Un problema ben formulato o delle soluzioni ce le ha o non ce le ha secondo me.
Problemi mal formulati e variabili nel significato credo non li si possa definire tali.
Le possibili risposte ad un quesito le blocca il quesito stesso (la mente stessa nulla può contro questo blocco a monte che delimita le risposte ammissibili che soddisfano i vincoli posti dal problema) la mente al più può cercarle o comprendere che non ce ne sono.
Tutti gli altri sono falsi problemi.
Quando nel problem solving qualche imbecille sostiene che bisogna riformulare il problema qualora non si trovi soluzione, dice una cazzata, perché se si ridefinisce un problema a monte, si risolve poi un altro problema e non quello di partenza che rimane ancora senza soluzione.
Si può solo concludere che il problema che si voleva risolvere o non lo si sa risolvere o non ha soluzioni, le soluzioni a trucco tramite ridefinizioni del genere per me sono scorrette.
Le ridefinizioni creative sono un escamotage fasullo, un imbroglio, io personalmente non le accetto per nulla in ogni caso.
ad esempio se uno non riesce a trovare soluzioni tra i reali nell'equazione
x^2 + 1 = 0
con delle ridefinizioni che modificano parzialmente il problema può trovarle facilmente
x^3 + 1 = 0 o magari x^2 - 1 = 0
-1 risolve la prima 1 la seconda.
ma se i neuroni funzionano bene si capisce che l'equazione di partenza continua a non averne soluzioni e anche se le altre due somigliano in parte alla prima sono altri problemi, non lo stesso problema.
Vale la stessa regola per qualsiasi altro tipo di problema.
I problemi ce li poniamo noi comunque coi loro vincoli, alla fine se a uno non interessa risolvere una cosa ne può risolvere un'altra, basta che non si metta ad affermare che risolvendo quest'altra ha dato una risposta anche all'altro quesito, ha risolto altro e va bene così se a lui sta bene, ma non è detto che interessino a tutti certe riformulazioni e spostamenti.
Se uno si mette a dire a un tizio che non vede quali siano le soluzioni di x^2 + 1 = 0 che in realtà ci sono, basta solo essere meno rigidi accettando che si risolve con la riformulazione x^3 + 1 = 0 dice una cazzata per me.
Se la sardina succulenta è la soluzione del secondo problema e il pesce spinoso il primo, mi sembra evidente che ci sono problemi più facili da risolvere e problemi più difficili (al limite impossibili) ma se si hanno certi vincoli i problemi quelli sono, la soddisfazione quella è.
A me pare che spesso il pesce buono da mangiare è più difficile da catturare. Un problema più spinoso e ostico magari potrebbe avere soluzioni più succulente da trovare. Le due cose non sono necessariamente collegate, magari lo fossero, ma in generale non è così.
Se a uno non interessasse ottenere nulla avrebbe risolto tutto, il problema è che si è interessati a cose specifiche e non tutto è equivalente. Io tutto sto cibo succulento in giro non lo vedo, mi pare bisogna quasi sempre sbattere e faticare per procurarselo, in genere il cibo maggiormente disponibile, economico e a portata di mano è quello spazzatura.
Ecco un bel problema da risolvere, procurarsi facilmente roba pregiata, ma io soluzioni non ne ho mai trovate.
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