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14-09-2009, 23:57
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#21
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Esperto
Qui dal: Dec 2007
Ubicazione: nella vera capitale d'Italia
Messaggi: 10,358
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mah, di solito in adolescemenza è il vf che si isola perchè si vede diverso, ha paura di tutta quella vitalità estroversa
e così via di play, fumetti e tante robe singlose
poi cresci e non hai nulla e rimpiangi di non aver l'amico d'infanzia (che magari non sarebbe il male, rara eccezione)
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15-09-2009, 00:08
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#22
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Esperto
Qui dal: Dec 2007
Ubicazione: nella vera capitale d'Italia
Messaggi: 10,358
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ecchilo
il topic esperienze omo è in alto a destra
niente sconcerie qui
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15-09-2009, 06:55
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#23
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 63,742
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Quote:
Originariamente inviata da Death
Semplicemente devi comprendere che gli altri sono inutili.
Così come tu eri felice alle superiori vivendo sempre in casa, sarai felice se capirai che la solitudine non è necessariamente un fatto negativo.
Questa società ha fatto sì che tutti pensino che la solitudine sia negativa, che la vita sociale sia indispensabile: sbagliato.
Sono idee ipocrite, stereotipate e negative di una società in decadenza ed in putrefazione.
Da soli si può essere felici, basta capire questo.
L'unico modo per essere felici da soli è odiare gli altri. Sii misantropo (ma senza invidia) e vedrai che sarai più sereno.
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Che la solitudine non sia necessariamente un fatto negativo, lo penso anch’io, da buon introverso che certe volte se la cerca.
Che da soli (inteso come assolutamente da soli, rifuggendo da qualunque contatto umano a vita), si possa essere felici, non lo credo proprio, salvo eccezioni tipo eremiti (anche i monasteri più isolati delle varie religioni prevedono l’esistenza di una comunità e di un contatto umano, seppure “diluito” e regolato); se invece si pensa che con TUTTI gli altri sia meglio non averci a che fare, in questo caso l’isolamento diventa una fuga, e chi è in fuga, anche se può sentirsi illusoriamente protetto dall’esterno, tende ad avere sempre paura che prima o poi il suo muro di isolamento cada e sia costretto ad affrontare l’esterno, quindi non parlerei di felicità.
Riguardo alla frase evidenziata, io direi che se uno è felice, che motivo ha per odiare? E se uno odia, come può essere felice?
Prima o poi dovrai (dovremo) “tear down the wall” (cit.), Death. Non sarà facile, forse neanche indolore, magari vi sarai costretto e non sarà per tua scelta (e sarà peggio), ma non credo si possa essere veramente felici o anche solo sereni standovi sempre dietro.
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15-09-2009, 12:06
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#24
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Esperto
Qui dal: Nov 2007
Messaggi: 729
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Che la solitudine non sia necessariamente un fatto negativo, lo penso anch’io, da buon introverso che certe volte se la cerca.
Che da soli (inteso come assolutamente da soli, rifuggendo da qualunque contatto umano a vita), si possa essere felici, non lo credo proprio, salvo eccezioni tipo eremiti (anche i monasteri più isolati delle varie religioni prevedono l’esistenza di una comunità e di un contatto umano, seppure “diluito” e regolato); se invece si pensa che con TUTTI gli altri sia meglio non averci a che fare, in questo caso l’isolamento diventa una fuga, e chi è in fuga, anche se può sentirsi illusoriamente protetto dall’esterno, tende ad avere sempre paura che prima o poi il suo muro di isolamento cada e sia costretto ad affrontare l’esterno, quindi non parlerei di felicità.
Riguardo alla frase evidenziata, io direi che se uno è felice, che motivo ha per odiare? E se uno odia, come può essere felice?
Prima o poi dovrai (dovremo) “tear down the wall” (cit.), Death. Non sarà facile, forse neanche indolore, magari vi sarai costretto e non sarà per tua scelta (e sarà peggio), ma non credo si possa essere veramente felici o anche solo sereni standovi sempre dietro.
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Ultima modifica di jack10; 28-12-2010 a 08:55.
