|
|
01-07-2016, 17:40
|
#1
|
Intermedio
Qui dal: Aug 2013
Messaggi: 121
|
//
|
Ultima modifica di awakening; 30-06-2019 a 22:02.
|
01-07-2016, 18:03
|
#2
|
Esperto
Qui dal: Nov 2014
Ubicazione: sotto il letto
Messaggi: 4,296
|
|
|
01-07-2016, 18:06
|
#3
|
Intermedio
Qui dal: May 2016
Ubicazione: Dintorni di Bologna
Messaggi: 188
|
A mio avviso dipende da molti fattori. Quando non trovo giusto farsi spaventare di fronte ai primi problemi che potrebbero insorgere nella relazione è anche vero che, chi sta bene, dovrebbe avere la lucidità di scindere quelli che possono essere i problemi e la relazione in se.
Se mi trovo, ad esempio, insieme a una ragazza che scopro avere dei problemi e, andando avanti, mi accorgo che non la amo più per ragioni che esulano dai suddetti problemi, è giusto che io possa lasciarla senza remore, cercando tuttavia sempre di aiutarla come posso; il che spesso non significa continuare ad essere presente.
Una volta mi capitò una cosa simile e, per evitare che lei si isolasse, lo feci io, smettendo di frequentare le compagnie e gli ambienti che frequentavamo assieme per lasciarle spazio. Allo stesso tempo dissi alla sua migliore amica di non esitare a contattarmi, se le cose fossero peggiorate. E insomma, mi sembra di aver fatto qualcosa di buono. Non so quanto abbia fatto la differenza ma, sono fiero di come ho agito.
|
|
01-07-2016, 18:23
|
#4
|
Esperto
Qui dal: Jan 2012
Ubicazione: In un posto migliore
Messaggi: 1,958
|
Io spesso nutro un forte senso di colpa nei confronti di chi mi sta vicino, penso di essere un impedimento, che ci sarebbero altre persone meno problematiche e più "easy" di me, penso che tendo a rovinare la vita altrui e che non è giusto per questa(e) persona(e).
Se un giorno, per me, non ci sarà più per sua volontà, mi prenderò il 99.9% della responsabilità della situazione e penserò che probabilmente l'avrei fatto anche io arrivata a un certo limite...non mi sento di biasimare nessuno ecco...non è facile condividere con persone che fanno fatica, hanno costantemente paura, si tirano indietro, con forti sbalzi d'umore, che spesso si sentono vittime, che vivono lunghi periodi di apatia (per molti aspetti, senza elencarne di troppo personali, mi ci metto tra queste)...
capisco che una persona possa volerci bene, e anche molto, ma mi sembra egoistico privarla della propria vita intrappolandola in una fatta di soli disagi.
La voglia di tenerci strette quelle pochissime persone che ci vogliono bene dovrebbe essere la spinta per impegnarci a stare meglio sia per noi che per loro.
|
Ultima modifica di Aree; 01-07-2016 a 18:25.
|
01-07-2016, 18:29
|
#5
|
Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,120
|
Se mi dovesse capitare di intraprendere una relazione dovrei pensarci bene, non voglio ne deludere le aspettative, ne rovinare la vita ad un'altra persona.
Non dico che non ho nulla da dare, ma il mio disturbo depressivo di personalità non mi permette di essere come la maggior parte degli altri uomini. Con me si possono passare momenti anche piacevoli, ma poi ho periodi di chiusura, non potrei garantire una costanza di comportamento, un'affidabilità che un uomo di 40 anni dovrebbe dare.
Poi per carità, se dall'altra parte c'è accettazione, per me non sarebbe un problema. So per certo che sarei sincero fin dall'inizio, certe cose non si possono e non si debbono nascondere
|
|
01-07-2016, 18:56
|
#6
|
Intermedio
Qui dal: May 2016
Ubicazione: Dintorni di Bologna
Messaggi: 188
|
Quote:
Originariamente inviata da Architeuthis
Io penso che non sia mai giusto far ricadere su qualcun altro la propria sofferenza psicologica attraverso ricatti emotivi o comunque comportamenti destabilizzanti e immotivati
|
Il punto è, quanto una persona con dei problemi cerca di manipolarti consciamente e quanto non può fare a meno di farlo? E' difficile da definire. Sicuramente il ricatto emotivo non è bello e sarebbe meglio evitarlo - a me è capitato di subirne - ma l'ho sempre vista come una cosa pressoché inevitabile. Specie se una persona ha dei problemi, lo trovo piuttosto indice della paura di abbandono che sta vivendo in quel momento.
|
|
01-07-2016, 19:41
|
#7
|
Esperto
Qui dal: Sep 2013
Ubicazione: Infinitamente nel tuo pensiero.
