Come fanno ad essere così limitati ma felici allo stesso tempo"....vabbè la chiudo qui per non andare troppo off topic.

marco12

questo è uno degli aspetti del mio carattere che piu sto faticando a cambiare, è una cosa che nn sopporto di me... con persone nuove ora riesco a limitare la cosa, ma con chi gia conosco (familiari ad esempio) torno in sta modalita fastidiosissima

GiuseppeSport

Credo di essere anche io così.E' una brutta storia lo so, ma solo il tempo e l'esperienza può migliorarci, come ogni cosa del resto.

TãoSozinho

Mi ci rivedo in tutte. Purtroppo l'idea romantica della persona "troppo sensibile e per questo isolata dal mondo" è poco attinente alla realtà. Soffro di una mania di protagonismo silenziosa. Voglio essere al centro dei pensieri di tutti, ma non al centro dell'attenzione. Quando non mi si parla per molto tempo (come sta succedendo adesso) è sempre colpa degli altri (ignorando che tutti hanno i loro problemi).