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15-09-2009, 13:30
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#25
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Avanzato
Qui dal: Nov 2008
Messaggi: 368
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tra il dire e il fare c'è di mezzo.......l'oceano indiano
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15-09-2009, 13:54
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#26
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Banned
Qui dal: Jul 2009
Messaggi: 2,912
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Che la solitudine non sia necessariamente un fatto negativo, lo penso anch’io, da buon introverso che certe volte se la cerca.
Che da soli (inteso come assolutamente da soli, rifuggendo da qualunque contatto umano a vita), si possa essere felici, non lo credo proprio, salvo eccezioni tipo eremiti (anche i monasteri più isolati delle varie religioni prevedono l’esistenza di una comunità e di un contatto umano, seppure “diluito” e regolato); se invece si pensa che con TUTTI gli altri sia meglio non averci a che fare, in questo caso l’isolamento diventa una fuga, e chi è in fuga, anche se può sentirsi illusoriamente protetto dall’esterno, tende ad avere sempre paura che prima o poi il suo muro di isolamento cada e sia costretto ad affrontare l’esterno, quindi non parlerei di felicità.
Riguardo alla frase evidenziata, io direi che se uno è felice, che motivo ha per odiare? E se uno odia, come può essere felice?
Prima o poi dovrai (dovremo) “tear down the wall” (cit.), Death. Non sarà facile, forse neanche indolore, magari vi sarai costretto e non sarà per tua scelta (e sarà peggio), ma non credo si possa essere veramente felici o anche solo sereni standovi sempre dietro.
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Perché tu hai messo su piani separati felicità ed odio, che non sono opposti.
Io non ho proposto una fuga dagli altri, anche perché noi già fuggiamo da sempre.
Ho proposto una sorta di trasformazione... diciamo da sociofobia a sociopatia. Da paura degli altri al disprezzo delle loro persone, delle loro opinioni e di tutto ciò che concerne loro.
Quote:
Originariamente inviata da jack10
gli elementi contrapposti solitudine e "socialità" secondo me dipendono cmq tanto da una cosa determinate: l'abitudine.
se uno è abituato a stare solo kiuso in casa è logico ke appena si ritrova in mezzo alla gente...prova disagio...
se uno non è abituato a parlare con delle ragazze...è logico ke appena te ne si avvicina una...non sai ke caxxo dire e provi disagio...
è tutta una questione di abitudine...in un certo senso uno può ank star bene solo...ma quando poi inizi a "interagire" con gli altri...inizi a star con altra gente...con i tuoi coetanei...e magari riesci ank a riderci e a skerzarci...allora pensi : "bè caxxo è molto meglio questo ke guardar la tv"
oppure quando riesci a parlare ( o magari anke a far qualcosa di +...)serenamente con delle ragazze...allora pensi: "bè caxxo è molto meglio questo ke giocar alla play"
la differenza tra solitudine e "socialità" è questa...uno sostanzialmente...solo..."ci potrebbe" stare ank bene...ripeto..."ci potrebbe"
ma quando capisci ke attraverso la "il socializzare" puoi avere "maggiori soddisfazioni" e ti rendi conto di poterti migliorare...allora capisci ke da solo non ci puoi stare...
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Ma scusami, e, anzi, scusate, quando voi avete avuto "maggiori soddisfazioni" nel socializzare?
Io fin da piccolo ho avuto problemi a crearmi degli amici e fin da piccolo sono stato solo.
E' ovvio che la realtà tangibile ed empirica è più interessante di quella virtuale di Internet o di un videogioco, ma questo non spiega ad esempio perché io sia interessato alle donne.
Non ho un feedback positivo con esse, non ho ricordi positivi che mi spronino a volere una donna così da RIPROVARE un emozione bella con essa, perché io con le donna non ho mai avuto niente a che fare.
E allora teoricamente, secondo l'idea dell'abitudine, io dovrei continuare ad ignorarle.
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Ultima modifica di Death; 15-09-2009 a 14:01.