Messaggi: 3,181
|
Quote:
Originariamente inviata da awakening
In questa situazione, c'è cinismo ed egoismo se qualcuno, raggiunto il "punto di non ritorno", decide di lasciare l'altro?
|
No, ci si sta preservando.
|
|
01-07-2016, 19:47
|
#8
|
Banned
Qui dal: Apr 2014
Ubicazione: NO
Messaggi: 3,978
|
Nella situazione da te descritta, ed in linea di massima, direi che quella di lasciarsi può essere una scelta sensata, non recriminabile.
Semplicemente perché va contro il senso stesso di coppia costringersi a stare con una persona che ci causa più sofferenza che benessere.
Soprattutto, nessuno dovrebbe rinunciare alla propria salute (anche psicologica) per l'altro.
Rimane comunque un tema complesso ed ogni situazione fa un po' caso a sé stante, poiché dipende dai singoli coinvolti.
A livello personale :
dipende anche se questa persona mi ha chiaramente spiegato le sue problematiche durante la conoscenza, lasciandomi libero di decidere se per me è, o non è, un problema iniziare una relazione su tali premesse.
Oppure se queste sono emerse dopo, durante il rapporto, perché si è deciso di non parlarne per i più svariati motivi (esempio : vergogna, timore che non si sarebbe stati accettati etc).
Nel primo caso, se poi avessi deciso di stare con l'altra persona, allora mi sentirei terribilmente in colpa a doverla lasciare motivando proprio con riferimento ai problemi di cui mi aveva parlato. Per come sono fatto, è più facile mi costringa a sopportare ad oltranza e provare davvero il tutto per tutto - se i sentimenti reciproci non sono messi in dubbio.
Penso più che altro ci si dovrebbe fare un profondo esame di coscienza per analizzare le proprie problematiche e determinare quanto, e come, queste possano influire sul rapporto di coppia.
Rinunciare a priori, in presenza di difficoltà relazionali o di altro tipo, a vivere questa dimensione mi pare altrettanto dannoso.
Potrebbe anche darsi che la presenza di una persona comprensiva ed una situazione di reciproco affetto divenga un forte sprone a migliorarsi e superare i propri limiti, ad esempio.
Concentrarsi esclusivamente sul risolvere i propri problemi e POI concedersi di poter vivere i propri sentimenti lo vedo come una misura "estrema". Da applicare solo nei casi in cui si abbia la consapevolezza che essi sono fortemente inerenti le dinamiche di coppia, possono arrecare all'altro un danno diretto e non sono qualcosa di controllabile, moderabile.
Per la maggioranza dei casi credo il nocciolo della questione sia scegliere (molto) bene la persona che si vuole al.proprio fianco e farlo con la massima sincerità. Ancor più verso sé stessi : la si cerca per reale interesse o per incapacità di affrontare la solitudine, avere dell'affetto di cui si avverte la mancanza ?
|
|
02-07-2016, 00:36
|
#9
|
Banned
Qui dal: Sep 2011
Messaggi: 2,134
|
credo che una persona depressa o chiunque soffra di malattie mentali ha l'obbligo di curarsi, costantemente. In questo modo si sa che ci saranno momenti brutti ma che poi saranno superati, altrimenti è uno che trascina l'altro.
|
|
02-07-2016, 01:27
|
#10
|
Esperto
Qui dal: Oct 2010
Ubicazione: out
Messaggi: 4,339
|
difficile,la decisione di lasciarsi nella situazione che hai descritto,ma normalmente,andrebbe presa in due,e giustamente,se non ce n'è piu,di comune accordo e per il bene di entrambi,salute mentale,... con una persona depressa che non se ne rende conto,non lo si puo fare,bisognerebbe provare a mettere in condizione di guarire la persona depressa con l'aiuto di piu persone attorno,perchè per un partner è insano e pesante sostenere la persona depressa.e lasciarla è giustamente moralmente sbagliato.sarebbe egoistico a senso unico,il mi salvo io,muori tu.insostenibile per uno essere stampella dell'altro,relazione insana,procederi gradualmente,spiegandole che ha bisogno di piu aiuti esterni,non mi allontanerei,ma non vorrei piu vivere questo tipo di relazione,..poi non so cosa ne pensi lei? depressione ed egoismo vanno a braccetto,non ti si puo accollare,questo glielo si deve far capire,se ti vuole bene,ti lascera rompere il fidanzamento,altrimenti è un egoista e basta,....non ti consiglio di rompere l'amicizia...solo un giusto allontanamento...con cure annesse...poi non lo so,..io piacevo ad una ragazza depressa...anche a me piaceva lei,ma appunto perche depressa e per le mie problematiche l'ho troncata in fase di conoscenza....mi ha detto ammazzati brutto bastardo....ho fatto bene a non proseguire..il mio radar non sbaglia mai...anticipo...non mi caccerei in situazioni del genere pur di avere una partner,non ci piove,sanita mntale,e relazioni sane,o mi spiace,non ti mollo ne cancello,ti sto anche vicino..ma non ci sto assieme...a meno che non provi di tua volonta a reagire e a guarire...ma me lo devi dimostrae questo impegno...
|
|
02-07-2016, 19:02
|
#11
|
Esperto
Qui dal: Jun 2016
Messaggi: 608
|
Questo argomento mi riguarda da vicino, sebbene non credo sia proprio appropriato nel mio caso parlare di depressione ma più che altro di problemi di autostima. Sono stato lasciato da poco dopo anni di fidanzamento proprio a causa di questo senso di inadeguatezza, di inferiorità.. che provoca un umore tendenzialmente triste e sfiduciato, apatico. Le motivazioni dell'abbandono sono state proprio quelle che ho letto nei post precedenti, paura per il futuro, paura di stare con una persona non in grado di prendere decisioni e di tenere la propria vita sotto controllo, che fa una fatica immane a socializzare e spingersi oltre il suo "porto sicuro" dove ha attraccato ormai da anni e che non vuole lasciare per spingersi al largo, oltre gli scogli. Ebbene non riesco a vederci della malvagità in questo, al contrario sono io che mi sento in colpa e mi chiedo per quale motivo dovrebbe esserci una persona che sceglie di porsi dei limiti e rinunciare alla propria libertà e felicità per dedicare buona parte del suo tempo a incoraggiarmi ed esortarmi a raggiungere "obiettivi" che la stragrande maggioranza delle persone porta a termine quotidianamente.
|
|
02-07-2016, 21:20
|
#12
|
Banned
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,977
|
Questo topic mi crea disagio e fa riemergere dispiaceri passati e mai superati.
|
|
02-07-2016, 21:21
|
#13
|
Banned
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,977
|
Quote:
Originariamente inviata da TheProphet
Questo argomento mi riguarda da vicino, sebbene non credo sia proprio appropriato nel mio caso parlare di depressione ma più che altro di problemi di autostima. Sono stato lasciato da poco dopo anni di fidanzamento proprio a causa di questo senso di inadeguatezza, di inferiorità.. che provoca un umore tendenzialmente triste e sfiduciato, apatico. Le motivazioni dell'abbandono sono state proprio quelle che ho letto nei post precedenti, paura per il futuro, paura di stare con una persona non in grado di prendere decisioni e di tenere la propria vita sotto controllo, che fa una fatica immane a socializzare e spingersi oltre il suo "porto sicuro" dove ha attraccato ormai da anni e che non vuole lasciare per spingersi al largo, oltre gli scogli. Ebbene non riesco a vederci della malvagità in questo, al contrario sono io che mi sento in colpa e mi chiedo per quale motivo dovrebbe esserci una persona che sceglie di porsi dei limiti e rinunciare alla propria libertà e felicità per dedicare buona parte del suo tempo a incoraggiarmi ed esortarmi a raggiungere "obiettivi" che la stragrande maggioranza delle persone porta a termine quotidianamente.
|
Non vedo quali siano le tue colpe...
|
|
02-07-2016, 21:31
|
#14
|
Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,120
|
Quote:
Originariamente inviata da claire
Non vedo quali siano le tue colpe...