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15-09-2009, 14:06
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#27
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Banned
Qui dal: Aug 2009
Messaggi: 213
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ma io per come la sto vivendo...a 13anni ero pieno di amicizie, poi dai 13 ai 18 anni solitudine sempre maggiore e sempre meno rapporti...poi un serie di eventi mi hanno portato oltre che al lagame con il mio famoso amico per tutto quel periodo successivamente ad uscire con altra gente, compagnie...anche ora ne ho 1 fissa e un'altra che volendo potrei girare ogni tanto...il problema? è che non sapendo conversare alla fine non leghi mai...sei lì a fare presenza, ma alla fine fai solo battute e poco altro...
e sì...secondo me con "l'esperienza" aumenta anche la tua duttilità caratteriale...anche se...devo dire che in sto ultimo anno non so più nemmeno io quanti miglioramenti e quasi peggioramenti ho visto...
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15-09-2009, 19:25
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#28
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Avanzato
Qui dal: Sep 2009
Ubicazione: Milan
Messaggi: 414
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si sono capitati anche a me questi momenti. nel senso che un giorno facevo come te e quello dopo uscivo e passavo giorne e notte fuori con gli amici. poi per vari casini mi sono addentrato sempre di + nella tua stessa via finchè sono capitato in un vicolo cieco -_-
quindi jack, qualè la soluzione?
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15-09-2009, 20:55
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#29
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 63,742
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Quote:
Originariamente inviata da Death
Perché tu hai messo su piani separati felicità ed odio, che non sono opposti.
Io non ho proposto una fuga dagli altri, anche perché noi già fuggiamo da sempre.
Ho proposto una sorta di trasformazione... diciamo da sociofobia a sociopatia. Da paura degli altri al disprezzo delle loro persone, delle loro opinioni e di tutto ciò che concerne loro.
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Come fai a stare lontano dagli altri (da TUTTI gli altri) senza fuggire?
Il disprezzo spesso porta all'odio, se i difetti che si individuano negli altri vengono criticati e detestati fino al punto da rifiutare ogni contatto con essi, come fossero esseri immondi; e se uno deve continuamente scappare da esseri immondi, non credo possa essere felice.
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15-09-2009, 21:00
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#30
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 63,742
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Quote:
Originariamente inviata da jack10
la differenza tra solitudine e "socialità" è questa...uno sostanzialmente...solo..."ci potrebbe" stare ank bene...ripeto..."ci potrebbe"
ma quando capisci ke attraverso la "il socializzare" puoi avere "maggiori soddisfazioni" e ti rendi conto di poterti migliorare...allora capisci ke da solo non ci puoi stare...
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No, io credo che uno da solo PUO' stare bene, e spesso ci sta in effetti, ma è quasi impossibile che sia SEMPRE così. Una solitudine cercata per riflettere, per evitare di stare in mezzo a compagnie chiassose e con cui non si è affini, una solitudine in cui si cercano di soddisfare le esigenze interiori non significa abbandonarsi alla play (ci sono anche i libri, che ci fanno conoscere qualcosa del mondo senza muoverci da casa).
Però se non si riesce a trovare MAI un'affinità con nessuno, anche quando lo si vorrebbe, e si sta male in determinate situazioni sociali, allora la solitudine diventa troppo lunga e forzata e lì credo sia impossibile non risentirne.
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15-09-2009, 23:02
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#31
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Esperto
Qui dal: Dec 2007
Ubicazione: nella vera capitale d'Italia
Messaggi: 10,358
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Quote:
Originariamente inviata da Shamrock
tra il dire e il fare c'è di mezzo.......l'oceano indiano
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o il mar della liguria :p
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15-09-2009, 23:49
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#32
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Esperto
Qui dal: Nov 2007
Messaggi: 729
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Ultima modifica di jack10; 28-12-2010 a 08:54.
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15-09-2009, 23:53
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#33
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Banned
Qui dal: Jul 2009
Messaggi: 2,912
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Come fai a stare lontano dagli altri (da TUTTI gli altri) senza fuggire?