|
neanche io le vedo in lui, però evidentemente la gente vuole stare con i solaroni socialoni che hanno sempre 1000 iniziative..
|
|
02-07-2016, 22:04
|
#15
|
Esperto
Qui dal: Jun 2016
Messaggi: 608
|
Quote:
Originariamente inviata da syd_77
neanche io le vedo in lui, però evidentemente la gente vuole stare con i solaroni socialoni che hanno sempre 1000 iniziative..
|
Esattamente.. anche per una persona che ti sta vicino, che dice di amarti e di apprezzarti come sei, purtroppo è facile incappare in un periodo in cui stare con chi ha certe problematiche può diventare un peso, specialmente in giovane età. Con questo non voglio dire che lo reputo giusto, è una semplice constatazione basata sull'esperienza diretta. Aggiungiamoci anche che in certe situazioni di disagio, di umore depresso o anche solo tendenzialmente triste e malinconico, è difficile riuscire a manifestare e trasmettere certi sentimenti al partner/amico e il gioco è fatto. Sebbene la vera responsabilità non sia nostra in quanto tutto ciò non deriva dalla nostra volontà, non è difficile sfociare nel senso di colpa.
|
|
02-07-2016, 22:10
|
#16
|
Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,120
|
Quote:
Originariamente inviata da awakening
Evvai con la sagra delle cose mai dette nel topic. Non hai letto oppure hai fatto finta?
|
Ho letto tutto e ha confermato anche lui stesso poc'anzi che è così. Anche io penso che non sia giusto, ma cosi è
|
|
02-07-2016, 22:54
|
#17
|
Esperto
Qui dal: Jun 2016
Messaggi: 608
|
Quote:
Originariamente inviata da awakening
Ok. Però auspico che non si creino fraintendimenti (come già successo) attribuendomi qualcosa che non ho detto in alcun modo.
|
Né io né, credo, l'altro utente intendevamo attribuire a te quanto detto.. io ho raccontato un esperienza e lui ci ha visto del vero. Poi, come giá detto precedentemente, ogni situazione è a se stante.
|
|
02-07-2016, 23:14
|
#18
|
Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,120
|
Quote:
Originariamente inviata da awakening
Ok. Però auspico che non si creino fraintendimenti (come già successo) attribuendomi qualcosa che non ho detto in alcun modo.
|
Tranquillo, non ti ho attribuito niente
Ho solo provato a dedurre quello che poteva essere successo in base al racconto di TheProphet
|
|
03-07-2016, 09:29
|
#19
|
Esperto
Qui dal: Sep 2013
Ubicazione: Infinitamente nel tuo pensiero.
Messaggi: 3,181
|
Parecchie amicizie mi hanno lasciato indietro, le ho considerate ingiuste e egoiste così lo penso ancora.
Non facevo tragedie o liti quando uscivo con loro eppure mi hanno scaricato.
L'innamoramento è diverso si da tutto di sé, ti innamori di una persona che è depressa, che soffre e può avere crisi di rabbia.
Sta a te capire se sei in grado di portare avanti una relazione per tutta la vita con una persona con un disagio.
Se sei innamorato di questa persona che è anche depressa, allora la sua malattia viene in secondo piano e accetti tutto.
Se invece non c'è un innamoramento o per te questi litigi impediscono di amarla/o, non vedo perché ti devi giudicare "cattivo" se interrompi il rapporto.
Prima della malattia c'è la persona, nel senso che ambedue dovete stare bene o sufficientemente bene insieme e se non accade, nessuno deve fare il volontario dell'altro o peggio l'infermiere, se non se la sente,
perché ambedue nel rapporto date la vita, il futuro e il benessere e come qualsiasi coppia avete il diritto di lasciarvi se non siete più innamorati o la situazione diventa insostenibile.
|
|
03-07-2016, 21:30
|
#20
|
Esperto
Qui dal: Nov 2009
Ubicazione: Regno dei fini
Messaggi: 1,648
|
Opinione mia, ci vorrebbe comprensione, anche se la conoscenza di queste tematiche da parte di persone "normali" spesso scarseggia. Altrimenti prevale l`egoismo di uno dei due (chissà quale) e il rapporto finisce per estenuazione.
|
|
|
|
|