Il disprezzo spesso porta all'odio, se i difetti che si individuano negli altri vengono criticati e detestati fino al punto da rifiutare ogni contatto con essi, come fossero esseri immondi; e se uno deve continuamente scappare da esseri immondi, non credo possa essere felice.
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Ma scusa, ora noi non stiamo fuggendo e soffrendo?
Che differenza allora ci sarebbe?
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15-09-2009, 23:55
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#34
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Esperto
Qui dal: Jun 2009
Ubicazione: Oceania, Pista Uno
Messaggi: 63,742
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Quote:
Originariamente inviata da Death
Ma scusa, ora noi non stiamo fuggendo e soffrendo?
Che differenza allora ci sarebbe?
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Appunto, non bisogna fuggire più (o perlomeno bisogna mettersi nelle condizioni di "affrontare il pericolo", in qualche modo): ripeto, "tear down the wall" (cit.) (anzi, fra un po' completo i post su The Wall nel topic dei video musicali )
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Ultima modifica di Winston_Smith; 16-09-2009 a 00:03.
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15-09-2009, 23:58
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#35
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Banned
Qui dal: Jul 2009
Messaggi: 2,912
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Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith
Appunto, non bisogna fuggire più (o perlomeno bisogna mettersi nelle condizioni di "affrontare il pericolo", in qualche modo): ripeto, "tear down the wall" (cit.) (anzi, fra un po' completo i post su The Wall nel topic dei vidoe musicali )
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Ah, be', se si crede di esserne capaci allora sì, let's tear down the wall =).
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16-09-2009, 00:01
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#36
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Avanzato
Qui dal: Sep 2009
Ubicazione: Milan
Messaggi: 414
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Quote:
Originariamente inviata da jack10
-uscire( ovviamente se si ha con cui farlo...)
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ti do ragione su tutto, ma appunto, il problema rimane la frase in grassetto che hai scritto
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16-09-2009, 00:06
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#37
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Esperto
Qui dal: Nov 2007
Messaggi: 729
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Quote:
Originariamente inviata da xSolo
ti do ragione su tutto, ma appunto, il problema rimane la frase in grassetto che hai scritto
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Ultima modifica di jack10; 28-12-2010 a 08:53.
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16-09-2009, 00:23
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#38
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Avanzato
Qui dal: Sep 2009
Ubicazione: Milan
Messaggi: 414
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già, puoi anche avere tutta la volontà di gandhi ma, a meno che non sei una bella femmina (ma di questi giorni va bene anche sono femmina) farsi amici è impossibile..al massimo puoi riuscire a trovarne all'uni (se abitano vicino, e nel mio caso nn è così o al lavoro (ma potrebbero avere già compagnie ormai "formate" o non aver tempo o i cazzi loro! il punto è che mancano le opportunità..
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16-09-2009, 00:26
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#39
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Esperto
Qui dal: Nov 2007
Messaggi: 729
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Quote:
Originariamente inviata da xSolo
già, puoi anche avere tutta la volontà di gandhi ma, a meno che non sei una bella femmina (ma di questi giorni va bene anche sono femmina) farsi amici è impossibile..al massimo puoi riuscire a trovarne all'uni (se abitano vicino, e nel mio caso nn è così) o al lavoro (ma potrebbero avere già compagnie ormai "formate" o non aver tempo o i cazzi loro! il punto è che mancano le opportunità..
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lo sò lo sò...
nn è per nulla facile...me ne sto rendendo conto ankio...
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16-09-2009, 10:00
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#40
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Esperto
Qui dal: Aug 2009
Ubicazione: Roma
Messaggi: 5,541
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CIAO!
Ma mettete caso che davvero riusciste a farvi un amico. I primi tempi può andare pure tutto bene ma poi le vostre ansie, fobie, paranoie, e ore passati da soli a fondarvi la teoria unificata della socialità (cioè voi al vertice della piramide e gli altri sotto di voi) prendono il sopravvento e nn ci starete più bene.
E non dico che non bisogna farsi amici, però a volte non ci riusciamo proprio per questi pensieri oppure perchè ci siamo convinti, come Death, che la solitudine e la misantropia siano uno status e un sentimento da privilegiati.
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